Chi di razzismo ferisce, di razzismo perisce

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Vento
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Chi di razzismo ferisce, di razzismo perisce

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Così si difendeva un tedesco:

“Vivendo in accordo al principio della razza, gli Ebrei hanno promosso il ragionamento in base al quale sono stati attaccati, e così non hanno il diritto di lamentarsi quando quel ragionamento è stato usato contro di loro dai Tedeschi che hanno promosso la loro propria purezza razziale”.
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heyoka
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Re: Chi di razzismo ferisce, di razzismo perisce

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Vento ha scritto: 15 ago 2024, 19:20 Così si difendeva un tedesco:

“Vivendo in accordo al principio della razza, gli Ebrei hanno promosso il ragionamento in base al quale sono stati attaccati, e così non hanno il diritto di lamentarsi quando quel ragionamento è stato usato contro di loro dai Tedeschi che hanno promosso la loro propria purezza razziale”.
Puoi spiegare meglio...
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Vento
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Re: Chi di razzismo ferisce, di razzismo perisce

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heyoka ha scritto: 22 ago 2024, 11:00 Puoi spiegare meglio...
Credo intenda dire che gli ebrei vivono coltivando la propria purezza razziale e considerandosi il popolo prediletto di dio. Anche i tedeschi con Hitler (forse per reazione) sviluppano un identico sentire, considerandosi anche loro un popolo speciale di pura razza ariana. Due culti di sé stessi. Quindi si arriva inevitabilmente allo scontro tra i due razzismi con gli ebrei che vivono in Germania, casa degli ariani. Un pò come quello che avviene ora, rovesciate le parti, in Israele con gli arabi ivi residenti. Stando così le cose, non ha senso che gli ebrei demonizzino i tedeschi accusandoli di razzismo, essendo loro stessi i primi cultori e maestri della materia.
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Fosforo31
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Re: Chi di razzismo ferisce, di razzismo perisce

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Vento ha scritto: 22 ago 2024, 11:19 Credo intenda dire che gli ebrei vivono coltivando la propria purezza razziale e considerandosi il popolo prediletto di dio. Anche i tedeschi con Hitler (forse per reazione) sviluppano un identico sentire, considerandosi anche loro un popolo speciale di pura razza ariana. Due culti di sé stessi. Quindi si arriva inevitabilmente allo scontro tra i due razzismi con gli ebrei che vivono in Germania, casa degli ariani. Un pò come quello che avviene ora, rovesciate le parti, in Israele con gli arabi ivi residenti. Stando così le cose, non ha senso che gli ebrei demonizzino i tedeschi accusandoli di razzismo, essendo loro stessi i primi cultori e maestri della materia.
In sostanza sono d'accordo, con un paio di precisazioni. Quello nazista era una forma di razzismo allo stato puro. Basato sul convincimento irrazionale e fanatico della superiorità della propria "razza". Quello degli ebrei israeliani verso gli arabi e il suo reciproco sono razzismi di natura religiosa. Come lo era, per esempio, quello dei conquistadores spagnoli che inalberando il crocifisso compirono il genocidio dei nativi sudamericani. Vero è che in questi casi anche la religione si riduce al peggiore fanatismo. Va detto che in Cisgiordania i sionisti attuano una forma di segregazione razziale nei confronti dei palestinesi, analoga all'apartheid del Sudafrica prima di Mandela. Mentre nella Striscia di Gaza, anche prima della rappresaglia di stampo nazista e del genocidio in corso (denunciato dal Sudafrica al Tribunale internazionale), il popolo palestinese veniva pervicacemente oppresso, al punto che Human Rights Watch la definiva una "prigione a cielo aperto" (peggio delle riserve indiane degli schifosi razzisti e schiavisti americani del XIX secolo). Mentre gli ebrei, di solito, sono ben tollerati nei paesi arabi. Per es. in Iran hanno diritto a un seggio in parlamento. In ogni caso il colore della pelle e la provenienza geografica sono dettagli marginali di quell'universo che è la persona umana (secondo una celebre definizione di Aldo Moro), quindi il razzismo e la xenofobia sono SEMPRE stati correlati alla superficialità e all'ignoranza. Ma lo sono in particolare oggi. NON SI SCAPPA: OGGI UN RAZZISTA È PRIMA DI TUTTO UN IGNORANTE. PUNTO. Perché la scienza (in particolare la genetica delle popolazioni che si avvale anche di metodi matematici e statistici) ha definitivamente dimostrato che NELLA SPECIE UMANA LE RAZZE NON ESISTONO. E la spiegazione è semplicissima. Le variabilità genetiche all'interno di due qualsiasi popolazioni umane sono SEMPRE molto (ma MOLTO) maggiori della media delle differenze tra individui delle due popolazioni. Che so, i norvegesi e gli aborigeni australiani. Dunque non ha alcun senso parlare di gruppi razziali distinti. Sarebbe come se un gommista separasse gli pneumatici del suo deposito in due insiemi, in base alla larghezza del battistrada, e poi scoprisse che in ciascuno dei due gruppi ci sono differenze enormi in questo parametro mentre ciascun valore del battistrada si ritrova in ambedue i gruppi. Una cosa priva di senso. Questo è il razzismo.
Non sono d'accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo
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Vento
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Re: Chi di razzismo ferisce, di razzismo perisce

