Perversione del mito fondante occidentale
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Perversione del mito fondante occidentale
Riporto uno scritto illuminante.
Purtroppo non ricordo la fonte e l'autore.
Sulla perversione del mito fondante occidentale
Tutte le culture hanno un mito di fondazione che dice loro chi sono, e il mito di fondazione dell’Europa moderna è negativo. Come si riconosce un mito fondante? Esso adempie tre funzioni:
1) illustra l'origine e la struttura del mondo e della società
2) individua il bene e il male ultimi, dalle cui definizioni discende la giustificazione morale di chi detiene il potere
3) determina ciò che è ritenuto sacro in quella società.
La storia della seconda guerra mondiale è diventata il mito fondativo dei moderni occidentali, dacché svolge tutte e tre le funzioni:
1) Viviamo nel "mondo del dopoguerra". Le linee sulla mappa, le istituzioni, il senso dell'epoca attuale, tutto nasce dal punto di partenza della seconda guerra mondiale.
2) Il male supremo sono i nazisti. Il bene supremo è opporsi ai nazisti. I valori derivati da queste definizioni sono l'antirazzismo, l'uguaglianza, la diversità, l'antinazionalismo e così via.
3) L'unica cosa ritenuta sacra, che non può essere negata o derisa nell'Occidente contemporaneo, è l'Olocausto.
Il problema è che tutte e tre queste funzioni sono retrograde, sterili, negative. Invece di un evento fondante di fertilità e nuova vita, c’è una conflagrazione di morte e distruzione. Invece del bene supremo a occupare il centro nella storia, c’è il male supremo: tutti sanno che Hitler, la personificazione del male, detiene il ruolo di protagonista nella storia della seconda guerra mondiale.
Invece che essere qualcosa di misterioso e sublime, ciò che è ritenuto sacro (l'Olocausto) è un'oscenità grandguignolesca.
Avere un mito di fondazione negativo significa che l'albero della vita per gli occidentali è avvelenato. La gente non se ne rende conto, ma i confini del pensiero ammissibile e l'orientamento delle idee all'interno del nostro discorso culturale, vengono tutti a valle del mito fondante della società. Finché la nostra comprensione di chi siamo è determinata da questo mito di fondazione negativo, l'unica direzione è verso il basso.
Il potere della mitologia (in termini globali moderni, del branding pubblicitario) non è cosa da poco. Perdi il tuo mito fondatore, e perdi la tua identità. Quello che è successo agli occidentali è peggio: non abbiamo solo perso la nostra identità, ma siamo stati incatenati a una nuova, un'identità corrosiva e maligna che minaccia di sommergerci nell'autoannientamento.
Abbiamo una nostra nuova, masochistica mitologia fondante che richiede continui, infiniti sacrifici , senza dare alcuna speranza positiva, di gloria. Deprimente[…]
Il sottotesto è che la funzione principale dell'olocaustianesimo non è la commemorazione, ma la genuflessione al Potere.
A differenza dell'Europa, l'olocaustianesimo non è il primo o più importante neomito fondativo negativo dell'America. Quell'onore va alla schiavitù e alla guerra civile. Il Sud, il male supremo. Lincoln, la figura sacra. Tutto si fonde in una nuova religione civica per dare l'opportunità ai bianchi scristianizzati progressisti e alla page di sentire l'attrazione divina di una chiamata più alta.
Purtroppo non ricordo la fonte e l'autore.
Sulla perversione del mito fondante occidentale
Tutte le culture hanno un mito di fondazione che dice loro chi sono, e il mito di fondazione dell’Europa moderna è negativo. Come si riconosce un mito fondante? Esso adempie tre funzioni:
1) illustra l'origine e la struttura del mondo e della società
2) individua il bene e il male ultimi, dalle cui definizioni discende la giustificazione morale di chi detiene il potere
3) determina ciò che è ritenuto sacro in quella società.
