Leno Lazzari ha scritto: 29 gen 2023, 20:19
Vento ha scritto: 29 gen 2023, 20:17
"Razzismo é solo un'aggravante per l'omicidio di un diversamente colorato mirante a scoraggiare certe intolleranze"
Certo, ma capisci che così si esce dal diritto. Cosa sono 'certe intolleranze'? Reati? No? E allora cosa c'entrano dentro una legge. La cultura della sinistra, egualitaria e progressista, ha distrutto la basi della nostra cultura europea. Peggio del cristianesimo, di cui è figlia degenere.
In materia di diritto sono un pesce fuor d'acqua.
Introdurre confusione, indeterminatezza nell’ordinamento è il piacere maggiore per certi magistrati, che intendono la loro professione come qualcosa di simile a quella dei politici, nella migliore delle ipotesi. Considerare reato o aggravante il
vedere differenze tra gli umani, fisiche, culturali, religiose, è demenziale, perché esistono. Invece si introduce nell’ordinamento il desiderio ideologico della sinistra dell’uguaglianza, non intesa come pari opportunità per tutti, ma come reale,
fattuale uguaglianza di tutti. Il desiderio ideologico così diventa attestatore di realtà ope legis: d’ora in poi siamo tutti uguali, stesso colore (quale?), ecc., perché lo dice la Corte. Ormai il nostro ordinamento è inquinato da queste prepotenze demenziali, che di giuridico non hanno niente. Questo rende l’ordinamento stesso sempre più bizzarro e strumento non di valutazione e giudizio, ma di sopruso. Nella mia vita professionale mi sono occupato di progettazione di strumenti di intelligenza artificiale per la formulazione automatica di regole giuridiche coerenti e ben formulate, sempre incontrando le resistenze degli addetti ai lavori.