Gasiot ha scritto: 20 mar 2025, 18:23
Io ammetto di essere confuso, di non capire il perché di questa discussione oggi su un manifesto che probabilmente aveva un senso lo aveva tanti anni fa
E perché non ripescare la carta di Chivasso ad esempio?
Non sapete che è ? Normale neppure io non sapevo dei Ventotene prima di questi giorni
ne avevo sentito parlare ma non l'avevo mai letto.
la carta di Chiavasso.
https://www.ventoteneisolamemorabile.it ... ivasso.pdf
e quella di Ventotene
https://novara.anpi.it/attivita/2015/ma ... totene.pdf
i due testi non sono paragonabili, potremmo dire che chi scrisse la dichiarazione di Chiavasso si rifaceva a fatti concreti, a una saggezza contadina con chiari riferimenti ai vicini cantoni svizzeri, sono solo un paio di paginette leggibili e comprensibili anche da chi si spaventa se per leggere un testo ci vogliono piu di tre minuti. Da leghista e proveniente dalla stessa area culturale di chi l'ha scritta potrei sottoscriverla parola per parola, ma altre persone di diversa cultura potrebbero trovarlo non adeguato alle proprie idee o aspirazioni.
ad esempio
"2. Un sistema di equa riduzione dei tributi variabile da zona a zona a seconda della ricchezza del terreno e della prevalenza di agricoltura, foresta o pastorizia."
dove si chiede non un uguale tassazione compensata a posteriori da donativi statali, tipo reddito di cittadinanza, ma una diversa tassazione, minore o maggiore, a secondo della ricchezza prodotta. ossia si ragiona in termini di comunità locale e non di singolo individuo. una politica che attua la sussidiarietà, che è l'opposto del centralismo.
nel manifesto di Ventotene si filosofeggia, e come in tutti i documenti simili ci sono molte cose buone, alcune sbagliate, e alcune MOLTO sbagliate, l'attuale direzione che ha preso l'europa mi da l'impressione di aver messo da parte le cose buone ed avere acriticamente adottato le cose MOLTO sbagliate.