ATTENTATO A TRUMP DURANTE COMIZIO - FERITO

[Skazza]

Qualcosa non mi torna. L'attentatore si trovava sul tetto di un edificio a circa 150 metri dal palco, quindi relativamente vicino. Tant'è che ha sparato con un fucile d'assalto senza mirino telescopico. Com'è che non è stato visto? Eppure i cecchini c'erano.

[Alfa]

Una grande democrazia gli USA ... dove chi non va a genio ... va eliminato.

Beh noi abbiamo la magistratura che ti elimina diversamente..

Si però gli italiani sono sempre i soliti vigliacchi, in USA spesso ci lasciano la pelle, da noi hanno un avanzamento di carriera.

[Sayon]

Qualcosa non mi torna. L'attentatore si trovava sul tetto di un edificio a circa 150 metri dal palco, quindi relativamente vicino. Tant'è che ha sparato con un fucile d'assalto senza mirino telescopico. Com'è che non è stato visto? Eppure i cecchini c'erano.

Tutto da investigare. The area era IDEALE per u attentato. Il tetto del pavillon a soli 150 metri, con perfino un piccolo parapetto per proteggersi. Normalmente quando visita una personalita , questi tetti sono "occupati" da cecchini armati e non lasciati liberi, e l' uomo armato era stato avvistato dal pubblicio che ne aveva parlato con la polizia, che pero' non si mosse. I Trumpisti vorranno sapere cosa e' successo.

[Rosanna]

Una grande democrazia gli USA ... dove chi non va a genio ... va eliminato.

Beh noi abbiamo la magistratura che ti elimina diversamente..

Forma di democrazia proletaria e partigiana.

[Leno Lazzari]

Qualcosa non mi torna. L'attentatore si trovava sul tetto di un edificio a circa 150 metri dal palco, quindi relativamente vicino. Tant'è che ha sparato con un fucile d'assalto senza mirino telescopico. Com'è che non è stato visto? Eppure i cecchini c'erano.

Credo anch'io che questo attentato puzzi di marcio .

In casi simili di manifestazioni politiche con personaggi di quel livello
solitamente passano al setaccio tutti i punti più alti PER CENTINAIA
DI METRI su cui può volersi appostare un cecchino, e questo stava ad
appena 150 metri ! ! !

Può essere un caso di incompetenza di polizia locale abbinata a
lassismo dei servizi segreti ?

[Vento]

L'avevo previsto ed era facile. Penso che i dem ci riprovino, perché non hanno altro modo per impedire l'alternanza. Quella che era il bello della democrazia è diventata il terrore di chi è al potere. Così hanno distrutto la democrazia, perché non la capiscono più. Ora tocca ai dem eu: attento Orban!

[Skazza]

Credo anch'io che questo attentato puzzi di marcio .

In casi simili di manifestazioni politiche con personaggi di quel livello
solitamente passano al setaccio tutti i punti più alti PER CENTINAIA
DI METRI su cui può volersi appostare un cecchino, e questo stava ad
appena 150 metri ! ! !

Può essere un caso di incompetenza di polizia locale abbinata a
lassismo dei servizi segreti ?

Infatti. Tra l'altro il tipo ha avuto tutto il tempo per mirare alla testa da quella distanza senza mirino. Solo per una botta di cul* non è stato centrato.
Comunque negli Usa c'è una certa tradizione di attentati politici. Attentati a presidenti ce ne sono stati una decina credo, tre dei quali andati a segno. Quindi non tirerei troppo in ballo le campagne d'odio, è proprio la società americana che è malata.
Poi mi fanno veramente schifo i nostri politici tutti che incitano ad abbassare i toni. Quelli che volevano sopprimere chi non voleva vaccinarsi o quelli in preda alla russofobia più pornografica.

[Rosanna]

Credo anch'io che questo attentato puzzi di marcio .

In casi simili di manifestazioni politiche con personaggi di quel livello
solitamente passano al setaccio tutti i punti più alti PER CENTINAIA
DI METRI su cui può volersi appostare un cecchino, e questo stava ad
appena 150 metri ! ! !

Può essere un caso di incompetenza di polizia locale abbinata a
lassismo dei servizi segreti ?

