Sempre loro, i rossi che oggi si definiscono partigani.

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Alfa
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Sempre loro, i rossi che oggi si definiscono partigani.

Messaggio da leggere da Alfa »

"Salvini, Empoli ti ripudia".... e giù il grande casino ad opera dei militanti del regime.
Questa è l’accoglienza che centinaia di militanti di sinistra hanno riservato al leader della Lega, in terra toscana per un comizio elettorale in vista delle elezioni regionali del 20 e 21 settembre.
I democratici che sono al potere dittatoriale, già, perché ormai di regime si tratta, non vogliono nemmeno far parlare l'avversario politico in piazza continuando a definirsi "partigiani" della libertà dal fascismo.
I partigiani dovremo diventarlo noi e comportarci come si comportavano loro. Tenderli agguati, entrare nelle loro case, violentarli le donne e massacrarle di botte, violentare in gruppo le ragazzine di 13 anni e ucciderle solo perche in un tema di scuola scrivono qualcosa di buono sul governo.
Proprio come fecero con Giuseppina Ghersi i grandi eroi, vedi la foto in fondo al post.
Credo stia arrivando il momento dell'occhio x occhio e rendere il malfatto a questi delinquenti che oggi hanno i figli o nipoti al comando del regime italiano.
Non crediate che possiamo essere pecore all'infinito !!!

______________________

Aveva solo 13 anni Giuseppina Ghersi quando i partigiani l’hanno pestata, stuprata e infine, dopo diversi giorni, uccisa. La sua “colpa” era quella di aver vinto un concorso a tema ricevendo, via lettera, i complimenti da parte del segretario particolare di Mussolini. Nessuno della famiglia Ghersi era iscritto al Partito Fascista, ma la bambina stuprata dai partigiani era per quelle belve un bocconcino troppo ghiotto.

Il 25 aprile 1945 alle 17.00, i partigiani entrano nel negozio del padre di Giuseppina per chiedere dei medicamenti che subito vengono donati. Il giorno dopo, mentre i Ghersi si recano nel loro negozio di frutta e verdura, vengono fermati alle 6.00 di mattina da due partigiani. Vengono portati in un Campo di Concentramento, dove dopo poco arriverà anche la cognata. Gli vengono sequestrate le chiavi dell’ appartamento e del magazzino. Senza testimoni procedono al furto dei beni della famiglia e delle merci del negozio.

I partigiani, con una menzogna, attirano la tredicenne nel loro tranello
Fatta arrivare la figlia, con uno stratagemma diabolico, nel Campo di Concentramento, inizia la follia. E’ il 27 aprile 1945 quando madre e figlia vengono malmenate e stuprate mentre il padre viene bloccato da cinque uomini. Il padre è costretto ad assistere impotente alla visione della sua bambina stuprata dai partigiani. Non contente queste belve chiedono ripetutamente al padre dove ha nascosto altro denaro e oggetti preziosi. Alla sera questi vomitevoli uomini, insieme ad altri partigiani vomitevoli come loro, hanno condotto il padre e la madre di Giuseppina in carcere senza, ovviamente, nessuna accusa a loro carico.

Giuseppina rimane nelle mani dei carnefici, la bambina stuprata dai partigiani viene uccisa con un colpo di pistola per poi essere gettata davanti alle mura del Cimitero su un cumolo di cadaveri.

Stelvio Murialdo, un testimone di quelle giornate, ricorda che il cadavere di quella giovane donna era ridotto in maniera terribile. “Si vedeva bene che i carnefici avevano infierito in maniera brutale su di lei, senza riuscire a cancellare la sua giovane età. L’orrore era rimasto impresso sul suo viso, una maschera di sangue, con un occhio bluastro, tumefatto e l’altro spalancato sull’inferno. Ricordo che non riuscivo, come paralizzato, a staccarmi da quella povera disarticolata marionetta, con un braccio irrigidito verso l’alto,come a proteggere la fronte, mentre un dito spezzato era piegato verso il dorso della mano”.

E ancora oggi, nel 2020, esistono ancora delle belve chiamate partigiani
La storia di Giuseppina Gheri dovrebbe far riflettere a lungo su ciò che è stato il Comunismo. Dopo la fine della guerra tanti partigiani, come schegge impazzite, hanno fatto esecuzioni orribili su chiunque.

