I mandanti del fascismo

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luce allievi
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I mandanti del fascismo

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Questa è la classifica dei Paesi per produzione industriale

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Quando dici che l'Italia è la settima potenza industriale mondiale e la seconda potenza industriale europea, molte persone non ci credono, ridono, ti pigliano per il culo.
E in effetti è difficile crederlo se soltanto vai a fare un giro per i vari distretti industriali e vedi quante aziende hanno chiuso e quanti capannoni sono vuoti.
Ma tant'è: settima potenza industriale nel mondo, seconda potenza industriale in Europa.
E questa realtà certificata dai numeri induce a fare alcuni ragionamenti.

- se l'Italia è così potente, perchè è così sputtanata?
- se la manifattura italiana produce più di quella francese e inglese, perchè il PIL italiano è più basso?
- se un lavoratore tedesco guadagna 2.891 euro e un lavoratore inglese guadagna 2.613 euro e un lavoratore francese guadagna 2.369 euro, perchè un lavoratore italiano ne guadagna soltanto 2.102?

Ma soprattutto, perchè veniamo martellati dalla infinita ripetizione del messaggio "in Italia manca la grande industria!!! l'Italia deve attrarre le multinazionali!!!" quando è chiaro ormai da decenni che il modello della grande industria è gravemente inefficiente da un punto di vista strettamente economico?

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Anche alle menti meno malpensanti a questo punto può venire un dubbio.
Quantomeno può venire il sospetto che la "macchina" industriale italiana, ancora così potente nonostante tutto, rappresenti un boccone estremamente appetitoso per i peggiori pescecani.
Cioè per tutto quel super-capitalismo finanziario che si muove molto al di sopra del normale (e tutto sommato utile) capitalismo industriale tradizionale.

Se questo scenario è verosimile, se è vera e accertata la presenza di un capitale finanziario che globalmente supera di 13 volte il PIL mondiale e perennemente nuota nel mare globale alla ricerca di bocconi belli grassi, si comincia a capire perchè l'Italia è sottoposta a una continua e crescente pressione politica che tende a spingerla sempre di più verso un modello di Stato autoritario/corporativo.
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Gasiot
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Re: I mandanti del fascismo

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Infatti mi irritano un pò quei politici che vanno all'estero e tornano soddisfatti per aver "attratto " investitori stranieri come se fosse un bene per gli italiani , come dire che costoro che vengono e comprano siano dei benefattori per noi
Se un uomo è uno stupido, non lo emancipi dalla sua stupidità col mandarlo all'università. Semplicemente lo trasformi in uno stupido addestrato, dieci volte più pericoloso
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Leno Lazzari
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Re: I mandanti del fascismo

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luce allievi ha scritto: 21 ott 2021, 11:03 Questa è la classifica dei Paesi per produzione industriale

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Quando dici che l'Italia è la settima potenza industriale mondiale e la seconda potenza industriale europea, molte persone non ci credono, ridono, ti pigliano per il culo.
E in effetti è difficile crederlo se soltanto vai a fare un giro per i vari distretti industriali e vedi quante aziende hanno chiuso e quanti capannoni sono vuoti.
Ma tant'è: settima potenza industriale nel mondo, seconda potenza industriale in Europa.
E questa realtà certificata dai numeri induce a fare alcuni ragionamenti.

- se l'Italia è così potente, perchè è così sputtanata?
- se la manifattura italiana produce più di quella francese e inglese, perchè il PIL italiano è più basso?
- se un lavoratore tedesco guadagna 2.891 euro e un lavoratore inglese guadagna 2.613 euro e un lavoratore francese guadagna 2.369 euro, perchè un lavoratore italiano ne guadagna soltanto 2.102?

Ma soprattutto, perchè veniamo martellati dalla infinita ripetizione del messaggio "in Italia manca la grande industria!!! l'Italia deve attrarre le multinazionali!!!" quando è chiaro ormai da decenni che il modello della grande industria è gravemente inefficiente da un punto di vista strettamente economico?

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Anche alle menti meno malpensanti a questo punto può venire un dubbio.
Quantomeno può venire il sospetto che la "macchina" industriale italiana, ancora così potente nonostante tutto, rappresenti un boccone estremamente appetitoso per i peggiori pescecani.
Cioè per tutto quel super-capitalismo finanziario che si muove molto al di sopra del normale (e tutto sommato utile) capitalismo industriale tradizionale.

