FORUM POLITICO - Forum di discussione di Politica italiana
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Invio una descrizione geopolitica e politica nonché un commento minimo sull'attuale stato del conflitto in Ucraina. Si vive qui in Italia in una Repubblica democratica e chiunque potrebbe essere interessato al prospetto seguente, ma soprattutto è necessario per il potere democratico che certi pensieri siano disponibili. Inoltre la cosiddetta società liquida presenta delle opportunità e necessità di comunicazione anche per gli stranieri e i non democratici (il che non significa indegni). Ecco il mio prospetto:
Gli USA si sentono defraudati da una pace senza risarcimenti economici per l’America; e sono disposti a interrompere le trattative di pace se non verranno ricompensati da Zelensky, che secondo gli ultimi rapporti informativi avrebbe intenzione di soddisfare le richieste. Ciò potrebbe significare che gli odierni USA percepiscono le richieste e gli ottenimenti di armi come un coinvolgimento in una questione che non avrebbero voluto, che imputano alle parti interessate alla pace ed alla Russia in particolare. Ma dietro questa riduzione alla sfera economica sta evidentemente la competizione con la Cina, alla quale la politica economica russa si è assai avvicinata già da prima della invasione armata in Ucraina, con la scelta di rinunciare a rapporti stretti con l’area economica occidentale e di rafforzare gli altri con quella orientale. La affermazione statunitense si palesa dipendente da un calcolo a suo modo insensibile, direttamente speculare alla insensibilità del governo russo verso le tragedie del fronte di battaglia. In questo ultimo caso c’è l’assenza del soft power e una grave oggettiva difficoltà dello Stato russo a fronteggiare l’estrema russofobia esplosa proprio nel posto dove attualmente russi e non russi sono più strettamente a contatto. Nel primo caso c’è il bisogno statunitense e americano di una società ed economia radicalmente occidentali, pena la sparizione della proprio stessa civiltà, la quale non può sopportare massicci condizionamenti comunisti. D’altro canto alcuni poteri americani non riconoscono rappresentatività e determinatezza sufficiente al governo statunitense per l’America (in particolare Cuba è del tutto critica), mentre in Asia molti indicano nella Repubblica Cinese l’unico potere in grado di muoversi positivamente e decisivamente per l’Asia e anche per il mondo. Entrambi i poli, americano e cinese, sono in una opposizione planetaria mentre lo scontro a livello globale è tra Meridione e Settentrione del Mondo, non in merito a società ed economia ma ad etnie ed ecologie, non separatamente da quello Est-Ovest. Nel secondo caso (il russo, abbiamo visto quello americano e annessi e connessi) troviamo uno Stato occupato da strutture di potere ex sovietiche che è finito in mani russe dopo l’internazionalismo socialista e comunista (in ultima analisi un potere non russo) e in una circostanza assolutamente non dovuta ma neanche voluta: l’Equilibrio del Terrore deciso in definitiva da Hitler e non accettato da sùbito negli USA che sganciavano due bombe su città giapponesi, poi sostenuto da Stalin (che non era russo ed a capo di una Unione di Repubbliche), equilibrio agli antipodi dalla mentalità russa che usa l’arsenale atomico ricevuto dalla Unione Sovietica per designificarlo e designificare così anche gli altri degli altri Paesi.
La russofobia non ha prevalso: lo Stato russo non è stato messo in causa dall’ONU quale aggressore, in ciò gli statunitensi attori positivi, non i poteri più rappresentativi nella Unione Europea. Gli statunitensi dunque mostrano aspetto duplice, una diffidenza e ostilità ai russi, ma senza che le tendenze eversive, russofobiche, abbiano ricevuto assensi determinanti. Questo risulta dipendere dalla Presidenza Trump.
Non è stata riconosciuta l’istanza della conservazione dei confini ucraini quali erano prima della acquisizione della Crimea e della venuta dell’esercito russo altrove nel Paese, quindi non ha prevalso l’idea di un ordine mondiale rigido e insensibile ai bisogni etnici; chi voleva imporre i vecchi blocchi della Guerra Fredda ha perso e il quadro descritto dal ministro Lavrov tempo fa’, dell’inizio di un equilibrio mondiale multipolare, si è mostrato già da ora reale.