La storia della seconda guerra mondiale è diventata il mito fondativo dei moderni occidentali, dacché svolge tutte e tre le funzioni:
1) Viviamo nel "mondo del dopoguerra". Le linee sulla mappa, le istituzioni, il senso dell'epoca attuale, tutto nasce dal punto di partenza della seconda guerra mondiale.
2) Il male supremo sono i nazisti. Il bene supremo è opporsi ai nazisti. I valori derivati da queste definizioni sono l'antirazzismo, l'uguaglianza, la diversità, l'antinazionalismo e così via.
3) L'unica cosa ritenuta sacra, che non può essere negata o derisa nell'Occidente contemporaneo, è l'Olocausto.
Il problema è che tutte e tre queste funzioni sono retrograde, sterili, negative. Invece di un evento fondante di fertilità e nuova vita, c’è una conflagrazione di morte e distruzione. Invece del bene supremo a occupare il centro nella storia, c’è il male supremo: tutti sanno che Hitler, la personificazione del male, detiene il ruolo di protagonista nella storia della seconda guerra mondiale.
Invece che essere qualcosa di misterioso e sublime, ciò che è ritenuto sacro (l'Olocausto) è un'oscenità grandguignolesca.
Avere un mito di fondazione negativo significa che l'albero della vita per gli occidentali è avvelenato. La gente non se ne rende conto, ma i confini del pensiero ammissibile e l'orientamento delle idee all'interno del nostro discorso culturale, vengono tutti a valle del mito fondante della società. Finché la nostra comprensione di chi siamo è determinata da questo mito di fondazione negativo, l'unica direzione è verso il basso.
Il potere della mitologia (in termini globali moderni, del branding pubblicitario) non è cosa da poco. Perdi il tuo mito fondatore, e perdi la tua identità. Quello che è successo agli occidentali è peggio: non abbiamo solo perso la nostra identità, ma siamo stati incatenati a una nuova, un'identità corrosiva e maligna che minaccia di sommergerci nell'autoannientamento.
Abbiamo una nostra nuova, masochistica mitologia fondante che richiede continui, infiniti sacrifici , senza dare alcuna speranza positiva, di gloria. Deprimente[…]
Il sottotesto è che la funzione principale dell'olocaustianesimo non è la commemorazione, ma la genuflessione al Potere.
A differenza dell'Europa, l'olocaustianesimo non è il primo o più importante neomito fondativo negativo dell'America. Quell'onore va alla schiavitù e alla guerra civile. Il Sud, il male supremo. Lincoln, la figura sacra. Tutto si fonde in una nuova religione civica per dare l'opportunità ai bianchi scristianizzati progressisti e alla page di sentire l'attrazione divina di una chiamata più alta.
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Da tutto questo nascono poi gli attuali folli fenomeni dell'ideologia "woke" (prettamente u$A) e altre negatività che vanno dal linguaggio "politicamente corretto" a infamie totali quali la "cancel culture"…
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Re: Perversione del mito fondante occidentale
Bell'articolo.Vento ha scritto: ↑24 ott 2021, 13:08 Riporto uno scritto illuminante.
Purtroppo non ricordo la fonte e l'autore.
Sulla perversione del mito fondante occidentale
Tutte le culture hanno un mito di fondazione che dice loro chi sono, e il mito di fondazione dell’Europa moderna è negativo. Come si riconosce un mito fondante? Esso adempie tre funzioni:
1) illustra l'origine e la struttura del mondo e della società
2) individua il bene e il male ultimi, dalle cui definizioni discende la giustificazione morale di chi detiene il potere
3) determina ciò che è ritenuto sacro in quella società.
La storia della seconda guerra mondiale è diventata il mito fondativo dei moderni occidentali, dacché svolge tutte e tre le funzioni:
1) Viviamo nel "mondo del dopoguerra". Le linee sulla mappa, le istituzioni, il senso dell'epoca attuale, tutto nasce dal punto di partenza della seconda guerra mondiale.