Se questo scenario è verosimile, se è vera e accertata la presenza di un capitale finanziario che globalmente supera di 13 volte il PIL mondiale e perennemente nuota nel mare globale alla ricerca di bocconi belli grassi, si comincia a capire perchè l'Italia è sottoposta a una continua e crescente pressione politica che tende a spingerla sempre di più verso un modello di Stato autoritario/corporativo.
E brava Luce !

Provo a dare un paio di pareri-risposte .

Perchè siamo così sputtanati ? Ad esempio perchè i nostri governi cambiano troppo frequentemente e un patto siglato con la DX viene cancellato quando lo scettro del comando passa alla DX, e viceversa .

Tra noi e i francesi, anche se noi abbiamo molte etichette vinicole di alto livello rispetto ai mangia ranocchie loro sanno vendersi bene e noi no e per abbondare il nostro governo non fa abbastanza per aiutare i nostri produttori a combattere le sofisticazioni e imitazioni con l'italian sounding etc .

Abbiamo ancora delle industrie importanti la chimica quel coglione del Mortadella ha pensato bene di svenderla .

Il nostro stato dovrebbe battersi unghie e denti per aiutare i piccoli imprenditori e artigiani che é un campo nel quale non abbiamo rivali, tanto é vero che una volta le Marche erano la capitale mondiale del calzaturiero e oggi non c'é più una mazza e non ci credo che abbiano tutti delocalizzato perché quei marchi sono letteralmente scomparsi dal mercato .

Il nostro stato dovrebbe battersi come un leone per far funzionare più e meglio il comparto turistico, che a mio avviso pompa solo il 60% del PIL quando va bene, che invece é spessissimo nelle mani di persone senza scrupoli e per le quali fottere il turista si può perché perso uno ce ne sono tanti altri .

Per gli stipendi però si dovrebbe anche e sempre prendere in considerazione che i costi della vita, dal vestiario al cibo etc, da noi sono sensibilmente più bassi rispetto a Francia, Germania, e non parliamo dell'Inghilterra . Ciò non toglie che, anche senza considerare i disperati dei contratti a termine etc, i nostri stipendi spesso non sono adeguati .
La politica è l’arte d’impedire agli avversari di fare la loro

.........ma andare oltre no ?
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carletto3
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Re: I mandanti del fascismo

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E' una vita che scrivo post sull'enorme capacita' produttiva innovativa e geniale dell'Italia ma ricevendo le risposte piu' insulse mi sono stancato di ripetermi e non scrivo piu' sull'argomento.
La potenza dell'Italia si basa essenzialmente su due doti essenziali:
1°-la produzione di qualita' in tutti i campi e non necessariamente grande , ma sfornando prodotti di eccellenza unica ,non ripetibili o copiabili. di tipo semiartigianale
2°. lo sfornare di cervelli e l'acquisizione di brevetti internazionali tra i piu' utili e prestigiosi.
Ho scritto tempo fa qualcosa della piu' prestigiosa istituzione di ricerca dell'Italia che sforna a valanga cervelli,i tra i migliori del mondo ,e brevetti internazionali anche questi tra i piu' prestigiosi al Mondo...ma nessuno pare conoscere questa istituzione:
SISSA - SCUOLA INTERNAZIONALE SUPERIORE DI STUDI AVANZATI di Trieste....
Basterebbe questa per qualificare una Nazione per numero di brevetti importantissimi che sforna...ma nessuno la conosce!!!!
Tutta l'altra ricerca si svolge a livello aziendale con pochissimi finanziamenti statali...quindi privata.Ma anche qua si fanno miracoli..e si producono brevetti a ripetizione....ma lo Stato se ne frega.
Potremmo essere uno tra i due o tre grandi fari mondiali per ricerca e produzione di qualita'...ma nessuno ci crede.Lo Stato ha fatto fallire la Sclavo,la migliore societa' farmaceutica italiana nel campo della produzione di vaccini...salvo adesso piangere che non abbiamo industrie farmaceutiche che producano vaccini...
La Pignone di Firenze ,tanto per rimanere nelle mie zone...era all'avanguardia mondiale nel campo degli acciai speciali e grandi pezzi unici per turbine ,pezzi speciali di grandi dimensioni ,anelli magnetici per risonanze ecc.....fatta quasi fallire.....
Siamo tra i migliori in campo medico chirurgico..ma spopolano solo Prof televisivi....Pisa con la Normale ,il Politecnico ecc...ecc...sarebbero dei fiori all'occhiello di ogni Nazione ...ma i finanziamenti per la ricerca arrivano loro solo a pezzi e bocconi e pietendo come mendicanti....e poi ci si meraviglia se la gente scappa negli USA e in Europa...
Non entro nel pelago dei finanziamenti giovanili per attivita' agricole di eccellenza e innovative dove potremmo eccellere e competere a livello mondiale....e anche qua per poterle mettere su si ricorre a nonni ricchi,zii e parenti vari ...perche' aspettare le banche vuol dire invecchiare e morire senza vedere un euro!!!
Si discute di tutto ...ma non di questo!!!!
E tutto cio' fa parte della visione di grandi statisti,che sappiano vedere a decenni e non al giorno dopo.
Ma così funziona l'Italia....e si va avanti a pezzi e bocconi e sulla buona volonta' dei privati illuminati.
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Leno Lazzari
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Re: I mandanti del fascismo

