Attualmente abbiamo auto elettriche care , con prezzi fuori mercato , mentre i cinesi hanno già pensato a come risolvere il problema prezzi , NOI , siamo ancora a discutere se il motore termico è meglio del motore elettrico ...dei geni .vito ha scritto: 16 gen 2025, 19:50 La politica più avveduta del bel paese sono anni che si sforza contro l'auto elettrica, intanto dall'Ungheria ariva :
https://www.quattroruote.it/news/nuovi- ... gull_.html
sarà anche baciato dalla fortuna, ma è anche un paese che se ci vai a fare un giro turistico di qualche giorno una volta nella vita, giusto per vedere i fiordi e il sole a mezzanotte, per tutto il resto basta e avanza
I Danesi, gli Svedesi,i Norvegesi e gli Islandesi sono quelli che inventarono il DRAKKAR https://it.wikipedia.org/wiki/DrekiFosforo31 ha scritto: 17 gen 2025, 18:34 Forse me la sarò persa, ma io non ho ancora sentito dai tg una notizia abbastanza significativa per il nuovo anno.
Dal 1° gennaio 2025 in Norvegia non si immatricolano più automobili a motore termico (a benzina, diesel, ibride e simili) ma solo vetture elettriche (a batteria o a fuel cell a idrogeno).
Dunque la Norvegia, che non sta nell'UE, precede l'UE di ben 10 anni con una mossa decisiva per l'elettrificazione del parco auto, ovvero per la transizione ecologica dei trasporti. Un percorso difficile ma obbligato nel quale già da tempo gli scandinavi erano avanti a tutti, perfino ai cinesi. Con un'aggressiva politica di detassazione in un paese ricchissimo ma nel quale l'automobile, perfino l'utilitaria, è tuttora considerata dal punto di vista fiscale un bene di lusso, il governo ha incentivato al massimo gli acquisti di auto elettriche e di riflesso penalizzato tutte le altre motorizzazioni. Azzerate per le elettriche l'IVA (al 25% per le auto termiche) e la tassa di circolazione, parcheggi, pedaggi e traghetti azzerati o ridotti, addirittura possibilità di usare le corsie preferenziali (come gli autobus e i taxi) trasportando almeno un passeggero. Insomma, una elettrificazione della mobilità calata dall'alto, dettata dalla politica. Un esempio a mio avviso da imitare, almeno nei paesi ricchi che se lo possono permettere, e da allargare ad altri settori della transizione ecologica, in primis la conversione energetica alle rinnovabili. Nel 2024 le elettriche hanno coperto l'89% del mercato automobilistico norvegese e nel corso dell'anno hanno superato le auto a benzina anche nel parco circolante. Oggi quasi il 30% delle auto in circolazione in Norvegia sono elettriche. A titolo di confronto, in Italia le elettriche sono lo 0,7% del circolante e nel 2024 sono state appena il 4,2% delle vendite, addirittura in leggero calo sul 2023. Naturalmente questa elettrificazione, diciamo così, un po' forzata e artificiosa, comincia ad avere qualche conseguenza negativa per gli utenti norvegesi. Inutile dire che lo Stato, visto che ormai si possono immatricolare solo elettriche, ha abolito gran parte degli incentivi fiscali e le colonnine di ricarica pubbliche cominciano a dir poco a scarseggiare anche in Norvegia. Sono meno di 20mila con quasi 800mila vetture da ricaricare (cioè una colonnina per 40 vetture). Con il paradosso che in Italia abbiamo quasi 50mila colonnine per meno di 300mila elettriche in circolazione (una colonnina per 6 vetture). Anche se in rapporto alla popolazione (5,5 milioni) sono ben più numerose in Norvegia.
