Io penso che bisogna saper discernere "cum grano salis" tra ciò che si vede/legge.ihealyou ha scritto: 5 dic 2022, 20:29 Negli ultimi anni si è inasprito quello che è ormai il trend della disinformazione. A partire dai tuttologi sul web (semi-cit di una bellissima canzone di Francesco Gabbani), dall'impoverimento intellettuale delle masse e soprattutto dalla facilità con la quale quest'ultima viene mossa a favore di pochi, si fa ormai molta fatica a distinguere (almeno rispetto a qualche decennio fa) tra quello ciò che è "vero" e ciò che è "falso", indipendentemente dal livello culturale di una persona. Esempio molto pratico: un paio d'anni fa se leggevi qualcosa in un'enciclopedia o su un articolo di giornale (salvo rari periodi storici influenzati dalla propaganda dei mass media), potevi avere - dopo un'accurata lettura - un'idea certa di almeno il 75% del contenuto letto.
Oggi invece siamo bombardati da titoli acchiappaclick, articoli falsi, fonti inesistenti, gente che esprime ovunque le proprie "opinioni" spacciandole per verità, e dulcis in fundo, giornalacci che pubblicano costantemente articoli penosi pur di racimolare qualche click in più. Tutto ciò ha portato dunque ad una grandissima confusione di informazione che sembra ormai difficile da placare.
Cosa ne pensate al riguardo e soprattutto, in che modo pensate che si possa risolvere la questione (se vi è un modo?)
(Cisono cascato di nuovo, Susate il pasticcio)nerorosso ha scritto: 5 dic 2022, 22:19Io penso che bisogna saper discernere "cum grano salis" tra ciò che si vede/legge.ihealyou ha scritto: 5 dic 2022, 20:29 Negli ultimi anni si è inasprito quello che è ormai il trend della disinformazione. A partire dai tuttologi sul web (semi-cit di una bellissima canzone di Francesco Gabbani), dall'impoverimento intellettuale delle masse e soprattutto dalla facilità con la quale quest'ultima viene mossa a favore di pochi, si fa ormai molta fatica a distinguere (almeno rispetto a qualche decennio fa) tra quello ciò che è "vero" e ciò che è "falso", indipendentemente dal livello culturale di una persona. Esempio molto pratico: un paio d'anni fa se leggevi qualcosa in un'enciclopedia o su un articolo di giornale (salvo rari periodi storici influenzati dalla propaganda dei mass media), potevi avere - dopo un'accurata lettura - un'idea certa di almeno il 75% del contenuto letto.
Oggi invece siamo bombardati da titoli acchiappaclick, articoli falsi, fonti inesistenti, gente che esprime ovunque le proprie "opinioni" spacciandole per verità, e dulcis in fundo, giornalacci che pubblicano costantemente articoli penosi pur di racimolare qualche click in più. Tutto ciò ha portato dunque ad una grandissima confusione di informazione che sembra ormai difficile da placare.
Cosa ne pensate al riguardo e soprattutto, in che modo pensate che si possa risolvere la questione (se vi è un modo?)
La propaganda ha in sé anche qualcosa di vero, ma queste verità occorre cercarle come si suol dire col lanternino. Poi la verità vera viene magari detta un giorno, forse come "voce dal sen fuggita", e poi il giorno dopo negata o cancellata dal web.
Insomma si torna al concetto di partenza, occorre saper discernere. Ma con l'analfabetismo funzionale, e la sempre minore capacità di concentrazione che contraddistingue sempre più persone, questa capacità diventa sempre più rara...
Occorre avere capacità di analisi. Cosa che la scuola odierna non dà più. Ancora ai tempi miei, se avevi un buon maestro elementare come il mio, venivi stimolato al ragionamento, all'analisi.Sayon ha scritto: 5 dic 2022, 22:50(Cisono cascato di nuovo, Susate il pasticcio)nerorosso ha scritto: 5 dic 2022, 22:19
Io penso che bisogna saper discernere "cum grano salis" tra ciò che si vede/legge.
La propaganda ha in sé anche qualcosa di vero, ma queste verità occorre cercarle come si suol dire col lanternino. Poi la verità vera viene magari detta un giorno, forse come "voce dal sen fuggita", e poi il giorno dopo negata o cancellata dal web.
Insomma si torna al concetto di partenza, occorre saper discernere. Ma con l'analfabetismo funzionale, e la sempre minore capacità di concentrazione che contraddistingue sempre più persone, questa capacità diventa sempre più rara...
