Grazie per le vostre analisi. Perlomeno non avetelanciato parole di condanna o di essere divenuto piddino. Per Gasiot io vorrei dire che logicamente le mie note si rivolgono a persone "pensanti' e non al generico sig. Brambilla che si butta sulla moda del momento : Vota Salvini e starai sulla cresta dell' onda. Ma l' importante e' che qualcuno comprenda il punto e se ne discuta al Forum e magari altrove, se ci sono politici o persone della media che leggono il Forum. Punto che puo' essere sommato: se volete vincere le elezioni politiche e controllare gli entusiasmi verso i "pieni poteri" di Salvini, vi conviene votare FI e non Lega o FdI. I voti resteranno nel CdX, la Lega ne ha gia' parecchi e sara' il Leader in ogni caso mentre votare FdI darebbe un connotato troppo "destro" alla colaizione.. Nel caso di Vento, io invece penso che per attuare qualsiasi politica seria, occorre avere politici seri e un governo vero. Se questo non accade, le decisioni di un governo saranno sempre sbagliate ed avremo problemi maggiori. Non credo affatto invece alla distinzione sovranismo vs globalismo. I due termini si sovrappongono e non si puo' essere sovranista senza essere in parte globalista, come pure il globalismo non e' mai assoluto e permette ampio spazio al sovranismo. Direi pero' che tornare indietro al sovranismo provinciale o regionale e' una pia ILLUSIONE. Non ci voglio perdere troppo tempo a dire il perche'. Qual'e' il sovranismo dell' Italia quando ci sono persone che reclamano il sovranismo persino per la loro regione (e.g. Veneto)?Vento ha scritto: 26 nov 2019, 18:59 Oltre alle considerazioni esaurienti di Gasiot, c'é da tener conto anche del fatto che l'Europa è più o meno nelle stesse condizioni nostre, con polarizzazione e conflittualità crescenti, anche in Germania, dove Merkel tramonta, AfD cresce e non si dove andranno a parare. Quindi preoccuparsi tanto del loro giudizio e fare i bravi ragazzi in questo momento mi pare futile.
Penso che si stia arrivando alla resa dei conti tra due visioni profonde delle nostre società e dell'unione europea totalmente diverse, riassunte nei termini globalismo e sovranismo, e centrate essenzialmente sul problema dei problemi, l'invasione epocale che sta travolgendoci.
Quello che secondo me dovremmo invece fare, e non lo facciamo, è cominciare a riflettere più seriamente su quei problemi di fondo e dovremmo farlo sempre più confrontandoci con altri paesi, partiti europei. Sono convinto che l'economia sia problema secondario e che troverà soluzioni diverse a seconda delle strade che si prenderanno come società e unione.
L'Italia sara' sempre piu' invischiata nell'immigrazione, perche' e' un Paese MALATO incapace di crescere. La Francia era nelle nostre condizioni pochi decenni fa, ma ha capito che la crescita demografica era necessaria ed ha preso provvedimenti. Il tanto vituperato Macron sta facendo ancora meglio ed adesso chi ha la fortuna di far nascere un figlio in Francia gode di vantaggi economici notevoli, che "spinge" a fare altri figli autoctoni e Francesi. L' Italia no, fra Di Maio e Salvini, si sono preoccupati di far restare a casa i pensionati e disoccupati ma ai figli non ci hanno pensato. Impedendo l' immigrazione poi, cosa credono di fare? Le imprese, la campagna, i cantieri hanno bisogno di braccia e se gli italiani lavoratori non esistono o sono troppo viziati per fare lavori manuali, dovranno per forza essere gli immigrati a farlo. Ecco perche' piu che fermare le navi ONG, occorre sistemare una volta per tutte chi e come potra' entrare in Italia. Per questo ci vogliono politiche non sovraniste, ma "globali" ovvero regole che valgano per salvaguardare i confini di tutti entro certi limiti. In Europa, i miei nipoti hanno potuto studiare in Inghilterra ed hanno la possibilita' di lavorare anche all' estero. Il globalismo ci permette di comprare cose comuni a prezzi bassissimi, ma anche di esportare i nostri prodotti di lusso a tutto il globo aprezzi altissimi ]. Cosa vorresti? le dogane, le tasse, i tempi lunghi d'acquisto? Si tratta di migliorare, raffinare, essere piu' presenti in Europa e questo sara possibile usando i nostri migliori politici e i piu moderati.Non possiamo ssere considerati un paese retrogrado socialista (con PD/M5S) o un Paese gridone e populista (con Salvini/FdIi) . Siamo meglio di queste definizioni, e possiamo farlo investendo, creando lavoro, arricchendoci ma senza sciovinismo e inutili minacce alla EU ed istituzioni.Vento ha scritto: 26 nov 2019, 22:48 Sovranismo - globalismo sono le etichette ora in uso per indicare i due poli verso cui oggi l'opinione pubblica si sta orientando, essenzialmente in riferimento al grande tema delle migrazioni incontrollate. La classe europea oggi dominante sta cadendo su tale tema, per la sua scelta ideologica no borders, scelta magari di cui sono loro stessi poco convinti, quindi ipocrita, ma che evidentemente non possono smentire e abbandonare senza che tutto il castello del loro potere crolli. Ma crollerà comunque, penso.
