Per decenni, i vaccini sono stati visti come un farmaco miracoloso, che aveva salvato milioni di vite.. Pensate al vaccino contro il vaiolo, che ha eradicato una malattia che falciava periodicamente le popolazioni europee... O il vaccino contro la poliomielite che ha impedito che centinaia di migliaia di bambini restassero handicappati a vita.
Poi, ad un certo punto, è cambiato tutto ed è nato un diffuso movimento che ostracizza i vaccini ritenendoli il male assoluto, una specie di farina del diavolo...
Sì, ma quando e, soprattutto, perché è iniziato tutto questo?
Provo a fare una ricostruzione dei fatti,
Tutto è cominciato nel 1998, quando il medico inglese Andrew Wakefield (insieme a 12 colleghi del Royal Free hospital di Londra) pubblicò sul Lancet, una delle più prestigiose riviste mediche del mondo, uno studio che segnalava un possibile legame tra autismo e vaccino trivalente per morbillo, parotite e rosolia ( Mmr). In realtà, era da un po' che Wakefield aveva preso di mira il vaccino anti morbillo: già nel 1993 aveva pubblicato uno studio (i cui risultati sono poi risultati non replicabili, quindi, in soldoni, presumibilmente falsi) in cui accusava il virus e il vaccino di provocare l'insorgere del morbo di Crohn.
Nel paper del '98 comunque andò ben oltre: dai suoi risultati emergeva infatti il possibile legame tra vaccino trivalente e una nuova patologia, l'enterocolite autistica, disturbo caratterizzato da problemi gastrointestinali e disturbi cognitivi e comportamentali tipici dell'autismo. Lo studio aveva preso in esame 12 bambini con disturbi dello spettro autistico, che in otto casi erano iniziati a due settimane dall'inoculazione del vaccino. E nonostante la ricerca ammettesse chiaramente di non aver potuto individuare un nesso causale (spiegare cioè perché la vaccinazione provocasse la malattia), per Wakefield il gioco era fatto.
In una conferenza stampa il medico si lanciò pubblicamente all'attacco del vaccino trivalente, chiedendo che ne venisse sospeso l'utilizzo in attesa di nuove ricerche, e suggerendo di tornare a vaccinare singolarmente per ognuna delle tre patologie. È da lì ebbe inizio l'ondata di panico che investì prima l'Inghilterra, e poi il mondo. Peccato che, si scoprì qualche anno più tardi, i risultati fossero stati contraffatti ad arte, e per biechi motivi economici.
A svelare la truffa qualche anno più tardi fu un giornalista, il reporter investigativo Brian Deer.
Le sue indagini infatti iniziano a portare a galla una serie di verità sempre più scomode: innanzitutto, prima di pubblicare il suo studio nel '98, Wakefield aveva registrato una richiesta di brevetto per un nuovo vaccino contro il morbillo, pensato proprio per contrastare i rischi gastrointestinali che sarebbero poi emersi dalla ricerca.
Comodo, pensò Deer, avere pronto un farmaco per la malattia che si va a scoprire. E infatti con le sue ricerche il reporter arrivò a dimostrare che il medico aveva modificato i dati della ricerca, in modo che confermassero le sue ipotesi: tre dei bambini che nello studio venivano presentati come autistici non avevamo in realtà mai ricevuto una diagnosi e cinque avevano mostrato segni di disturbi neurologici già prima della somministrazione del vaccino.
I dati dunque erano stati falsificati ad arte, allo scopo di screditare il vaccino trivalente per trarne profitto. Come? Con un kit diagnostico per la nuova malattia inventata da Wakefield, che, scoprì Deer, il medico stava sviluppando insieme al padre di uno dei bambini dello studio, e da cui, stando alle indagini del reporter, speravano di guadagnare almeno 43 milioni di dollari all'anno.
Wakefield ovviamente continua ancora oggi a negare ogni accusa, ma di fronte a queste prove nel 2010 è stato radiato dall'albo dei medici britannico, e il suo articolo del '98 è stato ritirato dal Lancet.
Successivamente, innumerevoli studi (tra cui una metanalisi pubblicata nel 2014 sulla rivista Vaccine, che ha analizzato oltre 1,2 milioni di bambini autistici, e una della Cochrane Organisation, che ha analizzato in totale oltre un milione e mezzo di casi) hanno dimostrato, come dice l'OMS che "I dati epidemiologici disponibili dimostrano in modo conclusivo che non esiste alcuna prova di un'associazione causale tra vaccini per morbillo, parotite e rosolia, e lo sviluppo di disturbi dello spettro autistico. Gli studi che in passato hanno suggerito l'esistenza di questo link causale si sono rivelati essere delle frodi che contenevano importanti errori metodologici”.
Ma ormai il danno era fatto: lo studio di Wakefield, rilanciato da più fonti su Internet, ha provocato una forte disaffezione nei confronti del vaccino contro il morbillo, con la conseguenza che i casi, ormai quasi scomparsi prima del duemila, sono aumentati esponenzialmente, con aumento parallelo delle complicazioni anche gravi (encefalite) e anche morti, che sarebbero state facilmente evitabili col vaccino.
Ma i danni non si sono limitati al caso del vaccino contro il morbillo: in realtà il pregiudizio antivaccinale è diventato ubiquitario, contro TUTTI i vaccini, come ben sappiamo.
P.s. Nonostante la palese natura truffaldina di questo medico inglese (anzi, ex-medico visto che è stato radiato), Wakefield era stato ospitato al ballo inaugurale durante l'insediamento di Trump nel 2016. Non so quest'anno se sarà invitato, ma immagino che il nuovo Ministro della Sanità americano, Robert F. Kennedy, segue probabilmente le sue teorie visto che ha già dichiarato che proibirà la somministrazione del vaccino contro il morbillo negli USA. Tanto per iniziare.