prendiamo due concetti alla base del nostro ordinamento:la legge non ammette ignoranza e la legge è uguale per tutti

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Director12
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prendiamo due concetti alla base del nostro ordinamento:la legge non ammette ignoranza e la legge è uguale per tutti

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Cinquanta multe in meno di quattro mesi per essere passato ripetutamente nelle corsie preferenziali, quasi cinquemila euro da pagare in totale: il giudice di pace annulla tutte le sanzioni

Bologna, 20 marzo 2025 – Il protagonista di questa storia era scappato dalla guerra in Ucraina trovando rifugio nel nostro Paese ed è titolare di permesso di soggiorno per protezione sussidiaria. L’uomo ha trovato lavoro come giardiniere nel Bolognese: tra ottobre e gennaio, però, ha percorso più e più volte le corsie preferenziali di via Murri e di via Matteotti per raggiungere i luoghi di lavoro, senza sapere che quelle corsie sono interdette ai mezzi non autorizzati. Assistito dall’avvocato Jacopo M., ha fatto ricorso e chiesto l’annullamento per il motivo: “Incolpevole ignoranza”.

“Trovandosi da pochi anni in Italia – si legge nella sentenza del giudice di pace –, non parla la lingua italiana e ben si può comprendere come, a causa delle barriere linguistiche e culturali, abbia avuto difficoltà a comprendere la segnaletica stradale che indica la presenza di un tratto di corsia preferenziale”. Quindi “chiaro è che il ricorrente non abbia agito con dolo, ma per errore in buona fede e con scarsa conoscenza della lingua e delle norme locali, aggravata dalla condizione di vulnerabilità che caratterizza il suo status”.

Questa, unita a “l’incolpevole ignoranza, rappresenta una causa di esclusione dall’intenzionalità o colpa della condotta del ricorrente”. Si spiega poi che se le violazioni sono avvenute in un breve intervallo di tempo, esse si considerano come una unica trasgressione, con la conseguente applicazione di una sola sanzione amministrativa. “È agevole comprendere l’assoluta buona fede del trasgressore” e le ripetute percorrenze di corsie preferenziali “non manifestano la coscienza e la volontà di porsi in contrasto con l’ordinamento”.

Non c’è dubbio, si legge ancora, che se l’uomo avesse saputo che percorrendo di nuovo le corsie preferenziali sarebbe stato multato ancora, certo “non avrebbe reiterato la condotta illecita”. Infine, “è evidente la sproporzione fra la gravità delle infrazioni e l’ammontare complessivo delle sanzioni (ben 4.750 euro per la precisione, ndr), che risulta particolarmente oneroso per il ricorrente, il quale versa in condizioni economiche precarie e beneficia di protezione internazionale“.

In sostanza, il giudice ha decretato la mancanza di rimproverabilità della sua condotta. “Una vittoria che ci gratifica sia dal punto di vista giuridico, perché è stata sposata la nostra tesi, sia dal punto di vista del buon senso”, sottolinea l’avvocato. www.ilrestodelcarlino.it
tu abdul,che ci fai in italia?ozi tutto il giorno,giri per le Fs e metro',giri attorno ai parchi e alle scuole? te ne torni a casa tua.Tu fatima,che fai?rispetti le regole,le nostre leggi,le nostre tradizioni?hai un lavoro onesto? sei la benvenuta
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Leno Lazzari
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Re: prendiamo due concetti alla base del nostro ordinamento:la legge non ammette ignoranza e la legge è uguale per tutti

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Se dosse rifarlo ancora allora sarebbe un comprovato caso di
paraculagine .