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carletto3 ha scritto: 21 ott 2021, 12:46 E' una vita che scrivo post sull'enorme capacita' produttiva innovativa e geniale dell'Italia ma ricevendo le risposte piu' insulse mi sono stancato di ripetermi e non scrivo piu' sull'argomento.
La potenza dell'Italia si basa essenzialmente su due doti essenziali:
1°-la produzione di qualita' in tutti i campi e non necessariamente grande , ma sfornando prodotti di eccellenza unica ,non ripetibili o copiabili. di tipo semiartigianale
2°. lo sfornare di cervelli e l'acquisizione di brevetti internazionali tra i piu' utili e prestigiosi.
Ho scritto tempo fa qualcosa della piu' prestigiosa istituzione di ricerca dell'Italia che sforna a valanga cervelli,i tra i migliori del mondo ,e brevetti internazionali anche questi tra i piu' prestigiosi al Mondo...ma nessuno pare conoscere questa istituzione:
SISSA - SCUOLA INTERNAZIONALE SUPERIORE DI STUDI AVANZATI di Trieste....
Basterebbe questa per qualificare una Nazione per numero di brevetti importantissimi che sforna...ma nessuno la conosce!!!!
Tutta l'altra ricerca si svolge a livello aziendale con pochissimi finanziamenti statali...quindi privata.Ma anche qua si fanno miracoli..e si producono brevetti a ripetizione....ma lo Stato se ne frega.
Potremmo essere uno tra i due o tre grandi fari mondiali per ricerca e produzione di qualita'...ma nessuno ci crede.Lo Stato ha fatto fallire la Sclavo,la migliore societa' farmaceutica italiana nel campo della produzione di vaccini...salvo adesso piangere che non abbiamo industrie farmaceutiche che producano vaccini...
La Pignone di Firenze ,tanto per rimanere nelle mie zone...era all'avanguardia mondiale nel campo degli acciai speciali e grandi pezzi unici per turbine ,pezzi speciali di grandi dimensioni ,anelli magnetici per risonanze ecc.....fatta quasi fallire.....
Siamo tra i migliori in campo medico chirurgico..ma spopolano solo Prof televisivi....Pisa con la Normale ,il Politecnico ecc...ecc...sarebbero dei fiori all'occhiello di ogni Nazione ...ma i finanziamenti per la ricerca arrivano loro solo a pezzi e bocconi e pietendo come mendicanti....e poi ci si meraviglia se la gente scappa negli USA e in Europa...
Non entro nel pelago dei finanziamenti giovanili per attivita' agricole di eccellenza e innovative dove potremmo eccellere e competere a livello mondiale....e anche qua per poterle mettere su si ricorre a nonni ricchi,zii e parenti vari ...perche' aspettare le banche vuol dire invecchiare e morire senza vedere un euro!!!
Si discute di tutto ...ma non di questo!!!!
E tutto cio' fa parte della visione di grandi statisti,che sappiano vedere a decenni e non al giorno dopo.
Ma così funziona l'Italia....e si va avanti a pezzi e bocconi e sulla buona volonta' dei privati illuminati.
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Assolutamente e incondizionatamente d'accordo .
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Re: I mandanti del fascismo