Dopo tanti anni speravo che i Comunisti non esistessero più. Invece esistono ancora e, alcuni di loro, hanno ancora tanta cattiveria. Una cattiveria evidenziata dall’associazione partigiani la quale è insorta perché un consigliere comunale di centro destra vuole ricordare Giuseppina Ghersi con una targa. “Siamo assolutamente contrari” – urlano i partigiani nel 2020 – “Giuseppina Ghersi era una fascista. Protesteremo col Comune di Noli e con la prefettura” dice Samuele Rago, presidente provinciale dell’Anpi.
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Sayon
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Re: Sempre loro, i rossi che oggi si definiscono partigani.

Messaggio da leggere da Sayon »

Alfa ha scritto: 9 ago 2020, 10:24 "Salvini, Empoli ti ripudia".... e giù il grande casino ad opera dei militanti del regime.
Questa è l’accoglienza che centinaia di militanti di sinistra hanno riservato al leader della Lega, in terra toscana per un comizio elettorale in vista delle elezioni regionali del 20 e 21 settembre.
I democratici che sono al potere dittatoriale, già, perché ormai di regime si tratta, non vogliono nemmeno far parlare l'avversario politico in piazza continuando a definirsi "partigiani" della libertà dal fascismo.
I partigiani dovremo diventarlo noi e comportarci come si comportavano loro. Tenderli agguati, entrare nelle loro case, violentarli le donne e massacrarle di botte, violentare in gruppo le ragazzine di 13 anni e ucciderle solo perche in un tema di scuola scrivono qualcosa di buono sul governo.
Proprio come fecero con Giuseppina Ghersi i grandi eroi, vedi la foto in fondo al post.
Credo stia arrivando il momento dell'occhio x occhio e rendere onore a questi delinquenti che oggi hanno i figli o nipoti al comando del regime italiano.
Non crediate che possiamo essere pecore all'infinito !!!

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Aveva solo 13 anni Giuseppina Ghersi quando i partigiani l’hanno pestata, stuprata e infine, dopo diversi giorni, uccisa. La sua “colpa” era quella di aver vinto un concorso a tema ricevendo, via lettera, i complimenti da parte del segretario particolare di Mussolini. Nessuno della famiglia Ghersi era iscritto al Partito Fascista, ma la bambina stuprata dai partigiani era per quelle belve un bocconcino troppo ghiotto.

Il 25 aprile 1945 alle 17.00, i partigiani entrano nel negozio del padre di Giuseppina per chiedere dei medicamenti che subito vengono donati. Il giorno dopo, mentre i Ghersi si recano nel loro negozio di frutta e verdura, vengono fermati alle 6.00 di mattina da due partigiani. Vengono portati in un Campo di Concentramento, dove dopo poco arriverà anche la cognata. Gli vengono sequestrate le chiavi dell’ appartamento e del magazzino. Senza testimoni procedono al furto dei beni della famiglia e delle merci del negozio.

I partigiani, con una menzogna, attirano la tredicenne nel loro tranello
Fatta arrivare la figlia, con uno stratagemma diabolico, nel Campo di Concentramento, inizia la follia. E’ il 27 aprile 1945 quando madre e figlia vengono malmenate e stuprate mentre il padre viene bloccato da cinque uomini. Il padre è costretto ad assistere impotente alla visione della sua bambina stuprata dai partigiani. Non contente queste belve chiedono ripetutamente al padre dove ha nascosto altro denaro e oggetti preziosi. Alla sera questi vomitevoli uomini, insieme ad altri partigiani vomitevoli come loro, hanno condotto il padre e la madre di Giuseppina in carcere senza, ovviamente, nessuna accusa a loro carico.

Giuseppina rimane nelle mani dei carnefici, la bambina stuprata dai partigiani viene uccisa con un colpo di pistola per poi essere gettata davanti alle mura del Cimitero su un cumolo di cadaveri.

Stelvio Murialdo, un testimone di quelle giornate, ricorda che il cadavere di quella giovane donna era ridotto in maniera terribile. “Si vedeva bene che i carnefici avevano infierito in maniera brutale su di lei, senza riuscire a cancellare la sua giovane età. L’orrore era rimasto impresso sul suo viso, una maschera di sangue, con un occhio bluastro, tumefatto e l’altro spalancato sull’inferno. Ricordo che non riuscivo, come paralizzato, a staccarmi da quella povera disarticolata marionetta, con un braccio irrigidito verso l’alto,come a proteggere la fronte, mentre un dito spezzato era piegato verso il dorso della mano”.