Secondo gli ultimi sviluppi è rilevante la richiesta, sostenuta da G. Meloni, di una realizzazione di pace inquadrata secondo NATO, come pure il ribadire, da parte di D. Trump, di una realizzazione affidata all’Europa. Una discordanza che potrebbe essere apparente, nel senso che la richiesta pro NATO, in antagonismo alla volontà del regime in Russia di una esclusione della stessa NATO, potrebbe aver rafforzato l’idea di una garanzia solo europea non interamente occidentale. Quest’ultima però era stata già favorita da Putin. Resterebbero dissensi sul come.
La situazione che ho descritto si mostra praticabile per una pace possibile, stante moderazione e non assolutezza dei restanti pareri e volontà discordi. Dato che non era volontà politica della legittima maggioranza democratica ucraina di litigare con la Russia, è da sostenere (a mio avviso) la necessità di non usare le discordanze per continuare questo luttuoso conflitto, tra due luoghi non solo vicini anche attigui e senza distinzioni nette e tra popoli, genti, persone con un libero destino in comune. La divisione geografica tra Europa ed Asia all’interno del Blocco Continentale Euroasiatico, fatta della catena montuosa degli Urali, dal Mar Caspio e dal Caucaso, indica qualcosa di abbastanza precisabile topograficamente, ma la divisione politico-geografica tra Russia e Ucraina è topograficamente non netta.
Da una parte il gelido calcolo economico statunitense, dall’altra il durissimo provvedimento militare russo pongono prepotentemente in causa l’Ovest e l’Est. L’attuale Federazione Russa ha anche la sua parte europea, mentre gli Stati Uniti d’America hanno anche una componente europea, restando però i legami e le comunanze fortissime tra Ucraina e Russia, in specie Russia Europea. La russofobia di quanto attuato dal regime di Zelensky si profila ostile al Mondo Russo e quindi si attesta su posizioni antisettentrionali, specificamente nemiche alla mentalità nordica russa. Ho aggiunto questo anche perché la russofobia in Ucraina ha una fortissima quindi determinante connotazione etnofobica, in quanto il Paese è naturalmente luogo anche di russi fuori Russia e con possibilità di totale russificazione – non mi riferisco a imposizioni.
L’Europa non ha una direttiva politica comune e agendo secondo linea perlopiù schierata col regime di Zelensky non è stata decisiva. Tra quelli schierati con Zelensky il governo italiano mostra di aver mutato linea, passando a una generica richiesta di azione secondo quadro Nato. A mio parere questa richiesta ha un valore diplomatico assai positivo, perché consente una mediazione non conflittuale, evitando che proprio la NATO possa essere di intralcio a una concertazione. Penso che oltre questa funzione non ve ne possa essere altra ragionevole, tranne che la stessa NATO non vada fuori il proprio Statuto – già sovente si è data còmpiti non considerabili del tutto propri o propri e si è allargata fino a snaturare la propria conformazione di Patto Atlantico. Un effettivo intervento NATO sarebbe dunque un tradimento.
Interessante analisi.
Aggiungo un paio di considerazioni.
Sconcertante l arroganza e l abilità degli americani di passare da danneggiati, mentre sono stati loro gli aggressori, per loro interessi geopolitici. Trump ora vuole essere risarcito per la guerra di aggressione fatta da Biden contro laRussia, come se non fossero tutti e due presidenti americani. Putin ha bisogno di pace e finirà per accettare la truffa di far passare alla storia gli USA che innocenti e generosi hanno aiutato lUcraina contro l’invasore russo, dimenticando gli intrighi della Nuland e la cacciata del presidente ucraino filo russo, eletto dalla maggioranza degli ucraini.
Agenda 2030: non possiederai nulla e sarai felice.
Dal comunismo bolscevico al comunismo capitalista.