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Assolutamente in disaccordo.
Il Dato enfatizzato da Luce è
LUCIFERINO.
Qualcuno mi sa dire, a che posto della graduatoria Luciferina, si trova lo stato di San Marino o anche del Lussemburgo?
La vita è come un ponte, puoi attraversarla ma non costruirci una casa sopra.
(Proverbio dei Sioux)
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RedWine
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Re: I mandanti del fascismo

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luce allievi ha scritto: 21 ott 2021, 11:03 Questa è la classifica dei Paesi per produzione industriale
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pensieri e concetti sparsi.

essere un paese industriale significa che la maggior parte dell'economia deriva dall'industria. non è un'indice ne di potenza ne di ricchezza.
avere una produzione industriale significa solo che determinati oggetti non li devi importare ma puoi produrli, cosa buona&giusta ma anch'essa non significativa di ricchezza o povertà.
piu significativo per capire la ricchezza è il rapporto import/export
se sei una nazione industrializzata e basi il benessere sulla trasformazione di materie prime o semilavorati in prodotti finiti da esportare, ti arricchisci se a questi prodotti dai un alto valore aggiunto, come è il caso della svizzera ma non dell'italia, i cui prodotti tipicamente hanno un basso valore aggiunto (ferrari e simili fanno eccezione) da cui i minori salari.
se vieni colto da euforia da eurone e importi piu di quello che esporti (perchè costa meno e l'eurone non svaluta) ti impoverisci, e poi arriva Monti che ti massacra strangolando l'import e rimette le cose a posto.
l'unione sovietica a suo tempo era un colosso industriale con un'enorme produzione, ma non riusciva a esportare uno spillo e se voleva importare qualcosa doveva dare in cambio materie prime. (che naturalmente noi non abbiamo) e alla fine è ugualmente fallita.
le grandi innovazioni tecnologiche vengono sviluppate dalla grande industria che si puo permette grandi investimenti mentre lo sviluppo di un prodotto puo essere effettuato da una miriade di piccole medie industrie, tipiche dei nostri distretti industriali che cercando di fregarsi a vicenda migliorano e diversificano all'infinito un prodotto base in concorrenza con la grande industria tipicamente meno flessibile
per una multinazionale è facile acquisire il controllo di una grande azienda, molto piu difficile se non impossibile riuscire a controllarne centinaia di piccole, o micro aziende, c'è da stupirsi che "certa gente" spinga per l'accorpamento?

sperando di non aver detto troppe sciocchezze Bye
"Non avrete nulla e sarete felici". e se non fossi felice? "non ti preoccupare, ti cureremo"
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Re: I mandanti del fascismo

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RedWine ha scritto: 21 ott 2021, 15:39
luce allievi ha scritto: 21 ott 2021, 11:03 Questa è la classifica dei Paesi per produzione industriale
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pensieri e concetti sparsi.

essere un paese industriale significa che la maggior parte dell'economia deriva dall'industria. non è un'indice ne di potenza ne di ricchezza.
avere una produzione industriale significa solo che determinati oggetti non li devi importare ma puoi produrli, cosa buona&giusta ma anch'essa non significativa di ricchezza o povertà.
piu significativo per capire la ricchezza è il rapporto import/export
se sei una nazione industrializzata e basi il benessere sulla trasformazione di materie prime o semilavorati in prodotti finiti da esportare, ti arricchisci se a questi prodotti dai un alto valore aggiunto, come è il caso della svizzera ma non dell'italia, i cui prodotti tipicamente hanno un basso valore aggiunto (ferrari e simili fanno eccezione) da cui i minori salari.
se vieni colto da euforia da eurone e importi piu di quello che esporti (perchè costa meno e l'eurone non svaluta) ti impoverisci, e poi arriva Monti che ti massacra strangolando l'import e rimette le cose a posto.
l'unione sovietica a suo tempo era un colosso industriale con un'enorme produzione, ma non riusciva a esportare uno spillo e se voleva importare qualcosa doveva dare in cambio materie prime. (che naturalmente noi non abbiamo) e alla fine è ugualmente fallita.
le grandi innovazioni tecnologiche vengono sviluppate dalla grande industria che si puo permette grandi investimenti mentre lo sviluppo di un prodotto puo essere effettuato da una miriade di piccole medie industrie, tipiche dei nostri distretti industriali che cercando di fregarsi a vicenda migliorano e diversificano all'infinito un prodotto base in concorrenza con la grande industria tipicamente meno flessibile
per una multinazionale è facile acquisire il controllo di una grande azienda, molto piu difficile se non impossibile riuscire a controllarne centinaia di piccole, o micro aziende, c'è da stupirsi che "certa gente" spinga per l'accorpamento?

