Quoziente di intelligenza in calo: impoverimento del linguaggio
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Quoziente di intelligenza in calo: impoverimento del linguaggio
Lo scienziato Flynn, che ha poi dato il nome al noto "effetto Flynn" ha pubblicato la sua ricerca nel 1987, dove ha riportato la scoperta circa il progressivo aumento del quoziente intellettivo medio a livello mondiale.
Tuttavia, da quel momento, si è avuta un'inversione di tendenza, con un calo di tale parametro (effetto Flynn capovolto).
Molti studiosi si stanno interrogando sulle cause. A partire dagli albori degli anni 2000, la gente diventa più stupida.
Due interventi degni di nota, sono a firma di Christophe Clavé e Daniele Scarampi, dove si punta il dito contro il linguaggio, notoriamente una delle massime capacità dell'intelligenza umana, che distingue gli uomini dal resto del regno animale. Non solo la riduzione del vocabolario utilizzato, bensì delle sottigliezze linguistiche che inevitabilmente arricchiscono gli scambi sociali e dunque permetterebbero di elaborare pensieri più complessi.
Viene da sé che, uno degli imputati da portare alla sbarra, sia certamente la scuola.
Indicativamente, negli ultimi due decenni si è assistito ad un costante decadimento di tale istituzione, con studenti che oggi ne escono totalmente impreparati, con un linguaggio povero, scarsissime capacità di ragionamento logico o di pensiero critico, nonché di comprensione ed elaborazione. Non parliamo poi delle nozioni, ormai viste come inutili e obsolete.
In fondo, la scuola è come una palestra: non puoi alzarti una mattina e partire per le Olimpiadi. Serve una preparazione costante, intensa e ricca di sacrifici per arrivare a qualcosa di importante. Lo studio è lo stesso.
Questa situazione porterà, poco a poco, le nuove generazioni verso un isolamento sociale (ancor più marcato a livello internazionale), oltre alla sempre maggiore difficoltà di comprensione della realtà che le circonda, anche in relazione alla storia e alle conoscenze pregresse.
Fonti:
https://www.italiaoggi.it/news/il-quozi ... do-2490366
https://www.treccani.it/magazine/lingua ... arole.html
https://www.huffingtonpost.it/2019/04/0 ... _23703751/
Tuttavia, da quel momento, si è avuta un'inversione di tendenza, con un calo di tale parametro (effetto Flynn capovolto).
Molti studiosi si stanno interrogando sulle cause. A partire dagli albori degli anni 2000, la gente diventa più stupida.
Due interventi degni di nota, sono a firma di Christophe Clavé e Daniele Scarampi, dove si punta il dito contro il linguaggio, notoriamente una delle massime capacità dell'intelligenza umana, che distingue gli uomini dal resto del regno animale. Non solo la riduzione del vocabolario utilizzato, bensì delle sottigliezze linguistiche che inevitabilmente arricchiscono gli scambi sociali e dunque permetterebbero di elaborare pensieri più complessi.
Viene da sé che, uno degli imputati da portare alla sbarra, sia certamente la scuola.
Indicativamente, negli ultimi due decenni si è assistito ad un costante decadimento di tale istituzione, con studenti che oggi ne escono totalmente impreparati, con un linguaggio povero, scarsissime capacità di ragionamento logico o di pensiero critico, nonché di comprensione ed elaborazione. Non parliamo poi delle nozioni, ormai viste come inutili e obsolete.
In fondo, la scuola è come una palestra: non puoi alzarti una mattina e partire per le Olimpiadi. Serve una preparazione costante, intensa e ricca di sacrifici per arrivare a qualcosa di importante. Lo studio è lo stesso.
Questa situazione porterà, poco a poco, le nuove generazioni verso un isolamento sociale (ancor più marcato a livello internazionale), oltre alla sempre maggiore difficoltà di comprensione della realtà che le circonda, anche in relazione alla storia e alle conoscenze pregresse.
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https://www.italiaoggi.it/news/il-quozi ... do-2490366
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«Dove regna la saggezza, non vi è alcun conflitto tra pensiero e sentimento» [Carl Gustav Jung]
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https://comedonchisciotte.org/obbligo-v ... nanziario/
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Re: Quoziente di intelligenza in calo: impoverimento del linguaggio
Se poi aggiungiamo a questo pure videogiochi, social, e isolamento da segregazione anti pseudo covid abbiamo la quadratura del cerchio…Shamash ha scritto: ↑15 gen 2022, 18:41 Lo scienziato Flynn, che ha poi dato il nome al noto "effetto Flynn" ha pubblicato la sua ricerca nel 1987, dove ha riportato la scoperta circa il progressivo aumento del quoziente intellettivo medio a livello mondiale.