Infatti. Tra l'altro il tipo ha avuto tutto il tempo per mirare alla testa da quella distanza senza mirino. Solo per una botta di cul* non è stato centrato.
Comunque negli Usa c'è una certa tradizione di attentati politici. Attentati a presidenti ce ne sono stati una decina credo, tre dei quali andati a segno. Quindi non tirerei troppo in ballo le campagne d'odio, è proprio la società americana che è malata.
Poi mi fanno veramente schifo i nostri politici tutti che incitano ad abbassare i toni. Quelli che volevano sopprimere chi non voleva vaccinarsi o quelli in preda alla russofobia più pornografica.

Che posso dire?
Condivido in toto.

[Sayon]

Credo anch'io che questo attentato puzzi di marcio .

In casi simili di manifestazioni politiche con personaggi di quel livello
solitamente passano al setaccio tutti i punti più alti PER CENTINAIA
DI METRI su cui può volersi appostare un cecchino, e questo stava ad
appena 150 metri ! ! !

Può essere un caso di incompetenza di polizia locale abbinata a
lassismo dei servizi segreti ?

Infatti. Tra l'altro il tipo ha avuto tutto il tempo per mirare alla testa da quella distanza senza mirino. Solo per una botta di cul* non è stato centrato.
Comunque negli Usa c'è una certa tradizione di attentati politici. Attentati a presidenti ce ne sono stati una decina credo, tre dei quali andati a segno. Quindi non tirerei troppo in ballo le campagne d'odio, è proprio la società americana che è malata.
Poi mi fanno veramente schifo i nostri politici tutti che incitano ad abbassare i toni. Quelli che volevano sopprimere chi non voleva vaccinarsi o quelli in preda alla russofobia più pornografica.

Fra l' altro il commento piu azzeccato lo ha fatto proprio Putin che ha detto che invece di sprecare i soldi del popolo per mandare le armi all' Ucraina, biden avrebbe potuto usuarli per migliorare il livello della polizia.
Considerando che vari testimoni (intervistati anche dalla TV italiana) hanno isto e fatto notare alla polizia che c;era un individuo con un'arma da fuco che si stava arrampicando verso il tetto del padiglione. E la polizia che cosa ha fatto: un bel sorrisino senza prendere alcuna azione.

[vatel]

Si, però d'ora in poi le conventions le facessero al chiuso, che è meglio e più sicuro.

[Fosforo31]

