Sayon ha scritto: 3 feb 2023, 18:03
Quella di voler ricreare
con la forza l'antica URSS, e' una
fissazione dell'Occidente. Una illazione. Lo dicono i teorici di vari Paesi, incluso tu Shamash, ma , semplicemente non e' vero. Puo' essere una idea, un desiderio, un'illusione ma in questi suiamo tutti uguali. Tutti abbiamo un'idea, un sogno, un'illusionedi qualcosa ma non possiamo attuarla. Lo stesso per la Russia, con tutta quella gang di nazioni alleate contro di lei. La stessa guerra di Ucraina lo dimostra: i bombardamenti di Kiev sono stati piu ce altro dimostrativi, la guerra si svolge PROPRIO COME HA DICHIARATO Putin neele zone filo-russe dellUcraina come risposta all' invito della popolazione filorussa che si sentiva martirizzata ecomunque diversa dal resto dell' Ucraina. La guerra in effetti e' assolutamente locale e sta peggiorando -e non migliorand - in seguito alla spedizione di armi dei Paesi occidentali.Piu' armi vengono spedite piu' la guerra si allarga , e piu rischi correra' l' Ucraina (e chi laaiuta) con la risposta russa. In effetti, questa spedizioni di armi sempre piu' micidiali e' un atto di GUERRA. Se verranno spediti aerei, o missili a lungo raggio, i Paesi responsabili (incluso l' Italia) dovrebbero essere considerati belligeranti e comunque responsabili di qualsiasi risposta dara' la Russia a queste spedizioni. Questo spiega perche' Biden continua ad essere molto cauto, e si affida ai suoi alleati sperando che la Russia veda LORO e non gli USA come iniziatori del processo.
Nessuna fissazione, caro Sayon. È la Storia e i fatti che parlano.
Alla caduta dell'URSS, avvenuta il 26 dicembre 1991, vi fu lo scioglimento dell'Unione Sovietica. Tuttavia, pochi mesi prima (nell'agosto), era fallito un golpe (esercito e KGB) per preservare tale Unione, con ogni mezzo. Il golpe fallì e si arrivò a quanto detto. Da qui, l'esercito russo iniziò subito una serie di interventi armati per garantire ugualmente - leggasi formalmente - la stabilità che esisteva prima. All'estero erano spacciati per missioni di pace, invece vi furono interventi in Moldavia (creando uno Stato a favore della Russia, la Transnistria), in Georgia (con la separazione dell'Ossezia del Sud e Abkhazia) e ovviamente in Azerbaigian, con la protezione separatista armena (che vige ancora).
Questo clima d'interventismo militare, misto alla volontà di libertà dopo decenni di oppressione, spinse i Paesi appena liberati dall'URSS di aderire alla NATO, cercando protezione a Occidente. Negli anni a seguire, essi dimostrarono di avere ragione, perché la Russia fece qualcosa di tremendo in Cecenia.
Giungiamo anche all'esempio di Kaliningrad, che anziché essere sfruttato commercialmente (secondo i primi intenti), fu pesantemente militarizzato.
Che poi, in tutto ciò, la NATO ha approfittato per circondare la Russia facendo aderire volentieri i Paesi ex-URSS preoccupati, è pacifico. Ma non dipingiamo, per cortesia, Putin come la vittima, l'eroe che porta pace. Perché non lo è.
Con l'intervento armato in Ucraina, egli ha proseguito quanto fatto in passato in tal senso, prendendo con la forza territori che non vuole siano di appannaggio della NATO.
Ripeto: serviva, da subito, un vero intervento di pace, capace di portare dialogo (o meglio proseguire) fra le parti per collaborare con il fine di un reciproco rispetto.
Invece non è andata così.