E dagli con 'sto colonialismo !!!

[porterrockwell]

Lo scrittore tanzaniano Abdulrazak Gurnah ha vinto il premio Nobel per la Letteratura 2021. Gurnah nato a Zanzibar nel 1948 ed è autore di dieci romanzi in quarant’anni di carriera, tra cui Paradise (1994) Sulle rive del mare (2002) e Il disertore (2005), unico titolo tradotto in italiano per Garzanti. L’Accademia svedese ha premiato Gurnah per la “sua intransigente capacità di penetrare con pietà e senza compromessi negli effetti del colonialismo e nel destino dei rifugiati, nel divario tra culture e continenti”. Gurnah giunse in Gran Bretagna da studente nel 1968, poi lì vi rimase laureandosi, e da diverso tempo insegna Letteratura all’Università del Kent.

Ora vorrei che Gurnah scrivesse un romanzo di fantascienza e , immaginando che in Tanzania nei secoli scorsi non fossero mai arrivati europei e arabi, descrivesse il tipo di vita felice ed intransigente che lui farebbe ed in quale università insegnerebbe.

[Vento]

Lo scrittore tanzaniano Abdulrazak Gurnah ha vinto il premio Nobel per la Letteratura 2021. Gurnah nato a Zanzibar nel 1948 ed è autore di dieci romanzi in quarant’anni di carriera, tra cui Paradise (1994) Sulle rive del mare (2002) e Il disertore (2005), unico titolo tradotto in italiano per Garzanti. L’Accademia svedese ha premiato Gurnah per la “sua intransigente capacità di penetrare con pietà e senza compromessi negli effetti del colonialismo e nel destino dei rifugiati, nel divario tra culture e continenti”. Gurnah giunse in Gran Bretagna da studente nel 1968, poi lì vi rimase laureandosi, e da diverso tempo insegna Letteratura all’Università del Kent.

Ora vorrei che Gurnah scrivesse un romanzo di fantascienza e , immaginando che in Tanzania nei secoli scorsi non fossero mai arrivati europei e arabi, descrivesse il tipo di vita felice ed intransigente che lui farebbe ed in quale università insegnerebbe.

Bravo. Sugli arabi magari avrei dei dubbi. Tra l altro gli arabi continuano ancora oggi la pratica del colonialismo, senza che nessuno se ne accorga, meno che mai gli anticolonialisti. Sono diventati trasparenti evidentemente. Eppure in tutti i paesi mediterranei, un tempo dominati da greci e poi romani, gli arabi sono al potere, pur essendo minoranze, e reprimono con violenza le aspirazioni dei popoli berberi originari. Quando capiremo che quelli che ci fanno lezioni morali ci vogliono semplicemente eliminare?

[albatros]

Sì, ma intanto rimangono masse enormi di popolazioni sfruttate, oppresse e ai limiti della sopravvivenza. È di esse che ci dimentichiamo.

[Vento]

Sì, ma intanto rimangono masse enormi di popolazioni sfruttate, oppresse e ai limiti della sopravvivenza. È di esse che ci dimentichiamo.

Questa è una lamentazione vaga, mentre Porter parla di colonialismo, un fenomeno storico preciso:
"Il colonialismo è definito come l'espansione di una nazione su territori e popoli all'esterno dei suoi confini, spesso per facilitare il dominio economico sulle risorse, il lavoro e il commercio di questi ultimi. Il processo viene detto colonizzazione." (Wikipedia)
Dove lo vedi, oltre al mondo sottomesso dagli arabi e dai turchi e, naturalmente, nelle Americhe?

[carletto3]

Sì, ma intanto rimangono masse enormi di popolazioni sfruttate, oppresse e ai limiti della sopravvivenza. È di esse che ci dimentichiamo.

Prendo questa tua frase come argomento...
Ma perche' dovremmo aiutarli?Chi ha aiutato noi quando ci siamo liberati da qualsiasi oppressore straniero e nazionale? Che prendano sassi e bastoni e facciano piazza pulita da chi li opprime e li sfrutta se non hanno mitra e bombe.Nessuno regala nulla e la liberta' e la giustizia si conquistano con sangue e sudore non aspettando l'aiuto degli altri...Io mi sarei rotto le balle a dover preoccuparmi dei problemi altrui.Che se li risolvano da soli i loro problemi o muoiano tutti!

[porterrockwell]

Sì, ma intanto rimangono masse enormi di popolazioni sfruttate, oppresse e ai limiti della sopravvivenza. È di esse che ci dimentichiamo.

