Signori, da diversi giorni qui a Napoli e in Campania è estate! Siamo a fine ottobre, chi può va al mare, io oggi ho pranzato a casa in pantaloncini e a torso nudo. Pennette fredde con aglio, olio, basilico, pomodorini freschi e pecorino, tutto a crudo eccetto la pasta. Mancava solo l'impepata di cozze col limone e una buona birra ghiacciata. Le piogge provvidenziali di metà mese, abbondanti ma non distruttive, hanno dissetato la terra e spazzato via l'afa. Di notte bastano un lenzuolo e un pigiamino di cotone e si dorme una bellezza. Sembra di rivivere quelle estati miti di una volta. Il punto è che, in teoria, saremmo in autunno inoltrato. Se gli effetti del global warming fossero questi, ci sarebbe da metterci la firma, ma purtroppo ce ne sono di assai meno piacevoli. Questa estate si è decisamente sofferto: qui a Napoli l'estate più calda e afosa di sempre e una delle più secche. In Sicilia quasi 3 miliardi di danni all'agricoltura e centinaia di migliaia di persone rifornite con le autobotti per settimane o mesi. Tutt'altra storia al Nord. Sabato hanno annullato la partita Bologna-Milan per allerta meteo, ma l'intera Emilia-Romagna è ancora in emergenza per nubifragi e alluvioni. Mi pare che anche l'estate sia stata piuttosto piovosa, mentre appena 2 anni fa la siccità fece 6 miliardi di danni in pianura padana e il cuneo salino risalì il delta del Po per quasi 40 km. Sono almeno 20 anni che l'IPCC e le varie COP sul clima sollecitano i governi del pianeta non solo ad abbattere le emissioni di gas serra, che sono la causa del disastro climatico, ma anche a provvedere con urgenza alle opere per la mitigazione degli effetti sul territorio. Ma il governo Meloni pensa al ponte sullo Stretto. Tre settimane fa l'uragano Milton, una tempesta di categoria 5 causata dal surriscaldamento delle acque del Golfo del Messico, ha fatto secondo Wiki 35 morti e 85 miliardi di dollari di danni. Per fortuna ha scaricato in mare il 99% della sua energia distruttiva: se le città della Florida fossero state investite dal picco della bufera sarebbero state spianate da venti a 285 km/h. A questa velocità quasi tutti i grattacieli esistenti collassano. E sempre in tema di fenomeni meteo estremi, guardate questo video girato da un drone qualche giorno fa in Marocco. Il deserto del Sahara allagato, le cime delle dune emergono dalle acque:
Tra due settimane inizia a Baku, in Azerbaijan, la COP29 sul clima. La COP28 si tenne negli Emirati Arabi, ancora una volta un paese esportatore di petrolio e di gas investe nell'organizzazione di un evento mondiale nel quale si dovrebbero fissare scadenze inderogabili per l'abbandono del petrolio e del gas (e del carbone). L'obbiettivo è ancora una volta annacquare le conclusioni dopo le belle parole e le buone intenzioni iniziali. Intanto, però, il conto alla rovescia per il pianeta e per la nostra specie è iniziato:
https://www.mcc-berlin.net/en/research/ ... V7FoV6PXWo