Qualcuno dirà: sono realmente ecologiche le auto elettriche circolanti in Norvegia? Un paese esportatore di petrolio e di gas estratti dai giacimenti sottomarini. Sì, lo sono, perchè nel 2023 il 99% dell'elettricità prodotta in Norvegia è venuta dalle rinnovabili: il 90% dall'idroelettrico (il paese è ricchissimo di fiumi e cascate), l'8% dall'eolico on-shore e l'1% dal fotovoltaico (il Sole a quelle latitudini è deboluccio). E resta ancora da sfruttare la potenziale risorsa dell'eolico offshore. Insomma, un paese baciato dalla fortuna, enormi risorse naturali (con la guerra in Ucraina è diventato il primo fornitore di gas ai paesi UE), PIL pro capite più del doppio di quello italiano, e capace di usare la ricchezza per bruciare le tappe della transizione ecologica con un encomiabile sforzo di volontà politica (quello che invece manca in Italia). La Norvegia raggiungerà presto, con largo anticipo sull'UE e sul 2050, l'obbiettivo della neutralità climatica. Ma attenzione, la neutralità interna non basta! Esportando il gas e il petrolio del Mar del Nord, la Norvegia esporta emissioni di gas serra! Da un paese ricco e ricco di energie rinnovabili mi attenderei un ben più impegnativo sforzo di volontà politica: chiudere ben prima del 2050 i pozzi di petrolio e di gas. Sarebbe un bell'esempio per tutto l'Occidente.
Ficchiamocelo in testa: il pianeta non si salva, nessuno si salva, se i ricchi continuano a lasciare il grosso dei sacrifici ai poveri!
Fosforo31 ha scritto: 17 gen 2025, 18:34 Forse me la sarò persa, ma io non ho ancora sentito dai tg una notizia abbastanza significativa per il nuovo anno.
. Ma attenzione, la neutralità interna non basta! Esportando il gas e il petrolio del Mar del Nord, la Norvegia esporta emissioni di gas serra! Da un paese ricco e ricco di energie rinnovabili mi attenderei un ben più impegnativo sforzo di volontà politica: chiudere ben prima del 2050 i pozzi di petrolio e di gas. Sarebbe un bell'esempio per tutto l'Occidente.
Ficchiamocelo in testa: il pianeta non si salva, nessuno si salva, se i ricchi continuano a lasciare il grosso dei sacrifici ai poveri!
La notizia che è sempre in OMBRA riguarda la produzione di energia elettrica .porterrockwell ha scritto: 17 gen 2025, 20:35 Ritengo questa un'ottima considerazione. E ricordiamo sempre che, anche se i paesi occidentali fanno i virtuosi ( con risorse minerarie depredate ai non virtuosi ), altri sette miliardi di persone non lo fanno. I norvegesi fanno i ricchi arabi con gli idrocarburi che vendono e si fanno con il ricavato l'oasi ecologica a casa propria.
Voglio anche fare una considerazione strategica che non molti fanno. Un giorno che tutto sarà elettrico che succede se qualche missile ipersonico distrugge la rete di distribuzione dell'elettricità? Tutto si ferma e se succede a gennaio molti muoiono di freddo.
Anche le tue considerazioni sono ottime, eccetto a mio avviso l'ultima, criticata anche da Vito.porterrockwell ha scritto: 17 gen 2025, 20:35 Ritengo questa un'ottima considerazione. E ricordiamo sempre che, anche se i paesi occidentali fanno i virtuosi ( con risorse minerarie depredate ai non virtuosi ), altri sette miliardi di persone non lo fanno. I norvegesi fanno i ricchi arabi con gli idrocarburi che vendono e si fanno con il ricavato l'oasi ecologica a casa propria.
Voglio anche fare una considerazione strategica che non molti fanno. Un giorno che tutto sarà elettrico che succede se qualche missile ipersonico distrugge la rete di distribuzione dell'elettricità? Tutto si ferma e se succede a gennaio molti muoiono di freddo.