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"Quello nazista era una forma di razzismo allo stato puro. Basato sul convincimento irrazionale e fanatico della superiorità della propria "razza". Quello degli ebrei israeliani verso gli arabi e il suo reciproco sono razzismi di natura religiosa." (Fosforo)

I germani sono stati gli ultimi popoli europei a raccogliersi e costituirsi in nazione, grazie anche all’azione breve ma intensa del movimento pangermanico esaltante la germanicità delle genti parlanti tedesco, nel centro dell’Europa. Esaltazione della cultura tedesca e dei valori di quei popoli, come in ogni buon nazionalismo, che si è infiammata poi nel terzo reich assediato dai suoi nemici.
Ma Churchill voleva scannare il maiale tedesco e dopo averlo aggredito nel 1914 lo ha definitivamente distrutto con una seconda guerra. Oggi i tedeschi sono un popolo inebetito dalle disgrazie e dalla propaganda anglo, sviluppando un senso di colpa smisurato per vicende di cui è stato più vittima che artefice, fino ad avere paura di se stesso, come vediamo oggi nelle elezioni tedesche, dove si vogliono impedire le scelte democratiche degli elettori, demonizzando partiti come AfD che cercano di ridare vita alla nazione tedesca.

Cito alcune osservazioni di Henry Ford.

“La solidarietα di razza fra ebrei, è stata la base di invasioni mercantili ebraiche in tutti i paesi. Non importa che questo sia lo sviluppo di attitudini innate, o di un piano cosciente di dominio, basato sull’unitα della razza; il fatto è che dalle diverse comunità, in ogni paese, il potere affluiva sempre alla comunità centrale, dove risiedevano i banchieri e i grandi direttori di aziende e, in senso contrario, dalla centrale si diramavano ordini ed indicazioni di inestimabile valore, alle distinte comunità.
Se ci limitiamo a considerare solo gli ebrei contemporanei, vedremo che non esiste razza alcuna la quale abiti tanti punti diversi del globo come la razza ebrea, che è davvero una Nazione dentro le altre Nazioni; unita da un nemico comune: i non ebrei, cioé Noi.
Già fino dai tempi anteriori all’Era Cristiana non ci fu mai ufficialmente un re degli ebrei, ma, intorno al secolo XI, si considerano i principi dell’esilio come sovrani degli ebrei sparsi e dispersi fra le popolazioni del mondo. Essi si chiamarono e si chiamano anche oggi gli Esiliarchi, e sono uno sprone e un conforto anche per l’ebreo moderno.
Esiste oggi un Sinedrio ebreo, ossia una corporazione governativa e consultiva, che eserciti l’ispezione suprema sui membri del suo popolo sparsi nel mondo intero? Certamente si. L’antico Sinedrio aveva una gerarchia suprema, composta da dieci membri, e sarebbe molto naturale che anche oggi i capi del giudaismo si raggruppassero in consigli separati, secondo i loro paesi di residenza e gli scopi speciali di ciascun gruppo.
Tutti gli anni gli ebrei più influenti di tutti i paesi si riuniscono in assemblea universale.
Il meccanismo di un Super governo mondiale ebreo esiste, perfettamente pronto per essere messo in marcia. Ogni ebreo è convinto di possedere la miglior religione, la migliore morale, le migliori norme sociali, il miglior credo educativo, e il miglior ideale di governo.”

