ragioni come se leggi e regolamenti fossero a senso unico, lo sono stati, la quasi totalità dell'umanità ha sempre vissuto in strutture piramidali in cui il vertice decideva e la base ubbidiva, ci sono poche eccezioni, la piu famosa è Atene la prima democrazia a livello mondiale, durò poco, e come la roma repubblicana (altra forma semi democratica) non era certo una democrazia come la intendiamo oggi, ne oggi sarebbe possibile praticare la democrazia in simile forma.serge ha scritto: ↑8 gen 2022, 9:12Allora non vuoi capireRedWine ha scritto: ↑7 gen 2022, 11:34 la tua coscienza lo decide, ce ne hai una? oppure la tua coscienza è quello che dice la TV?
le leggi sono costrutti umani, non ce ne è una che sia nata giusta e definitiva. qualsiasi legge, nessuna esclusa in qualche situazione in qualche modo in qualche tempo si è dimostrata sbagliata,
in casa tua decidi tu? secondo le leggi del tuo paese? prova a mettere a confronto il diritto di famiglia dell'inizio del secolo scorso con quello odierno, per non citare quello odierno di altri paesi che consideriamo incivili, e dimmi se le leggi sono sempre e comunque giuste e vanno rispettate.
per fortuna c'è sempre qualcuno che si oppone e chiede di cambiarle, in modo pacifico con la ragione e il compromesso se possibile, ma a volte di fronte alla prevaricazione alla superbia alla corruzione o anche alla semplice stupidità il pacifico convincimento della ragione non è praticabile e il tutto sfocia nella violenza subita o praticata, praticata spesso per interposta persona nell'assurdo inumano principio che "Le leggi ... vanno sempre e comunque rispettate."
L’obbedienza è una virtù? Tra Don Milani, Socrate e Antigone
https://www.ultimavoce.it/obbedienza-virtu-liberta/
Il diritto di critica di regolamenti e leggi è sacrosanto,ci mancherebbe ! così puro il diritto di lottare per cambiare quelle da NOI ritenute sbagliate. Ma da qui alla disobbedienza civile,come da te proposto nel tuo precedente intervento,c'è solo l'anarchia. E spero tu sappia di che parlo. Mi auguro di vivere in un Paese civile,in cui leggi e regolamenti siano RISPETTATI,anche se da qualcuno ritenute ingiuste.Per quanto riguarda coscienza e violenza, caro amico,è meglio che tu lasci perdere. Ti ricordo che(purtroppo) ho vissuto gli anni di piombo..... Tutto il resto è solo poesia.
i primi embrionali modelli di democrazia e stato moderno si ebbero come conseguenza di tre rivoluzioni, per prima la rivoluzione inglese, poi quella americana, e infine la piu importante la rivoluzione francese, quindi nessuna resistenza passiva, sciopero della fame, o altre minchiate simili, ma concrete cannonate e mucchi di cadaveri.
queste rivoluzioni portarono a un risultato comune, non l'anarchia, ma la limitazione del potere attraverso il rilascio di un documento condiviso sia dal popolo che dal potere che ne delimitava i rispettivi diritti e doveri, il primo fu la magna carta gli altri seguirono.
siamo tenuti a rispettare le leggi e il patto civile che ci lega fino a quando le regole scritte in questo patto vengono reciprocamente rispettate, a queste condizioni hai ragione, le leggi vanno rispettate o modificate con i metodi prescritti dalla costituzione.
ma ti pongo una semplice domanda,
c'è un limite alla possibile violazione della costituzione e dei diritti civili e umani che essa tutela che tu ritieni invalicabile tale che sia un dovere civile e morale ribellarsi? oppure la tua idea che "Le leggi vanno sempre e comunque rispettate" è un valore assoluto e va rispettato sempre e comunque?