Dove cercare Dio? Ovunque, ma la sua presenza si fa tangibile allorché ci rendiamo conto dei nostri limiti. Dio lo percepiamo percependo i nostri limiti.
Limiti di tempo
Limiti di spazio
Limiti di conoscenza
Limiti di azione
Limiti di percezione
Limiti di comprensione
Ognuno di questi limiti rappresenta una zona di confine per noi invalicabile. Ma al di là di ogni confne esiste, deve esistere qualcosa. È la che percepiamo la presenza di Dio, agente in (come GEP) e fuori di questo mondo.
Molti dicono che è inutile, cercarlo, in quanto,
QUANDO SERVE, loro dicono, che non risponde.
E se non risponde, secondo loro, significa che non esiste.
La vita è come un ponte, puoi attraversarla ma non costruirci una casa sopra.
(Proverbio dei Sioux)
heyoka ha scritto: ↑7 mar 2022, 7:34
Molti dicono che è inutile, cercarlo, in quanto,
QUANDO SERVE, loro dicono, che non risponde.
E se non risponde, secondo loro, significa che non esiste.
Allora cercano nel posto sbagliato, con orpelli inutili che li rende sordi e insensibili.
heyoka ha scritto: ↑7 mar 2022, 7:34
Molti dicono che è inutile, cercarlo, in quanto,
QUANDO SERVE, loro dicono, che non risponde.
E se non risponde, secondo loro, significa che non esiste.
Allora cercano nel posto sbagliato, con orpelli inutili che li rende sordi e insensibili.
Certo Ovidio che se mi entri a gamba tesa così, come posso dialogare sulla GEP, con certi fanatici ateisti come Carletto?
La vita è come un ponte, puoi attraversarla ma non costruirci una casa sopra.
(Proverbio dei Sioux)
La definizione di fanatico ateista è scorretta
L'Ateo in quanto dubbioso sulla leggenda raccontata lo considero solo uno scettico o un razionale
Però Dio in certi frangenti è utile cercarlo e qualcuno a modo suo lo trova ma non si fa carico dei limiti della logica
Se un uomo è uno stupido, non lo emancipi dalla sua stupidità col mandarlo all'università. Semplicemente lo trasformi in uno stupido addestrato, dieci volte più pericoloso
Desmond Bagley
Gasiot ha scritto: ↑7 mar 2022, 20:35
La definizione di fanatico ateista è scorretta
L'Ateo in quanto dubbioso sulla leggenda raccontata lo considero solo uno scettico o un razionale
Però Dio in certi frangenti è utile cercarlo e qualcuno a modo suo lo trova ma non si fa carico dei limiti della logica
Il dubbioso, credo venga definito agnostico.
Ma posso sbagliarmi.
La vita è come un ponte, puoi attraversarla ma non costruirci una casa sopra.
(Proverbio dei Sioux)
Gasiot ha scritto: ↑7 mar 2022, 20:35
La definizione di fanatico ateista è scorretta
L'Ateo in quanto dubbioso sulla leggenda raccontata lo considero solo uno scettico o un razionale
Però Dio in certi frangenti è utile cercarlo e qualcuno a modo suo lo trova ma non si fa carico dei limiti della logica
Il dubbioso, credo venga definito agnostico.
Ma posso sbagliarmi.
L'agnostico è chi non prende posizione. Non si pronuncia nè a favore nè contro.
A (alfa privativa) + Gnosis (conoscenza) = Agnosis ... non so!
heyoka ha scritto: ↑15 mar 2022, 16:47
Il dubbioso, credo venga definito agnostico.
Ma posso sbagliarmi.
L'agnostico è chi non prende posizione. Non si pronuncia nè a favore nè contro.
A (alfa privativa) + Gnosis (conoscenza) = Agnosis ... non so!
Mentre l' ateo???
Non ho studiato il greco ma dovrebbe essere
A ( Alfa privativa) + Teo ( Dio) =
Dio non esiste.
Senza se e senza ma.
Ma posso sbagliarmi.
E Carletto, almeno per il momento, lui crede solo al CAOS o al Caso.
Ma so che la mia religione che crede nel GIOCO della Gep, lo intriga.
Adesso so che se ne sta sull Aventino per un po', anch'io d' altronde me la sto spassando qualche settimana alle Canarie.
La vita è come un ponte, puoi attraversarla ma non costruirci una casa sopra.