Cosa voglia dire ‘razzismi di natura religiosa’ lo sai solo tu. A conti fatti si tratta di due politiche di potenza, di due nazionalismi acuti, di autoesaltazione di popoli fino al culto di sé stessi. Una è esperienza secolare, l’altra effimera, di pochi anni. Una coltiva da secoli il proprio potere nascondendosi, l'altra, ingenua e sbruffona, si è palesata attirandosi orde di nemici. I tedeschi sono colti ma stolti, gli ebrei notoriamente astuti.
In concreto oggi i tedeschi hanno perso mezza casa e non sanno difendere la rimanente dalle invasioni migratorie e dal dominio culturale e militare degli angloamericani. Viceversa gli ebrei vivono in numerose case altrui, dove non se ne stanno in disparte come i cinesi, ma praticano la politica ed il potere. Gli ebrei sionisti stanno provando a farsi una casa reale in Israele, ma si scontrano con l'altra tribù semita, gli arabi.
Due popoli, tedeschi ed ebrei, dalla forte personalità, ma assai carenti di attitudini relazionali.
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Sayon
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Re: Chi di razzismo ferisce, di razzismo perisce

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Razzismo ebreo e razismo tedesco sono due cose molto diverse. Il razzismo tedesco era basato sula superiorita' di una razza che abbracciava anche altri popoli del Nord Europa. Chiamiamolo un razzismo ingenuo, poco educato basato su elementi fisici atipici persino nel loro stesso Stato (Hitler era basso con capeli ed occhi scuri; la Baviera ha molti elementi in comune con i Paesei del Sud Europa come l' Italia). Il razzismo ebreo e' basato su di un concetto razzista di "popolo seletto" da un Dio del vecchio Testamento, gia dismesso dall' epoca di Cristo, perche Gesu' rappresentava appunto la realizzazione e fine della profezia. Non avendo riconosciuto Cristo come Messia, l' ebraismo ha continuato a crederci.

Il razzismo tedesco fu applicato non solo sugli ebrei, ma su tutti coloro che essi consideravano inferiori, ovvero popoli (polacchi), ROM ed altri minorita' ma resto' un fenomeno locale. Se eri tedesco ti sentivi superiore almeno in Germania. Il sionismo invece non ha limiti. Esso richiede una fedelta'assoluta all' idea della presunta "superiorita'" (spirituale? politica? indefinita?) di Isreale per qualsiasi ebreo di qualsiasi nazionalita'. Il che e' molto piu insidioso del razzismo tedesco. Chi potrebbe fidarsi di un ebreo (sionista) messo a capo di un istituto o carica governativa d'interesse nazionale? un sionista infatti ha obbligazioni precise anche verso Israele. Questo potrebbe spiegare perche il Mossad Israelitico abbia informazioni cosi' precise su persone e imprese di altri Paesi.
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Vento
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Re: Chi di razzismo ferisce, di razzismo perisce

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" Il razzismo tedesco era basato sula superiorita' di una razza che abbracciava anche altri popoli del Nord Europa. Chiamiamolo un razzismo ingenuo, poco educato basato su elementi fisici atipici persino nel loro stesso Stato (Hitler era basso con capeli ed occhi scuri; la Baviera ha molti elementi in comune con i Paesei del Sud Europa come l' Italia)."

Mi sembra un nazionalismo esasperato, che riguardava i popoli germanici. L'esasperazione è comprensibile, se si pensa a cosa era successo. Nel 1914 vengono aggrediti dagli anglo, timorosi per un nuovo stato egemone che avrebbe interrotto il loro dominio sull'Europa, e dai francesi, che cercavano la rivincita dopo la sconfitta del 1870. I tedeschi allora non erano razzisti, ma ingenuamente orgogliosi e pericolosamente militaristi. Ma soprattutto erano un potente impero, che assieme all'altro impero quasigermanico, gli Asburgo, dominavano l'Europa centrale, costituendo in realtà una forza stabilizzante, ma anche una minaccia agli occhi dei padroni anglo. Li hanno distrutti, prima con la guerra, poi con la guerra civile interna, provocata dai comunisti e sostenuta dagli ebrei interni e internazionali, che portò in Russia al crollo dello Stato e all'assassinio degli zar e in Baviera alla repubblica sovietica, che verrà sconfitta dalla resistenza dell'esercito e dei nazionalsocialisti. Hanno rischiato l'estinzione ed hanno reagito altrettanto violentemente, grazie alla forza disperata del nazionalismo. Poi i nemici li hanno demonizzati, dando loro tutte le colpe, in cui ancora oggi tutti credono ignorantemente.
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Re: Chi di razzismo ferisce, di razzismo perisce

