vatel ha scritto: 9 gen 2025, 9:30
Da profano della politica vorrei che mi illuminassi circa questa tua teoria: quali sarebbero le tue fonti? Forse sei un medium?
Le mie fonti sono notizie pubbliche e i miei sospetti si basano su concatenazioni temporali.
La sera del 4 gennaio la nostra premier si reca in tutta fretta in visita privata nella residenza privata di un tycoon. Viaggio irrituale evidentemente non organizzato, un lungo giro aereo per andare da Roma in Florida puntando a nord e facendo scalo in Irlanda. Tempi evidentemente strettissimi, molto probabilmente non dettati da palazzo Chigi bensì da un tizio che crede di essere Gengis Khan ma che fino al 20 gennaio è solo un miliardario pluripregiudicato in combutta con un affarista arcimiliardario che ammette di fare uso di ketamina, la droga dei
rave party, quelli per i quali il governaccio Meloni ha introdotto nel codice penale un apposito e grave reato. Quando per il 9 gennaio, cioè per oggi, era atteso a Roma il presidente in carica degli Stati Uniti e si poteva trattare con lui sulla faccenda Sala-Abedini. Ma da un'ultimora sappiamo che Biden ha annullato in extremis l'ultima visita di Stato della sua presidenza. A Roma doveva incontrare non solo la signora Meloni (confesso: associare il titolo di presidente del Consiglio al nome di questo personaggio mi fa un poco ribbrezzo, seppur meno rispetto a quello del fu delinquente di Arcore) ma anche il presidente della Repubblica, il presidente dell'Ucraina e soprattutto il papa, a degna conclusione del quadriennio del secondo presidente cattolico americano della storia dopo Kennedy. E invece Biden annulla tutto con un pretesto quasi banale: sta seguendo gli incendi boschivi in California. Certo incendi anomali, conseguenti a una siccità in pieno inverno, che hanno già fatto 5 morti, ma l'America e il mondo dovranno abituarsi a molto peggio anche grazie al gradasso suo successore che intende fare carta straccia degli Accordi di Parigi sul clima. Mi pare più che fondato il sospetto che il vecchio presidente non sia abbastanza rincoglionito per non sentirsi offeso dal governaccio italiano che lo ha bypassato per andare a trattare privatamente con il gradasso. Ma proseguiamo. Come apprendiamo dai social dell'arcimiliardario depresso e ketaminizzato, nell'incontro segreto in Florida (che ormai è segreto di Pulcinella) si è parlato del caso Sala. Inoltre, voci non smentite ma anzi in parte confermate da palazzo Chigi parlano di "trattative" con il depresso riccone per acquistare alla modica cifra di 1 miliardo e mezzo i servizi della sua rete satellitare privata. Un paio di riflessioni. Non c'era nessun bisogno di mischiare questo affare commerciale con il caso Sala-Abedini, e nemmeno di parlarne con il presidente americano in pectore. La decisione sull'estradizione spetta alla magistratura italiana ed è attesa per il 15 gennaio, ma in ogni caso il ministro della Giustizia ha potere di veto. Quindi si poteva risolvere la faccenda tra Italia e Iran, oppure attendere il 15 prima di parlare con Biden. Ma il governaccio è così prono e sottomesso che serviva il nullaosta dalla Florida, più che dalla Casa Bianca, e bisognava offrire, in trattativa privata, una contropartita per la mancata estradizione. Questo è un forte e logico sospetto. Perché anche l'affare satelliti poteva essere discusso più opportunamente nelle sedi ufficiali e dopo il 20 gennaio. Insomma, un'offesa all'autorità e all'indipendenza della magistratura, l'ennesima conferma che siamo servi più che alleati degli USA, e un'offesa anche alla UE. La quale sta sviluppando, tramite l'Agenzia Spaziale Europea, il suo programma satellitare per la sicurezza delle connessioni internet (si chiama IRIS2). Di conseguenza accordi o trattative segrete tra il governo italiano e un'azienda privata americana violano il principio di leale cooperazione tra i paesi membri sancito dal Trattato dell'UE (art.4). Ma c'è di più. Il programma satellitare riguarda la protezione di dati sensibili quindi è coinvolto il nostro Servizio di Sicurezza. Come leggiamo in allegato, il ministro della Difesa Crosetto e la direttrice dei Servizi Elena Bellone si erano già espressi in senso contrario alle trattative con l'azienda americana. E, guarda caso, il 7 gennaio, 3 giorni dopo la Florida, si dimette la Bellone. O meglio annuncia le dimissioni che scatteranno, ancora guarda caso, il 15 gennaio, il giorno della pronuncia dei magistrati. È davvero una grave perdita per lo Stato quella di questa funzionaria esperta e integerrima che il M5s voleva candidare al Quirinale. Sarebbe stata la prima donna a capo dello Stato in 75 anni di repubblica, ma insorse Renzi (che puntava su Draghi), si allarmarano poteri forti e la Casta partitocratica, alla fine Mattarella fu "costretto"
obtorto collo ad accettare il secondo mandato. Infine l'8 gennaio viene liberata Cecilia Sala.
Non ho nessuna pretesa di "illuminarti", egregio Vatel, tira un po' tu le somme.
https://left.it/2025/01/08/meloni-musk- ... elleuropa/
Non sono d'accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo