Ue legge ripristino della natura

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RedWine
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Ue legge ripristino della natura

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Politica UE. L'Ue approva legge su ripristino della natura grazie al dietrofront dell'Austria

L'Italia vota contro alla legge sul ripristino della natura

"L'ultimo colpo di coda di questa legislatura ideologica è l'approvazione del Regolamento sul Ripristino della natura. Il voto favorevole dell'Austria, che arriva spaccata al suo interno, ha permesso di raggiungere la maggioranza in Consiglio Ambiente. Mentre l'Italia sostiene l'obiettivo di tutelare e riparare gli ecosistemi e ha lavorato a proposte migliorative per garantire il giusto equilibrio tra sostenibilità ambientale ed economica", ha affermato in una nota la viceministra all'Ambiente e Sicurezza energetica, Vannia Gava, che ha partecipato al Consiglio ambiente Ue in corso a Lussemburgo.

"Il regolamento, così com'è, impatta negativamente il settore agricolo dell'Unione, accrescendone gli oneri economici e amministrativi. Non possiamo ignorarlo e non possiamo votare a favore. Occorre più tempo", ha concluso.

https://it.euronews.com/my-europe/2024/ ... talia-vota

ma c'è anche chi ne è entusiasta
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Vento
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Re: Ue legge ripristino della natura

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"Ripristino della natura"

Ha, ha, ha, nientemeno!
In un paese come l'Italia, dove la caccia invece di essere limitata come altrove ad aree apposite, è esercitata ovunque, anche in casa tua se non chiudi la porta, la vedo dura ripristinare la natura, che da tempo ormai è morta.
I pochi uccelli che volano vengono dagli allevamenti e sono comprati e liberati dalla PA per far felici i cacciatori, grandi elettori. Quindi hanno una vita media di uno/due mesi.
Una natura un pò ristretta, ha, ha, ha. Ma tanto è tutta retorica, non frega niente a nessuno, ovunque domina l'horror naturae, in questo pollaio di umani consumatori.
Agenda 2030: non possiederai nulla e sarai felice.
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contericci
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Re: Ue legge ripristino della natura

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La Natura si ripristina da sola, non c'è bisogno di nessun intervento umano. Bisogna smetterla con questa storia secondo la quale l'uomo potrebbe governare il clima o ripristinare la natura. E poi cosa dovremmo fare? Spianare i nostri meravigliosi centri storici e lasciare il posto alle erbacce?
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Alfa
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Re: Ue legge ripristino della natura

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contericci ha scritto: 18 giu 2024, 22:42 La Natura si ripristina da sola, non c'è bisogno di nessun intervento umano. Bisogna smetterla con questa storia secondo la quale l'uomo potrebbe governare il clima o ripristinare la natura. E poi cosa dovremmo fare? Spianare i nostri meravigliosi centri storici e lasciare il posto alle erbacce?
In milioni di anni siamo passati dall'era glaciale a quella quasi senza acqua :mrgreen:
Era colpa dei dinosauri a benzina.
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Fosforo31
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Re: Ue legge ripristino della natura

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Vento ha scritto: 18 giu 2024, 20:06 "Ripristino della natura"

Ha, ha, ha, nientemeno!
In un paese come l'Italia, dove la caccia invece di essere limitata come altrove ad aree apposite, è esercitata ovunque, anche in casa tua se non chiudi la porta, la vedo dura ripristinare la natura, che da tempo ormai è morta.
I pochi uccelli che volano vengono dagli allevamenti e sono comprati e liberati dalla PA per far felici i cacciatori, grandi elettori. Quindi hanno una vita media di uno/due mesi.
Una natura un pò ristretta, ha, ha, ha. Ma tanto è tutta retorica, non frega niente a nessuno, ovunque domina l'horror naturae, in questo pollaio di umani consumatori.
Se ho ben capito il senso, paradossale e ironico, del tuo post, lo approvo. Ma, a scanso di equivoci, è opportuno precisare che la natura, nonostante noi, non è affatto morta. E che noi ci estingueremo, insieme a tutti i grandi mammiferi, molto prima della morte della natura e di altre specie assai più resistenti. Dunque ha senso provare a "ripristinare" almeno una parte degli ecosistemi che abbiamo gravemente danneggiato. E, stando a quanto leggiamo qui, è anche economicamente vantaggioso:
https://tg24.sky.it/ambiente/2024/06/18 ... lla-natura
Con il voto contrario dell'Italia il governo Meloni conferma di essere, nella migliore delle ipotesi, poco sensibile e poco lucido sul problema ambientale, che è il grande problema di questo secolo, e nella peggiore delle ipotesi nemico dell'ambiente e della natura.
Non sono d'accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo
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Leno Lazzari
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Re: Ue legge ripristino della natura

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Prima di condannare il governo per non aver voluto firmare la
legge io vorrei quanto meno conoscere tutte le implicazioni
ne caso venisse applicata anche da noi e in ogni caso si tratta
anche di una questione di sensibilità, lungimiranza e METODO.