Vito non dobbiamo essere manichei: sia il motore elettrico che il motore termico presentano vantaggi e svantaggi. Personalmente, se un giorno acquisterò un'auto elettrica (presumo non prima del 2030 se sarò tra i vivi e se almeno 2/3 dell'elettricità saranno prodotti da fonti rinnovabili, come da direttiva europea) rimpiangerò il ruggito e l'allungo del motore a benzina ma mi godrò il silenzio e la coppia dell'elettrico. Intanto continuerò a usare la mia vecchia Punto, una delle ultime prodotte, che fa il suo dovere, beve poco e fa poca gola ai ladri. 3000 km l'anno, non di più. Per andare da Napoli a Caserta o a Sorrento ormai preferisco il treno. Però dobbiamo essere realisti e dire che sul lungo periodo non ci sono alternative all'elettrico. Ovviamente per chi desidera o è obbligato a mantenere quel grado di libertà in più del mezzo privato sul mezzo pubblico. Però i costruttori europei hanno imboccato, come ho scritto più volte, una strada sbagliatissima. Non si rassegnano a dividere i profitti con i produttori di batterie (meccanicamente una vettura elettrica è molto più semplice di una termica) e allora le fanno potenti, lussuose e costose. Ho letto in rete che la nuova Giulia dell'Alfa Romeo, attesa entro l'anno, avrà motori elettrici da 350, 800 e 1000 cavalli. Roba da matti! Uno spreco assurdo in un paese dove non si possono superare i 130 km/h e una totale antitesi allo spirito della green economy, che vuole riavvicinarci alla natura. I miei bisnonni andavano da Napoli a Roma su una carrozza a 6 posti trainata non da 1000 ma da 4 cavalli. I meno abbienti optavano per due soli equini. Che in ogni caso non emettevano gas serra. Hai fatto bene a segnalare l'utilitaria cinese, le dimensioni mi sembrano ideali ma 75 cv sono troppi: 40 sono più che sufficienti.vito ha scritto: 17 gen 2025, 10:07 Attualmente abbiamo auto elettriche care , con prezzi fuori mercato , mentre i cinesi hanno già pensato a come risolvere il problema prezzi , NOI , siamo ancora a discutere se il motore termico è meglio del motore elettrico ...dei geni .
Valletta il problema l'avrebbe già risolto con grande soddisfazione per tutti ......come negli anni 50 del secolo scorso
La Fiat 500 fu presentata il 4 luglio 1957 e subito si distinse per le sue dimensioni compatte, il motore posteriore raffreddato ad aria e il prezzo accessibile. Il modello iniziale, noto come Fiat 500 N, aveva un motore da 479 cc che sviluppava 13 cavalli e una velocità massima di circa 85 km/h.
Vito non dobbiamo essere manichei: sia il motore elettrico che il motore termico presentano vantaggi e svantaggi. Personalmente, se un giorno acquisterò un'auto elettrica (presumo non prima del 2030 se sarò tra i vivi e se almeno 2/3 dell'elettricità saranno prodotti da fonti rinnovabili, come da direttiva europea) rimpiangerò il ruggito e l'allungo del motore a benzina ma mi godrò il silenzio e la coppia dell'elettrico. Intanto continuerò a usare la mia vecchia Punto, una delle ultime prodotte, che fa il suo dovere, beve poco e fa poca gola ai ladri. 3000 km l'anno, non di più. Per andare da Napoli a Caserta o a Sorrento ormai preferisco il treno. Però dobbiamo essere realisti e dire che sul lungo periodo non ci sono alternative all'elettrico. Ovviamente per chi desidera o è obbligato a mantenere quel grado di libertà in più del mezzo privato sul mezzo pubblico. Però i costruttori europei hanno imboccato, come ho scritto più volte, una strada sbagliatissima. Non si rassegnano a dividere i profitti con i produttori di batterie (meccanicamente una vettura elettrica è molto più semplice di una termica) e allora le fanno potenti, lussuose e costose. Ho letto in rete che la nuova Giulia dell'Alfa Romeo, attesa entro l'anno, avrà motori elettrici da 350, 800 e 1000 cavalli. Roba da matti! Uno spreco assurdo in un paese dove non si possono superare i 130 km/h e una totale antitesi allo spirito della green economy, che vuole riavvicinarci alla natura. I miei bisnonni andavano da Napoli a Roma su una carrozza a 6 posti trainata non da 1000 ma da 4 cavalli. I meno abbienti optavano per due soli equini. Che in ogni caso non emettevano gas serra. Hai fatto bene a segnalare l'utilitaria cinese, le dimensioni mi sembrano ideali ma 75 cv sono troppi: 40 sono più che sufficienti.vito ha scritto: 17 gen 2025, 10:07 Attualmente abbiamo auto elettriche care , con prezzi fuori mercato , mentre i cinesi hanno già pensato a come risolvere il problema prezzi , NOI , siamo ancora a discutere se il motore termico è meglio del motore elettrico ...dei geni .