Fuck Europe by Victoria Nuland
Amen and Awoman egalité
Di poco fa il messaggio postato sul social Truth da Trump: "ho stabilito che Zelensky non è pronto per la pace se l'America è coinvolta perché ritiene che il nostro coinvolgimento ci dia un grande vantaggio nei negoziati. Non voglio vantaggi, voglio pace. Ha mancato di rispetto agli Stati Uniti d'America nel loro amato Studio Ovale. Potrà tornare quando sarà pronto per la pace".
Sii il cambiamento che vorresti vedere avvenire nel mondo.
Dell'incontro tra Trump e Zelensky è stata eclatante la esibizione delle fotografie del prigioniero ucraino tormentato da alcuni dell'esercito russo. Uno spettatore attento e giudizioso e fuori dal raggio d'azione della propaganda del regime di Zelensky non poteva e non può evitare la semplice osservazione che un episodio, alcuni episodi da parte di alcuni non possono e non devono essere attribuiti a tutti. Se ci siano state brutalità sistematiche da parte dell'esercito russo, è altro conto, ma Zelensky tentava di generalizzare insensatamente. Un capo di Stato dovrebbe e potrebbe valutare con serietà se vi sia anarchia o se vi siano ordini dall'alto. Inoltre fare della presenza russa in Ucraina, da prima della invasione e con tanto di regolare cittadinanza, una identità col regime statale russo, questo è sbagliatissimo.
Il punto centrale, tra le immagini che ho visto trasmesse in tivù, è stata secondo me l'accusa formulata dal Presidente americano contro quello ucraino di aver giocato alla Terza Guerra Mondiale. Davvero rimarchevole che lo stesso Presidente che aveva accusato invitava a un nuovo incontro, senza rinnegarsi.
Il Governo U.S.A. non vuole appoggiare il regime di Zelensky ed esercita pressioni per un avvicendamento interno e una fine del conflitto ma mantiene aperti i canali diplomatici con lo Stato ucraino.
Dal Governo italiano reazioni divise: il Presidente del Consiglio non vuole coinvolgimenti sul campo di battaglia per Italia ed Europa e vuole agire senza metter da parte la NATO; il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti M. Salvini mantiene invece una linea favorevole agli U.S.A.; il Ministro degli Esteri Tajani porta avanti una proposta di incontro multilaterale, tra U.S.A., Russia, Europa ed Ucraina.
Resta il fatto che uno stato aggredito ha tutto il diritto di difendersi , Zelensky ha agito e sta agendo per legittima difesa , normale che un uomo aggredito di notte per strada si metta a cercare aiuto , chieda aiuto , Zelensky è quell'uomo. Solo che al posto di essere aiutato da una persona onesta ha incontrato un altro malavitoso . Questa è la realtà senza se e senza ma. Ora che il donaldone non voglia essere coinvolto in una guerra è comprensibile non vuole fare da mediatore , non può fare da mediatore lasci i negoziati ad altri . putler fino ad ora non ha mai ascoltato nessuno , non ha ascoltato i tedeschi i francesi , gli italiani, i turchi, il papa , i cinesi , e mezzo mondo di seguito , dovrebbe ascoltare il donaldone? dovrebbe smettere di aggredire l'Ucraina perchè il donaldone non gli da più armi? se putler è disposto a parlare di pace smette di bombardare , prende le sue truppe con i relativi rottami e indietreggia di almeno duecento chilometri dai confini ucraini del 2014 . putler è un dittatore nn un comunista .é un criminale di guerra che da tre anni quotidianamente bombarda giorno e notte donne , bambini, civili, scuole ospedali , strade ponti , fabbriche , tutti i giorni da tre anni , domanda : ci si può fidare?
Acido ha scritto: 28 feb 2025, 19:25
«O fai un accordo o noi ci tiriamo fuori, e se noi usciamo te la dovrai vedere da solo. Non credo che sarà una bella cosa»
Trump sta agendo da... Trump, andando ben oltre la sfrontatezza che ci aspettavamo da lui, mentre la EU sta agendo da... Idiota, anch' essa andando ben oltre l'idiozia che ci aspettavamo da loro.