sperando di non aver detto troppe sciocchezze Bye
Caro amico,non hai detto alcuna sciocchezza,anzi...
Ciao
Smiling Smiling Smiling
Di fronte agli imbecilli non c'è che un solo modo per mostrare il proprio spirito: evitare qualsiasi conversazione con loro. ( Arthur Schopenhauer )
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Re: I mandanti del fascismo

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Vorrei togliere dai piedi, una volta per tutte, questa continua connessione tra livello retributivo e costo della vita.
Il costo della vita dipende strettamente dalla qualità della vita e ci sarebbe da spararsi se una vita di merda in un posto di merda costasse tanto quanto la vita in Germania o in Gran Bretagna o in Francia o in Italia.
E, se la vita in Ungheria e Polonia è così bella come alcuni fascistoni sostengono, perchè non ci liberano della loro presenza e non se ne vanno a vivere là?
Però i loro tanto odiati euri li devono lasciare in Italia e in Ungheria e Polonia ci devono vivere con i fiorini e gli zloty guadagnati lavorando nelle mega fabbriche modello delle multinazionali.


Il pensiero di Mario Draghi non mi procura orgasmi multipli.
La sua formazione catto-sociale-gesuita mi fa venire l'orticaria.
La sua carriera di bancario mi blocca la digestione.
Le circostanze che lo hanno portato a Palazzo Chigi mi deprimono più di una fidanzata che mi ha messo le corna.
Ma non ho nessuna difficoltà a ringraziarlo per la tigna che ci mette nel tenerci legati alla Germania e alla Francia, evitandoci di scivolare nella merda ungherese e polacca o (Dio ci scampi) nell'abbraccio di Putin.
E penso che la mia anima social-democratica potrà continuare a tapparsi il naso ancora per un po', consapevole del fatto che, prima di trovarsi davanti a pescecani globali capaci di comprarsi uno Stato europeo di medie dimensioni, è molto meglio contrattare con dei vecchi capitalisti industriali (per quanto stupidi e ignoranti).
Senonaltro questi vecchi siur padrun (per quanto stupidi e ignoranti) si rendono più o meno conto di avere degli interessi in comune con i lavoratori, e sanno per decennale esperienza che i lavoratori sono anche consumatori che se non li paghi un cazzo non consumano un cazzo.


E qui si arriva all'ideologia quantomeno balzana di chi è convinto che un Paese possa prosperare (o anche soltanto vivere) di sole esportazioni, in una specie di Via col vento dove milioni di schiavi (possibilmente bianchi perchè nessuno vuole i negri) limitino i consumi (e perciò il mercato interno) al puro livello di sussistenza.
Salvo poi accorgersi che, in mancanza di un mercato interno, l'unico modo per spendere l'immenso avanzo della bilancia dei pagamenti è quello di spenderlo all'estero, riportando così la bilancia dei pagamenti al pareggio.
Però dubito che i proprietari delle piantagioni di cotone riescano (pur con tutta la buona volontà) a spendere tutti quei soldi in Rolls Royce, caviale e champagne.
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carletto3
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Re: I mandanti del fascismo

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RedWine ha scritto: 21 ott 2021, 15:39
luce allievi ha scritto: 21 ott 2021, 11:03 Questa è la classifica dei Paesi per produzione industriale
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pensieri e concetti sparsi.