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Mentre chiamerei nazionalismo esasperato quello tedesco, chiamerei tribalismo quello ebraico, più che di natura religiosa come pensa Fosforo. La religione mi pare strumento del tribalismo, culto di se stessi come tribù. Anche oggi si muovono come tribù, anche se sparpagliati nel mondo occidentale, che stanno risucchiando e assoggettando.
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Re: Chi di razzismo ferisce, di razzismo perisce

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Fosforo31 ha scritto: 5 set 2024, 12:13 In sostanza sono d'accordo, con un paio di precisazioni. Quello nazista era una forma di razzismo allo stato puro. Basato sul convincimento irrazionale e fanatico della superiorità della propria "razza". Quello degli ebrei israeliani verso gli arabi e il suo reciproco sono razzismi di natura religiosa. Come lo era, per esempio, quello dei conquistadores spagnoli che inalberando il crocifisso compirono il genocidio dei nativi sudamericani. Vero è che in questi casi anche la religione si riduce al peggiore fanatismo. Va detto che in Cisgiordania i sionisti attuano una forma di segregazione razziale nei confronti dei palestinesi, analoga all'apartheid del Sudafrica prima di Mandela. Mentre nella Striscia di Gaza, anche prima della rappresaglia di stampo nazista e del genocidio in corso (denunciato dal Sudafrica al Tribunale internazionale), il popolo palestinese veniva pervicacemente oppresso, al punto che Human Rights Watch la definiva una "prigione a cielo aperto" (peggio delle riserve indiane degli schifosi razzisti e schiavisti americani del XIX secolo). Mentre gli ebrei, di solito, sono ben tollerati nei paesi arabi. Per es. in Iran hanno diritto a un seggio in parlamento. In ogni caso il colore della pelle e la provenienza geografica sono dettagli marginali di quell'universo che è la persona umana (secondo una celebre definizione di Aldo Moro), quindi il razzismo e la xenofobia sono SEMPRE stati correlati alla superficialità e all'ignoranza. Ma lo sono in particolare oggi. NON SI SCAPPA: OGGI UN RAZZISTA È PRIMA DI TUTTO UN IGNORANTE. PUNTO. Perché la scienza (in particolare la genetica delle popolazioni che si avvale anche di metodi matematici e statistici) ha definitivamente dimostrato che NELLA SPECIE UMANA LE RAZZE NON ESISTONO. E la spiegazione è semplicissima. Le variabilità genetiche all'interno di due qualsiasi popolazioni umane sono SEMPRE molto (ma MOLTO) maggiori della media delle differenze tra individui delle due popolazioni. Che so, i norvegesi e gli aborigeni australiani. Dunque non ha alcun senso parlare di gruppi razziali distinti. Sarebbe come se un gommista separasse gli pneumatici del suo deposito in due insiemi, in base alla larghezza del battistrada, e poi scoprisse che in ciascuno dei due gruppi ci sono differenze enormi in questo parametro mentre ciascun valore del battistrada si ritrova in ambedue i gruppi. Una cosa priva di senso. Questo è il razzismo.
Condivido la spiegazione di Fosforo.
Ma allora non comprendo perché Fosforo definisce razzisti noi Legaioli.
O meglio lo comprendo ma non riesco a capire bene se ciò sia dovuto ad una sua PATURNIA ideologica o ancora peggio ad una patologia paranoica.
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Re: Chi di razzismo ferisce, di razzismo perisce

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Vento ha scritto: 12 nov 2024, 22:41 " Il razzismo tedesco era basato sula superiorita' di una razza che abbracciava anche altri popoli del Nord Europa. Chiamiamolo un razzismo ingenuo, poco educato basato su elementi fisici atipici persino nel loro stesso Stato (Hitler era basso con capeli ed occhi scuri; la Baviera ha molti elementi in comune con i Paesei del Sud Europa come l' Italia)."

