Renzi: "Zero assoluto su giustizia, per ora niente accordo". Il leader di italia Viva ai suoi: "Non ci sono segnali da M5s e Pd. Non stanno concedendo nulla”: Italia viva è favorevole a un accordo, ma gli altri partiti non accettano nessuna mediazione sui temi grossi e non vogliono neppure mettere nulla per iscritto”
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Sarebbe questo il sunto del discorso fatto da Renzi ai suoi, riuniti in assemblea, ed è verosimile che abbia raccontato questa ennesima balla (la verità è invece che Pd e M5S stanno concedendo moltissimo). Come era stato abbondantemente previsto, Matteo d’Arabia ha un progetto che vede come primo punto irrinunciabile di far fuori Conte –per togliere di mezzo chi gli fa ombra e per appagare la sua smania di duelli all’ultimo sangue- o un Conte-burattino nelle sue mani. Per questo alza sempre di più la posta e trova sempre pretesti per estenuare gli altri interlocutori; fino a quando, fino a che punto? Credo che non lo sappia nemmeno lui, ma non gli importa. Renzi non è affidabile, per carattere e formazione, e non ha limiti nella sua spregiudicatezza, a costo del personale suicidio. Non è possibile fare accordi di nessun genere con questo soggetto, perché la sua parola vale meno di un peto asinino e la sua firma svanisce subito come l’inchiostro simpatico. A questo punto c’è solo il rischio che all’interno del Pd alcuni, prima del disastro, decidano di sfruttare il caos lucrando qualche personale vantaggio (presidenza della repubblica, ad esempio) proponendo nascostamente accordi inconfessabili al bullo toscano. Mattarella non si presterà a questo estenuante tira-e-molla e vedrà se ci sono ipotesi alternative. Quella del governo istituzionale, con una maggioranza molto ampia per gestire le improrogabili emergenze sanitarie ed economiche più immediate e per portare il paese alle elezioni in sicurezza, mi sembra l’ipotesi più realistica, anche se non facile (le elezioni subito, a rotta di collo, sarebbero un suicidio, come dimostra la carneficina portoghese). Ma non so se la destra si presterebbe. L’importante è che si voti (prima che abbia inizio il semestre bianco), perché altrimenti Renzi, simulando moderazione, proverebbe a scansare il giudizio elettorale, per riprendere subito dopo, a partire da agosto, le sue bravate da malandrino. Basta. Le elezioni non sono la scelta "migliore”, ma la scelta "inevitabile".