Valletta il problema l'avrebbe già risolto con grande soddisfazione per tutti ......come negli anni 50 del secolo scorso
La Fiat 500 fu presentata il 4 luglio 1957 e subito si distinse per le sue dimensioni compatte, il motore posteriore raffreddato ad aria e il prezzo accessibile. Il modello iniziale, noto come Fiat 500 N, aveva un motore da 479 cc che sviluppava 13 cavalli e una velocità massima di circa 85 km/h.
Vito non dobbiamo essere manichei: sia il motore elettrico che il motore termico presentano vantaggi e svantaggi. Personalmente, se un giorno acquisterò un'auto elettrica (presumo non prima del 2030 se sarò tra i vivi e se almeno 2/3 dell'elettricità saranno prodotti da fonti rinnovabili, come da direttiva europea) rimpiangerò il ruggito e l'allungo del motore a benzina ma mi godrò il silenzio e la coppia dell'elettrico. Intanto continuerò a usare la mia vecchia Punto, una delle ultime prodotte, che fa il suo dovere, beve poco e fa poca gola ai ladri. 3000 km l'anno, non di più. Per andare da Napoli a Caserta o a Sorrento ormai preferisco il treno, il più ecologico dei mezzi di trasporto. Però dobbiamo essere realisti e dire che sul lungo periodo non ci sono alternative all'elettrico. Ovviamente per chi desidera o è obbligato a mantenere quel grado di libertà in più del mezzo privato sul mezzo pubblico. Però i costruttori europei hanno imboccato, come ho scritto più volte, una strada sbagliatissima. Non si rassegnano a dividere i profitti con i produttori di batterie (meccanicamente una vettura elettrica è molto più semplice di una termica) e allora fanno auto potenti, lussuose e costose. Ho letto in rete che la nuova Giulia dell'Alfa Romeo, attesa entro l'anno, avrà motori elettrici da 350, 800 e 1000 cavalli. Roba da matti! Uno spreco assurdo in un paese dove non si possono superare i 130 km/h e una totale antitesi allo spirito della green economy, che vuole riavvicinarci alla natura. I miei bisnonni andavano da Napoli a Roma su una carrozza a 6 posti trainata non da 1000 ma da 4 cavalli. I meno abbienti optavano per due soli equini. Che in ogni caso non emettevano gas serra. Hai fatto bene a segnalare l'utilitaria cinese, le dimensioni mi sembrano ideali ma 75 cv sono troppi: 40 sono più che sufficienti.vito ha scritto: 17 gen 2025, 10:07 Attualmente abbiamo auto elettriche care , con prezzi fuori mercato , mentre i cinesi hanno già pensato a come risolvere il problema prezzi , NOI , siamo ancora a discutere se il motore termico è meglio del motore elettrico ...dei geni .