Mi sembra un nazionalismo esasperato, che riguardava i popoli germanici. L'esasperazione è comprensibile, se si pensa a cosa era successo. Nel 1914 vengono aggrediti dagli anglo, timorosi per un nuovo stato egemone che avrebbe interrotto il loro dominio sull'Europa, e dai francesi, che cercavano la rivincita dopo la sconfitta del 1870. I tedeschi allora non erano razzisti, ma ingenuamente orgogliosi e pericolosamente militaristi. Ma soprattutto erano un potente impero, che assieme all'altro impero quasigermanico, gli Asburgo, dominavano l'Europa centrale, costituendo in realtà una forza stabilizzante, ma anche una minaccia agli occhi dei padroni anglo. Li hanno distrutti, prima con la guerra, poi con la guerra civile interna, provocata dai comunisti e sostenuta dagli ebrei interni e internazionali, che portò in Russia al crollo dello Stato e all'assassinio degli zar e in Baviera alla repubblica sovietica, che verrà sconfitta dalla resistenza dell'esercito e dei nazionalsocialisti. Hanno rischiato l'estinzione ed hanno reagito altrettanto violentemente, grazie alla forza disperata del nazionalismo. Poi i nemici li hanno demonizzati, dando loro tutte le colpe, in cui ancora oggi tutti credono ignorantemente.
Ottima disamina, come sempre, quella di Vento.
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Re: Chi di razzismo ferisce, di razzismo perisce

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Vento ha scritto: 12 nov 2024, 22:41 " Il razzismo tedesco era basato sula superiorita' di una razza che abbracciava anche altri popoli del Nord Europa. Chiamiamolo un razzismo ingenuo, poco educato basato su elementi fisici atipici persino nel loro stesso Stato (Hitler era basso con capeli ed occhi scuri; la Baviera ha molti elementi in comune con i Paesei del Sud Europa come l' Italia)."

Mi sembra un nazionalismo esasperato, che riguardava i popoli germanici. L'esasperazione è comprensibile, se si pensa a cosa era successo. Nel 1914 vengono aggrediti dagli anglo, timorosi per un nuovo stato egemone che avrebbe interrotto il loro dominio sull'Europa, e dai francesi, che cercavano la rivincita dopo la sconfitta del 1870. I tedeschi allora non erano razzisti, ma ingenuamente orgogliosi e pericolosamente militaristi. Ma soprattutto erano un potente impero, che assieme all'altro impero quasigermanico, gli Asburgo, dominavano l'Europa centrale, costituendo in realtà una forza stabilizzante, ma anche una minaccia agli occhi dei padroni anglo. Li hanno distrutti, prima con la guerra, poi con la guerra civile interna, provocata dai comunisti e sostenuta dagli ebrei interni e internazionali, che portò in Russia al crollo dello Stato e all'assassinio degli zar e in Baviera alla repubblica sovietica, che verrà sconfitta dalla resistenza dell'esercito e dei nazionalsocialisti. Hanno rischiato l'estinzione ed hanno reagito altrettanto violentemente, grazie alla forza disperata del nazionalismo. Poi i nemici li hanno demonizzati, dando loro tutte le colpe, in cui ancora oggi tutti credono ignorantemente.
Non è che la storia, con modalità diverse, si sta ripetendo?
Guerra in Ucraina, sabotaggio del NS, crisi industriale in Germania, crisi economica e politica…
Cioè, qualcuno voleva una Germania di nuovo nella polvere?
Sii il cambiamento che vorresti vedere avvenire nel mondo.
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Re: Chi di razzismo ferisce, di razzismo perisce