Anche quì devo far notare che in Austria sono avanti da sempre .
Infatti, per chi non lo sa, l'Austria ha una vera e propria nonchè
fiorentissima industria del legname per costruzione di case e
altro, eppure non si parla mai di pericolo di disboscamento per
il semplice motivo che le imprese fra i loro costi hanno la voce
"ripiantumazione", cioè, tagli un albero e paghi il costo perché
ne sia ripiantato un altro .
La politica è l’arte d’impedire agli avversari di fare la loro

.........ma andare oltre no ?
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RedWine
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Re: Ue legge ripristino della natura

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Fosforo31 ha scritto: 19 giu 2024, 1:46
Vento ha scritto: 18 giu 2024, 20:06 "Ripristino della natura"

Ha, ha, ha, nientemeno!
In un paese come l'Italia, dove la caccia invece di essere limitata come altrove ad aree apposite, è esercitata ovunque, anche in casa tua se non chiudi la porta, la vedo dura ripristinare la natura, che da tempo ormai è morta.
I pochi uccelli che volano vengono dagli allevamenti e sono comprati e liberati dalla PA per far felici i cacciatori, grandi elettori. Quindi hanno una vita media di uno/due mesi.
Una natura un pò ristretta, ha, ha, ha. Ma tanto è tutta retorica, non frega niente a nessuno, ovunque domina l'horror naturae, in questo pollaio di umani consumatori.
Se ho ben capito il senso, paradossale e ironico, del tuo post, lo approvo. Ma, a scanso di equivoci, è opportuno precisare che la natura, nonostante noi, non è affatto morta. E che noi ci estingueremo, insieme a tutti i grandi mammiferi, molto prima della morte della natura e di altre specie assai più resistenti. Dunque ha senso provare a "ripristinare" almeno una parte degli ecosistemi che abbiamo gravemente danneggiato. E, stando a quanto leggiamo qui, è anche economicamente vantaggioso:
https://tg24.sky.it/ambiente/2024/06/18 ... lla-natura
Con il voto contrario dell'Italia il governo Meloni conferma di essere, nella migliore delle ipotesi, poco sensibile e poco lucido sul problema ambientale, che è il grande problema di questo secolo, e nella peggiore delle ipotesi nemico dell'ambiente e della natura.
interessante questo passo dell'articolo che hai linkato.

Il cambio di linea dell’Austria
Un testo che ha diviso dunque ma che è riuscito a spuntarla grazie al cambio di linea della ministra per l’Ambiente austriaca, la verde Leonore Gewessler: “Quando è in gioco la vita sana e felice delle generazioni future, sono necessarie decisioni coraggiose”, ha spiegato dopo il voto. Un cambio di passo tanto inaspettato quanto contestato dallo stesso cancelliere austriaco, Karl Nehmanner, che guida la coalizione con il Partito popolare austriaco (Ovp) che ha annunciato il ricorso alla Corte di giustizia Ue per annullare il voto. Mossa che – confermano da Bruxelles – non avrà conseguenze sul piano pratico sull'entrata in vigore della legge, dal momento che il voto espresso dalla ministra rimane “giuridicamente vincolante”. In attesa di capire che direzione prenderà la nuova Commissione, l’uscente responsabile dell’Ambiente, Virginijus Sinkevičius, si gode il successo e parla di “risultato storico”.

quindi la "legge" o meglio il regolamento (con pesantissime consegueze economiche) che non avrà bisogno di ratifica parlamentare degli stati membri per la sua approvazione, viene imposto a tutti gli stati della UE da una commissione che non ha mandato democratico e che deve essere riformata dato che il paralmento che gli aveva dato la fiducia è decaduto, grazie al voltafaccia di un commissario contro il volere del suo governo.

è piuttosto impressionante come siamo democratici nella UE.
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Vento
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Re: Ue legge ripristino della natura

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Fosforo31 ha scritto: 19 giu 2024, 1:46
Vento ha scritto: 18 giu 2024, 20:06 "Ripristino della natura"