E chissà se non lo sia già !.... :lol:
La politica è l’arte d’impedire agli avversari di fare la loro

.........ma andare oltre no ?
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RedWine
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Re: prendiamo due concetti alla base del nostro ordinamento:la legge non ammette ignoranza e la legge è uguale per tutti

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Director12 ha scritto: 20 mar 2025, 17:45 Cinquanta multe in meno di quattro mesi per essere passato ripetutamente nelle corsie preferenziali, quasi cinquemila euro da pagare in totale: il giudice di pace annulla tutte le sanzioni

Bologna, 20 marzo 2025 – Il protagonista di questa storia era scappato dalla guerra in Ucraina trovando rifugio nel nostro Paese ed è titolare di permesso di soggiorno per protezione sussidiaria. L’uomo ha trovato lavoro come giardiniere nel Bolognese: tra ottobre e gennaio, però, ha percorso più e più volte le corsie preferenziali di via Murri e di via Matteotti per raggiungere i luoghi di lavoro, senza sapere che quelle corsie sono interdette ai mezzi non autorizzati. Assistito dall’avvocato Jacopo M., ha fatto ricorso e chiesto l’annullamento per il motivo: “Incolpevole ignoranza”.

“Trovandosi da pochi anni in Italia – si legge nella sentenza del giudice di pace –, non parla la lingua italiana e ben si può comprendere come, a causa delle barriere linguistiche e culturali, abbia avuto difficoltà a comprendere la segnaletica stradale che indica la presenza di un tratto di corsia preferenziale”. Quindi “chiaro è che il ricorrente non abbia agito con dolo, ma per errore in buona fede e con scarsa conoscenza della lingua e delle norme locali, aggravata dalla condizione di vulnerabilità che caratterizza il suo status”.

Questa, unita a “l’incolpevole ignoranza, rappresenta una causa di esclusione dall’intenzionalità o colpa della condotta del ricorrente”. Si spiega poi che se le violazioni sono avvenute in un breve intervallo di tempo, esse si considerano come una unica trasgressione, con la conseguente applicazione di una sola sanzione amministrativa. “È agevole comprendere l’assoluta buona fede del trasgressore” e le ripetute percorrenze di corsie preferenziali “non manifestano la coscienza e la volontà di porsi in contrasto con l’ordinamento”.

Non c’è dubbio, si legge ancora, che se l’uomo avesse saputo che percorrendo di nuovo le corsie preferenziali sarebbe stato multato ancora, certo “non avrebbe reiterato la condotta illecita”. Infine, “è evidente la sproporzione fra la gravità delle infrazioni e l’ammontare complessivo delle sanzioni (ben 4.750 euro per la precisione, ndr), che risulta particolarmente oneroso per il ricorrente, il quale versa in condizioni economiche precarie e beneficia di protezione internazionale“.

In sostanza, il giudice ha decretato la mancanza di rimproverabilità della sua condotta. “Una vittoria che ci gratifica sia dal punto di vista giuridico, perché è stata sposata la nostra tesi, sia dal punto di vista del buon senso”, sottolinea l’avvocato. www.ilrestodelcarlino.it
per prima cosa la legge NON è uguale per tutti. https://www.laleggepertutti.it/199702_p ... -per-tutti e con il casino delle leggi italiane l'ignoranza non è eccezione ma regola.

a parte quanto sopra, ma a sto tizio chi gliel'ha data la patente?
magari potevano abolirgli le multe, ma toglierli la patente e non dargliela finche non sarà in grado di capire la lingua italiana, che con il codice della strada centra poco, ma serve a capire e superare l'esame di guida.
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Director12
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Re: prendiamo due concetti alla base del nostro ordinamento:la legge non ammette ignoranza e la legge è uguale per tutti

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immagino se fosse accaduta la stessa cosa ad un italiano...gli avrebbero pignorato anche le mutande
tu abdul,che ci fai in italia?ozi tutto il giorno,giri per le Fs e metro',giri attorno ai parchi e alle scuole? te ne torni a casa tua.Tu fatima,che fai?rispetti le regole,le nostre leggi,le nostre tradizioni?hai un lavoro onesto? sei la benvenuta
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