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Ottant’anni fa, il 7 febbraio 1945, fu consumato nelle malghe di Porzus nella pedemontana friulana, un grave contro all’interno del movimento di resistenza ai nazi-fascisti. Una formazione dei GAP uccise 18 partigiani della brigata Osoppo, tra cui il fratello di Pier Paolo Pasolini e Francesco De Gregori, detto "Bolla". Mentre gli esecutori materiali furono individuati e condannati, non si è chiarito chi furono i mandanti e i responsabili politici di quelle uccisioni. Ci furono varie tesi circa le motivazioni del misfatto, dal colpo di testa del comandante della formazione comunista, il GAP, al commissario politico della divisione Garibaldi Natisone, sino a che l’ordine alla strage sarebbe pervenuto dal IX Corpus sloveno. Tesi avvallata quest’ultima secondo cui andava eliminata ogni resistenza a una futura occupazione titina delle aree di confine orientale. A ottant’anni dal crimine, purtroppo le sue motivazioni non sono state ancora chiarite.
“Bisogna che gli uomini, per meritare la tolleranza, comincino col non essere fanatici.”
(Voltaire)
serge ha scritto: 6 feb 2025, 10:02
Ottant’anni fa, il 7 febbraio 1945, fu consumato nelle malghe di Porzus nella pedemontana friulana, un grave contro all’interno del movimento di resistenza ai nazi-fascisti. Una formazione dei GAP uccise 18 partigiani della brigata Osoppo, tra cui il fratello di Pier Paolo Pasolini e Francesco De Gregori, detto "Bolla". Mentre gli esecutori materiali furono individuati e condannati, non si è chiarito chi furono i mandanti e i responsabili politici di quelle uccisioni. Ci furono varie tesi circa le motivazioni del misfatto, dal colpo di testa del comandante della formazione comunista, il GAP, al commissario politico della divisione Garibaldi Natisone, sino a che l’ordine alla strage sarebbe pervenuto dal IX Corpus sloveno. Tesi avvallata quest’ultima secondo cui andava eliminata ogni resistenza a una futura occupazione titina delle aree di confine orientale. A ottant’anni dal crimine, purtroppo le sue motivazioni non sono state ancora chiarite.