La satira e' quella che e': una satira, una presa in giro. Come tale, se entra in politica, riflettera' la mentalita' del satirista. Essendo la nostra politica basata sulla faziosita', il satiro sara' fazioso anche per motivi economici. Trovera' lavoro solo da chi apprezza e premia la sua faziosita'. Se ci fossero canali di destra totalmente faziosi, probabilemte pagherebbero per un satiro fazioso di destra. Auspicabile quindi un satirista NON fazioso? pensateci bene. Se esistesse e praticasse la satira verso entrambe la destra e e la sinistra, finirebbe probablmente disoccupato.sabinosarno1 ha scritto: 16 nov 2019, 6:40 La satira è un modo molto particolare, delicato e tremendo, di esprimersi; un genere letterario il cui uso è, sarebbe, riservato a menti capaci più del normale, misurate e comunque incisive, sensibili e mai cattive, perché dove fosse cattiveria, non sarebbe più arte ma mezzo di offesa, non propria a realizzare il suo scopo, ma capace di provocare odio e disprezzo, piuttosto che divertire e insegnare.
La satira non può essere limitata, controllata, tanto meno "ammaestrata", godendo del privilegio di dovere essere totalmente libera, fino al rischio di un suo uso strumentale, magari uso di potere, e se, come nel caso di Crozza, si andasse oltre pure la decenza, la sopportabilità, comunque la si dovrebbe sopportare, subire, rimanendo, per reazione, solo la possibilità di rivolgergli epiteti del tipo "cornuto".
A rischio comunque di beccarsi una querela, se sforniti del patentino per l' esercizio di esercitarla, la satira, documento che rilasciano solo gli speciali uffici della Sinistra.
Mica vero!Sayon ha scritto: 16 nov 2019, 15:21La satira e' quella che e': una satira, una presa in giro. Come tale, se entra in politica, riflettera' la mentalita' del satirista. Essendo la nostra politica basata sulla faziosita', il satiro sara' fazioso anche per motivi economici. Trovera' lavoro solo da chi apprezza e premia la sua faziosita'. Se ci fossero canali di destra totalmente faziosi, probabilemte pagherebbero per un satiro fazioso di destra. Auspicabile quindi un satirista NON fazioso? pensateci bene. Se esistesse e praticasse la satira verso entrambe la destra e e la sinistra, finirebbe probablmente disoccupato.sabinosarno1 ha scritto: 16 nov 2019, 6:40 La satira è un modo molto particolare, delicato e tremendo, di esprimersi; un genere letterario il cui uso è, sarebbe, riservato a menti capaci più del normale, misurate e comunque incisive, sensibili e mai cattive, perché dove fosse cattiveria, non sarebbe più arte ma mezzo di offesa, non propria a realizzare il suo scopo, ma capace di provocare odio e disprezzo, piuttosto che divertire e insegnare.
La satira non può essere limitata, controllata, tanto meno "ammaestrata", godendo del privilegio di dovere essere totalmente libera, fino al rischio di un suo uso strumentale, magari uso di potere, e se, come nel caso di Crozza, si andasse oltre pure la decenza, la sopportabilità, comunque la si dovrebbe sopportare, subire, rimanendo, per reazione, solo la possibilità di rivolgergli epiteti del tipo "cornuto".
A rischio comunque di beccarsi una querela, se sforniti del patentino per l' esercizio di esercitarla, la satira, documento che rilasciano solo gli speciali uffici della Sinistra.
Sabino, non so a quale sketch di Crozza tu ti riferisca, ma se guardi il video postato da Cuneoman ti rendi conto che anche con Renzi non è che ci vada leggero.sabinosarno1 ha scritto: 16 nov 2019, 6:40 La satira è un modo molto particolare, delicato e tremendo, di esprimersi; un genere letterario il cui uso è, sarebbe, riservato a menti capaci più del normale, misurate e comunque incisive, sensibili e mai cattive, perché dove fosse cattiveria, non sarebbe più arte ma mezzo di offesa, non propria a realizzare il suo scopo, ma capace di provocare odio e disprezzo, piuttosto che divertire e insegnare.
La satira non può essere limitata, controllata, tanto meno "ammaestrata", godendo del privilegio di dovere essere totalmente libera, fino al rischio di un suo uso strumentale, magari uso di potere, e se, come nel caso di Crozza, si andasse oltre pure la decenza, la sopportabilità, comunque la si dovrebbe sopportare, subire, rimanendo, per reazione, solo la possibilità di rivolgergli epiteti del tipo "cornuto".