Ha, ha, ha, nientemeno!
In un paese come l'Italia, dove la caccia invece di essere limitata come altrove ad aree apposite, è esercitata ovunque, anche in casa tua se non chiudi la porta, la vedo dura ripristinare la natura, che da tempo ormai è morta.
I pochi uccelli che volano vengono dagli allevamenti e sono comprati e liberati dalla PA per far felici i cacciatori, grandi elettori. Quindi hanno una vita media di uno/due mesi.
Una natura un pò ristretta, ha, ha, ha. Ma tanto è tutta retorica, non frega niente a nessuno, ovunque domina l'horror naturae, in questo pollaio di umani consumatori.
Se ho ben capito il senso, paradossale e ironico, del tuo post, lo approvo. Ma, a scanso di equivoci, è opportuno precisare che la natura, nonostante noi, non è affatto morta. E che noi ci estingueremo, insieme a tutti i grandi mammiferi, molto prima della morte della natura e di altre specie assai più resistenti. Dunque ha senso provare a "ripristinare" almeno una parte degli ecosistemi che abbiamo gravemente danneggiato. E, stando a quanto leggiamo qui, è anche economicamente vantaggioso:
https://tg24.sky.it/ambiente/2024/06/18 ... lla-natura
Con il voto contrario dell'Italia il governo Meloni conferma di essere, nella migliore delle ipotesi, poco sensibile e poco lucido sul problema ambientale, che è il grande problema di questo secolo, e nella peggiore delle ipotesi nemico dell'ambiente e della natura.
Rido del paradosso di vedere politici italioti affannati dietro agli europei, cercando di dire qualcosa di sensato su temi per loro incomprensibili. La preoccupazione per la natura è diventata poco più di una bandiera della propaganda politica. Pochi hanno la sensibilità necessaria a capire, sensibilità che deriva da una attitudine verso la spiritualità, dimensione ignota gli italioti.
La razza mediterranea è tutta sangue e ciccia e non può proprio capire il tema della cura della natura, le cui creature è abituata a uccidere, mangiare e incendiare. Yggdrasill, l’albero cosmico, fa parte dell’immaginario europeo, ma non mediterraneo. Quindi la sacralità della natura è ovvia per il nordico, incomprensibile per gli italioti.
Comunque, prescindendo dagli aspetti culturali, il semplice buon senso sarebbe sufficiente ad orientarsi costruttivamente, ma anche questo è sparito ormai. Non resta che guardarsi intorno, verso le buone pratiche e ne segnalo una, quella dei cinesi che stanno trasformando in un giardino il loro paese, addirittura trasformando deserti in foreste, con un impegno commovente, di cui gli italioti non sarebbero mai capaci. Qui non resta che il giochino della natura, come propaganda e bandiera dello scontro politico, l’unica cosa in cui eccelle questo popolo.
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Fosforo31
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Re: Ue legge ripristino della natura