essere un paese industriale significa che la maggior parte dell'economia deriva dall'industria. non è un'indice ne di potenza ne di ricchezza.
avere una produzione industriale significa solo che determinati oggetti non li devi importare ma puoi produrli, cosa buona&giusta ma anch'essa non significativa di ricchezza o povertà.
piu significativo per capire la ricchezza è il rapporto import/export
se sei una nazione industrializzata e basi il benessere sulla trasformazione di materie prime o semilavorati in prodotti finiti da esportare, ti arricchisci se a questi prodotti dai un alto valore aggiunto, come è il caso della svizzera ma non dell'italia, i cui prodotti tipicamente hanno un basso valore aggiunto (ferrari e simili fanno eccezione) da cui i minori salari.
se vieni colto da euforia da eurone e importi piu di quello che esporti (perchè costa meno e l'eurone non svaluta) ti impoverisci, e poi arriva Monti che ti massacra strangolando l'import e rimette le cose a posto.
l'unione sovietica a suo tempo era un colosso industriale con un'enorme produzione, ma non riusciva a esportare uno spillo e se voleva importare qualcosa doveva dare in cambio materie prime. (che naturalmente noi non abbiamo) e alla fine è ugualmente fallita.
le grandi innovazioni tecnologiche vengono sviluppate dalla grande industria che si puo permette grandi investimenti mentre lo sviluppo di un prodotto puo essere effettuato da una miriade di piccole medie industrie, tipiche dei nostri distretti industriali che cercando di fregarsi a vicenda migliorano e diversificano all'infinito un prodotto base in concorrenza con la grande industria tipicamente meno flessibile
per una multinazionale è facile acquisire il controllo di una grande azienda, molto piu difficile se non impossibile riuscire a controllarne centinaia di piccole, o micro aziende, c'è da stupirsi che "certa gente" spinga per l'accorpamento?

sperando di non aver detto troppe sciocchezze Bye
Red...non concordo con cio' che scrivi ,la grande industria non si cura se non sommariamente della qualita', ma gioca sulla quantita'.Se un Paese ha centinaia di milioni di abitanti e ricchissimo di materie prime ha quasi tutto per poter primeggiare nel Mondo...ed è su quel "quasi" che entra in gioco la qualita'...
l'uomo non si accontenta della quantita'....e dieci tra Pande e Smart non fanno una Ferrari....e un anello con uno zircone non fa un anello con un diamante come un vino buono non fa mille bottiglie di Coca Cola.
Dove non si arriva con la quantita' si arriva con la qualita' dei prodotti e non si tratta di valore aggiunto ma di valore reale.Dici che è solo la grande industria che puo' sviluppare innovazione...ma non sono d'accordo.
La grande industria dell'auto è enorme e ricchissima ma ora è ferma per piccolissimi oggetti che le servono per il funzionamento dell'auto...semiconduttori e oggetti piccolissimi che la fermano.E questi oggetti sono tutti coperti da brevetti internazionali che non puoi riprodurre ,se non pagando fior di royalty.Solo la Cina li copia senza pagare ,ma la qualita' è scadente.....L'Italia dove non arriva per quantita' deve arrivare con l'ingegno e l'innovazione...e lo sta facendo...meno male se pur tra mille difficolta' di uno Stato di merda!!!!
Sai come funziona in campo farmaceutico dove le novita' sono fiori rari e preziosi?Una piccolissima azienda scopre un nuovo farmaco che funziona veramente e innovativo?Una grande azienda internazionale o compra il brevetto o compra direttamente l'azienda inglobandola...vuoi un esempio?La Janssen belga,aveva tre farmaci inseriti nel novero dei farmaci ritenuti essenziali dall'OMS...ma non cedeva i brevetti e le Royalty erano elevatissime...arriva la Johnson &Jonhson fa un'offerta alla quale non potevi dire di no e compra tutta la Janssen ...sai,quella del vaccino ....e lo stesso fa con un'altra e altre piccole medie industrie innovative in campo genetico.Ma non compra i cervelli ...e i ricercatori Janssen adesso sono sparsi in altre aziende e fanno concorrenza innovativa alla Johnson......
Cosa voglio dire con questo?Che l'industria grande non vale un cazzo...quello che conta sono i cervelli!!!!
E' su quelli che un Paese piccolo-medio deve puntare ,non sulle dimensioni industriali....non ce la potrebbe mai fare a sopravvivere contro i colossi mondiali.
Bye
La realta' è solo un'allucinazione dovuta a carenza di alcol (...un saggio)
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Re: I mandanti del fascismo

