westy ha scritto: ↑16 gen 2022, 10:27
attenzione, secondo me (non vorrei dire una scemenza) ma non c'è obbligo di vaccinazione, ma obbligo di green pass per lavorare, quindi è una cosa più subdola.
Sopra 50 anni c'è l'obbligo di Super Green Pass che viene rilasciato solo ed esclusivamente dopo 15 giorni dalla prima vaccinazione effettuata, quindi scatta l'obbligo vaccinale a tutti gli effetti.
Allora, è un post lungo, ma se vi va ...
Loro agiscono così perchè ormai ci conoscono, sanno che le teste verranno abbassate e anche questa volta le pieghieremo, ma non esiste corte o tribunale che non possa darci ragione. E' un'imposizione con tanto di sanzione da pagare se non ti vaccini, per cui la richiesta di firma liberatoria non può essere richiesta.
Oggi come oggi sei sempre tu a presentarti spontaneamente, ma quando a febbraio arriverà la lettera dove ti
viene richiesto l'invio di un eventuale certificato medico che ti esonera dalla vaccinazione o altrimenti verrai sanzionato, la cosa cambia totalmente. A quel punto è
un'imposizione a tutti gli effetti e se vai a vaccinarti lo devi fare senza firmare alcuna liberatoria.
Se non ti vaccinano tanto meglio, fai causa anche attraverso una semplice associazione e lo stato oltre che da falso passerà da incompetente e anticostituzionale a tutti gli effetti e pagherà il dovuto.
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Ho già questo appuntato da portarmi dietro
Alla pagina dove si specifica che il cittadino ha ‘compreso i benefici e i rischi della vaccinazione’, si aggiunge una frase scrivendo testualmente:
‘Non liberando lo Stato italiano, che mi obbliga a questa vaccinazione e minaccia di sanzionarmi, da ogni eventuale avversità, malattia derivante, o qualsiasi effetto indesiderato ne derivasse successivamente’.
Al documento di non vaccinazione che rilasciano, al punto dove è scritto che:
'La vaccinazione non è stata effettuata per la postilla scritta dal paziente',
sotto scrivi ancora:
‘
Desidero vaccinarmi qui ed ora, ma non mi viene effettuata la vaccinazione perché ho inserito la postilla che non esonera lo Stato Italiano nonostante la sua obbligatorietà e oltretutto minacciante di sanzionarmi nella lettera da me ricevuta, scritta in data xx xx xxxx, da xxxxxxxxxxxx e recapitatomi per posta (ordinaria o raccomandata) il giorno xx xx xxxx'.
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Devono pagare la loro arroganza e se permettete, pure l'ignoranza, volontaria o meno, sui diritti costituzionali e di privacy. LE MERDE!!!