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contericci ha scritto: 18 giu 2024, 22:42 La Natura si ripristina da sola, non c'è bisogno di nessun intervento umano. Bisogna smetterla con questa storia secondo la quale l'uomo potrebbe governare il clima o ripristinare la natura. E poi cosa dovremmo fare? Spianare i nostri meravigliosi centri storici e lasciare il posto alle erbacce?
Di questo post elogio la maiuscola davanti alla parola Natura, disapprovo il fatalismo che vi traspare. La Natura è vero che si autorigenera e ripara i danni, ma in tempi lunghi (su scala umana) e a una precisa condizione: che sia nel contempo rimossa la causa del danno, cioè noi, il comportamento irresponsabile, invasivo e ingordo della nostra specie. In sostanza e nello specifico è proprio questo il senso della parola "ripristino". Possiamo per esempio riforestare un'area, ripiantare alberi, ricostituire un bosco, magari anche riportarvi coppie di animali selvatici, ma poi dobbiamo proteggerlo dai piromani, dai vandali, dai cacciatori, dall'abusivismo, ed educare la gente a rispettarlo.
L'uomo è assolutamente impotente nel governare il clima. Da un lato può danneggiarlo, come sta facendo dall'inizio dell'era industriale, con l'abuso dei combustili fossili e le conseguenti emissioni antropiche di gas serra in amosfera, che alterano il ciclo naturale del carbonio. ABBIAMO ALTERATO UN PARAMETRO NATURALE importantissimo e vitale, la concentrazione atmosferica della CO2, di oltre il 50%, con il grosso di questa variazione concentrato negli ultimi 70 anni circa. E il colmo è che qualcuno tuttora si illude o cerca di illuderci che un'alterazione come questa (senza precedenti negli ultimi 14 milioni di anni secondo Wiki) non abbia conseguenze molto serie sul clima e sulla biosfera in genere. Dall'altro lato l'uomo può (e DEVE) ridurre la sua azione deleteria fino ad azzerarla in tempi brevi onde evitare guai peggiori e scongiurare potenziali catastrofi, ma non illudiamoci che il clima migliori in tempi brevi. Quand'anche avremo azzerato tutte le emissioni, la Natura impiegherà secoli, anzi millenni per rimuovere dall'atmosfera l'attuale eccesso di carbonio. Possiamo (e DOBBIAMO) fermare il mutamento climatico, il riscaldamento globale, ma non invertirlo. E ciò richiederà uno "SFORZO MOSTRUOSO" come ammonisce il Nobel Giorgio Parisi, non solo in termini economici. Dovremo cambiare il nostro stile di vita, specie nei paesi ricchi, abituarci a consumare meno, soprattutto meno energia ma non solo, passare da un'economia lineare e invasiva, basata sulla crescita e sullo spreco, a un'economia verde e circolare, e spazzare via il mito liberista della endless growth preparandoci anche alla DECRESCITA ECONOMICA. Che, se ben governata, non vuol dire affatto crescita della disuguaglianza economica e peggioramento della qualità della vita.
Il disastro è alle porte, ma qualcuno tuttora nega o minimizza. Leggiamo che in Sicilia le capre bevono fango per dissetarsi, ma in estate finirà anche il fango. Nel 2022 fu la pianura padana a sperimentare una siccità quasi disastrosa per l'agricoltura (6 miliardi di danni). Poi sono arrivate le alluvioni, fenomeno estremo la cui frequenza statistica è anch'essa correlata al global warming e alla maggiore quantità di energia presente in atmosfera. Ma leggiamo anche di peggio. Durante le recenti elezioni in India ben 33 scrutatori sono morti per colpi di calore. E meno male che il voto elettronico velocizzava le operazioni di voto e di scrutinio. Un'ondata di caldo estremo ha fatto almeno 50 vittime a Città del Messico, sebbene situata su un altopiano a 2240 mt di quota. Il caldo fino a 50°C ha ucciso oltre 300 egiziani durante il pellegrinaggio a La Mecca, e il bilancio è ancora provvisorio:
https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/ ... 0f099.html
Ma attenzione, tutti questi decessi così come i circa 1400 negli USA e Canada occidentali nel 2021, riguardano persone probabilmente fragili e non abituate al caldo estremo. Non parliamo ancora di eventi epocali, di ecatombi ineluttabili. Il Cigno nero incombe su di noi ma non si è ancora posato su nessuna città del pianeta. Spero proprio che i governanti si decidano alla svolta ecologica seria e radicale senza attendere quella che potrebbe essere una notizia tragica dei prossimi decenni, o forse anni:
Decimata la popolazione della città X, centinaia di migliaia di morti per il superamento della TEMPERATURA DI BULBO UMIDO DI 35°C.
Sopra questa temperatura critica, legata alla temperatura dell'aria secca e all'umidità relativa, il meccanismo di termoregolazione basato sulla sudorazione fallisce e NESSUNO, neppure il soggetto più sano e adattato al caldo estremo, può sopravvivere per più di 6 ore. O per più di 6 ore dopo il blackout elettrico che spegnerà i condizionatori, che sono l'unica difesa. Finora i 35°C di bulbo umido sono stati superati occasionalmente solo in località isolate della penisola arabica, del Pakistan, dell'India, dell'Australia e del Messico. Ma bisogna fare presto.
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Re: Ue legge ripristino della natura

