FORUM POLITICO - Forum di discussione di Politica italiana
Forum Politico uno spazio di discussioni di politica italiana e internazionale. Oltre alla Politica trovi anche altri servizi sempre inerenti alla politica.
Riprendendo una discussione con Heyoka ed altri forumisti su l'importanza dell' Statistica in Medicina (ma non solo) vorrei presentare qui qualche concetto basilare ed elementare di Statistica Medica.
Comincio con una breve precisazione, asettica, di metodo, per distinguere due concetti che spesso vengono confusi: quello di "effetto avverso" e quello di "reazione avversa".
Non si tratta di una pura questione nominalista, ma, al contrattino, si tratta di due concetti molto diversi che vengono spesso usati come sinonimi (dai no-vax, ma non solo, li ho visti confusi anche in testi ufficiali).
Dunque: mettiamo di prendere in considerazione un gruppo di 100.000 soggetti che hanno assunto una determinata sostanza (non necessariamente un vaccino e neppure un vero e proprio farmaco, ma una qualunque sostanza) e vediamo quanti di questi, in un certo intervallo di tempo, hanno avuto, per esempio, un infarto (o quello che vi pare).
Avremo come risultato un numero X. Tale numero X rappresenta il totale di "eventi avversi" successivi alla somministrazione di quella data sostanza.
Indica necessariamente che è stata quella sostanza a causare il numero X di infarti? Assolutamente no!
Per calcolare il numero di "reazioni avverse" devo fare un'altra operazione un po' più complessa: devo prendere altri 100.000 soggetti quanto più possibile statisticamente sovrapponibili al primo gruppo per età, sesso ed altre condizioni generali, che NON avevano assunto quella sostanza (mi posso anche riferire alle statistiche generali degli anni precedenti) e vedere quanti di questi avevano avuto un infarto nello stesso spazio di tempo.
Avrò un altro numero, Y.
Bene: le "reazioni avverse" a quella sostanza sono rappresentate ESCLUSIVAMENTE dal numero Z = X - Y.
Se Z ≈ O (ovverosia il numero dei soggetti infartuati è statisticamente molto simile nei due gruppi) io posso concludere che quella sostanza non ha causato infarti in chi l'ha assunta.
Se Z < 0 allora, al contrario, posso affermare che quella sostanza PROTEGGE dal rischio infarto.
Solo se Z > 0, allora posso dire che quella sostanza ha determinato nello R percentuale dei casi (dove R = Z/100.000) una reazione avversa.
Patologie del sistema emolinfopoietico
Prolungamento del tempo di sanguinamento, anemia da sanguinamento gastrointestinale, riduzione delle piastrine (trombocitopenia), in casi estremamente rari. A seguito di emorragia può manifestarsi anemia acuta e cronica post-emorragica/sideropenica (dovuta, per esempio, a microemorragie occulte) con le relative alterazioni dei parametri di laboratorio ed i relativi segni e sintomi clinici come astenia, pallore e ipoperfusione.
Patologie del sistema nervoso
Cefalea, capogiro.
Raramente: sindrome di Reye
Da raramente a molto raramente: emorragia cerebrale, specialmente in pazienti con ipertensione non controllata e/o in terapia con anticoagulanti che, in casi isolati, può essere potenzialmente letale.
Patologie dell'orecchio e del labirinto
Tinnito (ronzio, fruscio, tintinnio, fischio auricolare).
Patologie gastrointestinali
Sanguinamento gastrointestinale (occulto), disturbi gastrici, pirosi, dolore gastrointestinale, gengivorragia.
Vomito, diarrea, nausea, dolore addominale crampiforme.
Raramente: infiammazione gastrointestinale , erosione gastrointestinale, ulcerazione gastrointestinale, ematemesi (vomito di sangue o di materiale "a posta di caffè"), melena (emissione di feci nere, picee), esofagite.
Molto raramente: ulcera gastrointestinale emorragica e/o perforazione gastrointestinale con i relativi segni e sintomi clinici ed alterazioni dei parametri di laboratorio.
Patologie epatobiliari
Raramente: epatossicità (lesione epatocellulare generalmente lieve e asintomatica) che si manifesta con un aumento delle transaminasi.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Eruzione cutanea ,edema,orticaria, prurito,eritema, angioedema.
Patologie renali ed urinarie
Alterazione della funzione renale (in presenza di condizioni di alterata emodinamica renale), sanguinamenti urogenitali.
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Emorragie peri-operatorie, ematomi.
Disturbi del sistema immunitario
Raramente: shock anafilattico con le relative alterazioni dei parametri di laboratorio e manifestazioni cliniche.
.....................
No, questi non sono gli effetti collaterali dei vaccini contro il CoviD: sono gli effetti collaterali tranquillamente dichiarati dalla Casa Produttrice, della comune Aspirina.
Farmaco che, stando ad uno studio americano del 1999 del Dr. Michael Wolfe pubblicato sul B.M.J. (l'ultimo che ho trovato, poi probabilmente nessuno ha più voluto approfondire) provocherebbe, sia pure indirettamente, ogni anno circa 16.500 morti solo negli Stati Uniti.
E come l'Aspirina, ci sono innumerevoli farmaci (quasi tutti) che hanno casi di patologie gravissime tra gli effetti collaterali, dal Vicks Sinex che può provocare anche un arresto cardiaco, al Moment che può provocare nausea, vomito, dispepsia e perfino il morbo di Chron, la Tachipirina che contempla casi di trombocitopenia, diarrea, dolori addominali, piaghe, ulcere e chi più ne ha più ne metta.
Fermo restando, che i farmaci ve lo scrivono i possibili effetti collaterali perché le Case Farmaceutiche vogliono cautelarsi, ma anche la comune albicocca, se avesse un foglietto illustrativo, dovrebbe avvisare che sussiste il rischio di morte per soffocamento per ingestione del nocciolo. E le fragole vendute dal fruttivendolo dovrebbero avere allegato un foglietto con su chiaramente descritta la concreta possibilità di uno choc anafilattico, anche mortale, dopo averle ingerite, da sole o con panna non fa differenza.
La verità è che TUTTO quello che noi facciamo in vita presenta dei rischi, pure bere un bicchiere d'acqua o fare una passeggiata, a piedi o in macchina non fa differenza, abbiamo tutti una probabilità su 4.000 (un'enormità) di morire il prossimo anno per un incidente stradale, una su un milione di morire entro le prossime 24 ore.
Quello che conta è l'indice (statistico!) di rischio e, soprattutto, il rapporto rischi benefici: ciò che si rischia facendo una determinata azione rapportata a ciò che si rischierebbe non facendola (oppure il contrario).
Per il resto, come diceva un mio vecchio professore, dovete pensare che la vita è una malattia, a trasmissione sessuale, con decorso variabile ma esito invariabilmente infausto.