E ancora oggi, nel 2020, esistono ancora delle belve chiamate partigiani
La storia di Giuseppina Gheri dovrebbe far riflettere a lungo su ciò che è stato il Comunismo. Dopo la fine della guerra tanti partigiani, come schegge impazzite, hanno fatto esecuzioni orribili su chiunque.

Dopo tanti anni speravo che i Comunisti non esistessero più. Invece esistono ancora e, alcuni di loro, hanno ancora tanta cattiveria. Una cattiveria evidenziata dall’associazione partigiani la quale è insorta perché un consigliere comunale di centro destra vuole ricordare Giuseppina Ghersi con una targa. “Siamo assolutamente contrari” – urlano i partigiani nel 2020 – “Giuseppina Ghersi era una fascista. Protesteremo col Comune di Noli e con la prefettura” dice Samuele Rago, presidente provinciale dell’Anpi.
Vediamo un po' di ragionare. L' episodio di Giueppina Ghersi, un episodio vergognoso che il PdR dovrebbe riportare alla luce , assieme a tantissimi altri, per smascherare l'ipocrisia rossa e far trovare riconciliazione a milioni d' Italiani e'' una cosa, l accoglienza a Salvini e' un'altra. E' indubbio che Salvini ha fatto cresce l'oposizione alle sue politcihe con le sue continue dichiarazioni ostili, ma in questo caso specifico io nel video vedo moltissima gente normale, uomini e donne,alcuni favorevoli a lui ed altri no. Avendo scelto una citta' rossa per eccellenza cosa immaginava di trovare? Rose e fiori? Noto inoltte che e' andato senza mascherina )ma che e'... scemo?) e mi sembra senza una scorta. Sembra quasi che sia andato a cercare guai, per diventare una vittima. Ora Alfa prenditela ancora una volta con me, ma io certo non sono ne' filo-comunista ne' partigiano, Cerchiamo di non esagerare e, come dicono negli USA, mettere le mele assieme alle pere. E' una dimostrazione di protesta, ma da qui all'episodio della Ghersi NON C'E' ALCUNA RELAZIONE
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Alfa
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Re: Sempre loro, i rossi che oggi si definiscono partigani.

Messaggio da leggere da Alfa »

Sayon ha scritto: 9 ago 2020, 19:41 Vediamo un po' di ragionare. L' episodio di Giueppina Ghersi, un episodio vergognoso che il PdR dovrebbe riportare alla luce , assieme a tantissimi altri, per smascherare l'ipocrisia rossa e far trovare riconciliazione a milioni d' Italiani e'' una cosa, l accoglienza a Salvini e' un'altra. E' indubbio che Salvini ha fatto cresce l'oposizione alle sue politcihe con le sue continue dichiarazioni ostili, ma in questo cado io dal video moltissima gente normale, uomini e donne,alcuni favorevoli a lui ed altri no. Avendo scelto una citta' rossa per eccellenza cosa immaginava di trovare? Rose e fiori? Noto inoltte che e' andato senza mascherina )ma che e'... scemo?) e mi sembra senza una scorta. Sembra quasi che sia andato a cercare guai, per diventare una vittima. Ora Alfa prenditela ancora una volta con me, ma io certo non sono ne' filo-comunista ne' partigiano, Cerchiamo di non esagerare e, come dicono negli USA, mettere le pele assime alle pere. E' una dimostrazione di protesta, ma da qui all'episodio della Ghersi NON C'E' ALCUNA RELAZIONE
Guarda, a questo punto credo davvero che tu scriva solo ed esclusivamente per prendere tutti quanti per il culo, altrimenti non saresti solo da ignorare, ma da picchiare fino a romperti l'osso del collo.