2) Il male supremo sono i nazisti. Il bene supremo è opporsi ai nazisti. I valori derivati da queste definizioni sono l'antirazzismo, l'uguaglianza, la diversità, l'antinazionalismo e così via.
3) L'unica cosa ritenuta sacra, che non può essere negata o derisa nell'Occidente contemporaneo, è l'Olocausto.
Il problema è che tutte e tre queste funzioni sono retrograde, sterili, negative. Invece di un evento fondante di fertilità e nuova vita, c’è una conflagrazione di morte e distruzione. Invece del bene supremo a occupare il centro nella storia, c’è il male supremo: tutti sanno che Hitler, la personificazione del male, detiene il ruolo di protagonista nella storia della seconda guerra mondiale.
Invece che essere qualcosa di misterioso e sublime, ciò che è ritenuto sacro (l'Olocausto) è un'oscenità grandguignolesca.
Avere un mito di fondazione negativo significa che l'albero della vita per gli occidentali è avvelenato. La gente non se ne rende conto, ma i confini del pensiero ammissibile e l'orientamento delle idee all'interno del nostro discorso culturale, vengono tutti a valle del mito fondante della società. Finché la nostra comprensione di chi siamo è determinata da questo mito di fondazione negativo, l'unica direzione è verso il basso.
Il potere della mitologia (in termini globali moderni, del branding pubblicitario) non è cosa da poco. Perdi il tuo mito fondatore, e perdi la tua identità. Quello che è successo agli occidentali è peggio: non abbiamo solo perso la nostra identità, ma siamo stati incatenati a una nuova, un'identità corrosiva e maligna che minaccia di sommergerci nell'autoannientamento.
Abbiamo una nostra nuova, masochistica mitologia fondante che richiede continui, infiniti sacrifici , senza dare alcuna speranza positiva, di gloria. Deprimente[…]
Il sottotesto è che la funzione principale dell'olocaustianesimo non è la commemorazione, ma la genuflessione al Potere.
A differenza dell'Europa, l'olocaustianesimo non è il primo o più importante neomito fondativo negativo dell'America. Quell'onore va alla schiavitù e alla guerra civile. Il Sud, il male supremo. Lincoln, la figura sacra. Tutto si fonde in una nuova religione civica per dare l'opportunità ai bianchi scristianizzati progressisti e alla page di sentire l'attrazione divina di una chiamata più alta.
Da tutto questo nascono poi gli attuali folli fenomeni dell'ideologia "woke" (prettamente u$A) e altre negatività che vanno dal linguaggio "politicamente corretto" a infamie totali quali la "cancel culture"…
SLAVA ROSSIJA!!!
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Re: Perversione del mito fondante occidentale
La vita è come un ponte, puoi attraversarla ma non costruirci una casa sopra.
(Proverbio dei Sioux)
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"Il presidente russo Vladimir Putin ha parlato all’incontro annuale del Valdai Discussion Club (http://en.kremlin.ru/events/president/news/66975), dove ha tracciato dei paralleli tra la rivoluzione bolscevica e ciò che sta accadendo attualmente in “occidente”:
I sostenitori del cosiddetto “progresso sociale” credono di introdurre l’umanità a una sorta di nuova e migliore coscienza. L’unica cosa che voglio dire ora è che le loro prescrizioni non sono affatto nuove.
Potrebbe essere una sorpresa per alcune persone, ma la Russia è già stata lì. Dopo la rivoluzione del 1917, i bolscevichi, facendo affidamento sui dogmi di Marx ed Engels, dissero anche che avrebbero cambiato modi e costumi esistenti e non solo quelli politici ed economici, ma la stessa nozione di moralità umana e i fondamenti di una società sana."
