Un semita ci aiuterà a difenderci dai semiti

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Un semita ci aiuterà a difenderci dai semiti

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Zemmour è in testa nei sondaggi per le presidenziali francesi. Un ebreo francese che non nasconde la sua ostilità verso gli arabi francesi, anzi ne fa la chiave della sua campagna, ottenendo grande successo presso gli elettori francesi. Ovviamente, chiunque avrebbe successo ad esporre con franchezza i problemi dovuti all'invasione africana, però solo lui li può esporre senza essere aggredito dal solito manganello sinistro: fassista, rassista. Perché è ebreo, razza protetta, e quindi può dire quel che vuole. Gli altri no.
Così potrebbe diventare il nuovo presidente francese. Lotterà contro l'invadenza islamica, ad esempio proibendo l'uso di nomi arabi (Mohamed è il nome più diffuso in Francia) e puntando il dito contro il loro controllo della criminalità.
Bene allora, tutto quello che finisce bene. I francesi hanno ormai perso il rispetto di sé e la voglia di vivere e lottare, cultura moribonda, ma arrivano gli ebrei e ci pensano loro a salvarli. Hiltler si rivolterà nella tomba. Speriamo che non sia un 'dalla padella alla brace'.
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Re: Un semita ci aiuterà a difenderci dai semiti

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Riporto frammenti dall'articolo:
Francia: Éric Zemmour può essere il prossimo presidente?
Il giornalista che rimescola le carte nella politica francese
di Yves Mamou
13 novembre 2021


Ma chi è Eric Zemmour? È l'uomo che ha sfondato il "soffitto di vetro" per inserire nei media argomenti di discussione come "l'immigrazione" e "il jihad", di cui nessuno aveva mai osato parlare pubblicamente.

Nel 2015, il conduttore del programma, Laurent Ruquier, si è pentito di aver collaborato con Zemmour. "Non pensavamo che sarebbe apparso un mostro", ha dichiarato Ruquier.
Perché Zemmour è "un mostro"? Perché afferma che "i francesi di origine immigrata sono più controllati di altri perché la maggior parte dei trafficanti sono neri e arabi. (...) Questo è un dato di fatto". Zemmour è stato condannato in tribunale per aver detto questo, non perché fosse una bugia, ma perché una tale affermazione è impossibile da dimostrare. La legge francese ha rifiutato di utilizzare le statistiche etniche così come esistono in Gran Bretagna o negli Stati Uniti.

È anche intransigente sulle questioni sociali: è contrario alla riproduzione assistita ("Voglio che i bambini abbiano un padre e una madre"), alla propaganda transgender nelle scuole, ai matrimoni tra persone dello stesso sesso, e alla militanza LGBT a scuola. Zemmour non è anti-omosessuale, sta solo dicendo che le "lobby LGBT" e le "minoranze" sono in guerra con la Francia proprio come gli islamisti sono in guerra con tutti i Paesi occidentali.

Dalla metà degli anni Ottanta fino ad oggi, i media e la Sinistra, insieme, hanno fabbricato una macchina della vergogna della forza industriale per stigmatizzare come "razzista" e "nazista" chiunque osasse alzare la voce sui temi dell'immigrazione.
Ma con Zemmour, i media antirazzisti ora lavorano nel vuoto. Più i media cercano di stigmatizzare Zemmour come un "nazista", maggiore è la popolarità tra i suoi elettori.

Inoltre, i leader del partito di Destra Les Républicains, che non hanno osato pronunciare la parola "immigrazione", ora propongono di "porre fine al lassismo migratorio" e di fermare "l'immigrazione incontrollata". Anche Macron ha ammesso che Zemmour "aveva ragione" sull'immigrazione.
La lotta di Zemmour è appena iniziata. Una cosa, però, è certa: Zemmour sta ripristinando un autentico dibattito democratico su temi come la sicurezza, l'immigrazione e l'Islam, che contano davvero per i francesi. Per molti, Zemmour è l'ultima possibilità per la Francia di non diventare una nazione islamica o un "Libano in Europa".
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