Tu dici:
Avendo scelto una citta' rossa per eccellenza cosa immaginava di trovare? Rose e fiori?
Sembra quasi che sia andato a cercare guai, per diventare una vittima
così vanno le cose in democrazia? Non posso andare dove voglio liberamente a fare comizi elettorali come riporta chiaramente la Legge e pretendere che questa venga applicata, perchè nessuno può turbare il mio comizio elettorale?
Il reato è disciplinato dall'articolo 100 del Dpr 30 marzo 1957, n. 361
Chiunque turba il regolare svolgimento delle adunanze elettorali, impedisce il libero esercizio del diritto di voto o in qualunque modo altera il risultato della votazione, è punito con la reclusione da due a cinque anni e con la dovuta multa.


Ah, quindi in una città dove governa la destra, abitata da bianchi dovrebbe essere giusto non veder circolare i negri, oppure prenderli a sassate, a uova marce in faccia, infamarli a più non posso solo perchè sono negri, non bianchi oltre che non italiani?
A Pistoia, città governata da fratelli d' italia e lega nessuno si degna, giustamente, di disturbare un qualsiasi comizio, già, ma noi siamo fascisti!
Vedi che sei completamente scemo e privo di qualsiasi cognizione umana oltre che controlegge?
Giuro che non ti caco più, per me puoi scrivere quello che vuoi e da subito andare a farti fottere ... SEI UN IMBECILLE ELEVATO ALL'INFINITO!!!
A te l'odio per Salvini ha fuso il cervello!!!
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giaguaro
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Re: Sempre loro, i rossi che oggi si definiscono partigani.

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Alfa ha scritto: 9 ago 2020, 19:49
Sayon ha scritto: 9 ago 2020, 19:41 Vediamo un po' di ragionare. L' episodio di Giueppina Ghersi, un episodio vergognoso che il PdR dovrebbe riportare alla luce , assieme a tantissimi altri, per smascherare l'ipocrisia rossa e far trovare riconciliazione a milioni d' Italiani e'' una cosa, l accoglienza a Salvini e' un'altra. E' indubbio che Salvini ha fatto cresce l'oposizione alle sue politcihe con le sue continue dichiarazioni ostili, ma in questo cado io dal video moltissima gente normale, uomini e donne,alcuni favorevoli a lui ed altri no. Avendo scelto una citta' rossa per eccellenza cosa immaginava di trovare? Rose e fiori? Noto inoltte che e' andato senza mascherina )ma che e'... scemo?) e mi sembra senza una scorta. Sembra quasi che sia andato a cercare guai, per diventare una vittima. Ora Alfa prenditela ancora una volta con me, ma io certo non sono ne' filo-comunista ne' partigiano, Cerchiamo di non esagerare e, come dicono negli USA, mettere le pele assime alle pere. E' una dimostrazione di protesta, ma da qui all'episodio della Ghersi NON C'E' ALCUNA RELAZIONE
Guarda, a questo punto credo davvero che tu scriva solo ed esclusivamente per prendere tutti quanti per il culo, altrimenti non saresti solo da ignorare, ma da picchiare fino a romperti l'osso del collo.

Tu dici:
Avendo scelto una citta' rossa per eccellenza cosa immaginava di trovare? Rose e fiori?
Sembra quasi che sia andato a cercare guai, per diventare una vittima
così vanno le cose in democrazia? Non posso andare dove voglio liberamente a fare comizi elettorali come riporta chiaramente la Legge e pretendere che questa venga applicata, perchè nessuno può turbare il mio comizio elettorale?
Il reato è disciplinato dall'articolo 100 del Dpr 30 marzo 1957, n. 361
Chiunque turba il regolare svolgimento delle adunanze elettorali, impedisce il libero esercizio del diritto di voto o in qualunque modo altera il risultato della votazione, è punito con la reclusione da due a cinque anni e con la dovuta multa.


Ah, quindi in una città dove governa la destra, abitata da bianchi dovrebbe essere giusto non veder circolare i negri, oppure prenderli a sassate, a uova marce in faccia, infamarli a più non posso solo perchè sono negri, non bianchi oltre che non italiani?
A Pistoia, città governata da fratelli d' italia e lega nessuno si degna, giustamente, di disturbare un qualsiasi comizio, già, ma noi siamo fascisti!
Vedi che sei completamente scemo e privo di qualsiasi cognizione umana oltre che controlegge?
Giuro che non ti caco più, per me puoi scrivere quello che vuoi e da subito andare a farti fottere ... SEI UN IMBECILLE ELEVATO ALL'INFINITO!!!
A te l'odio per Salvini ha fuso il cervello!!!
Vorrei chiedere a Sayon se riterrebbe giusto che si comportassero cosi, nei confronti dei dirigenti del PD, i seguaci di Forza Italia, visti i danni che ha dovuto subire Berlusconi in varie occasioni.
Oppure che tutti gli schieramenti politici facessero simili azioni di contrasto per impedire le libere manifestazioni degli avversari politici. E poi ci dovrebbe spiegare anche cosa intende lui quando si parla di democrazia.
Non posso insegnare niente a nessuno, posso solo cercare di farli riflettere - SOCRATE
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giampieros
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Re: Sempre loro, i rossi che oggi si definiscono partigani.