D'accordo con Nerorosso. L' abilita', anziil dovere, sta nel saper discernere. E'vero che ci si ubriaca per l' eccesso di informazione, ma,sipuo' divenire sufficientemente esperti per saper sfruttaare, falsita' questa abbondanza d'informazione al 70-90% errata, deformata, fazios, arrivendone al "grano" . Alla piccola gemma di verita' alla quale si puo' arrivare, setaccaiando la massa d'informazione. Abbiamo il compito pero' si essere colti, migliorare la nostra conoscenza ed avere grande esperienza di vita. In pratica saper spulciare fra decine e decine d'articoli e SAPERE qual'e' la vrita' nascosta. Al momento comuqnque, anche odiando questo sfasciume di informazione, pubblicia', faziosita' io trovo il tutto affascinante. Se prima per conoscere e sapere dovevo trovare e poi studiare una montagna di libr, adesso ho tutto a portata di mano. Un vero miracolo , il tutto avvenuto in una decina di anni, almeno per me, fra la fie degli anni 80 e la fine degli anni 90.
la mia esperienza mi dice che qualche decennio fa era piu facile ingannare le persone, di solito le persone (collettivamente masse) attingevano le informazioni a una sola fonte, il comunista coprava l'unità, il democristiano il corriere ecc... quello che scriveva quel determinato giornale veniva di solito considerato "la verità" i vari telegiornali erano abbastanza superficiali e neutrali da non spostare sostanzialmente l'opinione di massa.ihealyou ha scritto: 5 dic 2022, 20:29 Negli ultimi anni si è inasprito quello che è ormai il trend della disinformazione. A partire dai tuttologi sul web (semi-cit di una bellissima canzone di Francesco Gabbani), dall'impoverimento intellettuale delle masse e soprattutto dalla facilità con la quale quest'ultima viene mossa a favore di pochi, si fa ormai molta fatica a distinguere (almeno rispetto a qualche decennio fa) tra quello ciò che è "vero" e ciò che è "falso", indipendentemente dal livello culturale di una persona.
oggi come allora, siamo un popolo verboso, di un articolo di due pagine di solito puoi concentrare la notizia in dieci righe, e a volte non riesci neppure a trovare le dieci righe dove dice qualcosa di concreto.ihealyou ha scritto: 5 dic 2022, 20:29 Esempio molto pratico: un paio d'anni fa se leggevi qualcosa in un'enciclopedia o su un articolo di giornale (salvo rari periodi storici influenzati dalla propaganda dei mass media), potevi avere - dopo un'accurata lettura - un'idea certa di almeno il 75% del contenuto letto.
e siamo arrivati al nocciolo della questione, come distinguere il vero dal falso?ihealyou ha scritto: 5 dic 2022, 20:29 Oggi invece siamo bombardati da titoli acchiappaclick, articoli falsi, fonti inesistenti, gente che esprime ovunque le proprie "opinioni" spacciandole per verità, e dulcis in fundo, giornalacci che pubblicano costantemente articoli penosi pur di racimolare qualche click in più. Tutto ciò ha portato dunque ad una grandissima confusione di informazione che sembra ormai difficile da placare.
Cosa ne pensate al riguardo e soprattutto, in che modo pensate che si possa risolvere la questione (se vi è un modo?)
apprezzo il WEB, ma ha i suoi limiti, è vero che c'è (quasi) tutto, ma del TUTTO è solo la parte superficiale, se vuoi approfondire un qualsiasi argomento devi per forza ricorrere ai vecchi cari libri, e i giovani che si affidano quasi totalmente a internet rimangono con una cultura da TikTok.Sayon ha scritto: 5 dic 2022, 22:50(Cisono cascato di nuovo, Susate il pasticcio)nerorosso ha scritto: 5 dic 2022, 22:19
Io penso che bisogna saper discernere "cum grano salis" tra ciò che si vede/legge.
La propaganda ha in sé anche qualcosa di vero, ma queste verità occorre cercarle come si suol dire col lanternino. Poi la verità vera viene magari detta un giorno, forse come "voce dal sen fuggita", e poi il giorno dopo negata o cancellata dal web.
Insomma si torna al concetto di partenza, occorre saper discernere. Ma con l'analfabetismo funzionale, e la sempre minore capacità di concentrazione che contraddistingue sempre più persone, questa capacità diventa sempre più rara...
