
Condivido in toto .Alfa ha scritto: 12 feb 2025, 18:43 Lo stato non è dei credenti, a meno che non siamo diventati uno stato parallelo a quei fanatici dei musulmani. Chi crede non può e non deve comandare sugli altri. Lo stato si chiama Italia e non Vaticano o roba ancora peggiore.
Chi crede, in punto di morte da malato terminale ha il diritto di soffrire, far soffrire i suoi cari e ridursi a una larva a piacimento, ma non può comandare sugli altri solo per il suo credo, oggi mussulman-cristiano.
Cristiani poi ... ma di che cosa, mai visto nessuno di questi "cristiani" porgere l'altra guancia, ma ... averci a che fare son cazzi, altro che altre guance.
E cosa c'entra?Alfa ha scritto: 12 feb 2025, 18:43 Lo stato non è dei credenti, a meno che non siamo diventati uno stato parallelo a quei fanatici dei musulmani. Chi crede non può e non deve comandare sugli altri. Lo stato si chiama Italia e non Vaticano o roba ancora peggiore.
Chi crede, in punto di morte da malato terminale ha il diritto di soffrire, far soffrire i suoi cari e ridursi a una larva a piacimento, ma non può comandare sugli altri solo per il suo credo, oggi mussulman-cristiano.
Cristiani poi ... ma di che cosa, mai visto nessuno di questi "cristiani" porgere l'altra guancia, ma ... averci a che fare son cazzi, altro che altre guance.
Non è lo stato che ti toglie la vita quando sei malato terminale, ma l'individuo stesso. Lo stato aiuta solo a toglierti le sofferenze fornendoti la "cura", sei tu che dai il via alla flebo, non un medico.Rosanna ha scritto: 12 feb 2025, 23:34 E cosa c'entra?
Qui non ci stiamo proprio capendo.
Chi ha mai detto che lo stato è dei credenti?
I credenti siamo ormai una minoranza molto lontana dagli schemi di uno stato.
Crediamo in cose un tantino più importanti.
Per ciò che ci riguarda ... ognuno potrebbe pure lanciarsi dalla torre di Pisa.
Solo che crediamo che non dev'essere lo stato a stabilire quando porre fine alla vita di una persona.
Poveri noi!!!!!!!!!!!
Caro Alfa, capisco benissimo il tuo sentimento, anche perchè sto vedendo da vicino a cosa le innovative cure per gli anziani hanno portato, il così detto accanimento terapeutico.Alfa ha scritto: 13 feb 2025, 7:18 Non è lo stato che ti toglie la vita quando sei malato terminale, ma l'individuo stesso. Lo stato aiuta solo a toglierti le sofferenze fornendoti la "cura", sei tu che dai il via alla flebo, non un medico.
Dopo una vita vissuta da pecora obbediente, ci deve essere chi comanda perfino sul dolore che devo sorbirmi prima di morire?
Nessuno è obbligato, chi vuol patire è libero di farlo, chi vuole almeno morire dignitosamente dopo una vita di "sissignore", deve esserlo ugualmente.
Come l'aborto, qualcuno ti ordina di abortire a forza? No, è una libera scelta e tale deve essere il fine vita.
Io vorrei morire da uomo, non solo quando ho già i vermi addosso o quasi. Darei fastidio a qualcuno? Bhe, che quel qualcuno si voltasse dall'altra parte. In vita sono stato comandato da cani e porci, almeno sulla mia morte voglio decidere io e solo io.
In ogni caso avresti la scelta. Cosa che ora è difficile avere.Acido ha scritto: 13 feb 2025, 9:17 Caro Alfa, capisco benissimo il tuo sentimento, anche perchè sto vedendo da vicino a cosa le innovative cure per gli anziani hanno portato, il così detto accanimento terapeutico.
Persone che si trascinano nella vita quando ormai non hanno più nessuna possibilità di vivere in maniera dignitosa. Allettate, senza possibilità di andare in bagno in autonomia, imboccate, lavate... per mesi, anni.
Ecco io questo per me non lo voglio, non lo vorrò. Sapere che forse potrò scegliere di non vivere questa umiliante agonia, se non lo vorrò, mi sembra una cosa positiva.
Ovviamente ognuno sceglie per se stesso. Se invece si accetta una simile situazione, nessun problema.
Ma vivere gli ultimi tempi della tua vita come una penitenza, morire consumati, lentamente, magari tra mille dolori, piano piano... mi sembra veramente assurdo.
Una sola riflessione faccio... come potrebbe questa scelta impattare sui figli. Nel senso che non vorrei mai che mia figlia si sentisse in colpa per la mia scelta, ovvero "mamma ha deciso di andarsene per non pesare su di me".
Ecco questo mi darebbe un valido motivo per non farlo, a meno che la decisione non fosse condivisa con mia figlia, che amo più di me stessa ed alla quale mai vorrei fare del male.
Non so se sono riuscita a spiegarmi bene.
Ti sei spiegata benissimo e concordo assolutamente con te.Acido ha scritto: 13 feb 2025, 9:17 Caro Alfa, capisco benissimo il tuo sentimento, anche perchè sto vedendo da vicino a cosa le innovative cure per gli anziani hanno portato, il così detto accanimento terapeutico.
