FORUM POLITICO - Forum di Politica - Discussioni politiche

Se si invecchia ??...naturale che si pensi che si dovra'...morire...e cio' vi assicuro non e' molto conciliante col...vissuto , ma l'incoscenza umana , una intelligenza spesso sprecata...gratifica cosi' il piacere delle...scopate .

Si' !! , vi sono i mezzi , oggi...ma non da ieri e nei millenni trascorsi , per evitare il sorgere di nuove vite...ma e' ancor piu' strano che , non si parli mai dei possibili rimorsi , nei genitori , del tremendo regalo che faranno poi ai loro figli , ossia ??...con le poi vite/morti nel quando delle esistenze , dei loro stessi...figli .

Insomma ??...vivere significa poi...morire , e credo che cio' non piaccia a nessuno...ma quello che sta succedendo a me...il dover morire , ha una sola consolazione...non aver castigato con le loro stesse morti...i figli che non ho mai ne...voluto ne avuto .

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Quasipreciso ha scritto: ↑26 gen 2022, 6:26 Se si invecchia ??...naturale che si pensi che si dovra'...morire...e cio' vi assicuro non e' molto conciliante col...vissuto , ma l'incoscenza umana , una intelligenza spesso sprecata...gratifica cosi' il piacere delle...scopate .

Si' !! , vi sono i mezzi , oggi...ma non da ieri e nei millenni trascorsi , per evitare il sorgere di nuove vite...ma e' ancor piu' strano che , non si parli mai dei possibili rimorsi , nei genitori , del tremendo regalo che faranno poi ai loro figli , ossia ??...con le poi vite/morti nel quando delle esistenze , dei loro stessi...figli .

Insomma ??...vivere significa poi...morire , e credo che cio' non piaccia a nessuno...ma quello che sta succedendo a me...il dover morire , ha una sola consolazione...non aver castigato con le loro stesse morti...i figli che non ho mai ne...voluto ne avuto .
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Non avere figli significa sentirsi cosi poco importante da non volersi riprodurre.
Un genitore ha creato una vita. Una vita che creera' altre vite, alcune delle quale incredibili.
Se tu vedi la vita in maniera cosi' nera, e' perche evidentemente hai avuta una vita grama e senza interessi. Ma questo non significa che i tuoi (eventuali) figli la vedano nella stessa manera.
La vita puo' essere incredibilmente bella ed e' giusto farla godere anche ad altri.
Sono ben pochi i figli che rimproveranno i loro genitori di avergli dato la vita.

Quasipreciso ha scritto: ↑26 gen 2022, 6:26 Se si invecchia ??...naturale che si pensi che si dovra'...morire...e cio' vi assicuro non e' molto conciliante col...vissuto , ma l'incoscenza umana , una intelligenza spesso sprecata...gratifica cosi' il piacere delle...scopate .

Si' !! , vi sono i mezzi , oggi...ma non da ieri e nei millenni trascorsi , per evitare il sorgere di nuove vite...ma e' ancor piu' strano che , non si parli mai dei possibili rimorsi , nei genitori , del tremendo regalo che faranno poi ai loro figli , ossia ??...con le poi vite/morti nel quando delle esistenze , dei loro stessi...figli .

Insomma ??...vivere significa poi...morire , e credo che cio' non piaccia a nessuno...ma quello che sta succedendo a me...il dover morire , ha una sola consolazione...non aver castigato con le loro stesse morti...i figli che non ho mai ne...voluto ne avuto .

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Ma chettifrega se devi morire dopo aver vissuto ?
Pensa te che fregatura si prendono quelli che muoiono senza averlo fatto....e non mi riferisco ai neonati ma agli anziani

Gasiot ha scritto: ↑26 gen 2022, 16:18

Quasipreciso ha scritto: ↑26 gen 2022, 6:26 Se si invecchia ??...naturale che si pensi che si dovra'...morire...e cio' vi assicuro non e' molto conciliante col...vissuto , ma l'incoscenza umana , una intelligenza spesso sprecata...gratifica cosi' il piacere delle...scopate .

Si' !! , vi sono i mezzi , oggi...ma non da ieri e nei millenni trascorsi , per evitare il sorgere di nuove vite...ma e' ancor piu' strano che , non si parli mai dei possibili rimorsi , nei genitori , del tremendo regalo che faranno poi ai loro figli , ossia ??...con le poi vite/morti nel quando delle esistenze , dei loro stessi...figli .