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Qui sfugge un piccolo particolare: l'Italia è una grande potenza industriale.
Forse a confondere le menti è la polverizzazione dell'industria italiana in un 99% di piccole e medie imprese e la mancanza pressochè totale di mega multinazionali.
Ma sta di fatto che tutte queste piccole/medie imprese, messe insieme, formano un colosso industriale di livello mondiale.
E nel momento di massimo fulgore (tra gli anni 70 e 90) i Distretti Industriali si sono configurati come grosse imprese risultanti dalle unioni settoriali/funzionali di tante piccole imprese.
E' stato il punto di forza dell'industria italiana, la genialata che ha portato l'industria italiana a diventare un colosso mondiale.
Ma è stata anche la sua sfiga.
Per fare girare insieme, in maniera coordinata e redditizia, questo numero enorme di piccole/medie imprese serve una Politica Industriale.
E l'attuale classe politica italiana non ha la minima idea di cosa cazzo sia una Politica Industriale.
Perfino Draghi, che magari sarà un genio della finanza, non sa da che parte cominciare.

Servirebbe uno come Enrico Mattei ...
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Re: I mandanti del fascismo

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luce allievi ha scritto: 22 ott 2021, 9:48 Qui sfugge un piccolo particolare: l'Italia è una grande potenza industriale.
Forse a confondere le menti è la polverizzazione dell'industria italiana in un 99% di piccole e medie imprese e la mancanza pressochè totale di mega multinazionali.
Ma sta di fatto che tutte queste piccole/medie imprese, messe insieme, formano un colosso industriale di livello mondiale.
E nel momento di massimo fulgore (tra gli anni 70 e 90) i Distretti Industriali si sono configurati come grosse imprese risultanti dalle unioni settoriali/funzionali di tante piccole imprese.
E' stato il punto di forza dell'industria italiana, la genialata che ha portato l'industria italiana a diventare un colosso mondiale.
Ma è stata anche la sua sfiga.
Per fare girare insieme, in maniera coordinata e redditizia, questo numero enorme di piccole/medie imprese serve una Politica Industriale.
E l'attuale classe politica italiana non ha la minima idea di cosa cazzo sia una Politica Industriale.
Perfino Draghi, che magari sarà un genio della finanza, non sa da che parte cominciare.

Servirebbe uno come Enrico Mattei ...
capita perfino che io possa essere d'accordo con Te.
pazienza, nessuno è perfetto. :mrgreen:
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Re: I mandanti del fascismo

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carletto3 ha scritto: 21 ott 2021, 19:56
Red...non concordo con cio' che scrivi ,la grande industria non si cura se non sommariamente della qualita', ma gioca sulla quantita'
......
Cosa voglio dire con questo?Che l'industria grande non vale un cazzo...quello che conta sono i cervelli!!!!
E' su quelli che un Paese piccolo-medio deve puntare ,non sulle dimensioni industriali....non ce la potrebbe mai fare a sopravvivere contro i colossi mondiali.
Bye
certo che contano i cervelli, e c'è chi puo metterne insieme centinaia e finanziare un grande laboratorio e anni di ricerca prima di ottenere risultati, e chi non puo.
e molti prodotti possono essere immessi sul mercato solo con un'economia di scala spinta al limite, cosa preclusa per una piccola azienda, e altri prodotti sono cosi complessi che solo una grande azienda puo pensare di produrli, altri per essere costruiti a costi accettabili hanno bisogno di un mercato globale, difficilmente una media piccola azienda puo farlo. a meno che sia un prodotto di nicchia che non suscita gli appetiti delle multinazionali, per fortuna di nicchie ce ne sono molte, come appassionato di musica riprodotta ho nel tempo acquistato apparecchiature di aziende che producevano poche decine di pezzi l'anno e li vendevano a livello globale, con costi sproporzionati rispetto ai prodotti della grande industria, ed è una cosa che fanno gli appassionati di ogni settore.
"Non avrete nulla e sarete felici". e se non fossi felice? "non ti preoccupare, ti cureremo"
Davos agenda 2030.
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