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Acido ha scritto: 17 nov 2024, 7:26 Non è che la storia, con modalità diverse, si sta ripetendo?
Guerra in Ucraina, sabotaggio del NS, crisi industriale in Germania, crisi economica e politica…
Cioè, qualcuno voleva una Germania di nuovo nella polvere?
Certo. Anzi direi che la guerra in Ucraina è la continuazione delle due guerre mondiali, che avevano come obiettivo la distruzione della Germania. Gli anglo hanno 'scannato il maiale tedesco', come diceva Churchill, e ora (nella terza guerra mondiale?) stanno cercando di scannare il maiale slavo-russo, sempre per il dominio del mondo. Infatti Churchill in una corrispondenza diceva che avevano 'scannato il maiale sbagliato', la Germania, e che restava l'altro da scannare, la Russia. Le teorie di Mackinder e di Brezinski prevedevano infatti la divisione dell'Europa con una guerra perpetua, impedendo la congiunzione economica tra Germania e Russia (che con la Merkel si stava realizzando), che avrebbe portato alla nascita dell'Eurasia, nuova potenza mondiale al posto degli angloamericani. Gli anglo hanno sempre usato i polacchi, che odiano russi e tedeschi, come esca per le loro guerre, per mantenere il loro dominio in Europa e nel mondo. Questa la bruta sostanza, altro che democrazia, fascismo e comunismo, con cui la propaganda narcotizza la gente.
Quindi è come dici tu, stanno distruggendo definitivamente la Germania e con lei l'Europa, di cui è il centro. Purtroppo la Francia li asseconda, sempre per l'odio verso i tedeschi che li accomuna ai polacchi, i due popoli nemici dell'Europa. Questa la penosa situazione dell'Europa, altro che 'giardino del mondo'.
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Vento ha scritto: 17 nov 2024, 12:45 Certo. Anzi direi che la guerra in Ucraina è la continuazione delle due guerre mondiali, che avevano come obiettivo la distruzione della Germania. Gli anglo hanno 'scannato il maiale tedesco', come diceva Churchill, e ora (nella terza guerra mondiale?) stanno cercando di scannare il maiale slavo-russo, sempre per il dominio del mondo. Infatti Churchill in una corrispondenza diceva che avevano 'scannato il maiale sbagliato', la Germania, e che restava l'altro da scannare, la Russia. Le teorie di Mackinder e di Brezinski prevedevano infatti la divisione dell'Europa con una guerra perpetua, impedendo la congiunzione economica tra Germania e Russia (che con la Merkel si stava realizzando), che avrebbe portato alla nascita dell'Eurasia, nuova potenza mondiale al posto degli angloamericani. Gli anglo hanno sempre usato i polacchi, che odiano russi e tedeschi, come esca per le loro guerre, per mantenere il loro dominio in Europa e nel mondo. Questa la bruta sostanza, altro che democrazia, fascismo e comunismo, con cui la propaganda narcotizza la gente.
Quindi è come dici tu, stanno distruggendo definitivamente la Germania e con lei l'Europa, di cui è il centro. Purtroppo la Francia li asseconda, sempre per l'odio verso i tedeschi che li accomuna ai polacchi, i due popoli nemici dell'Europa. Questa la penosa situazione dell'Europa, altro che 'giardino del mondo'.
I Francesi assecondano le idee guerresche della EU per altre ragioni. Stanno perdendo il controllo dell' Africa, e soprattutto l' uranio del Niger, e lo attribuiscono ai Russi e Cinesi che stanno avanzando in quei Paesei. Del resto i Francesi non solo "assecondarono" ma iniziarono la guerra con la Libia per toglirla all'...Italia di Berlusconi. Chi asecondo' furono le merde di Napolitano e PD anti-berluusconisti. Ma torniamo al razzismo: fra nazisti e sionisti Isrealiani, io considero piu razzisti i Sionisti che stanno cercando di creare una Grande Isreale (fra l' altro mai esistita) sulla base di essere il "popolo scelto' Quanto a crudelta', vincono ancora i nazisti, ma Israele sta facendo passi da gigante anche in quel senso.
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Re: Chi di razzismo ferisce, di razzismo perisce

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Sayon ha scritto: 17 nov 2024, 15:27 I Francesi assecondano le idee guerresche della EU per altre ragioni. Stanno perdendo il controllo dell' Africa, e soprattutto l' uranio del Niger, e lo attribuiscono ai Russi e Cinesi che stanno avanzando in quei Paesei. Del resto i Francesi non solo "assecondarono" ma iniziarono la guerra con la Libia per toglirla all'...Italia di Berlusconi. Chi asecondo' furono le merde di Napolitano e PD anti-berluusconisti. Ma torniamo al razzismo: fra nazisti e sionisti Isrealiani, io considero piu razzisti i Sionisti che stanno cercando di creare una Grande Isreale (fra l' altro mai esistita) sulla base di essere il "popolo scelto' Quanto a crudelta', vincono ancora i nazisti, ma Israele sta facendo passi da gigante anche in quel senso.
Sono d'accordo in linea di massima, ma non sulla guerra di Gaza, di espansione di Israele, che considero inevitabile e forse portatrice alla lunga di equilibrio tra le forze del MO. Quanto alla competizione tra crudeltà i poveri tedeschi avranno sempre la peggio, non avendo nessuno che li difenda, come invece gli ebrei, che controllano i governi occidentali e che quindi ne usciranno abbastanza puliti. Così va la storia.
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