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Fosforo31 ha scritto: 19 giu 2024, 11:04
contericci ha scritto: 18 giu 2024, 22:42 La Natura si ripristina da sola, non c'è bisogno di nessun intervento umano. Bisogna smetterla con questa storia secondo la quale l'uomo potrebbe governare il clima o ripristinare la natura. E poi cosa dovremmo fare? Spianare i nostri meravigliosi centri storici e lasciare il posto alle erbacce?
Di questo post elogio la maiuscola davanti alla parola Natura, disapprovo il fatalismo che vi traspare. La Natura è vero che si autorigenera e ripara i danni, ma in tempi lunghi (su scala umana) e a una precisa condizione: che sia nel contempo rimossa la causa del danno, cioè noi, il comportamento irresponsabile, invasivo e ingordo della nostra specie. In sostanza e nello specifico è proprio questo il senso della parola "ripristino". Possiamo per esempio riforestare un'area, ripiantare alberi, ricostituire un bosco, magari anche riportarvi coppie di animali selvatici, ma poi dobbiamo proteggerlo dai piromani, dai vandali, dai cacciatori, dall'abusivismo, ed educare la gente a rispettarlo.
L'uomo è assolutamente impotente nel governare il clima. Da un lato può danneggiarlo, come sta facendo dall'inizio dell'era industriale, con l'abuso dei combustili fossili e le conseguenti emissioni antropiche di gas serra in amosfera, che alterano il ciclo naturale del carbonio. ABBIAMO ALTERATO UN PARAMETRO NATURALE importantissimo e vitale, la concentrazione atmosferica della CO2, di oltre il 50%, con il grosso di questa variazione concentrato negli ultimi 70 anni circa. E il colmo è che qualcuno tuttora si illude o cerca di illuderci che un'alterazione come questa (senza precedenti negli ultimi 14 milioni di anni secondo Wiki) non abbia conseguenze molto serie sul clima e sulla biosfera in genere. Dall'altro lato l'uomo può (e DEVE) ridurre la sua azione deleteria fino ad azzerarla in tempi brevi onde evitare guai peggiori e scongiurare potenziali catastrofi, ma non illudiamoci che il clima migliori in tempi brevi. Quand'anche avremo azzerato tutte le emissioni, la Natura impiegherà secoli, anzi millenni per rimuovere dall'atmosfera l'attuale eccesso di carbonio. Possiamo (e DOBBIAMO) fermare il mutamento climatico, il riscaldamento globale, ma non invertirlo. E ciò richiederà uno "SFORZO MOSTRUOSO" come ammonisce il Nobel Giorgio Parisi, non solo in termini economici. Dovremo cambiare il nostro stile di vita, specie nei paesi ricchi, abituarci a consumare meno, soprattutto meno energia ma non solo, passare da un'economia lineare e invasiva, basata sulla crescita e sullo spreco, a un'economia verde e circolare, e spazzare via il mito liberista della endless growth preparandoci anche alla DECRESCITA ECONOMICA. Che, se ben governata, non vuol dire affatto crescita della disuguaglianza economica e peggioramento della qualità della vita.
Il disastro è alle porte, ma qualcuno tuttora nega o minimizza. Leggiamo che in Sicilia le capre bevono fango per dissetarsi, ma in estate finirà anche il fango. Nel 2022 fu la pianura padana a sperimentare una siccità quasi disastrosa per l'agricoltura (6 miliardi di danni). Poi sono arrivate le alluvioni, fenomeno estremo la cui frequenza statistica è anch'essa correlata al global warming e alla maggiore quantità di energia presente in atmosfera. Ma leggiamo anche di peggio. Durante le recenti elezioni in India ben 33 scrutatori sono morti per colpi di calore. E meno male che il voto elettronico velocizzava le operazioni di voto e di scrutinio. Un'ondata di caldo estremo ha fatto almeno 50 vittime a Città del Messico, sebbene situata su un altopiano a 2240 mt di quota. Il caldo fino a 50°C ha ucciso oltre 300 egiziani durante il pellegrinaggio a La Mecca, e il bilancio è ancora provvisorio:
https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/ ... 0f099.html
Ma attenzione, tutti questi decessi così come i circa 1400 negli USA e Canada occidentali nel 2021, riguardano persone probabilmente fragili e non abituate al caldo estremo. Non parliamo ancora di eventi epocali, di ecatombi ineluttabili. Il Cigno nero incombe su di noi ma non si è ancora posato su nessuna città del pianeta. Spero proprio che i governanti si decidano alla svolta ecologica seria e radicale senza attendere quella che potrebbe essere una notizia tragica dei prossimi decenni, o forse anni:
Decimata la popolazione della città X, centinaia di migliaia di morti per il superamento della TEMPERATURA DI BULBO UMIDO DI 35°C.
Sopra questa temperatura critica, legata alla temperatura dell'aria secca e all'umidità relativa, il meccanismo di termoregolazione basato sulla sudorazione fallisce e NESSUNO, neppure il soggetto più sano e adattato al caldo estremo, può sopravvivere per più di 6 ore. O per più di 6 ore dopo il blackout elettrico che spegnerà i condizionatori, che sono l'unica difesa. Finora i 35°C di bulbo umido sono stati superati occasionalmente solo in località isolate della penisola arabica, del Pakistan, dell'India, dell'Australia e del Messico. Ma bisogna fare presto.
Condivido in generale la tua visione delle cose, salvo sulle cause, sulle quali i pareri dei vari nobel non coincidono affatto. Diffido delle risposte-soluzioni lampo, che mi ricordano simili ricette deliranti, come il comunismo portatore di uguaglianza e prosperità e simili. Le cause sono tante e basta un pò di buon senso per fare le cose giuste, evitando le soluzioni 'certe', come il carbonio, frutto di deliri e interessi e che porterebbero verso soluzioni più dannose dei problemi, come auto elettriche, torri eoliche che deturpano i paesaggi e creano problemi di smaltimento e sprechi vari.
Occorrono soluzioni semplici e molteplici, quelle che non interessano gli speculatori, come gli invasi per la conservazione dell'acqua che nessuno fa, neanche i siciliani per le loro capre. Io ho un piccolo terreno nelle colline toscane del nord, zona secca e ventosa, niente acqua. Mi sono organizzato con due stagni dove raccolgo l'acqua piovana, tengo pesci e animali vari spontanei, ci annaffio le piante. Dal deserto che era quando sono arrivato, ora ho un piccolo parco, autosufficiente.
Bisogna imparare semplicemente a prendersi cura di piante e animali tra cui viviamo ed evitare pericolose suggestioni di intriganti pseudiscienziati, che pensano a ben altro che il benessere nostro e della natura.
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Re: Ue legge ripristino della natura