Insomma ??...vivere significa poi...morire , e credo che cio' non piaccia a nessuno...ma quello che sta succedendo a me...il dover morire , ha una sola consolazione...non aver castigato con le loro stesse morti...i figli che non ho mai ne...voluto ne avuto .
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Ma chettifrega se devi morire dopo aver vissuto ?

Pensa te che fregatura si prendono quelli che muoiono senza averlo fatto....e non mi riferisco ai neonati ma agli anziani

In realta' muore soltanto il corpo. Per la maggior parte delle persone, la vita continua, in forma diversa, per vari millenni. E comunque lo scopo della vita, per ogni essere umano, animale e vegetale e' quello di vivere, essere produttivi e riprodursi.

Certo , il vivevendo avendo fatto figli e' un premio...infatti sono tutti "cassi" suoi...e del suo trascorrere per chi li ha fatti , ma e' invecchiando e invecchiando che poi si raggiungono certe cosiderazioni...quasi quasi penso che , nelle loro esistenze , i padri sconteranno poi nelle loro maturita' i loro martirii esistenziali .

Vi sono , anche se rare...diversificazioni paternali , quelle dei padri che spariscono ignorando per sempre presente , passato e futuro di figli avuti e poi mai piu' da loro riconosciuti/esistiti...tale e quale come avviene nel mondo di alqune di diverse esistenze...certo noi habbiamo nell'umanita'...una identita' preziosa...ma sempre con certe sentite responsabilita' che , per chi le ha sapute evitare...gli consolano poi le loro...fini , io sono tra questi ultimi...perche' schifato dalla mia coscienza...quella acquisita mano a mano della mia crescita ed...esperienza .

Morire ??...certo che non piace a nessuno...vivere e' come saper fare...la politica...ma e' nella politica di oggi , molto di piu' di quella dei ieri trascorsi , che lo schifo ti assale...ti tormenta e l'avere bien vissuto , fara' anche un ben morire...senza rimorsi per i figli non voluti e non avuti...e' dagli 80anni che si cominciano fare certe...rifelssioni...per chi mi legge ??...prima arrivaci agli 80 e poi ne parleremo...

Come dico ai giovani di oggi ??...sono tutti "cassi"...tuoi !! .

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Quasipreciso ha scritto: ↑27 gen 2022, 0:18 Certo , il vivevendo avendo fatto figli e' un premio...infatti sono tutti "cassi" suoi...e del suo trascorrere per chi li ha fatti , ma e' invecchiando e invecchiando che poi si raggiungono certe cosiderazioni...quasi quasi penso che , nelle loro esistenze , i padri sconteranno poi nelle loro maturita' i loro martirii esistenziali .

Vi sono , anche se rare...diversificazioni paternali , quelle dei padri che spariscono ignorando per sempre presente , passato e futuro di figli avuti e poi mai piu' da loro riconosciuti/esistiti...tale e quale come avviene nel mondo di alqune di diverse esistenze...certo noi habbiamo nell'umanita'...una identita' preziosa...ma sempre con certe sentite responsabilita' che , per chi le ha sapute evitare...gli consolano poi le loro...fini , io sono tra questi ultimi...perche' schifato dalla mia coscienza...quella acquisita mano a mano della mia crescita ed...esperienza .

Morire ??...certo che non piace a nessuno...vivere e' come saper fare...la politica...ma e' nella politica di oggi , molto di piu' di quella dei ieri trascorsi , che lo schifo ti assale...ti tormenta e l'avere bien vissuto , fara' anche un ben morire...senza rimorsi per i figli non voluti e non avuti...e' dagli 80anni che si cominciano fare certe...rifelssioni...per chi mi legge ??...prima arrivaci agli 80 e poi ne parleremo...

Come dico ai giovani di oggi ??...sono tutti "cassi"...tuoi !! .