Resta da definire Zelensky, ma forse anche lui si sta dimostrando un fantoccio (degli USA, dei nazisti Ucraini, delle nazioni UE) ancora piu fantoccio e patetico di quanto ci si aspettasse da lui. Resta il dubbio di che fine fara'. Riuscira' a scappare a tempo , portandosi dietro qualche milionata di euro, o lo faranno fuori prima che riesca a fuggire. Io propendo per la seconda ipotesi. Non riesco ad immaginare un Zelensky che continui a fare il... capo.
“A dirla tutta , si tratta di una guerra per procura tra potenze nucleari: gli Stati Uniti, che stanno aiutando l’Ucraina, e la Russia”.
Il Segretario di Stato americano Marco Rubio fa un’ammissione estremamente importante. Questa guerra è ora classificata come guerra per procura, il che è ovvio. Quindi, indirettamente, afferma che gli USA sono (o almeno lo erano con Biden) in guerra con la Russia. Questa ammissione significa tecnicamente che gli Stati Uniti non possono tornare a sostenere l’Ucraina come prima.
Importante che gli USA ammettano le loro responsabilità, ma non basta. I servi europei non accettano la verità di Trump e restano fedeli alle bugie dem.
Macron ha accusato la Russia di aver violato gli accordi di Minsk nel 2014. Ha affermato che non ci si può fidare degli accordi con Mosca.
Sono sfacciati mentitori. L’ex presidente francese Hollande e l’ex cancelliere tedesco Merkel hanno ammesso che gli accordi di Minsk erano necessari affinché Kiev potesse ricevere quante più armi e fondi possibili dall’Occidente.
Evidentemente non esiste più la verità, ma le verità, a cui taluni restano fedeli anche in questo forum.
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mylord61 ha scritto: 5 mar 2025, 15:58
Resta il fatto che uno stato aggredito ha tutto il diritto di difendersi , Zelensky ha agito e sta agendo per legittima difesa , normale che un uomo aggredito di notte per strada si metta a cercare aiuto , chieda aiuto , Zelensky è quell'uomo. Solo che al posto di essere aiutato da una persona onesta ha incontrato un altro malavitoso . Questa è la realtà senza se e senza ma. Ora che il donaldone non voglia essere coinvolto in una guerra è comprensibile non vuole fare da mediatore , non può fare da mediatore lasci i negoziati ad altri . putler fino ad ora non ha mai ascoltato nessuno , non ha ascoltato i tedeschi i francesi , gli italiani, i turchi, il papa , i cinesi , e mezzo mondo di seguito , dovrebbe ascoltare il donaldone? dovrebbe smettere di aggredire l'Ucraina perchè il donaldone non gli da più armi? se putler è disposto a parlare di pace smette di bombardare , prende le sue truppe con i relativi rottami e indietreggia di almeno duecento chilometri dai confini ucraini del 2014 . putler è un dittatore nn un comunista .é un criminale di guerra che da tre anni quotidianamente bombarda giorno e notte donne , bambini, civili, scuole ospedali , strade ponti , fabbriche , tutti i giorni da tre anni , domanda : ci si può fidare?
La vita è come un ponte, puoi attraversarla ma non costruirci una casa sopra.
(Proverbio dei Sioux)
putler è un dittatore nn un comunista .é un criminale di guerra che da tre anni quotidianamente bombarda giorno e notte donne , bambini, civili, scuole ospedali , strade ponti , fabbriche , tutti i giorni da tre anni , domanda : ci si può fidare?
Questo tuo Putin-Hitler (se ho ben capito questo sarebbe "putler") è reale? Gli edifici civili colpiti per errore, perché nascondevano insediamenti militari? Perché i militari impegnati sono disobbedienti?