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Premesso che la questione della CO2 prodotta dall'uomo,-che causerebbe questi cambiamenti climatici, è messa in dubbio da sempre più numerosi scienziati e ricercatori, non capisco perché bisognerebbe rinunciare all'uso del gas naturale, una risorsa praticamente inesauribile e a buon mercato sempre che non ci siano guerre di mezzo. Posso capire il petrolio che, essendo nero e untuoso, bruciato rilascia polveri, sostanze nocive e enormi quantità di CO2, cioè il nutrimento delle piante, ma io, che sono possessore di DUE auto a metano e che pertanto ho esenzioni sul bollo come le più inquinanti auto elettriche, sono stato completamente spiazzato dalle decisioni della UE che hanno depauperato il valore del mio piccolo parco auto in nome di non si sa bene cosa e di quale meraviglioso mondo futuro che verrà. Quando le ho comprate credevo di essere un ecologista doc, rispettoso dei parametri più rigorosi, rispetto soprattutto agli utilizzatori del diesel. Ora mi trovo additato come un becero untore dell'aria che respiriamo. Nel contempo, le aziende produttrici, hanno completamente dismesso la produzione di auto a metano tanto che non se ne trovano più a listino mentre continuano ad imperversare diesel e benzina, sprattutto in abbinamento ibrido. Una scelta che sta mettendo in ginocchio una filiera che aveva reso l'infrastruttura dei distributori di metano quasi capillare in Italia e la sua tecnologia (ci sono distributori self service e di gas liquido per i camion) che dovrà essere, giocoforza, totalmente dismessa se non si correrà ai ripari. Spero che si formi una coalizione in UE che blocchi la cosiddetta "transizione ecologica" incredibilmente illogica e, per di più,ferocemente antiumana.
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contericci ha scritto: 19 giu 2024, 18:25 Premesso che la questione della CO2 prodotta dall'uomo,-che causerebbe questi cambiamenti climatici, è messa in dubbio da sempre più numerosi scienziati e ricercatori, non capisco perché bisognerebbe rinunciare all'uso del gas naturale, una risorsa praticamente inesauribile e a buon mercato sempre che non ci siano guerre di mezzo. Posso capire il petrolio che, essendo nero e untuoso, bruciato rilascia polveri, sostanze nocive e enormi quantità di CO2, cioè il nutrimento delle piante, ma io, che sono possessore di DUE auto a metano e che pertanto ho esenzioni sul bollo come le più inquinanti auto elettriche, sono stato completamente spiazzato dalle decisioni della UE che hanno depauperato il valore del mio piccolo parco auto in nome di non si sa bene cosa e di quale meraviglioso mondo futuro che verrà. Quando le ho comprate credevo di essere un ecologista doc, rispettoso dei parametri più rigorosi, rispetto soprattutto agli utilizzatori del diesel. Ora mi trovo additato come un becero untore dell'aria che respiriamo. Nel contempo, le aziende produttrici, hanno completamente dismesso la produzione di auto a metano tanto che non se ne trovano più a listino mentre continuano ad imperversare diesel e benzina, sprattutto in abbinamento ibrido. Una scelta che sta mettendo in ginocchio una filiera che aveva reso l'infrastruttura dei distributori di metano quasi capillare in Italia e la sua tecnologia (ci sono distributori self service e di gas liquido per i camion) che dovrà essere, giocoforza, totalmente dismessa se non si correrà ai ripari. Spero che si formi una coalizione in UE che blocchi la cosiddetta "transizione ecologica" incredibilmente illogica e, per di più,ferocemente antiumana.
Anche le auto elettriche inquinano, per lo smaltimento delle decine di batterie enormi e il consumo maggiore di gomma (ruota) che si logora in maniera esagerata dato il maggiore peso della vettura e quindi inquina l'aria ancor più di gomma. :mrgreen:
Andiamo tutti quanti con il carretto e l'asino? A certi verdi-sinistri non andrebbe bene nemmeno quello, perchè l'asino caga per la via, quindi inquina e la lascia sporca.
E allora? L'unica via è "educarli", ma non sui banchi di scuola, ma nelle pubbliche piazze e in mondovisione, perchè tutti vedano.
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Re: Ue legge ripristino della natura