Valletta il problema l'avrebbe già risolto con grande soddisfazione per tutti ......come negli anni 50 del secolo scorso
La Fiat 500 fu presentata il 4 luglio 1957 e subito si distinse per le sue dimensioni compatte, il motore posteriore raffreddato ad aria e il prezzo accessibile. Il modello iniziale, noto come Fiat 500 N, aveva un motore da 479 cc che sviluppava 13 cavalli e una velocità massima di circa 85 km/h.
Esempio (superare i pozzi per l'energia per abbassare i gas serra) cheporterrockwell ha scritto: 17 gen 2025, 20:35 Ritengo questa un'ottima considerazione. E ricordiamo sempre che, anche se i paesi occidentali fanno i virtuosi ( con risorse minerarie depredate ai non virtuosi ), altri sette miliardi di persone non lo fanno. I norvegesi fanno i ricchi arabi con gli idrocarburi che vendono e si fanno con il ricavato l'oasi ecologica a casa propria.
Voglio anche fare una considerazione strategica che non molti fanno. Un giorno che tutto sarà elettrico che succede se qualche missile ipersonico distrugge la rete di distribuzione dell'elettricità? Tutto si ferma e se succede a gennaio molti muoiono di freddo.
Infatti è tutto a misura di Norvegia.RedWine ha scritto: 17 gen 2025, 18:55 sarà anche baciato dalla fortuna, ma è anche un paese che se ci vai a fare un giro turistico di qualche giorno una volta nella vita, giusto per vedere i fiordi e il sole a mezzanotte, per tutto il resto basta e avanza
Gli equini come le mucche inquinano con la loro attività intestinale. Fattelo dire dagli allevatori olandesi…Fosforo31 ha scritto: 18 gen 2025, 1:52 Vito non dobbiamo essere manichei: sia il motore elettrico che il motore termico presentano vantaggi e svantaggi. Personalmente, se un giorno acquisterò un'auto elettrica (presumo non prima del 2030 se sarò tra i vivi e se almeno 2/3 dell'elettricità saranno prodotti da fonti rinnovabili, come da direttiva europea) rimpiangerò il ruggito e l'allungo del motore a benzina ma mi godrò il silenzio e la coppia dell'elettrico. Intanto continuerò a usare la mia vecchia Punto, una delle ultime prodotte, che fa il suo dovere, beve poco e fa poca gola ai ladri. 3000 km l'anno, non di più. Per andare da Napoli a Caserta o a Sorrento ormai preferisco il treno, il più ecologico dei mezzi di trasporto. Però dobbiamo essere realisti e dire che sul lungo periodo non ci sono alternative all'elettrico. Ovviamente per chi desidera o è obbligato a mantenere quel grado di libertà in più del mezzo privato sul mezzo pubblico. Però i costruttori europei hanno imboccato, come ho scritto più volte, una strada sbagliatissima. Non si rassegnano a dividere i profitti con i produttori di batterie (meccanicamente una vettura elettrica è molto più semplice di una termica) e allora fanno auto potenti, lussuose e costose. Ho letto in rete che la nuova Giulia dell'Alfa Romeo, attesa entro l'anno, avrà motori elettrici da 350, 800 e 1000 cavalli. Roba da matti! Uno spreco assurdo in un paese dove non si possono superare i 130 km/h e una totale antitesi allo spirito della green economy, che vuole riavvicinarci alla natura. I miei bisnonni andavano da Napoli a Roma su una carrozza a 6 posti trainata non da 1000 ma da 4 cavalli. I meno abbienti optavano per due soli equini. Che in ogni caso non emettevano gas serra. Hai fatto bene a segnalare l'utilitaria cinese, le dimensioni mi sembrano ideali ma 75 cv sono troppi: 40 sono più che sufficienti.
Ahahahahahah!!!!!vito ha scritto: 17 gen 2025, 21:45 La notizia che è sempre in OMBRA riguarda la produzione di energia elettrica .
Tale produzione deve essere individuale o al massimo condominiale . Quindi anche se cade un meteorite chi ha una produzione propria non dovrebbe morire di freddo .