Questo tema globale, che mette in crisi le sovranità degli Stati, è il campo di gioco della politica oggi. L'economia perde di importanza, o meglio diventa un particolare del problema generale dei confini, che riguardano genti ma anche capitali. Perde importanza tutto il resto, anche l'ecologia, che è solo la zattera cui si aggrappa l'attuale classe dominante per sopravvivere, per parlare d'altro, per evitare di affrontare il tema dei movimenti incontrollati di genti, merci e capitali.
Insomma non è tempo di politica normale, di buon governo, purtroppo. E' tempo di crisi generale e non so immaginare che mondo ne verrà fuori.
Caro Vento, se tu avessi vissuto come ho vissuto io forse avresti idee diverse. Io (con regolari contratti e visti) ho vissuto anche piu di 5 anni ciascuno in diversi Paesi (Australia, Nuova Zelanda, Venezuela, Peru, Arabia saudita, USA) e non avrei mai accettato di avere meno diritti dei locali. Solo in Arabia non li ho avuti, e mi sentivo come un prigioniero. Mi sento a tutti gli effetti un cittadino del mondo, con fierissima origine italiana. Quindi il problema dell' Italia e' quello di non esigere che chi entra lo faccia in maniera legale. Una volta nel Paese LEGALMENTE e' ingiusto trattare le persone con disprezzo o fare delle differenze su basi razziali o nazionali. Se sono illegali, non devono essere fatti entrare o devono essere espulsi. Il globalismo quindi deve solo essere meglio disciplinato, perche' la gente in futuro sara' libera di muoversi dappertutto, di prendere lavori dappertutto. I miei nipoti devono avere la possibilita' di lavorare dovunque nel mondo, non perche' sono "bianchi", ma perche' lo faranno legalmente.Vento ha scritto: 27 nov 2019, 9:57 “ci vogliono politiche non sovraniste, ma "globali" ovvero regole che valgano per salvaguardare i confini di tutti entro certi limiti. In Europa”
Sono d’accordo che la soluzione non sia la chiusura totale, come non lo è l’apertura totale, la follia dei no borders, contro la quale bisogna lottare subito, con decisione, perché i globalisti stanno facendo un colpo di Stato, una rivoluzione, sfruttando il disorientamento nostro. E dopo le cose non si aggiusteranno più, sarà troppo tardi.
Il mio punto di vista l’ho formulato nel post ‘Cittadini e ospiti. Ius sanguinis vs ius soli” e non sto a ripetermi. Essenzialmente tenere ben distinti i ruoli dei padroni di casa e di chi arriva da altri paesi, con diritti-doveri diversi. Non demonizzare l’attaccamento naturale della gente alla propria terra, ma valorizzarlo come radice delle diverse culture, che vanno protette, anche in una prospettiva globalista, perché la diversità è il sale del mondo, anche del futuro mondo più globale. Un mondo tutto uguale sarebbe orrore e follia, ed è proprio quello che i globalisti stanno costruendo.
La sinistra italiana e' malata di "ideologia", ovvero non segue alcuna logica che non quella politica. Per quello che non deve essere lasciata andare al governo, dove creerebbe (ha creato) solo caos. La mia battaglia quindi e' quella d'impedire che, al governo giallorosso creato dopo gli errori di Salvini, ne seguisse altro di sinistra per non avere un CdX moderato che abbia appello a tutti gli Italiani e non solo ai populisti-sovranisti di destra. Non sono certo infatti che un governo "autoritario" guidato da Salvini e Meloni sia l' alternativa giusta ai presenti governi di sinistra. Al contrario, questo estremismo lega/FdI sara' un incentivo per le sinistre per unirsi e trovare nuovi elettori. Difficile ad esempio per i moderati della FI dare il loro appoggio a un governo che vedono troppo sbilanciato a destra e anti-europeo ad oltranza.Vento ha scritto: 27 nov 2019, 14:22 Una precisazione. I residenti non cittadini devono avere tutti i diritti civili, ma non quelli politici, eleggere e fasi eleggere. Tutto qui. Ed è proprio la mancanza di questa distinzione, di questo limite, che permette ai comunisti italiani di farsi una base elettorale importando africani mantenuti. Giovanni Sartori, politologo, fuggì dal 68 negli USA dove visse e insegnò, senza mai avere i diritti politici e lui trovava la cosa buona e giusta.