La prima riflessione è quasi banale: Donald Trump è un uomo molto fortunato, se l'è cavata per miracolo. Se è vero che l'attentatore era tra i 400 e 500 piedi di distanza (122-152 metri), vuol dire che non era un cecchino della domenica ma un tiratore di una certa abilità. Non solo. Quel ragazzo, squilibrato o meno che fosse (ma non credo), voleva fare l'eroe, e invece ha trasformato in eroe la sua vittima. Ora il cammino di Trump verso la Casa Bianca è in discesa, servirà un altro miracolo per fermarlo. Fossi in lui, me ne starei in silenzio fino a novembre, perché ora può perdere voti solo sparando qualche enormità delle sue. È leggermente meno banale dire che Trump, secondo me, è SEMPRE stato fortunato. Come il suo simile Berlusconi, che subì pure lui un'attentato (da uno squilibrato armato con un souvenir del duomo di Milano). Paradossalmente il perverso sistema socioeconomico liberista che mette le persone in concorrenza quotidiana, quasi in conflitto, è tutt'altro che meritocratico. Premia i furbi e gli spregiudicati, quelli che usano i gomiti per farsi largo, non di rado anche i disonesti. Premia le apparenze e non la sostanza, la narrazione veloce e disinvolta, non il contenuto della stessa. Mi sbaglierò, ma reputo assai probabile che un Dante o un Leonardo tra i nostri contemporanei vivrebbero nell'anonimato, forse perfino nell'infelicità, forse anche un genio del primo '900 come Einstein. Come reputo assai difficile che in quelle epoche due persone di media intelligenza e modesta cultura come Trump e Berlusconi sarebbero diventate ricchissime, famose e potenti. Più probabile che avrebbero sperimentato le patrie galere.
La seconda riflessione è che, per quanto si sa al momento, c'è qualcosa che non convince nella dinamica del fatto. Detesto la dietrologia e il complottismo, ma chi è stato chiamato a dirigere il sistema di sicurezza per il comizio di Trump dovrà fornire delle buone spiegazioni, se ne ha. Uno spettatore aveva visto l'uomo col fucile sui tetti e lo aveva segnalato alle forze dell'ordine alcuni minuti prima degli spari, almeno così ha raccontato in tv. Si presuppone che un killer abbandoni immediatamente il luogo da cui ha sparato, specie se è un luogo in vista. Si deduce che il giovane è stato freddato subito dopo gli spari. Ma un raggio di 400-500 piedi delimita un'area di circa 5-7 ettari, quindi non sarebbe stato facile individuare il killer immediatamente dopo gli spari. È allora plausibile che fosse già nel mirino di almeno un cecchino della sicurezza PRIMA di sparare. In questo caso si porrebbe la ovvia domanda: perché lo hanno lasciato sparare? Dal mio punto di vista Trump è un personaggio squallido - a differenza di B. non sa neppure raccontare le barzellette - ma in un'epoca di paradossi la sua elezione può cambiare la storia. Nonché dirottare migliaia di miliardi di dollari da una direzione all'altra. Leggasi gli aiuti all'Ucraina, le sanzioni economiche alla Russia, la corsa mondiale al riarmo, gli investimenti del secondo paese più energivoro del mondo nelle rinnovabili o nell'uso prolungato dei fossili (da presidente Trump fece uscire gli USA dagli Accordi di Parigi sul clima e incentivò l'estrazione nazionale dei fossili), e il commercio mondiale in genere (gli USA sono il primo paese importatore al mondo ma Trump è un isolazionista anche in economia, ovvero propende per l'autarchia e il protezionismo). Dunque ci sono senza dubbio poteri forti che potrebbero preferirlo morto anziché alla Casa Bianca.
La terza ed ultima riflessione è sui politici italiani (quasi tutti del centrodestra) che in queste ore ammoniscono sulle tragiche conseguenze che può avere la "DEMONIZZAZIONE" dell'avversario politico. Per la verità a me pare che Trump si sia ampiamente demonizzato da solo. Per esempio durante la pandemia quando invitò gli americani a curare il Covid iniettandosi candeggina (era un modo rozzamente scherzoso per minimizzare la pericolosità del virus) e quando diede un pessimo esempio trascurando la profilassi individuale (prima di finire in ospedale) e tenendo comizi al chiuso che accesero focolai infettivi e verosimilmente mandarono gente al creatore. Ma soprattutto si demonizzò da solo non accettando la vittoria di Biden e di fatto istigando quel tragicomico quanto inaudito atto eversivo che fu l'assalto a Capitol Hill, il parlamento degli USA, da parte di un'orda barbarica di suoi sostenitori fuori di testa (i quali all'epoca mi fecero pensare ai "forconi" che più volte un noto "ubriaco da bar" minacciò di fare calare su Roma dalla cosiddetta Padania). Orbene, essendo tuttora gli americani un popolo di cowboys (noi diremmo di bovari ma da quelle parti è quasi un complimento) con il pallino di farsi giustizia da soli sentendosi sempre "i buoni" (anche quando "i cattivi" sono gli alunni inermi di una scuola sparati dal "buono", cioè dallo squilibrato di turno), io francamente un attentato a Trump ME LO ASPETTAVO proprio da quel momento e in seguito a quell'episodio (gennaio 2021). Dirò di più: Trump dovrà stare ancora molto attento, forse per tutto il resto della sua vita. Che, sul piano umano, gli auguro sia lunga, pur sapendo che gli USA, l'Occidente e il mondo hanno bisogno di ben altri leader, più razionali e soprattutto più seri. Ma almeno una cosa buona e giusta Trump da presidente potrebbe farla, nel suo stesso interesse: cambiare diametralmente idea e abolire la tragica quanto assurda piaga americana del mercato libero e del porto libero delle armi da fuoco.

[Director12]

aggiungiaMO questa.....
no comment!!!!!!

