Che pagheremo al prezzo più caro .Valerio ha scritto: 15 gen 2025, 4:30 Abbiamo sufficienti riserve di gas.
Il discorso delle rinnovabili è un tantino più complesso.
Fatti eleggere con un programma che neghi il progetto del Ponte sullo Stretto.vito ha scritto: 15 gen 2025, 10:13 Che pagheremo al prezzo più caro .
Il problema nasce dal fatto che il popolo italiano paga , paga e paga senza dare cenni di insoddisfazione , tranne poi piangere quando le aziende chiudono, anche e perchè, sono massacrate dai costi dell'energia .
Costi dell'energia sui quali un sano governo non dovrebbe speculare con UN ECCESSO DI TASSE E ACCISE .
Le rinnovabili vanno finanziate con politiche che trasferiscano i soldi dal PONTE SULLO STRETTO a imprese e famiglie .
A un messinese che ; in una regione dove c'è carenza di acqua potabile e dove mancano strade e ferrovie , mancano ospedali e scuole , anche della prima infanzia e ritiene più utile il ponte ; allora vuol dire che non considera essenziale ciò che nella logica sarebbe più utile al popolo siciliano ma quello di ben altre categorie di interessi .Valerio ha scritto: 15 gen 2025, 10:23 Fatti eleggere con un programma che neghi il progetto del Ponte sullo Stretto.
Gli Italiani sono tanto stronzi che ti voterebbero pure a Messina.
PS. Naturalmente qui nessuno vedrebbe un centesimo di quei fondi PNRR.
E con 'sta cagata, ripetuta all'infinito, è dall'avvento della Repubblica che in Sicilia non fanno più un cazzo!vito ha scritto: 15 gen 2025, 10:49 A un messinese che ; in una regione dove c'è carenza di acqua potabile e dove mancano strade e ferrovie , mancano ospedali e scuole , anche della prima infanzia e ritiene più utile il ponte ; allora vuol dire che non considera essenziale ciò che nella logica sarebbe più utile al popolo siciliano ma quello di ben altre categorie di interessi .
Vedi sopra. E quando stavamo arrivando all'autosufficienza energetica, il PD di Crocetta ci ha bloccati.Gasiot ha scritto: 15 gen 2025, 11:05 Siamo sempre nell' utopia che lo stato ti debba dare la pagnotta quotidiana e non i mezzi per procurartela
Non essedomi mai occupato di politica non sono al corrente di cosa ha fatto di dannoso questo CROCETTA .Valerio ha scritto: 15 gen 2025, 12:13 Vedi sopra. E quando stavamo arrivando all'autosufficienza energetica, il PD di Crocetta ci ha bloccati.
Poi abbiamo chi paga allo stato .....TORTE D'ORO .....in tasse e accise anche per chi NON paga un centesimo .....Gasiot ha scritto: 15 gen 2025, 11:05 Siamo sempre nell' utopia che lo stato ti debba dare la pagnotta quotidiana e non i mezzi per procurartela
Probabilmente ti riferisci alle riserve di gas stoccate in deposito. La capacità complessiva di stoccaggio in Italia è pari a circa 19 miliardi di mc. Al 31 ottobre scorso, cioè alla fine della fase di caricamento in vista della stagione fredda, avevamo 18,7 miliardi di mc stoccati, pari al 98,5% della capacità massima (dato SNAM). Un risultato sicuramente apprezzabile, tuttavia queste riserve coprirebbero, da sole, poco più del 30% dei nostri consumi annui, ovvero meno di 4 mesi di consumi (meno di 3 nel periodo più freddo).Valerio ha scritto: 15 gen 2025, 4:30 Abbiamo sufficienti riserve di gas.
Il discorso delle rinnovabili è un tantino più complesso.
Crocetta (PD), presidente della regione Sicilia, basandosi sul presupposto di interessi mafiosi, ha revocato tutte le licenze sui parchi eolici, costringendoli a fermare gli impianti e facendo fallire una bellissima azienda che produceva ed installava aeromotori.vito ha scritto: 15 gen 2025, 13:58 Non essedomi mai occupato di politica non sono al corrente di cosa ha fatto di dannoso questo CROCETTA .
Sarebbe interessante un tuo approfondimento .![]()
14 anni sono sufficienti a costruire tutte le centrali nucleari che ci servono per non aver più bisogno di combustibili fossili.Fosforo31 ha scritto: 15 gen 2025, 17:35 Probabilmente ti riferisci alle riserve di gas stoccate in deposito. La capacità complessiva di stoccaggio in Italia è pari a circa 19 miliardi di mc. Al 31 ottobre scorso, cioè alla fine della fase di caricamento in vista della stagione fredda, avevamo 18,7 miliardi di mc stoccati, pari al 98,5% della capacità massima (dato SNAM). Un risultato sicuramente apprezzabile, tuttavia queste riserve coprirebbero, da sole, poco più del 30% dei nostri consumi annui, ovvero meno di 4 mesi di consumi (meno di 3 nel periodo più freddo).
Se invece ti riferisci alle riserve accertate di gas nel nostro sottosuolo, inclusi i fondali marini, secondo il MASE a fine 2023 ammontavano a circa 41,8 miliardi di mc. Se estraessimo tutto questo metano, esso coprirebbe poco più di 8 mesi dei nostri consumi. Al ritmo attuale di estrazione (circa 3 miliardi di mc l'anno), si esauriranno in 14 anni. Il ministero stima anche 37 miliardi di mc di riserve probabili e 18 miliardi di mc di riserve possibili. In ogni caso i nostri giacimenti sono in via di esaurimento avendo estratto negli ultimi 70 anni oltre 800 miliardi di mc (la cui combustione ha immesso in atmosfera circa 1,4 miliardi di tonnellate di CO2). Negli anni 90 eravamo uno dei maggiori produttori di gas dell'Europa Occidentale. Il picco di estrazione fu raggiunto nel 1994 con 19,2 miliardi di mc, pari al 41% del nostro fabbisogno dell'epoca. La produzione nazionale attuale (circa 3 miliardi di mc e in continuo calo) copre appena il 5% del fabbisogno. Anch'esso in calo grazie alla crescita delle rinnovabili, all'efficientamento energetico e un po' anche grazie al riscaldamento globale.
Il discorso delle rinnovabili è sicuramente complesso: sono tutt'altro che una panacea e tutt'altro che prive di problemi, ma sono una strada OBBLIGATA. Per noi è per il mondo intero.
Poveri noi!!!vito ha scritto: 15 gen 2025, 10:13 Che pagheremo al prezzo più caro .
Il problema nasce dal fatto che il popolo italiano paga , paga e paga senza dare cenni di insoddisfazione , tranne poi piangere quando le aziende chiudono, anche e perchè, sono massacrate dai costi dell'energia .
Costi dell'energia sui quali un sano governo non dovrebbe speculare con UN ECCESSO DI TASSE E ACCISE .
Le rinnovabili vanno finanziate con politiche che trasferiscano i soldi dal PONTE SULLO STRETTO a imprese e famiglie .