A rischio comunque di beccarsi una querela, se sforniti del patentino per l' esercizio di esercitarla, la satira, documento che rilasciano solo gli speciali uffici della Sinistra.
Parliamo sempre male del passato. Io invece credo che non era tanto peggio del presente. Anzi io credo che il presente, dopo l' esperienza gdegli ultimi 10 anni, si a DI GRAN LUNGA peggiore di qualsiasi altro periodo. In pratica abbiamo sostituito politici che combinavano poco, con giovani "rivoluzionari" che non combinano nulla. Nel campo dei comici e satiristi, in passato ne avevamo parecchi, anche grandi attori come Sordi, Gassman, Toto. Verdone che sfottevano tutti e tutto. Adesso abbiamo mezze tacche che si sentono Napoleone e satiristi di parte. Bel progresso!nerorosso ha scritto: 16 nov 2019, 17:04Mica vero!Sayon ha scritto: 16 nov 2019, 15:21sabinosarno1 ha scritto: 16 nov 2019, 6:40 La satira è un modo molto particolare, delicato e tremendo, di esprimersi; un genere letterario il cui uso è, sarebbe, riservato a menti capaci più del normale, misurate e comunque incisive, sensibili e mai cattive, perché dove fosse cattiveria, non sarebbe più arte ma mezzo di offesa, non propria a realizzare il suo scopo, ma capace di provocare odio e disprezzo, piuttosto che divertire e insegnare.
La satira non può essere limitata, controllata, tanto meno "ammaestrata", godendo del privilegio di dovere essere totalmente libera, fino al rischio di un suo uso strumentale, magari uso di potere, e se, come nel caso di Crozza, si andasse oltre pure la decenza, la sopportabilità, comunque la si dovrebbe sopportare, subire, rimanendo, per reazione, solo la possibilità di rivolgergli epiteti del tipo "cornuto".
A rischio comunque di beccarsi una querela, se sforniti del patentino per l' esercizio di esercitarla, la satira, documento che rilasciano solo gli speciali uffici della Sinistra.
La satira e' quella che e': una satira, una presa in giro. Come tale, se entra in politica, riflettera' la mentalita' del satirista. Essendo la nostra politica basata sulla faziosita', il satiro sara' fazioso anche per motivi economici. Trovera' lavoro solo da chi apprezza e premia la sua faziosita'. Se ci fossero canali di destra totalmente faziosi, probabilemte pagherebbero per un satiro fazioso di destra. Auspicabile quindi un satirista NON fazioso? pensateci bene. Se esistesse e praticasse la satira verso entrambe la destra e e la sinistra, finirebbe probablmente disoccupato.
Leggi ciò che scrivo nel post sopra il tuo. Nel campo dei disegnatori secondo me un grande esempio può essere Forattini. Dichiaratamente anticomunista fustigò comunque TUTTI i politici dell'epoca. Senza fare distinzioni mise alla berlina i difetti di tutto il cosiddetto "arco costituzionale".
E vogliamo parlare in campo televisivo di Alighiero Noschese? Preciso al limite della pignoleria nell'imitazione della complessione fisica del politico di turno, passava mesi a studiarlo prima di farne la rappresentazione satirica. E senza mai scadere nella volgarità e nella faziosità, sapeva comunque esporli al ridicolo. E parliamo della morigerata TV di stato degli anni '60, dove l'ostracismo era sempre in agguato…
C'è un serio problema di meritocrazia anche in questo campo. Negli anni '70 avevamo attori bravissimi, riconosciuti anche all'estero. Ora il vuoto totale. Pochi attori che fanno sempre gli stessi film. Qui andiamo nei giudizi personali, ma non ditemi che "Pinocchio" era da premiare o "La grande bellezza"? E ancora adesso che parlavano benissimo di"Il traditore", film che ho visto da poco, mediocre. Anche il film "lo chiamavano Jeeg Robot" doveva uscire finalmente dai generi nostrani, invece l'ennesima c..gata pazzesca.Sayon ha scritto: 16 nov 2019, 19:34 Parliamo sempre male del passato. Io invece credo che non era tanto peggio del presente. Anzi io credo che il presente, dopo l' esperienza gdegli ultimi 10 anni, si a DI GRAN LUNGA peggiore di qualsiasi altro periodo. In pratica abbiamo sostituito politici che combinavano poco, con giovani "rivoluzionari" che non combinano nulla. Nel campo dei comici e satiristi, in passato ne avevamo parecchi, anche grandi attori come Sordi, Gassman, Toto. Verdone che sfottevano tutti e tutto. Adesso abbiamo mezze tacche che si sentono Napoleone e satiristi di parte. Bel progresso!