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Il periodo piu bello della mia vita fu quando riusccii a vivere con mia moglie e figli in varie parti del mondo. Ed ero giovane sai? A 31 anni avevo gia' tre figli eppure avevo gia vissuto in tre continenti. Ostacolo alla mia carriera? No. L' avere la responsabilita'per mogli e figli fu un incentivo per me per avere successo nella mia carriera. A 50 anni, la piu grande soddisfazione della mia vita fu d'aver fatto crescere forti e sani 5 figli ed averli visti studiare e divenire professionisti. Divenuto piu' anziano, ma assolutamente piu' giovane di tanti "vecchi" quarantenni, ho visto 9 nipoti ( e forse diventeranno di piu) fare o facendo lo stesso. Ho fatto il mio dovere di padre e la societa' godra' di tante nuove vite, utili ed attive . Adesso, sinceramente, la cosa piu BELLA che vedo, la cosa che piu mi lascia ammirato e' veder una coppia di coniugi accompagnata da bambini. Perche'? perche in loro io vedo la vera vita, una vita attiva e produttiva, senza eccessivi vizi ed egoismi. Una vita che VALE. In pratica ricorda: l' amore che riceverai e' uguale all' amore che dai.
(Non l'ho detto io: l' ha detto Paul Mcartney dei Beatles in una delle sue canzoni)

Sayon ha scritto: ↑26 gen 2022, 14:21

Quasipreciso ha scritto: ↑26 gen 2022, 6:26 Se si invecchia ??...naturale che si pensi che si dovra'...morire...e cio' vi assicuro non e' molto conciliante col...vissuto , ma l'incoscenza umana , una intelligenza spesso sprecata...gratifica cosi' il piacere delle...scopate .

Si' !! , vi sono i mezzi , oggi...ma non da ieri e nei millenni trascorsi , per evitare il sorgere di nuove vite...ma e' ancor piu' strano che , non si parli mai dei possibili rimorsi , nei genitori , del tremendo regalo che faranno poi ai loro figli , ossia ??...con le poi vite/morti nel quando delle esistenze , dei loro stessi...figli .

Insomma ??...vivere significa poi...morire , e credo che cio' non piaccia a nessuno...ma quello che sta succedendo a me...il dover morire , ha una sola consolazione...non aver castigato con le loro stesse morti...i figli che non ho mai ne...voluto ne avuto .
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Non avere figli significa sentirsi cosi poco importante da non volersi riprodurre.
Un genitore ha creato una vita. Una vita che creera' altre vite, alcune delle quale incredibili.
Se tu vedi la vita in maniera cosi' nera, e' perche evidentemente hai avuta una vita grama e senza interessi. Ma questo non significa che i tuoi (eventuali) figli la vedano nella stessa manera.
La vita puo' essere incredibilmente bella ed e' giusto farla godere anche ad altri.
Sono ben pochi i figli che rimproveranno i loro genitori di avergli dato la vita.

Poro Carletto che figli non li ha.....ovvero ...forse ne ho tanti,ma sparsi per il mondo e sconosciuti!!!!
Cosa mi sto perdendo?
Molto ,moltissimo...il piacere di notti insonni,le pisciate nel materasso del letto principale,lo sputacchiamento su maglioni,camice,pantaloni .... le notti insonni passate a cercare di addormentarli...e questi sono solo i prodromi piacevoli quando son piccoli...poi crescono..... e i piaceri si moltiplicano senza fine e quantita'...insieme ai tuoi problemi continui si sommano anche i loro e che ti donano a piene mani...( che si sommano ai tuoi)..mentre pensi al momento della nascita e che li hai costretti anche a vivere in questa valle di lacrime per poi morire giovani o anziani,bene o male.
Che ci vuoi fare o mio amato Sayonne...se la vita è come una scaletta da pollaio?
Corta e piena di merda!
Mica tutti hanno la fortuna di avere una vita bella,piena,e soddisfacente......anzi per i piu' è la solita scaletta da pollaio. che sali ogni giorno per essere poi legato alla macina per fare farina da grano che non ti spettera' se non per gli avanzi che cadono in terra.
Sono visioni diverse della vita....ma il Carletto accontentandosi di poco ...buon cibo, buon vino e bella topa affronta lo svolgere del filo del suo gomitolo della vita felice e rincoglionito!E senza figli,ritenendo di non essere tamente egoista da costringere anche altri ,i figli,a vivere in questa valle di lacrime,di desolazione e di disperazione.
Buon per te Sayonne....e te lo dico di 'quore' che hai vissuto 3/4 di vita felice....sei stato uno dei pochi fortunati!!!!!!!
le lacrime sono mie.....
PS:Heyoka sei pregato di non commentarmi!!!!!!Potrei diventare un verre idrofobo....