Aggiungo una citazione di Lenin:
"“Costringeremo l’umanità a essere felice, costi quel che costi…”
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Re: Perversione del mito fondante occidentale
Forse non ti farà piacere, ma Putin sostiene che l'attuale delirio dell'occidente non è una novità, ma la ripetizione di quello russo rivoluzionario del novecento.
"Il presidente russo Vladimir Putin ha parlato all’incontro annuale del Valdai Discussion Club (http://en.kremlin.ru/events/president/news/66975), dove ha tracciato dei paralleli tra la rivoluzione bolscevica e ciò che sta accadendo attualmente in “occidente”:
I sostenitori del cosiddetto “progresso sociale” credono di introdurre l’umanità a una sorta di nuova e migliore coscienza. L’unica cosa che voglio dire ora è che le loro prescrizioni non sono affatto nuove.
Potrebbe essere una sorpresa per alcune persone, ma la Russia è già stata lì. Dopo la rivoluzione del 1917, i bolscevichi, facendo affidamento sui dogmi di Marx ed Engels, dissero anche che avrebbero cambiato modi e costumi esistenti e non solo quelli politici ed economici, ma la stessa nozione di moralità umana e i fondamenti di una società sana."
Aggiungo una citazione di Lenin:
"“Costringeremo l’umanità a essere felice, costi quel che costi…”
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Io dubito molto che gli oligarchi mondialisti si ispirino a Lenin, ma del resto si ispirerebbero a qualunque cosa pur di portare avanti la LORO Agenda…
Per i "padroni del vapore" le ideologie hanno pari merito, a patto che gli consentano di mantenere inalterati i rapporti di classe e di dominio di una classe sull'altra…
- nerorosso
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Re: Perversione del mito fondante occidentale
Non so…Vento ha scritto: ↑24 ott 2021, 15:45Forse non ti farà piacere, ma Putin sostiene che l'attuale delirio dell'occidente non è una novità, ma la ripetizione di quello russo rivoluzionario del novecento.
"Il presidente russo Vladimir Putin ha parlato all’incontro annuale del Valdai Discussion Club (http://en.kremlin.ru/events/president/news/66975), dove ha tracciato dei paralleli tra la rivoluzione bolscevica e ciò che sta accadendo attualmente in “occidente”:
I sostenitori del cosiddetto “progresso sociale” credono di introdurre l’umanità a una sorta di nuova e migliore coscienza. L’unica cosa che voglio dire ora è che le loro prescrizioni non sono affatto nuove.
Potrebbe essere una sorpresa per alcune persone, ma la Russia è già stata lì. Dopo la rivoluzione del 1917, i bolscevichi, facendo affidamento sui dogmi di Marx ed Engels, dissero anche che avrebbero cambiato modi e costumi esistenti e non solo quelli politici ed economici, ma la stessa nozione di moralità umana e i fondamenti di una società sana."
Aggiungo una citazione di Lenin:
"“Costringeremo l’umanità a essere felice, costi quel che costi…”
Io dubito molto che gli oligarchi mondialisti si ispirino a Lenin, ma del resto si ispirerebbero a qualunque cosa pur di portare avanti la LORO Agenda…
Per i "padroni del vapore" le ideologie hanno pari merito, a patto che gli consentano di mantenere inalterati i rapporti di classe e di dominio di una classe sull'altra…
SLAVA ROSSIJA!!!
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Re: Perversione del mito fondante occidentale
... si ispirerebbero a qualunque cosa pur di portare avanti la LORO Agenda…
Forse gli utopisti cui allude Putin ci credevano e comunque avevano costruito una ideologia complessa. Gli utopisti odierni sono semplicemente dei vittimisti, armata sterminata, ed i loro strumentalizzatori non guardano per il sottile, come da noi il pd.
Forse gli utopisti cui allude Putin ci credevano e comunque avevano costruito una ideologia complessa. Gli utopisti odierni sono semplicemente dei vittimisti, armata sterminata, ed i loro strumentalizzatori non guardano per il sottile, come da noi il pd.
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