Le cronache tacciono la maggior parte delle volte circa i siti militari, questo lo si deduce dalle statistiche. Fu reso noto inoltre che molti siti civili erano ritenuti di uso militare; che a volte agenti segreti in loco potevano rivelare le postazioni segrete ucraine nascoste. C'è anche la tattica di bersagliare la popolazione per esasperarla? La decisione del regime di Putin non risulta questa (ci si appellò all'inverno, non alle bombe) allora potrebbe essere indisciplina (impunita?) o ipocrisia. Ma l'esercito statale russo, al di là delle possibili trasgressioni, agisce per distruggere le infrastrutture militari, non senza aver accusato lo stato Ucraino di aver messo in piedi nel corso di decenni un intero apparato antirusso e fuori dalle stesse norme ucraine. Si può esser certi che le scuole distrutte non ospitassero militari che prendevano ostaggi umani? E se in Russia c'è disordine nello Stato, i traditori sarebbero da giudicare assieme a quelli del regime di Zelensky. Si scorge che il Governo russo ha un còmpito non maligno che non deve essere confuso con le trasgressioni al còmpito stesso... Le cronache che ci giungono vanno vagliate e raffrontate, perché sono filtrate dalla russofobia. Se ci sono gravi trasgressioni, la russofobia non aiuta a identificarle; anzi ci potrebbe essere complicità antirussa.
Una cattedrale a Kiev, abbattuta dal regime stalinista, ricostruita, è stata abbattuta dall'esercito russo nel conflitto odierno... Cosa è accaduto? I russi avendo avuto notizia che era stata resa una postazione militare non hanno ritenuto l'edificio di reale valore storico (cioè l'hanno ritenuto un falso) e l'hanno bombardato come postazione militare?
Le notizie dirette sono qui da noi tutte parziali ed è richiesto molto sforzo per capire o solo per evitare messaggi non veritieri. Questo fa piacere a Zelensky, non ai russi.
Nel secondo caso (il russo, abbiamo visto quello americano e annessi e connessi) troviamo uno Stato occupato da strutture di potere ex sovietiche che è finito in mani russe dopo l’internazionalismo socialista e comunista (in ultima analisi un potere non russo) e in una circostanza assolutamente non dovuta ma neanche voluta: l’Equilibrio del Terrore deciso in definitiva da Hitler e non accettato da sùbito negli USA che sganciavano due bombe su città giapponesi, poi sostenuto da Stalin (che non era russo ed a capo di una Unione di Repubbliche), equilibrio agli antipodi dalla mentalità russa che usa l’arsenale atomico ricevuto dalla Unione Sovietica per designificarlo e designificare così anche gli altri degli altri Paesi.
Non concordo del tutto con la recentissima affermazione del Presidente Mattarella, secondo cui: "La Russia si è fatta promotrice di una rinnovata pericolosa narrativa nucleare con le minacce all'Ucraina, instillando l'inaccettabile idea che ordigni nucleari possano divenire strumento ordinario nella gestione dei conflitti". Nella fattispecie lo Stato russo, pur ospitandola in sé (senza aver voluto realmente procurarsi questa situazione), non instilla tale idea ma la rimanda indietro ai mittenti (come ho già scritto nel mio testo, qui sopra citato).
Inoltre la "sospensione" del Trattato di non proliferazione nucleare (TNP) attuata ultimamente dal Governo russo riguarderebbe controlli già da tempo sospesi e risulta quindi operativamente nulla, motivata da lamentele circa una stimata iniquità di trattamenti. Non si tratta di una negazione del Trattato (TNP).
Risulta che la "rinnovata e pericolosa narrativa nucleare", giustamente stigmatizzata da Mattarella!, non sia propriamente russa.
Fa dispiacere che dal Giappone vengano dal Presidente italiano dei riferimenti alla Russia senza recare insieme anche altri agli Stati Uniti d'America, i quali oltre ad essere la istituzione politica da cui si muoveva distruzione di due città giapponesi durante la Seconda Guerra Mondiale è stata protagonista di tante successive minacce, anche dirette durante la crisi ucraina, con un'affermazione di Biden più dura di quelle russe, cioè effettiva, proprio perché a fronte di sole esibizioni di scenari: "si corre il rischio di un'apocalisse nucleare". Per chi conosce la retorica usata contro il Giappone prima di Hiroshima e Nagasaki, precedente l'ultimatum quindi lo sganciamento delle due bombe atomiche sulle due città, è chiaro che Biden non stava soltanto esibendo scenari, come invece Putin. C'è da tener conto della tensione estrema mantenuta dagli Stati Uniti d'America sino a Trump, in fatto di minacce atomiche, sfruttando i due tragici scoppi già provocati.