Quasipreciso ha scritto: ↑27 gen 2022, 0:18 Certo , il vivevendo avendo fatto figli e' un premio...infatti sono tutti "cassi" suoi...e del suo trascorrere per chi li ha fatti , ma e' invecchiando e invecchiando che poi si raggiungono certe cosiderazioni...quasi quasi penso che , nelle loro esistenze , i padri sconteranno poi nelle loro maturita' i loro martirii esistenziali .

Vi sono , anche se rare...diversificazioni paternali , quelle dei padri che spariscono ignorando per sempre presente , passato e futuro di figli avuti e poi mai piu' da loro riconosciuti/esistiti...tale e quale come avviene nel mondo di alqune di diverse esistenze...certo noi habbiamo nell'umanita'...una identita' preziosa...ma sempre con certe sentite responsabilita' che , per chi le ha sapute evitare...gli consolano poi le loro...fini , io sono tra questi ultimi...perche' schifato dalla mia coscienza...quella acquisita mano a mano della mia crescita ed...esperienza .

Morire ??...certo che non piace a nessuno...vivere e' come saper fare...la politica...ma e' nella politica di oggi , molto di piu' di quella dei ieri trascorsi , che lo schifo ti assale...ti tormenta e l'avere bien vissuto , fara' anche un ben morire...senza rimorsi per i figli non voluti e non avuti...e' dagli 80anni che si cominciano fare certe...rifelssioni...per chi mi legge ??...prima arrivaci agli 80 e poi ne parleremo...

Come dico ai giovani di oggi ??...sono tutti "cassi"...tuoi !! .

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Il bello della vita è vivere. Felicità, dolore, fortuna e disgrazia, ne è tutto parte. Con la vita hai ricevuto un dono meraviglioso, dando amore lo hai condiviso.

La morte? Non è la fine, forse è un pit stop, non lo sappiamo, la Fede è una promessa ed una speranza. Ma la morte è quella che dà significato al tutto. Se la vita fosse infinita, la vita diventerebbe inutile e noiosa. La morte può fare paura ma dà valore alla vita.

Quando ti è stata donata la vita hai iniziato il tuo viaggio verso la morte, e lo sapevi, e saperlo è quello che ha dato un sapore a tutto quello che sei stato e che sei. Gioie e dolori. Quello che pesa è l'amore che hai ricevuto e che hai dato. O che non hai dato.

Vivi consapevole che la vita è un premio.

La vita un premio?
Per certuni senz'altro.
Per altri proprio no.
I soldi ti consolano e ti danno effimera soddisfazione ed effimere sicurezze.
Aveva sicuramente ragione Frank Sinatra che disse molto sinceramente che "piangere su una panchina in un parco è peggio che piangere sul divano di una Rolls Royce" ma, alla fine, piangi lo stesso.
Credo che il segreto è evitare ostentatamente di guardare le vite degli altri, ciò che possiedono, soprattutto evitare di guardare ed invidiare chi ha molto di più di te e rivalutare forzatamente e con convinzione quello che noi abbiamo.
Ci accorgeremmo che ciò che abbiamo e sottovalutiamo, è prezioso per molte persone che ci circondano.

E' molto duro riuscirci, ma se ci si riesce, si trova un po' di serenità.

INEDITO ha scritto: ↑27 gen 2022, 9:19 La vita un premio?
Per certuni senz'altro.
Per altri proprio no.
I soldi ti consolano e ti danno effimera soddisfazione ed effimere sicurezze.
Aveva sicuramente ragione Frank Sinatra che disse molto sinceramente che "piangere su una panchina in un parco è peggio che piangere sul divano di una Rolls Royce" ma, alla fine, piangi lo stesso.
Credo che il segreto è evitare ostentatamente di guardare le vite degli altri, ciò che possiedono, soprattutto evitare di guardare ed invidiare chi ha molto di più di te e rivalutare forzatamente e con convinzione quello che noi abbiamo.
Ci accorgeremmo che ciò che abbiamo e sottovalutiamo, è prezioso per molte persone che ci circondano.

E' molto duro riuscirci, ma se ci si riesce, si trova un po' di serenità.

Quindi per te, la vita è una condanna?

Ti faccio un esempio semplice: gli ebrei hanno patito l'inferno con sofferenze indicibili, e molti hanno cessato la loro vita avendo negli occhi l'interno di un lager. Ma molti ne sono usciti ed hanno ripreso a vivere.