E qui si ritorna al punto di partenza della discussione e ricominciamoSayon ha scritto: 27 nov 2019, 14:58La sinistra italiana e' malata di "ideologia", ovvero non segue alcuna logica che non quella politica. Per quello che non deve essere lasciata andare al governo, dove creerebbe (ha creato) solo caos. La mia battaglia quindi e' quella d'impedire che, al governo giallorosso creato dopo gli errori di Salvini, ne seguisse altro di sinistra per non avere un CdX moderato che abbia appello a tutti gli Italiani e non solo ai populisti-sovranisti di destra. Non sono certo infatti che un governo "autoritario" guidato da Salvini e Meloni sia l' alternativa giusta ai presenti governi di sinistra. Al contrario, questo estremismo lega/FdI sara' un incentivo per le sinistre per unirsi e trovare nuovi elettori. Difficile ad esempio per i moderati della FI dare il loro appoggio a un governo che vedono troppo sbilanciato a destra e anti-europeo ad oltranza.Vento ha scritto: 27 nov 2019, 14:22 Una precisazione. I residenti non cittadini devono avere tutti i diritti civili, ma non quelli politici, eleggere e fasi eleggere. Tutto qui. Ed è proprio la mancanza di questa distinzione, di questo limite, che permette ai comunisti italiani di farsi una base elettorale importando africani mantenuti. Giovanni Sartori, politologo, fuggì dal 68 negli USA dove visse e insegnò, senza mai avere i diritti politici e lui trovava la cosa buona e giusta.
a parte il fatto che dovresti almeno spiegare perché consideri negativo un aumento di voti a FdI, cioè siamo di nuovo alla storia se non votano dalla parte giusta gli italiani son dei Cretini?Sayon ha scritto: 26 nov 2019, 16:33 Non mi stanchero' di dirlo, fino a che qualcuno lo capisca.
Ci entusiasmiamo tanto per gli alti consensi popolari di qualche partito o persona. Ma riusciamo a chiederci se questo va veramente a NOSTRO vantaggio?
Ad esempio, pur sperando in una alternanza di potere al governo, io considero come molto negativo l' aumento dei voti di FdI e la continuazione delle alte percentuali di Salvini. E prima che apriate la bocca per dire la parola "Berlusconi" statemi a sentire.
Un CdX guidato da un Salvini e Meloni porta come conseguenza all' etichetta di "destra" a una coalizione che per governare dovrebbe essere accettabile al piu' grande numero di elettori. L' etichettatura (specie se accompagnata da dichiarazioni di fuoco dei leaders) porta come conseguenza a una reazione "sinistra' molto accentuata (vedi ad esempio le Sardine) , a considerazioni negative anche da parte di Paesi esteri, a perdita di consensi da parte degli elettori piu' moderati della FI, a facilitare coalizioni di partiti contrari etc. Sarebbe a tutto vantaggio di chi ha aspirazioni di governo, una distribuzione meno esaltata dei consensi perche' questo GARANTIREBBE non solo il massimo consenso alle elezioni politiche, ma migliore considerazione da parte della EU, meno contraddizione feroce dall'opposizione e presenza di addizionali personalita' politiche nelle posizioni chiavi del governo. I rischi della continuazione del presente consenso, a parte quelli menzionati, sono evidenti: si rischia di PERDERE le battaglie piu importanti, quali qualche Regionale ma soprattutto una eventuale Elezione politica, al presente ritardata proprio dall' esistenza di una coalizione artificiale provocata dall'eccesso dei consensi.
Cassandro
Adesso la faccenda si fa seria Sayon....Sayon ha scritto: 26 nov 2019, 16:33 Non mi stanchero' di dirlo, fino a che qualcuno lo capisca.
Ci entusiasmiamo tanto per gli alti consensi popolari di qualche partito o persona. Ma riusciamo a chiederci se questo va veramente a NOSTRO vantaggio?
Ad esempio, pur sperando in una alternanza di potere al governo, io considero come molto negativo l' aumento dei voti di FdI e la continuazione delle alte percentuali di Salvini. E prima che apriate la bocca per dire la parola "Berlusconi" statemi a sentire.
Un CdX guidato da un Salvini e Meloni porta come conseguenza all' etichetta di "destra" a una coalizione che per governare dovrebbe essere accettabile al piu' grande numero di elettori. L' etichettatura (specie se accompagnata da dichiarazioni di fuoco dei leaders) porta come conseguenza a una reazione "sinistra' molto accentuata (vedi ad esempio le Sardine) , a considerazioni negative anche da parte di Paesi esteri, a perdita di consensi da parte degli elettori piu' moderati della FI, a facilitare coalizioni di partiti contrari etc. Sarebbe a tutto vantaggio di chi ha aspirazioni di governo, una distribuzione meno esaltata dei consensi perche' questo GARANTIREBBE non solo il massimo consenso alle elezioni politiche, ma migliore considerazione da parte della EU, meno contraddizione feroce dall'opposizione e presenza di addizionali personalita' politiche nelle posizioni chiavi del governo. I rischi della continuazione del presente consenso, a parte quelli menzionati, sono evidenti: si rischia di PERDERE le battaglie piu importanti, quali qualche Regionale ma soprattutto una eventuale Elezione politica, al presente ritardata proprio dall' esistenza di una coalizione artificiale provocata dall'eccesso dei consensi.
Cassandro