Tuttavia, da quel momento, si è avuta un'inversione di tendenza, con un calo di tale parametro (effetto Flynn capovolto).
Molti studiosi si stanno interrogando sulle cause. A partire dagli albori degli anni 2000, la gente diventa più stupida.
Due interventi degni di nota, sono a firma di Christophe Clavé e Daniele Scarampi, dove si punta il dito contro il linguaggio, notoriamente una delle massime capacità dell'intelligenza umana, che distingue gli uomini dal resto del regno animale. Non solo la riduzione del vocabolario utilizzato, bensì delle sottigliezze linguistiche che inevitabilmente arricchiscono gli scambi sociali e dunque permetterebbero di elaborare pensieri più complessi.
Viene da sé che, uno degli imputati da portare alla sbarra, sia certamente la scuola.
Indicativamente, negli ultimi due decenni si è assistito ad un costante decadimento di tale istituzione, con studenti che oggi ne escono totalmente impreparati, con un linguaggio povero, scarsissime capacità di ragionamento logico o di pensiero critico, nonché di comprensione ed elaborazione. Non parliamo poi delle nozioni, ormai viste come inutili e obsolete.
In fondo, la scuola è come una palestra: non puoi alzarti una mattina e partire per le Olimpiadi. Serve una preparazione costante, intensa e ricca di sacrifici per arrivare a qualcosa di importante. Lo studio è lo stesso.
Questa situazione porterà, poco a poco, le nuove generazioni verso un isolamento sociale (ancor più marcato a livello internazionale), oltre alla sempre maggiore difficoltà di comprensione della realtà che le circonda, anche in relazione alla storia e alle conoscenze pregresse.
Fonti:
https://www.italiaoggi.it/news/il-quozi ... do-2490366
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Re: Quoziente di intelligenza in calo: impoverimento del linguaggio
Al peggio non c'è mai fine...
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Re: Quoziente di intelligenza in calo: impoverimento del linguaggio
Hai fatto centro!nerorosso ha scritto: ↑15 gen 2022, 19:22Se poi aggiungiamo a questo pure videogiochi, social, e isolamento da segregazione anti pseudo covid abbiamo la quadratura del cerchio…Shamash ha scritto: ↑15 gen 2022, 18:41 Lo scienziato Flynn, che ha poi dato il nome al noto "effetto Flynn" ha pubblicato la sua ricerca nel 1987, dove ha riportato la scoperta circa il progressivo aumento del quoziente intellettivo medio a livello mondiale.
Tuttavia, da quel momento, si è avuta un'inversione di tendenza, con un calo di tale parametro (effetto Flynn capovolto).
Molti studiosi si stanno interrogando sulle cause. A partire dagli albori degli anni 2000, la gente diventa più stupida.
Due interventi degni di nota, sono a firma di Christophe Clavé e Daniele Scarampi, dove si punta il dito contro il linguaggio, notoriamente una delle massime capacità dell'intelligenza umana, che distingue gli uomini dal resto del regno animale. Non solo la riduzione del vocabolario utilizzato, bensì delle sottigliezze linguistiche che inevitabilmente arricchiscono gli scambi sociali e dunque permetterebbero di elaborare pensieri più complessi.
Viene da sé che, uno degli imputati da portare alla sbarra, sia certamente la scuola.
Indicativamente, negli ultimi due decenni si è assistito ad un costante decadimento di tale istituzione, con studenti che oggi ne escono totalmente impreparati, con un linguaggio povero, scarsissime capacità di ragionamento logico o di pensiero critico, nonché di comprensione ed elaborazione. Non parliamo poi delle nozioni, ormai viste come inutili e obsolete.
In fondo, la scuola è come una palestra: non puoi alzarti una mattina e partire per le Olimpiadi. Serve una preparazione costante, intensa e ricca di sacrifici per arrivare a qualcosa di importante. Lo studio è lo stesso.
Questa situazione porterà, poco a poco, le nuove generazioni verso un isolamento sociale (ancor più marcato a livello internazionale), oltre alla sempre maggiore difficoltà di comprensione della realtà che le circonda, anche in relazione alla storia e alle conoscenze pregresse.
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E quel che ci stanno preparando oltrepasserà anche i livelli massimi del "peggio".
A me viene sempre da dire: "quando pensi di aver toccato il fondo, è lì che devi cominciare a scavare"...
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Re: Quoziente di intelligenza in calo: impoverimento del linguaggio
Vero…
E quel che ci stanno preparando oltrepasserà anche i livelli massimi del "peggio".
A me viene sempre da dire: "quando pensi di aver toccato il fondo, è lì che devi cominciare a scavare"...
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Re: Quoziente di intelligenza in calo: impoverimento del linguaggio
Io direi ... e lì che devi incominciare a risalire!
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