Persone che si trascinano nella vita quando ormai non hanno più nessuna possibilità di vivere in maniera dignitosa. Allettate, senza possibilità di andare in bagno in autonomia, imboccate, lavate... per mesi, anni.
Ecco io questo per me non lo voglio, non lo vorrò. Sapere che forse potrò scegliere di non vivere questa umiliante agonia, se non lo vorrò, mi sembra una cosa positiva.
Ovviamente ognuno sceglie per se stesso. Se invece si accetta una simile situazione, nessun problema.
Ma vivere gli ultimi tempi della tua vita come una penitenza, morire consumati, lentamente, magari tra mille dolori, piano piano... mi sembra veramente assurdo.
Una sola riflessione faccio... come potrebbe questa scelta impattare sui figli. Nel senso che non vorrei mai che mia figlia si sentisse in colpa per la mia scelta, ovvero "mamma ha deciso di andarsene per non pesare su di me".
Ecco questo mi darebbe un valido motivo per non farlo, a meno che la decisione non fosse condivisa con mia figlia, che amo più di me stessa ed alla quale mai vorrei fare del male.
Non so se sono riuscita a spiegarmi bene.
Alfa ha scritto: 12 feb 2025, 18:43 Lo stato non è dei credenti, a meno che non siamo diventati uno stato parallelo a quei fanatici dei musulmani. Chi crede non può e non deve comandare sugli altri. Lo stato si chiama Italia e non Vaticano o roba ancora peggiore.
Chi crede, in punto di morte da malato terminale ha il diritto di soffrire, far soffrire i suoi cari e ridursi a una larva a piacimento, ma non può comandare sugli altri solo per il suo credo, oggi mussulman-cristiano.
Cristiani poi ... ma di che cosa, mai visto nessuno di questi "cristiani" porgere l'altra guancia, ma ... averci a che fare son cazzi, altro che altre guance.
Meno male non fai come san Tommaso che volle infilare il dito, con la fortuna che ho so già dove sarebbe andato a finire.Rosanna ha scritto: 13 feb 2025, 13:22 Hanno gli occhi e non vedono ...
Hanno le orecchie e non odono ...
Non lo dico io ...![]()
Sono felice per la resurrezione del carissimo Alfa ...
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Se si vuole interpretare la 'morte" in termini religiosi, ovvero consistente con le parole del Cristo, essa altro non e' che un "passaggio" ad altra vita, piu spirituale.Alfa ha scritto: 12 feb 2025, 18:43 Lo stato non è dei credenti, a meno che non siamo diventati uno stato parallelo a quei fanatici dei musulmani. Chi crede non può e non deve comandare sugli altri. Lo stato si chiama Italia e non Vaticano o roba ancora peggiore.
Chi crede, in punto di morte da malato terminale ha il diritto di soffrire, far soffrire i suoi cari e ridursi a una larva a piacimento, ma non può comandare sugli altri solo per il suo credo, oggi mussulman-cristiano.
Cristiani poi ... ma di che cosa, mai visto nessuno di questi "cristiani" porgere l'altra guancia, ma ... averci a che fare son cazzi, altro che altre guance.
che sia giusto, per gli uomini, sono d'accordo,Sayon ha scritto: 13 feb 2025, 14:56 Se si vuole interpretare la 'morte" in termini religiosi, ovvero consistente con le parole del Cristo, essa altro non e' che un "passaggio" ad altra vita, piu spirituale.
Nella stragrande maggioranza dei casi, essendo Dio solamente amore, la morte del corpo fisico, non e' affatto una tragedia, ma una promozione, un avvicinamento a Dio stesso. Solo chi nega l' esistenza di Dio e si oppone costantemente alla sua volonta', avra' la morte che ha scelto lui stesso ovvero morte del corpo ma anche dell' anima. Riportando questo al soggetto: facilitare il suicidio di una persona sana, ma depressa, e' sbagliato e porta ad eccessi come nei casi osservati in Olanda e Svizzera. Lasciare che una persona muoia in pace quando per tenerla in vita occorrono macchinari e droghe e' giusto anche per Dio.
Anche Papa Wojtyła alla fine rifiutò le cure.RedWine ha scritto: 13 feb 2025, 15:18 che sia giusto, per gli uomini, sono d'accordo,
ma come fai a sapere che lo è anche per Dio?
hai il numero del suo cellulare?![]()
Non occorre avere il cellulare, Red.RedWine ha scritto: 13 feb 2025, 15:18 che sia giusto, per gli uomini, sono d'accordo,
ma come fai a sapere che lo è anche per Dio?
hai il numero del suo cellulare?![]()
Affermazione che sottoscrivo e che mi.piacerebbe venisse fatta, ai capi religiosi, Papa Francesco in primis.Acido ha scritto: 13 feb 2025, 15:40 Anche Papa Wojtyła alla fine rifiutò le cure.
https://blog.uaar.it/2007/10/06/cardina ... rapeutico/
Anche l'attaccamento esagerato alla vita, quando questa non è più tale, è secondo me un peccato... dal punto di vista della fede.