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contericci ha scritto: 19 giu 2024, 18:25 Premesso che la questione della CO2 prodotta dall'uomo,-che causerebbe questi cambiamenti climatici, è messa in dubbio da sempre più numerosi scienziati e ricercatori, non capisco perché bisognerebbe rinunciare all'uso del gas naturale, una risorsa praticamente inesauribile e a buon mercato sempre che non ci siano guerre di mezzo. Posso capire il petrolio che, essendo nero e untuoso, bruciato rilascia polveri, sostanze nocive e enormi quantità di CO2, cioè il nutrimento delle piante, ma io, che sono possessore di DUE auto a metano e che pertanto ho esenzioni sul bollo come le più inquinanti auto elettriche, sono stato completamente spiazzato dalle decisioni della UE che hanno depauperato il valore del mio piccolo parco auto in nome di non si sa bene cosa e di quale meraviglioso mondo futuro che verrà. Quando le ho comprate credevo di essere un ecologista doc, rispettoso dei parametri più rigorosi, rispetto soprattutto agli utilizzatori del diesel. Ora mi trovo additato come un becero untore dell'aria che respiriamo. Nel contempo, le aziende produttrici, hanno completamente dismesso la produzione di auto a metano tanto che non se ne trovano più a listino mentre continuano ad imperversare diesel e benzina, sprattutto in abbinamento ibrido. Una scelta che sta mettendo in ginocchio una filiera che aveva reso l'infrastruttura dei distributori di metano quasi capillare in Italia e la sua tecnologia (ci sono distributori self service e di gas liquido per i camion) che dovrà essere, giocoforza, totalmente dismessa se non si correrà ai ripari. Spero che si formi una coalizione in UE che blocchi la cosiddetta "transizione ecologica" incredibilmente illogica e, per di più,ferocemente antiumana.
Abbiamo un governaccio e buona parte dell'informazione definibili senza esagerare seminegazionisti dell'origine antropica del cambiamento climatico. E dunque si spiegano (ma non si giustificano) post come questo. Togli pure il condizionale, egregio Contericci: è scientificamente provato che la CO2 emessa con le attività umane è la causa dell'anomalo riscaldamento globale osservato, senza precedenti negli ultimi 100.000 anni secondo l'IPCC, mentre la concentrazione atmosferica della CO2 è ormai ben oltre le 420 ppm (parti per milione in volume) ed è un valore senza precedenti negli ultimi 14 milioni di anni. Emettiamo anche altri gas serra ma la CO2 è di gran lunga il più abbondante e il più persistente in atmosfera. L'effetto serra è anche detto effetto coperta e lo spessore della "coperta", cioè la suddetta concentrazione, oggi è oltre il 50% maggiore del valore pressoché stabile (280 ppm) che si è mantenuto per almeno 10.000 anni fino all'inizio dell'era industriale (in pratica fino a circa metà '800). È pacifico che con una coperta "più pesante" la superficie della Terra sia più calda, resta da dimostrare l'origine antropica di questo eccesso di carbonio in atmosfera. Osserviamo prima di tutto questo diagramma:
https://skepticalscience.com/pics/CO2_E ... ration.png
Salta all'occhio l'andamento temporale quasi parallelo (a parte alcune fluttuazioni e un fattore dimensionale di scala) della concentrazione della CO2 e delle emissioni antropiche cumulate della stessa CO2. Potrebbe essere una semplice coincidenza ma non è così. Cerchiamo di capire perché.

1 ppm di concentrazione volumetrica in atmosfera corrisponde a circa 7,81 Gt (miliardi di tonnellate) di C02 e a circa 2,13 Gt di carbonio (C) che è uno dei 3 atomi della molecola di CO2. La fotosintesi clorofilliana delle piante sottrae circa 115 Gt l'anno di carbonio dall'atmosfera trasformandole in biomassa (fusti, rami, foglie, etc.). Ma la fotosintesi preferisce l'isotopo ¹²C del carbonio (ovvero quello di peso atomico 12) dato che l'altro isotopo ¹³C ha legami molecolari più forti ed è meno reattivo. Di conseguenza, se andiamo a misurare il rapporto isotopico ¹³C/¹²C nelle piante, troviamo un valore più basso di quello del medesimo rapporto nel carbonio atmosferico. Ma i combustibili fossili bruciati dall'uomo derivano, come è noto, da piante in decomposizione di milioni di anni fa. E allora ci aspettiamo che al crescere delle emissioni antropiche cumulate di CO2 diminuisca il rapporto ¹³C/¹²C nell'atmosfera. Previsione perfettamente confermata dai dati sperimentali. In particolare, le ricostruzioni effettuate con le tecniche della paleoclimatologia mostrano che in nessun periodo degli ultimi 10.000 anni il rapporto ¹³C/¹²C in atmosfera è stato così basso come oggi. Inoltre il rapporto ¹³C/¹²C ha comiciato a ridursi velocemente proprio in coincidenza con la crescita della CO2 atmosferica, intorno al 1850. Questo è esattamente ciò che c’era da aspettarsi presupponendo che l’aumento della CO2 in atmosfera sia dovuto all'impiego dei combustibili fossili con lo sviluppo della Rivoluzione Industriale. COME VOLEVASI DIMOSTRARE!

