Appunto, spiccioli. 660 milioni di assistenza consistono di addestramento da parte di ruoli dell'esercito italiano, già compresi nelle spese correnti.Sayon ha scritto: 4 set 2023, 20:47 Ecco gli "spiccioli" dati dall' Italia all' Ucraina, oltre che il supporto "vocale" dato sia da Draghi che dalla Meloni
Stando ai dati raccolti da EDNH, passando per gli schemi comunitari l'Italia ha garantito 310 milioni di euro in assistenza finanziaria all'Ucraina, 50 milioni di assistenza umanitaria, e 660 in assistenza militare. Per un totale di 1 miliardo e 20 milioni di euro
A questa cifra si aggiungono 60 milioni di assistenza negoziata direttamente tra Roma e Kiev.
Più difficile da descrivere con precisione i numeri secretati delle forniture militari arrivata dall’Italia. Oltre alla partecipazione al piano munizioni Ue, pensato per sostenere gli arsenali ucraini, sempre a quanto risulta all'analisi di EDNH, Roma si sarebbe impegnata con l'invio diversi mortai da 120 mm e mitragliatrici MG, di 60 obici M109L, un numero secretato di FH-70 e 6 Pz H 200. In termini di missilistica italiana, l’Ucraina ha ricevuto, lanciarazzi di tipo Milan, 1 Skyguard Aspide, 1 sistema Spada, e un Samp/T donato in collaborazione con Parigi, e per il quale il presidente Zelensky stesso ha espresso profonda gratitudine al Consiglio europeo di fine giugno. Per il traporto truppe l'Ucraina ha ricevuto anche i blindati Lince dell'Iveco. L’Italia ha poi promosso l’addestramento di soldati ucraini all’uso dei missili italiani in un programma top-secret su una base militare vicino Sabaudia.
Tutto questo per invischiarsi sempre piu nella NATO con un bugiardo Kelensky che come prima parlava di missili russi in Polonia (falso), adesso insiste per bombe dentro La Romania (falso). Basta un errore vero e l' Italia si trovera' in PRIMA LINEA con le sue basi militari NATO in una guerra che nessun Italiano vuole. Avere una Meloni atlantica proprio in questo periodo e' una immensa sfortuna, per noi e per lei stessa, incapace e non desiderosa , di svincolarsene.
Le forniture militari sono estratte dai magazzini, le armi pure.
Il sistema SAMP-T è uno solo ed il munizionamento è condiviso con la Francia. I sistemi Aspide sono prodotti da noi e provengono dai nostri magazzini, poca roba e vecchia, come gli obici e le mitragliatrici MG.
Ma cosa vai a pensare? Raschiamo solo il fondo di un barile vuoto, che se non fossimo nella NATO basterebbero solo per quei famosi 14 minuti di resistenza ad una invasione (ne avevi mai sentito parlare?).