Attenzione, mentre scrivo mancano 4 partite alla fine del campionato e il Napoli ha 3 punti di vantaggio sull'Inter (chi l'avrebbe mai detto) e un calendario sulla carta agevole. Ma io non la penso come Trump. A differenza di molti miei concittadini che si apprestano a imbandierare la città per la seconda volta in due anni, io non sono convinto che gli azzurri ci regaleranno il quarto e inopinato scudetto. E la mia non è scaramanzia (sono agli antipodi di qualsiasi forma di superstizione). È un campionato stranissimo e piuttosto livellato verso il basso. L'Inter è meno forte e più discontinua rispetto alla passata stagione, Milan e Juve hanno avuto seri problemi, il Napoli di Conte non è quello del decimo posto dell'anno scorso e dei tre allenatori uno peggiore dell'altro, ma è lontanissimo anche dallo squadrone dominante e spettacolare di Spalletti del 22/23. Dovete sapere che per il nostro presidente, che qui chiamano "il pappone" sebbene ci abbia portato dalla serie C allo scudetto, le priorità sono le plusvalenze e gli utili netti della società, gli scudetti e le coppe vengono dopo. Infatti ha dato in prestito ai turchi Osimhen, uno dei più forti centravanti al mondo, per risparmiare 10 mesi di stipendio dopo non essere riuscito a venderlo. E a gennaio, mentre la squadra era in piena lotta scudetto, ha ceduto al PSG Kvaratskelia, dopo avere dato per due anni e mezzo al fuoriclasse georgiano uno stipendio da panchinaro. E lo ha sostituito con Okafor, prelevato direttamente dal programma TV Chi l'ha visto (Conte non lo impiega mai). Certo il presidente ha avuto l'accortezza di prendere un grande allenatore. La cui priorità è la difesa. Infatti siamo la difesa meno perforata dei 5 più importanti campionati nazionali in Europa. Questo Napoli spesso gioca male e segna poco (Lukaku, un capriccio di Conte, pagato il quadruplo di quel che prendeva Kvara ma è in netto declino, secondo me non è più un centravanti ma una sponda o un centroboa da pallanuoto) però fa giocare male le avversarie e sa vincere "di corto muso" per dirla con Allegri. Questa squadra, dalla rosa corta e con diversi giocatori acciaccati, rischia di lasciare punti al Lecce, al Genoa, al Parma e al Cagliari. Certo abbiamo trovato un gran giocatore in Scott McTominay, uno scarto del Manchester United ma fortemente voluto da Conte. Lo scozzese, di ruolo tuttocampista, oggi è il vero centravanti del Napoli. Altro merito di Conte è avere rilanciato alla grande capitan Di Lorenzo, che sembrava un giocatore alla frutta. Ora molti commentatori interisti dicono che l'Inter è scoppiata per i troppi impegni. Non mi fido: anche Inzaghi è un ottimo allenatore
(anche se il decano Ranieri gli ha appena inflitto una lezione) e i nerazzurri venderanno cara la pelle. Certo il vantaggio del Napoli nel non giocare le coppe io lo quantifico in 6-8 punti a stagione, come minimo. Un campionato non bellissimo ma certo avvincente, con una volata finale a due che non si vedeva da tempo.
Forza Napoli sempre!