Fosforo31 ha scritto: ↑14 mag 2024, 20:48
Leno Lazzari ha scritto: ↑14 mag 2024, 19:09
Non li apro neanche, tanta é la credibiilità di quell'insulso
tazebao di partito .
Ma che tazebao! Qui si parla di
INTERCETTAZIONI cioè di amabili chiacchierate private di una simpatica cricca di amiconi, affaristi (con appalti pubblici) e politici (con ruoli pubblici) che discutono d'amore e d'accordo su come spendere nel modo più generoso e piacevole (per loro) i soldi dei contribuenti. Se ti rifiuti di leggere le intercettazioni, con il prossimo "bavaglio" di Nordio non avrai problemi: non ne hai bisogno. Ti imbavagli e ti bendi gli occhi da solo.
Caro Fosforo il tuo errore di fondo, e' aver invocato Tangentopoli e Di Pietro
(uno che ancora non si sa ancora come abbia rucvuto una laurea in legge) come i tuoi eroi. Eppure Tangentopoli, e il suo immediato follov up da parte della Magistratura Democratica
(come fanno i magistrati a "schierarsi" politicamente, se il loro compito e' di essere "ciechi" come la vera Giustizia),fece capire a tutti gli Italiani che si era di fronte ad una vera congiura politica. Ricordo bene come il PCI, partito corroto e all' epoca finanziato dalla Russia, fu l'unico partito esente da colpe. Un vero
colpo di stato, che solo un uomo esterno alla politica e di enorme capacita' come Berlusconi, pote' sventare e riportare a valide elezioni politiche. Il resto e' storia recente: Berlusconi divene l' uomo piu perseguitato della storia d' Italia. La giustizia italiana va riformata dalle radici perche oltre che politicamente compromessa, e' anche incredibilmente inefficiente e faziosa. Cuanto alle intercettazioni furono abusate in maniera vrgognoda: le "feste" di Berlusconi valsero 380,000 intercettazioni di persone solo colpevoli di esserci stati. Nello stesso periodo, la mafia, la camorra e le ndranghete furono lasciate in pace. Ora non entro nel caso Toti, ma non vorrei che si ritornasse al passato fin troppo recente.
Per la legge, si e' innocenti finche il reato verra' provato ed invito chiunue del PD a lanciare la prima pietra, se su sentono esenti da colpe.