L'oligarca russo è uno straniero che ha investito e comprato proprietà in uno stato estero. Gli USA glieli confiscano ed anzi fanno scrivere ai peracottari al loro servizio che con quei soldi compreranno armi da dare a Kiev. Forse funzionerà la cosa, ma quello che gli USA non hanno capito è che si tratta di un brutto principio.
Ad esempio l'imponente deficit dello stato americano è sostenuto da un altrettanto imponente acquisto da parte della Cina di titoli di stato USA. Se la Cina comincia a pensare che la prossima confisca potrebbe riguardare i suoi titoli, senza far tanto strepito smette di acquistarli. Se non ci sono altri acquirenti, a poco a poco la situazione degli USA si aggrava.
Anche il finanziere arabo che non ha voluto mettere altri soldi in soccorso a Credit Suisse potrebbe essere il segnale di una certa sfiducia nell'Occidente. Fatta una confisca a tappeto chi ne può escludere un'altra?