Messaggio da leggere da giampieros »

Sayon ha scritto: 9 ago 2020, 19:41
Alfa ha scritto: 9 ago 2020, 10:24 "Salvini, Empoli ti ripudia".... e giù il grande casino ad opera dei militanti del regime.
Questa è l’accoglienza che centinaia di militanti di sinistra hanno riservato al leader della Lega, in terra toscana per un comizio elettorale in vista delle elezioni regionali del 20 e 21 settembre.
I democratici che sono al potere dittatoriale, già, perché ormai di regime si tratta, non vogliono nemmeno far parlare l'avversario politico in piazza continuando a definirsi "partigiani" della libertà dal fascismo.
I partigiani dovremo diventarlo noi e comportarci come si comportavano loro. Tenderli agguati, entrare nelle loro case, violentarli le donne e massacrarle di botte, violentare in gruppo le ragazzine di 13 anni e ucciderle solo perche in un tema di scuola scrivono qualcosa di buono sul governo.
Proprio come fecero con Giuseppina Ghersi i grandi eroi, vedi la foto in fondo al post.
Credo stia arrivando il momento dell'occhio x occhio e rendere onore a questi delinquenti che oggi hanno i figli o nipoti al comando del regime italiano.
Non crediate che possiamo essere pecore all'infinito !!!

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Aveva solo 13 anni Giuseppina Ghersi quando i partigiani l’hanno pestata, stuprata e infine, dopo diversi giorni, uccisa. La sua “colpa” era quella di aver vinto un concorso a tema ricevendo, via lettera, i complimenti da parte del segretario particolare di Mussolini. Nessuno della famiglia Ghersi era iscritto al Partito Fascista, ma la bambina stuprata dai partigiani era per quelle belve un bocconcino troppo ghiotto.

Il 25 aprile 1945 alle 17.00, i partigiani entrano nel negozio del padre di Giuseppina per chiedere dei medicamenti che subito vengono donati. Il giorno dopo, mentre i Ghersi si recano nel loro negozio di frutta e verdura, vengono fermati alle 6.00 di mattina da due partigiani. Vengono portati in un Campo di Concentramento, dove dopo poco arriverà anche la cognata. Gli vengono sequestrate le chiavi dell’ appartamento e del magazzino. Senza testimoni procedono al furto dei beni della famiglia e delle merci del negozio.

I partigiani, con una menzogna, attirano la tredicenne nel loro tranello
Fatta arrivare la figlia, con uno stratagemma diabolico, nel Campo di Concentramento, inizia la follia. E’ il 27 aprile 1945 quando madre e figlia vengono malmenate e stuprate mentre il padre viene bloccato da cinque uomini. Il padre è costretto ad assistere impotente alla visione della sua bambina stuprata dai partigiani. Non contente queste belve chiedono ripetutamente al padre dove ha nascosto altro denaro e oggetti preziosi. Alla sera questi vomitevoli uomini, insieme ad altri partigiani vomitevoli come loro, hanno condotto il padre e la madre di Giuseppina in carcere senza, ovviamente, nessuna accusa a loro carico.

Giuseppina rimane nelle mani dei carnefici, la bambina stuprata dai partigiani viene uccisa con un colpo di pistola per poi essere gettata davanti alle mura del Cimitero su un cumolo di cadaveri.

Stelvio Murialdo, un testimone di quelle giornate, ricorda che il cadavere di quella giovane donna era ridotto in maniera terribile. “Si vedeva bene che i carnefici avevano infierito in maniera brutale su di lei, senza riuscire a cancellare la sua giovane età. L’orrore era rimasto impresso sul suo viso, una maschera di sangue, con un occhio bluastro, tumefatto e l’altro spalancato sull’inferno. Ricordo che non riuscivo, come paralizzato, a staccarmi da quella povera disarticolata marionetta, con un braccio irrigidito verso l’alto,come a proteggere la fronte, mentre un dito spezzato era piegato verso il dorso della mano”.