Certo segnati dalla vita, ma hanno avuto figli e nipoti. Puoi dire che per questi ultimi la vita sia stata una condanna? Io ho parlato con alcuni di loro, con tanto di numero sul braccio, e nessuno di loro ha maledetto la vita.

Valerio ha scritto: ↑27 gen 2022, 10:03

INEDITO ha scritto: ↑27 gen 2022, 9:19 La vita un premio?
Per certuni senz'altro.
Per altri proprio no.
I soldi ti consolano e ti danno effimera soddisfazione ed effimere sicurezze.
Aveva sicuramente ragione Frank Sinatra che disse molto sinceramente che "piangere su una panchina in un parco è peggio che piangere sul divano di una Rolls Royce" ma, alla fine, piangi lo stesso.
Credo che il segreto è evitare ostentatamente di guardare le vite degli altri, ciò che possiedono, soprattutto evitare di guardare ed invidiare chi ha molto di più di te e rivalutare forzatamente e con convinzione quello che noi abbiamo.
Ci accorgeremmo che ciò che abbiamo e sottovalutiamo, è prezioso per molte persone che ci circondano.

E' molto duro riuscirci, ma se ci si riesce, si trova un po' di serenità.

Quindi per te, la vita è una condanna?

Ti faccio un esempio semplice: gli ebrei hanno patito l'inferno con sofferenze indicibili, e molti hanno cessato la loro vita avendo negli occhi l'interno di un lager. Ma molti ne sono usciti ed hanno ripreso a vivere.

Certo segnati dalla vita, ma hanno avuto figli e nipoti. Puoi dire che per questi ultimi la vita sia stata una condanna? Io ho parlato con alcuni di loro, con tanto di numero sul braccio, e nessuno di loro ha maledetto la vita.

Gia'....una condanna o no?
Si potrebbe optare per condanna,senz'altro.....visto che la vita è tutta tribolazione ,anche per i ricchi non solo per chi non ha nulla.
Ma non lo diro' perche' la vita è diversa per ognuno,come il modo di affrontarla e di viverla.
Di certo è che una volta nato,sei destinato a combattere ogni giorno per tutto,salute compresa... per poi morire!
Ci sono tantissimi casi umani che hanno figli,magari bellissimi e intelligenti,la storia degli ebrei è solo un piccolo esempio (piccolo non è scelto a caso come aggettivo).... terribile ma transitorio.
Io sto pensando a chi convive tutta la vita con cancro,senza gambe,con un figlio handicappato,cieco...che per tutta la vita deve soffrire....e magari mette al mondo altri figli.A chi perde il lavoro a cinquant'anni con moglie e figli a carico e non riesce piu' a mettere insieme pane e companatico da offrire alla famiglia e vive grazie alla Caritas,a chi muore di freddo sotto un ponte...a chi affoga,a chi viene stritolato da un ingranaggio lavorando,a chi cade da un'impalcatura ,a chi ricchissimo a trenta o quarant'anni si ammala di una malattia incurabile...chi perde un figlio giovane ecc..eccc...
La vita è fatta di momenti belli ,appunto solo momenti, e pochissimi,a fronte di un tempo infinito di tribolazioni fino alla morte.
Bastano quei pochi momenti a compensare le tribolazioni quotidiane ?
La valutazione a chi sta vivendo se la vita è bella o la vita è una condanna ed è solo una valutazione soggettiva per chi spinto dall'istinto di spravvivenza la vive.

carletto3 ha scritto: ↑27 gen 2022, 13:35

Valerio ha scritto: ↑27 gen 2022, 10:03

Quindi per te, la vita è una condanna?

Ti faccio un esempio semplice: gli ebrei hanno patito l'inferno con sofferenze indicibili, e molti hanno cessato la loro vita avendo negli occhi l'interno di un lager. Ma molti ne sono usciti ed hanno ripreso a vivere.

Certo segnati dalla vita, ma hanno avuto figli e nipoti. Puoi dire che per questi ultimi la vita sia stata una condanna? Io ho parlato con alcuni di loro, con tanto di numero sul braccio, e nessuno di loro ha maledetto la vita.