D'accordo con Nerorosso. L' abilita', anziil dovere, sta nel saper discernere. E'vero che ci si ubriaca per l' eccesso di informazione, ma,sipuo' divenire sufficientemente esperti per saper sfruttaare, falsita' questa abbondanza d'informazione al 70-90% errata, deformata, fazios, arrivendone al "grano" . Alla piccola gemma di verita' alla quale si puo' arrivare, setaccaiando la massa d'informazione. Abbiamo il compito pero' si essere colti, migliorare la nostra conoscenza ed avere grande esperienza di vita. In pratica saper spulciare fra decine e decine d'articoli e SAPERE qual'e' la vrita' nascosta. Al momento comuqnque, anche odiando questo sfasciume di informazione, pubblicia', faziosita' io trovo il tutto affascinante. Se prima per conoscere e sapere dovevo trovare e poi studiare una montagna di libr, adesso ho tutto a portata di mano. Un vero miracolo , il tutto avvenuto in una decina di anni, almeno per me, fra la fie degli anni 80 e la fine degli anni 90.
Ma A Bruxelles ogni tre per due s'alza un minchione di burocrate che spara, tanto é gratis, la sua cazzata del giorno .porterrockwell ha scritto: 6 dic 2022, 9:52 Concordo con Sayon e Nerorosso. La gente non viene più istruita a ragionare a farsi domande.
Faccio un esempio. Si parla a distesa del futuro green e senza fossile. Politici ed opinionisti propongono date di transizione dal fossile al green.
Ora nessuno dice o sa quanto costa ora il chilowattora green rispetto a quello fossile. Allora chi ascolta le dotte disquisizioni si potrebbe chiedere: "Se ora il chilowattora green costasse, ad esempio, tre volte quello fossile, come si fa a proporre date di transizione? Prima si arriva con la ricerca ad un costo decente poi la transizione arriva per forza specie poi se il green arriva a costare meno".
Da sempre l'antidoto alla disinformazione è la Cultura. Senza kappa.ihealyou ha scritto: 5 dic 2022, 20:29 Negli ultimi anni si è inasprito quello che è ormai il trend della disinformazione. A partire dai tuttologi sul web (semi-cit di una bellissima canzone di Francesco Gabbani), dall'impoverimento intellettuale delle masse e soprattutto dalla facilità con la quale quest'ultima viene mossa a favore di pochi, si fa ormai molta fatica a distinguere (almeno rispetto a qualche decennio fa) tra quello ciò che è "vero" e ciò che è "falso", indipendentemente dal livello culturale di una persona. Esempio molto pratico: un paio d'anni fa se leggevi qualcosa in un'enciclopedia o su un articolo di giornale (salvo rari periodi storici influenzati dalla propaganda dei mass media), potevi avere - dopo un'accurata lettura - un'idea certa di almeno il 75% del contenuto letto.
Oggi invece siamo bombardati da titoli acchiappaclick, articoli falsi, fonti inesistenti, gente che esprime ovunque le proprie "opinioni" spacciandole per verità, e dulcis in fundo, giornalacci che pubblicano costantemente articoli penosi pur di racimolare qualche click in più. Tutto ciò ha portato dunque ad una grandissima confusione di informazione che sembra ormai difficile da placare.
Cosa ne pensate al riguardo e soprattutto, in che modo pensate che si possa risolvere la questione (se vi è un modo?)
............e sempre, da sempre e oggi più che mai sempre meno persone cercano di approfondire una notizia privilegiando l'usa-lancia-e-getta-la-merda, chi perché proprio non ne ha il tempo e chi perché proprio non ci arriva .Valerio ha scritto: 9 dic 2022, 6:54Da sempre l'antidoto alla disinformazione è la Cultura. Senza kappa.ihealyou ha scritto: 5 dic 2022, 20:29 Negli ultimi anni si è inasprito quello che è ormai il trend della disinformazione. A partire dai tuttologi sul web (semi-cit di una bellissima canzone di Francesco Gabbani), dall'impoverimento intellettuale delle masse e soprattutto dalla facilità con la quale quest'ultima viene mossa a favore di pochi, si fa ormai molta fatica a distinguere (almeno rispetto a qualche decennio fa) tra quello ciò che è "vero" e ciò che è "falso", indipendentemente dal livello culturale di una persona. Esempio molto pratico: un paio d'anni fa se leggevi qualcosa in un'enciclopedia o su un articolo di giornale (salvo rari periodi storici influenzati dalla propaganda dei mass media), potevi avere - dopo un'accurata lettura - un'idea certa di almeno il 75% del contenuto letto.
Oggi invece siamo bombardati da titoli acchiappaclick, articoli falsi, fonti inesistenti, gente che esprime ovunque le proprie "opinioni" spacciandole per verità, e dulcis in fundo, giornalacci che pubblicano costantemente articoli penosi pur di racimolare qualche click in più. Tutto ciò ha portato dunque ad una grandissima confusione di informazione che sembra ormai difficile da placare.
Cosa ne pensate al riguardo e soprattutto, in che modo pensate che si possa risolvere la questione (se vi è un modo?)