E ancora oggi, nel 2020, esistono ancora delle belve chiamate partigiani
La storia di Giuseppina Gheri dovrebbe far riflettere a lungo su ciò che è stato il Comunismo. Dopo la fine della guerra tanti partigiani, come schegge impazzite, hanno fatto esecuzioni orribili su chiunque.

Dopo tanti anni speravo che i Comunisti non esistessero più. Invece esistono ancora e, alcuni di loro, hanno ancora tanta cattiveria. Una cattiveria evidenziata dall’associazione partigiani la quale è insorta perché un consigliere comunale di centro destra vuole ricordare Giuseppina Ghersi con una targa. “Siamo assolutamente contrari” – urlano i partigiani nel 2020 – “Giuseppina Ghersi era una fascista. Protesteremo col Comune di Noli e con la prefettura” dice Samuele Rago, presidente provinciale dell’Anpi.
Vediamo un po' di ragionare. L' episodio di Giueppina Ghersi, un episodio vergognoso che il PdR dovrebbe riportare alla luce , assieme a tantissimi altri, per smascherare l'ipocrisia rossa e far trovare riconciliazione a milioni d' Italiani e'' una cosa, l accoglienza a Salvini e' un'altra. E' indubbio che Salvini ha fatto cresce l'oposizione alle sue politcihe con le sue continue dichiarazioni ostili, ma in questo caso specifico io nel video vedo moltissima gente normale, uomini e donne,alcuni favorevoli a lui ed altri no. Avendo scelto una citta' rossa per eccellenza cosa immaginava di trovare? Rose e fiori? Noto inoltte che e' andato senza mascherina )ma che e'... scemo?) e mi sembra senza una scorta. Sembra quasi che sia andato a cercare guai, per diventare una vittima. Ora Alfa prenditela ancora una volta con me, ma io certo non sono ne' filo-comunista ne' partigiano, Cerchiamo di non esagerare e, come dicono negli USA, mettere le mele assieme alle pere. E' una dimostrazione di protesta, ma da qui all'episodio della Ghersi NON C'E' ALCUNA RELAZIONE
...Vediamo un po' di ragionare...
Ragionare su che cosa Sayon? Ragionare se è lecito che un leader politico vada a tenere un comizio elettorale in una città dove la maggioranza è del partito avversario? E dove dovrebbe andare a parlare? Nella piazza di una città dove ha il 70% dei consensi?
Dobbiamo ragionare se sia o non sia lecito che qualche centinaio di persone impediscano ad un partito politico di tenere un comizio regolarmente richiesto e regolarmente accordato?

...Senza mascherina...
Tu hai visto qualche leader politico che abbia tenuto un comizio con la mascherina? La risposta te la do io: NO. Non l'hai mai visto!

...e mi sembra senza una scorta...
E allora? Che è un demerito? Io credo invece che sia un merito! Vado a parlare; vado ad esprimere delle opinioni ed a dare dei giudizi. Perché dovrei avere paura? Dovrei avere paura di quattro teppistelli ignoranti e faziosi?

...Sembra quasi che sia andato a cercare guai, per diventare una vittima...
E se fosse? Io lo avrei fatto: vado a tenere un comizio in una piazza ostile sapendo che qualche centinaio di imbecilli mi impediranno di parlare e qualche milione di teste di cazzo gongoleranno nel vedere le immagini: bravi hanno impedito di parlare a quel mascalzone! Che cosa c'è di male? Cosa c'è di sbagliato nel voler rendere palese la violenza, la protervia, il bullismo, l'antidemocraticità di questi sfaccendati che non hanno niente di meglio da fare che impedire agli altri di parlare. E poi chiamano fascisti gli altri! Ma quali Sardine, Girotondini, PDS, DS, PD, LEU... questi sono comunisti: comunisti di m...!
R
Rosanna

Re: Sempre loro, i rossi che oggi si definiscono partigani.

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E se gli stessi manifestanti avessero lanciato una nuova statuina del Duomo contro la testa di Berlusconi che avrebbe detto il rimbambito del forum?
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