Gia'....una condanna o no?
Si potrebbe optare per condanna,senz'altro.....visto che la vita è tutta tribolazione ,anche per i ricchi non solo per chi non ha nulla.
Ma non lo diro' perche' la vita è diversa per ognuno,come il modo di affrontarla e di viverla.
Di certo è che una volta nato,sei destinato a combattere ogni giorno per tutto,salute compresa... per poi morire!
Ci sono tantissimi casi umani che hanno figli,magari bellissimi e intelligenti,la storia degli ebrei è solo un piccolo esempio (piccolo non è scelto a caso come aggettivo).... terribile ma transitorio.
Io sto pensando a chi convive tutta la vita con cancro,senza gambe,con un figlio handicappato,cieco...che per tutta la vita deve soffrire....e magari mette al mondo altri figli.A chi perde il lavoro a cinquant'anni con moglie e figli a carico e non riesce piu' a mettere insieme pane e companatico da offrire alla famiglia e vive grazie alla Caritas,a chi muore di freddo sotto un ponte...a chi affoga,a chi viene stritolato da un ingranaggio lavorando,a chi cade da un'impalcatura ,a chi ricchissimo a trenta o quarant'anni si ammala di una malattia incurabile...chi perde un figlio giovane ecc..eccc...
La vita è fatta di momenti belli ,appunto solo momenti, e pochissimi,a fronte di un tempo infinito di tribolazioni fino alla morte.
Bastano quei pochi momenti a compensare le tribolazioni quotidiane ?
La valutazione a chi sta vivendo se la vita è bella o la vita è una condanna ed è solo una valutazione soggettiva per chi spinto dall'istinto di spravvivenza la vive.

Ti perdi nei particolari.

Valerio ha scritto: ↑27 gen 2022, 10:03

INEDITO ha scritto: ↑27 gen 2022, 9:19 La vita un premio?
Per certuni senz'altro.
Per altri proprio no.
I soldi ti consolano e ti danno effimera soddisfazione ed effimere sicurezze.
Aveva sicuramente ragione Frank Sinatra che disse molto sinceramente che "piangere su una panchina in un parco è peggio che piangere sul divano di una Rolls Royce" ma, alla fine, piangi lo stesso.
Credo che il segreto è evitare ostentatamente di guardare le vite degli altri, ciò che possiedono, soprattutto evitare di guardare ed invidiare chi ha molto di più di te e rivalutare forzatamente e con convinzione quello che noi abbiamo.
Ci accorgeremmo che ciò che abbiamo e sottovalutiamo, è prezioso per molte persone che ci circondano.

E' molto duro riuscirci, ma se ci si riesce, si trova un po' di serenità.

Quindi per te, la vita è una condanna?

Ti faccio un esempio semplice: gli ebrei hanno patito l'inferno con sofferenze indicibili, e molti hanno cessato la loro vita avendo negli occhi l'interno di un lager. Ma molti ne sono usciti ed hanno ripreso a vivere.

Certo segnati dalla vita, ma hanno avuto figli e nipoti. Puoi dire che per questi ultimi la vita sia stata una condanna? Io ho parlato con alcuni di loro, con tanto di numero sul braccio, e nessuno di loro ha maledetto la vita.

Beh, io non ho detto che è una condanna.
Ci siamo trovati iscritti a questo gioco , su questo meraviglioso palco che è la vita, senza sapere se abbiamo scelto o no di giocare e di vivere.
Ci siamo trovati a spendere le giornate, ognuno con le proprie angosce reali o immaginarie, con le proprie gioie e speranze.
Come qualcuno ha scritto giustamente , asserire che la vita è una gioia o una condanna, è una decisione soggettiva, che prescinde da ciò che abbiamo sottomano.
Si può essere miliardari e affermati e suicidarsi, come successe al figlio degli Agnelli, il povero Edoardo, o all'attore protagonista di "attimo fuggente" oppure vivere una vita tra gli stenti ma rimanere sereni o, ancora, passare dall'inferno di ben 4 lager e arrivare a 97 anni ( come l'anziano in TV ieri).
Tutto è soggettivo.
Credo che per rendere la vita bella di essere vissuta, è importante ripetersi continuamente che essa è solo un gioco e che nulla dura per sempre; che nessuno è totalmente felice anche se possiede molto più di te e che la serenità bisogna trovarla all'interno di se stessi, facendo fatica certo , ma ostinandosi a cercarla ogni santo giorno.

INEDITO ha scritto: ↑28 gen 2022, 9:35

Valerio ha scritto: ↑27 gen 2022, 10:03

Quindi per te, la vita è una condanna?