[Director12]

caputo...un tuo mentore di sx..che scrive<''
“Sangue sul viso di Donald Trump. La storia politica insegna che il proiettile che manca il bersaglio lo rafforza“. Lo scrive su X Roberto Saviano commentando l’attentato al candidato repubblicano alla Casa Bianca.

“Il proiettile che ha sibilato all’orecchio di Trump, ferendolo, ha trasformato Trump in vittima.
ah..questo si fa chiamare "scrittore>"..sul perchè non è dato a sapere

[contericci]

Gli animi sono surriscaldati anche da noi ma con la differenza
non di poco conto che da noi non sembra sia all'orizonte una
riedizione del terrorismo della nostra storia recente .

Oddio, ci sarebbe un episodio molto simile nelle motivazioni (l'odio per l'avversario politico) anche se non nelle modalità.
Mi riferisco a quello che accadde in Italia contro Berlusconi. Un individuo non armato, odiatore di Berlusconi, definito un pazzo, in realtà un individuo istintivamente motivato da anni di campagne d'odio contro il presidente, scagliò un souvenir di metallo raffigurante il duomo di Milano, direttamente in faccia all'allora primo ministro con una violenza che poteva anche ucciderlo. Sui social fu inneggiato, non si contano le battute e la sostanziale approvazione al gesto proprio dagli adepti di quella sinistra dichiaratasi sempre non violenta e disposta al dialogo. Certo non è all'orizzonte un altro avvento del brigatismo/terrorismo rosso, ma chi siamo noi per giudicare il popolo americano?

[Leno Lazzari]

Gli animi sono surriscaldati anche da noi ma con la differenza
non di poco conto che da noi non sembra sia all'orizonte una
riedizione del terrorismo della nostra storia recente .

Oddio, ci sarebbe un episodio molto simile nelle motivazioni (l'odio per l'avversario politico) anche se non nelle modalità.
Mi riferisco a quello che accadde in Italia contro Berlusconi. Un individuo non armato, odiatore di Berlusconi, definito un pazzo, in realtà un individuo istintivamente motivato da anni di campagne d'odio contro il presidente, scagliò un souvenir di metallo raffigurante il duomo di Milano, direttamente in faccia all'allora primo ministro con una violenza che poteva anche ucciderlo. Sui social fu inneggiato, non si contano le battute e la sostanziale approvazione al gesto proprio dagli adepti di quella sinistra dichiaratasi sempre non violenta e disposta al dialogo. Certo non è all'orizzonte un altro avvento del brigatismo/terrorismo rosso, ma chi siamo noi per giudicare il popolo americano?

Ricordo, sui social fu elevato a eroe giustiziere, peccato che era
una persona parecchio disturbata .

E sul popolo americano io ho la mia opinione da cittadino anche
americano e che ha lavorato oltre trent'anni nel turismo proprio
soprattutto con gli americani . E parlando dei "miei" concittadini
ecco come li vedo .

La massa semplicemente non ha cultura (ignorante suona un po'
troppo crudo ma siamo li) perché non ha una storia passata e quindi
neanche tradizioni radicate a cui fare riferimento come guida, cosa
che invece noi e la maggior parte degli europei abbiamo tutt'ora .

Un esempio banale, anche se qualcosina negli ultimi vent'anni negli
americani stacambiando in meglio, é l'importanza, per noi europei,
della famiglia mentre (ripeto, salvo cambiamenti "recenti") per loro
non é poi così importante . L'esempio che mi viene subito é che i
giovani americani, quando arrivano all'età del college e in base a
che studi vogliono fare capita spessissimo che il college sia molto
lontano dalla città/stato d'origine e quindi sono "costretti" a vivere
in loco per la durata salvo rientri brevi tipo per Natale e Thanksgiving.

Poi, una volta finiti gli studi trovano quasi sempre una loro strada-lavoro
più o meno "in zona" ma i rapporti diretti con la famiglia a quel punto
sono a tutti gli effetti recisi e questo (sempre salvo inversioni di tendenza
"recenti") li ormai é prassi da molti decenni .

Va anche osservato però che da noi c'é il fenomeno (inverso) tutto italiaota
del mammismo .

Eh, Sayon, come la vedi tu che ci stai ancora a più stretto contatto ?