E in effetti, egregio Contericci, sulla questione dell'origine antropica del riscaldamento globale le cose stanno esattamente al contrario di quanto scrivi all'inizio del tuo post. Il consenso scientifico intorno all'origine antropica è andato rapidamente crescendo negli anni ed è ormai pressoché UNANIME E TOTALE. Naturalmente parliamo di scienziati seri e competenti nella materia. In particolare di pubblicazioni scientifiche peer reviewed, ovvero sottoposte a revisione paritaria, cioè ad analisi critica da parte di specialisti di pari livello degli autori. Ebbene, come leggiamo alla fine di questa pagina Wiki, uno studio statistico a campione del 2021 su oltre 80.000 lavori scientifici sul clima pubblicati tra il 2012 e il 2020 ha valutato il consenso suddetto pari al 99,53%. È presumibile che uno studio sui lavori più recenti rileverebbe un consenso ancora più vicino al 100%.
https://en.wikipedia.org/wiki/Scientifi ... ate_change
Per rispondere anche a Vento, l'unico premio Nobel, che io sappia, che ha espresso nell'ultimo decennio opinioni sul clima in palese contrasto con la comunità scientifica internazionale è Carlo Rubbia. Il quale è un grande fisico ma non è un climatologo e nel 2014, durante un'audizione al Senato, la fece in effetti un pò fuori dal vaso. I suoi errori e le sue imprecisioni sono analizzati qui:
https://www.climalteranti.it/2019/03/21 ... -su-clima/.
Va detto che in dichiarazioni pubbliche precedenti e successive Rubbia ha espresso una posizione diversa.

In effetti il metano, egregio Contericci, presenta diversi vantaggi rispetto agli altri due combustibili fossili, il petrolio e il carbone. In particolare è assai meno inquinante e anche meno climalterante, nel senso che la combustione completa di 1 kg di metano produce più energia termica di quella di 1 kg di petrolio o di carbone, e una centrale termoelettrica alimentata a gas naturale ha un fattore di emissione sensibilmente inferiore a quello di una centrale a olio combustibile o a carbone , ovvero emette meno gas serra a parità di kWh elettrici generati. Va detto però che non tutto il gas naturale estratto dal sottosuolo è metano, in quanto contiene anche idrocarburi gassosi meno pregiati e più inquinanti (etano, propano etc.). In particolare il gas russo e quello italiano (ormai in via di esaurimento) sono di ottima qualità, mentre il gas che importiamo dall'Algeria è di qualità molto inferiore. Inoltre l'estrazione, il trasporto e l'eventuale liquefazione e rigassificazione del metano comportano inevitabili fughe in atmosfera di gas incombusto. E il metano è un gas serra potentissimo, molto più potente (a parità di massa) della CO2, anche se ha un tempo permanenza in atmosfera assai più breve. In particolare l'allevamento dei bovini è una causa significativa del riscaldamento globale perché il processo digestivo di questi ruminanti comporta emissioni dirette di metano. Resta il fatto che la combustione del metano produce CO2 e queste emissioni ci siamo impegnati ad azzerarle, come la maggior parte dei paesi ricchi, entro il 2050 (la Germania entro il 2045). Questo perché stiamo rapidamente esaurendo il budget restante di emissioni globali che possiamo ancora permetterci prima di entrare nella "terra incognita" del Nobel Giorgio Parisi, ovvero prima di superare i 2 °C di riscaldamento globale oltre i quali oggi nessuno può escludere effetti catastrofici e irreversibili sul clima. Come leggiamo sul contatore in questa pagina, al ritmo attuale di emissioni ci restano meno di 23 anni, ma le emissioni globali, stando ai dati non ancora consolidati sul 2023, sono ancora in aumento.
https://www.mcc-berlin.net/en/research/co2-budget.html
Non sono d'accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo
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Re: Ue legge ripristino della natura

Messaggio da leggere da andreone »

La natura non ha bisogno di nessuna legge perchè la natura ha le sue leggi naturali, se l' uomo vuole modificare la natura, madre natura si ribella.
Oppure se fanno una legge per vietare che i vulcani eruttano allora non devono eruttare ?

Quindi basta frottole
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Re: Ue legge ripristino della natura

Messaggio da leggere da Alfa »

andreone ha scritto: 20 giu 2024, 0:03 La natura non ha bisogno di nessuna legge perchè la natura ha le sue leggi naturali, se l' uomo vuole modificare la natura, madre natura si ribella.
Oppure se fanno una legge per vietare che i vulcani eruttano allora non devono eruttare ?

Quindi basta frottole
Questi idioti green bloccano le strade, verniciano monumenti ... per tutte le cazzate di questo mondo, ma mai una volta gli ho visti scendere in piazza o bloccare le strade contro la guerra. Per loro le bombe, aerei militari, case, depositi e altro che esplode non inquinano.
Proprio vero, dio li fa idioti e poi l'accoppia (con la sinistra).
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