Personalmente considero il boss un delinquente comune che cerca di trovare un modo per essere rimesso in libertà.Alfa ha scritto: 7 feb 2020, 17:10 “Nel dicembre 1993, mentre ero latitante, incontrai Berlusconi a Milano. Berlusconi sapeva come mi chiamavo. E sapeva che ero latitante da dieci anni. Alla riunione ha partecipato anche mio cugino Salvo e con Berlusconi c’erano persone che non conoscevo. Dovevamo discutere dell’ingresso di alcuni soci nelle società immobiliari di Berlusconi”. A rivelarlo, deponendo in videoconferenza al processo sulla ’ndrangheta stragista a Reggio Calabria, è il boss mafioso Giuseppe Graviano che ha deciso di parlare oggi dopo tanti anni di silenzio su Berlusconi. I due si sarebbero incontrati, non una ma tre volte. Il capomafia ricostruisce i contatti della sua famiglia con l’imprenditore. E parla di un’ingente somma di denaro.
Quei venti miliardi di lire. “Venti miliardi di lire con il venti percento. Mio nonno si rivolge a mio papà e mio papà dice: io non faccio queste cose”, dice il boss, che poi precisa: “Quindi quando Di Carlo dice che mio papà aveva queste società a nord Italia dice una bugia: era mio nonno”. Questi soldi, spiega Graviano, sarebbero stati investiti “anche a Milano 3, le televisioni, Canale 5, tutto”. Il pm gli chiede: “Quando vi incontrate a Milano 3, ricava la certezza che i 20 miliardi siano stati investiti e tra i 20 miliardi c’era anche Milano 3?”. E Graviano risponde: “Tutto, cioè che aveva fatto, c’erano le televisioni, Canale 5”.
Certo dice tutta la verita', esattamente come Ciancimino da Santoro. Credere a un mafioso e' come farsi prendere per il naso. E' logico che questi specialisti dell' ingannno dicano tutto quello che potra' avvantaggiarli senza fornire alcuna prova, Graviano ha avuti ANNI per parlare e dire la verita'. Altrimenti parlo anch'io: la colpa , ve l' assicuro, di tutte le stragi di mafia, l' alluvione del Polesine e dela morte di Moro e' stato...il bisnonno di Alfa (oppure lo zio di Cuneoman o il sosia segreto di Andreotti). Alla fine qualche magistrato mi credera'.Alfa ha scritto: 7 feb 2020, 17:10 “Nel dicembre 1993, mentre ero latitante, incontrai Berlusconi a Milano. Berlusconi sapeva come mi chiamavo. E sapeva che ero latitante da dieci anni. Alla riunione ha partecipato anche mio cugino Salvo e con Berlusconi c’erano persone che non conoscevo. Dovevamo discutere dell’ingresso di alcuni soci nelle società immobiliari di Berlusconi”. A rivelarlo, deponendo in videoconferenza al processo sulla ’ndrangheta stragista a Reggio Calabria, è il boss mafioso Giuseppe Graviano che ha deciso di parlare oggi dopo tanti anni di silenzio su Berlusconi. I due si sarebbero incontrati, non una ma tre volte. Il capomafia ricostruisce i contatti della sua famiglia con l’imprenditore. E parla di un’ingente somma di denaro.
Quei venti miliardi di lire. “Venti miliardi di lire con il venti percento. Mio nonno si rivolge a mio papà e mio papà dice: io non faccio queste cose”, dice il boss, che poi precisa: “Quindi quando Di Carlo dice che mio papà aveva queste società a nord Italia dice una bugia: era mio nonno”. Questi soldi, spiega Graviano, sarebbero stati investiti “anche a Milano 3, le televisioni, Canale 5, tutto”. Il pm gli chiede: “Quando vi incontrate a Milano 3, ricava la certezza che i 20 miliardi siano stati investiti e tra i 20 miliardi c’era anche Milano 3?”. E Graviano risponde: “Tutto, cioè che aveva fatto, c’erano le televisioni, Canale 5”.
https://www.ilgiornale.it/news/politica ... 23529.htmlcarletto3 ha scritto: 7 feb 2020, 19:20 Al rogo...al rogo...La neverending story è sempre presente...Prima Salvini,adesso di nuovo Berlusconi...poi tocchera' alla Meloni..poi a Toti e poi a Fitto e minutaglie varie.La destra va distrutta in ogni modo possibile...
Un cittadino italiano che avesse il coraggio sufficiente potrebbe anche denunciare questi magistrati e i loro informatori per bighellonaggine e fama facile...invece di occuparsi dei veri crimini che affliggono la societa' italiana?
Ma è possibile che con le mafie vere ,italiane,sud americane,quelle nigeriane e quelle cinesi che stanno imperversando in Italia dappertutto,con un traffico di droga a livelli stratosferici,di prostituzione,di pizzi per la gioia di ogni attivita' commerciale,dal vecchio calzolaio alla grande industria,dalla tratta di esseri umani,dl caporalato e Dio sa che altro ,si debbano occupare di indagare Berlusconi?
Hanno rotto veramente i coglioni.....lavorino davvero,invece di cercare fama e gloria inesistenti...a pascolar le capre in Barbagia li manderei