(Proverbio dei Sioux)
Ovidio ha scritto: ↑16 mar 2022, 15:41
L'agnostico è chi non prende posizione. Non si pronuncia nè a favore nè contro.
A (alfa privativa) + Gnosis (conoscenza) = Agnosis ... non so!
Mentre l' ateo???
Non ho studiato il greco ma dovrebbe essere
A ( Alfa privativa) + Teo ( Dio) =
Dio non esiste.
Senza se e senza ma.
Ma posso sbagliarmi.
E Carletto, almeno per il momento, lui crede solo al CAOS o al Caso.
Ma so che la mia religione che crede nel GIOCO della Gep, lo intriga.
Adesso so che se ne sta sull Aventino per un po', anch'io d' altronde me la sto spassando qualche settimana alle Canarie.
Forse sarebbe meglio parlare di sacro, più che di religione. Ci si potrebbe intendere meglio. Religione in genere è qualcosa di complesso e strutturato, legato a popoli e storie, troppo individualizzato per essere accettato da tutti. Il senso del sacro invece immagino sia universale. Cambiano le forme, ma non le esigenze e le pulsioni spirituali. In realtà però mi vengono in mente patetiche riunioni interreligiose che non portano a nulla. Allora forse il movente delle religioni è solo quello di unire ed esaltare popoli, non elevare spiritualmente?
Fuck Europe by Victoria Nuland Amen and Awoman egalité
Vento ha scritto: ↑25 mar 2022, 15:55
Forse sarebbe meglio parlare di sacro, più che di religione. Ci si potrebbe intendere meglio. Religione in genere è qualcosa di complesso e strutturato, legato a popoli e storie, troppo individualizzato per essere accettato da tutti. Il senso del sacro invece immagino sia universale. Cambiano le forme, ma non le esigenze e le pulsioni spirituali. In realtà però mi vengono in mente patetiche riunioni interreligiose che non portano a nulla. Allora forse il movente delle religioni è solo quello di unire ed esaltare popoli, non elevare spiritualmente?
D'accordo con te sulla universalità del Sacro.
Le religioni nascono con la BUONA volontà di alcuni, nel rendere più consapevoli e partecipi gli uomini a questo loro bisogno primario.
Poi, come in tutte le azioni umane, il tempo logora e fa marcire anche i più succosi frutti che Madre Natura ci dona per il nostro sostentamento materiale.
Io non me la prendo con la banana perché dopo un po' marcisce e diventa immangiabile.
Vado a prendere una banana più fresca.
La vita è come un ponte, puoi attraversarla ma non costruirci una casa sopra.
(Proverbio dei Sioux)
Vento ha scritto: ↑25 mar 2022, 15:55
Forse sarebbe meglio parlare di sacro, più che di religione. Ci si potrebbe intendere meglio. Religione in genere è qualcosa di complesso e strutturato, legato a popoli e storie, troppo individualizzato per essere accettato da tutti. Il senso del sacro invece immagino sia universale. Cambiano le forme, ma non le esigenze e le pulsioni spirituali. In realtà però mi vengono in mente patetiche riunioni interreligiose che non portano a nulla. Allora forse il movente delle religioni è solo quello di unire ed esaltare popoli, non elevare spiritualmente?
D'accordo con te sulla universalità del Sacro.
Le religioni nascono con la BUONA volontà di alcuni, nel rendere più consapevoli e partecipi gli uomini a questo loro bisogno primario.
Poi, come in tutte le azioni umane, il tempo logora e fa marcire anche i più succosi frutti che Madre Natura ci dona per il nostro sostentamento materiale.
Io non me la prendo con la banana perché dopo un po' marcisce e diventa immangiabile.
Vado a prendere una banana più fresca.
La religione coincide con il "credo". Il sacro con l'"intoccabile". Due concetti molto diversi!
La religione coincide con il "credo". Il sacro con l'"intoccabile". Due concetti molto diversi!
Io preferisco l' immagine di un bambino appena nato e che per vivere i primi anni di vita, ha la necessità di succhiare il latte materno, fino allo svezzamento.
La religione è una specie di mamma spirituale della quale abbiamo bisogno per nutrirci di SPIRITO nei primi anni della vita.
Rimanere attaccati alle tette della mamma per tutta la vita, è certamente un comportamento insano.
Nel Buddismo e nel Cristianesimo troviamo questo ammonimento a LIBERARCI della religione.
La vita è come un ponte, puoi attraversarla ma non costruirci una casa sopra.
(Proverbio dei Sioux)