Michelangelo ha scritto: 30 dic 2024, 12:56
Le persone ( i "comuni mortali" che non sono pedine, numeri o schiavi, MA tali sono ritenute - si evince - da chi governa il Mondo ), si sono sedute un attimo a riflettere e hanno realizzato - guardandosi indietro - che nonostante il progresso e la tecnologia ( ipnotica ) acquisiti, si viveva meglio negli anni passati. A partire dall'immediato dopo guerra, sino agli anni 80-90
Riprendo solo questo punto del suo intervento perché, a mio avviso, è QUESTO il punto critico, (smontando il quale crolla tutto il resto): “prima" stavamo meglio, oggi stiamo peggio… Anzi, fosse possibile rimettere indietro l'orologio della storia tutti i nostri problemi si risolverebbero magicamente.
Bene: si tratta di una BALLA, balla grossa quanto una casa..
Le racconto un breve aneddoto: intorno al 1830 un gentiluomo chiese ad una contessa francese quale fosse stato per lei l'anno più bello della sua vita...
Lei rispose: il 1789.... "
Ma come" obiettò il gentiluomo " era l'anno della Rivoluzione, della ghigliottina in piazza e le teste dei nobili cadevano una dopo l'altra: come può essere stato proprio quello l’anno più bello?"
"Oui, monsieur" rispose la contessa "lei ha ragione… ma io avevo vent'anni!.."
Bene, mi sembra che in molti siano influenzati nei loro ragionamenti da emozioni dello stesso tipo. Convinti che i decenni scorsi siano stati una specie di un'età dell'oro che, nella realtà, non c'è mai stata.
L'Italia non è mai stato un Paese ricco fin dalla sua nascita nel 1861. Siamo sempre stati poverissimi, a livello del Terzo Mondo in buona parte del nostro territorio. Anche durante il ventennio fascista quando ci davamo arie da “grandeur” con le pezze al culo e mandavamo i nostri soldati a combattere con le scarpe di cartone.
E con la guerra ci siamo trasformati in un Paese fallito, totalmente distrutto, con le fabbriche in macerie e l’economia a pezzi.
Negli anni '50 e, parzialmente, negli anni '60 abbiamo però vissuto il famoso "miracolo economico", ma solo grazie a fattori irripetibili: Piano Marshall, bassissimo costo del petrolio, basso costo della mano d'opera meridionale emigrata al Nord, assenza di regolamenti urbanistici ed ambientali: cosa quest'ultima che, da un lato, ha determinato la distruzione di ampie parti del territorio, ma dall'altro sviluppava l’edilizia, creando lavoro, benessere, aumento del PIL e la possibilità per tutti di comprarsi una casa a basso costo.
Già nei primi anni '70, però, le cose sono iniziate a cambiare: il miracolo era finito ( perché si erano esaurite quelle condizioni eccezionali, in primis basso costo di petrolio e manodopera ), ma i deboli governi democristiani di allora, per paura di essere travolti dall'ondata comunista, concedettero di tutto e di più alla classe operaia ed ai lavoratori in generale ( scala mobile, pensioni a condizioni ultra-favorevoli, impossibilità di essere licenziati ), finanziando le loro "conquiste" nel modo più semplice: stampando moneta.
Le conseguenze di quella politica monetaria furono disastrose: la Lira perdeva valore a ritmi vertiginosi, mentre l'inflazione viaggiava a livelli sudamericani (una Fiat raddoppiava di prezzo ogni due anni). Ma possibile che chi li ha vissuti non se li ricorda quegli anni? Con le domeniche a piedi, i cinema che chiudevano alle 11 di sera per risparmiare elettricità, Canzonissima che veniva spostata alla domenica pomeriggio ( così c'era meno gente sveglia a consumare elettricità di sabato sera ). E il prezzo del pane (no, dico, il pane!) che veniva calmierato di autorità, con l’ovvia conseguenza che non se ne trovava più nei negozi.
E la Germania, che pure era stata distrutta molto più di noi dalla guerra, ma che si era rapidamente ripresa, che per prestarci una cifra tutto sommato ridotta, aveva preteso in pegno l’oro della Banca d’Italia!
Una umiliazione che non ha mai più avuto uguali tra Paesi europei!
E sul versante Giustizia: c’era la criminalità dilagante a livelli peggiori, molto peggiori, rispetto a quelli attuali, con la Mafia siciliana che ordiva mattanze inaudite nella totale impunità, tra complicità ed ignavia delle forze dell’ordine e di buona parte della magistratura (altro che la crisi della Giustizia odierna!), la Banda della Magliana che imperversava a Roma, la paura di essere rapito che attanagliava chiunque avesse anche solo due lire da parte.
Non so quanti anni abbia lei, ma la supposta “età dell’oro” io l’ho vissuta, sia pure di striscio: erano anni ORRIBILI, da ogni punto di vista, anche omettendo di parlare del terrorismo e della vera e propria guerra civile allora in atto…
Se chi oggi ha 60 anni o più lascia un attimo da parte il fatto che aveva 20 anni e passava tutte le sere a limonare nella 500 con la morosa di turno, in COSA dovrebbe invidiare quella supposta età dell'oro?