Ti faccio un esempio semplice: gli ebrei hanno patito l'inferno con sofferenze indicibili, e molti hanno cessato la loro vita avendo negli occhi l'interno di un lager. Ma molti ne sono usciti ed hanno ripreso a vivere.

Certo segnati dalla vita, ma hanno avuto figli e nipoti. Puoi dire che per questi ultimi la vita sia stata una condanna? Io ho parlato con alcuni di loro, con tanto di numero sul braccio, e nessuno di loro ha maledetto la vita.

Beh, io non ho detto che è una condanna.
Ci siamo trovati iscritti a questo gioco , su questo meraviglioso palco che è la vita, senza sapere se abbiamo scelto o no di giocare e di vivere.
Ci siamo trovati a spendere le giornate, ognuno con le proprie angosce reali o immaginarie, con le proprie gioie e speranze.
Come qualcuno ha scritto giustamente , asserire che la vita è una gioia o una condanna, è una decisione soggettiva, che prescinde da ciò che abbiamo sottomano.
Si può essere miliardari e affermati e suicidarsi, come successe al figlio degli Agnelli, il povero Edoardo, o all'attore protagonista di "attimo fuggente" oppure vivere una vita tra gli stenti ma rimanere sereni o, ancora, passare dall'inferno di ben 4 lager e arrivare a 97 anni ( come l'anziano in TV ieri).
Tutto è soggettivo.
Credo che per rendere la vita bella di essere vissuta, è importante ripetersi continuamente che essa è solo un gioco e che nulla dura per sempre; che nessuno è totalmente felice anche se possiede molto più di te e che la serenità bisogna trovarla all'interno di se stessi, facendo fatica certo , ma ostinandosi a cercarla ogni santo giorno.

Pensando a questo post ho pensato a un Mago che dia a una bacchetta d'argento a una persona dicendogli: Ho deciso di darti il potere piu' grande del mondo. Quello di poter creare essere umani. Per te ho creato una delizia chiamata Donna che ti rendera' la creazione ancora piu bella.
La persona prende la bacchetta e poi decide che a lui interessa solo la donna, ma non la creazione dii essere umani. Vi pare che il Mago ne sara' compiaciuto? o che la decisione di chi ha ricevuto il Grande Potere sia da considerarsi giusta? Come minimo il Mago dira' " A questo str... egoista non daro' piu ne' il potere del creare essere umani, e ne' la donna il cui ultimo fine era di aiutarlo..

Valerio ha scritto: ↑27 gen 2022, 15:28

carletto3 ha scritto: ↑27 gen 2022, 13:35

Gia'....una condanna o no?
Si potrebbe optare per condanna,senz'altro.....visto che la vita è tutta tribolazione ,anche per i ricchi non solo per chi non ha nulla.
Ma non lo diro' perche' la vita è diversa per ognuno,come il modo di affrontarla e di viverla.
Di certo è che una volta nato,sei destinato a combattere ogni giorno per tutto,salute compresa... per poi morire!
Ci sono tantissimi casi umani che hanno figli,magari bellissimi e intelligenti,la storia degli ebrei è solo un piccolo esempio (piccolo non è scelto a caso come aggettivo).... terribile ma transitorio.
Io sto pensando a chi convive tutta la vita con cancro,senza gambe,con un figlio handicappato,cieco...che per tutta la vita deve soffrire....e magari mette al mondo altri figli.A chi perde il lavoro a cinquant'anni con moglie e figli a carico e non riesce piu' a mettere insieme pane e companatico da offrire alla famiglia e vive grazie alla Caritas,a chi muore di freddo sotto un ponte...a chi affoga,a chi viene stritolato da un ingranaggio lavorando,a chi cade da un'impalcatura ,a chi ricchissimo a trenta o quarant'anni si ammala di una malattia incurabile...chi perde un figlio giovane ecc..eccc...
La vita è fatta di momenti belli ,appunto solo momenti, e pochissimi,a fronte di un tempo infinito di tribolazioni fino alla morte.
Bastano quei pochi momenti a compensare le tribolazioni quotidiane ?
La valutazione a chi sta vivendo se la vita è bella o la vita è una condanna ed è solo una valutazione soggettiva per chi spinto dall'istinto di spravvivenza la vive.

Ti perdi nei particolari.

Ti faccio rispondere da Leonardo da Vinci:
'I dettagli fanno la perfezione e la perfezione non è un dettaglio."