heyoka ha scritto: 27 gen 2021, 8:58
Valerio ha scritto: 27 gen 2021, 8:39
Sayon ha scritto: 26 gen 2021, 19:12
Dio essendo solo Amore, ovvero privo del Male, non puo indurre nessuno in tentazione, ovvero farlo sbagliare. E cosi' io da sempre , ad uso personale, ho usato il seguente testo :
Non farci indurre in tentazione
Aiutami a non cadere in tentazione?
Voglio dare un assist a Carletto, anche se il tuo " Aiutami a non cadere in tentazione" mi sembra una buona formula.
E l' assist è questo:
Quando ci arriva una tentazione, siamo sicuri che sia veramente una tentazione CATTIVA? Come quando ci arriva una tentazione BUONA, siamo certi che si veramente Buona?
E così io continuo a tenermi stretta la preghiera della torre di Tommaso Moro.
Prendiamo il caso della lotta FRATRICIDA tra Alfa e Biancalani.
Alfa ha la sua BUONA tentazione di fare la guerra alla Buona tentazione di Biancalani ad accogliere senza se e senza ma le tante risorse che arrivano dall' Africa.
Quale delle DUE tentazioni è quella Buona e quale è quella cattiva?
tentazióne s. f. [dal lat. temptatio -onis, der. di temptare «tentare»]. – 1.
Nella teologia cattolica, l’azione e il fatto di tentare o di venire tentato al peccato, intesa sia come prova a cui l’essere libero viene sottoposto per conoscerne la capacità di sottostare alla legge morale e religiosa, sia come stimolo o invito a compiere azioni moralmente cattive: t. di Gesù Cristo, nei vangeli sinottici, l’episodio in cui Cristo è tentato da Satana; le t. di s. Antonio nel deserto; le t. di Budda, di Zarathustra, di Maometto. Con valore soggettivo, la condizione di chi è tentato, cioè l’esperienza del soggetto religioso che subisce l’attrazione di una condotta contrastante con gli ideali della propria religione: non ci indurre in t. (frase della preghiera del Padre nostro). 2.
Fuori del campo religioso, allettamento, impulso o stimolo, esterno o interno, a compiere qualche cosa che non si dovrebbe: vincere una t.; resistere o cedere alle t.; con uso iperb. e scherz., desiderio di fare qualche cosa da cui si ritiene meglio astenersi: ho avuto la t. di dargli un ceffone; non ho resistito alla t. del gelato. Con valore concr., riferendosi alla cosa che tenta: un piatto di spaghetti alla carbonara: era una t. per me!; nel periodo dei saldi ci sono troppe t. nei negozî. ◆
Nessuna delle due o pedalatore delle irte vette italiche puo' essere BUONA...
la morale comune non le consente anche se personalmente una valida giustificazione a trasgredire la morale e l'etica corrente nel prendere a schiaffi il Biancalani ce la vedrei...
PS:Dal buon Treccani..
