..."Io dico: costruiamo spazi di coscienza e verità, anche piccoli, anche fragili,andreone ha scritto: 14 apr 2025, 19:58 Capisco la tua amarezza. È difficile restare lucidi quando ogni giorno ci viene servito il peggio dell’umanità come se fosse l’unico volto possibile dell’uomo.
Ma vedi, proprio questo è il gioco più riuscito del sistema: convincerci che tutto è perduto, che non vale la pena cambiare nulla, che l’umanità è irrimediabilmente marcia.
E così, chi comanda può continuare a farlo indisturbato, mentre la gente si rifugia nella rassegnazione, nella fuga, nel cinismo.
Tu dici: “Costruisciti un’isola e difenditi da tutto il resto.”
Io dico: costruiamo spazi di coscienza e verità, anche piccoli, anche fragili, ma reali, dove chi ha ancora cuore e mente liberi si possa ritrovare.
Perché anche se pochi, anche se dispersi, esistono persone che non si piegano, che vogliono capire, agire, cambiare. E se ci convinciamo che nessuno vale più nulla, abbiamo solo fatto il gioco di chi ci vuole soli e impotenti.
Io preferisco restare tra chi non si arrende, anche se tutto attorno dice il contrario.
E no, non mi compro un’isola.
Preferisco seminare libertà qui, dove hanno messo solo cemento e paura.
ma reali, dove chi ha ancora cuore e mente liberi si possa ritrovare."...
Io ce l'ho il "mio" spazio di coscienza e serenità fatto delle tre generazioni della
mia famiglia (capostipite settantaquatrenne), una buona spolverata di vecchi
amici e amiche e anche qualche nuovo arrivo e vivo ormai da molti anni nella
provoncia di Roma e a chi mi chiede se mi manca Roma rispondo sempre di no .
In realtà, proprio nella MIA vita, e sarò pure incosciente e magari anche egoista,
non c'é spazio per l'amarezza e che io mi debba adoperare per aprire gli occhi a
quella grossa fetta di umanità malata e alla deriva allora dico di no, non sono
generoso fino a quel punto e neanche un buon cristiano .