Ho capito, ma prima che arrivassero gli europei che razza di vita facevano? Vivevano forse in pace o si sbranavano una tribù con l'altra? O si catturavano una tribù con l'altra? Certo, anche da noi le cose non andavano al meglio , ma fra una guerra e l'altra, fra lotte di religioni e massacri un po' di progresso emergeva, le scienze miglioravano, le arti fiorivano. Li abbiamo colonizzati e sfruttati è vero , ma abbiamo portato loro anche delle potenzialità. E che dovremmo dire noi ex popoli dell'impero romano tramortiti dai barbari che non ci hanno portato un cavolo di niente se non la loro sostanziale pochezza di nomadi incolti e voraci?

[albatros]

Io sono di quelli (di destra) che dicono : "Aiutiamoli là dove si trovano". Ma aiutiamoli non a parole. Gurnah è un privilegiato che non rispecchierà di sicuro il popolo che rappresenta. Il colonialismo è fra i peggiori crimini di cui si sia macchiata l'umanità, non inferiore a nazismo e comunismo. In questo la deprecatissima Italia fascista si mostrò meno feroce di stati "democratici" come Francia, Belgio ed Inghilterra.

[Vento]

Io sono di quelli (di destra) che dicono : "Aiutiamoli là dove si trovano". Ma aiutiamoli non a parole. Gurnah è un privilegiato che non rispecchierà di sicuro il popolo che rappresenta. Il colonialismo è fra i peggiori crimini di cui si sia macchiata l'umanità, non inferiore a nazismo e comunismo. In questo la deprecatissima Italia fascista si mostrò meno feroce di stati "democratici" come Francia, Belgio ed Inghilterra.

Insisto, ma vorrei capire. Perché gli anticolonialisti pensano solo al colonialismo occidentale e non vedono quello arabo nei paesi del nord Africa? C'è qualche differenza?

[RedWine]

Io sono di quelli (di destra) che dicono : "Aiutiamoli là dove si trovano". Ma aiutiamoli non a parole. Gurnah è un privilegiato che non rispecchierà di sicuro il popolo che rappresenta. Il colonialismo è fra i peggiori crimini di cui si sia macchiata l'umanità, non inferiore a nazismo e comunismo. In questo la deprecatissima Italia fascista si mostrò meno feroce di stati "democratici" come Francia, Belgio ed Inghilterra.

Insisto, ma vorrei capire. Perché gli anticolonialisti pensano solo al colonialismo occidentale e non vedono quello arabo nei paesi del nord Africa? C'è qualche differenza?

non lo vedono perchè non esiste. nei paesi del nord africa sono arabi, essere arabi non è una questione di sangue ma di cultura, forse c'era una differenza di sangue oltre mille anni fa al tempo della conquista, ma non oggi.
oltre tutto il colonialismo è una cosa diversa dall'occupazione politica militare, l'impero ottomano (i turchi) occupavano (prima del 1918) la quasi totalità dei paesi arabi, ma non erano una potenza coloniale, come non lo era l'Austria quando nello stesso periodo occupava il Friuli, la Dalmazia, e prima ancora Veneto e Lombardia.
il colonialismo ha caratteristiche differenti,

geografiche le terre sono lontane dalla nazione dominante
culturali gli abitanti hanno cultura molto differente e non assimilabile
economiche c'è una dipendenza economica a senso unico e sempre a favore del paese coloniale, sia nel prendere che nel dare
sociali gli abitanti sono considerati inferiori

se queste caratteristiche non ci sono non si puo parlare di colonialismo (come si intende oggi) ad esempio non si puo paragonare l'india con l'australia, anche se entrambe nello stesso periodo erano sottoposte alla corona inglese.

[Vento]

Io sono di quelli (di destra) che dicono : "Aiutiamoli là dove si trovano". Ma aiutiamoli non a parole. Gurnah è un privilegiato che non rispecchierà di sicuro il popolo che rappresenta. Il colonialismo è fra i peggiori crimini di cui si sia macchiata l'umanità, non inferiore a nazismo e comunismo. In questo la deprecatissima Italia fascista si mostrò meno feroce di stati "democratici" come Francia, Belgio ed Inghilterra.

Insisto, ma vorrei capire. Perché gli anticolonialisti pensano solo al colonialismo occidentale e non vedono quello arabo nei paesi del nord Africa? C'è qualche differenza?

non lo vedono perchè non esiste. nei paesi del nord africa sono arabi, essere arabi non è una questione di sangue ma di cultura, forse c'era una differenza di sangue oltre mille anni fa al tempo della conquista, ma non oggi.
oltre tutto il colonialismo è una cosa diversa dall'occupazione politica militare, l'impero ottomano (i turchi) occupavano (prima del 1918) la quasi totalità dei paesi arabi, ma non erano una potenza coloniale, come non lo era l'Austria quando nello stesso periodo occupava il Friuli, la Dalmazia, e prima ancora Veneto e Lombardia.
il colonialismo ha caratteristiche differenti,

geografiche le terre sono lontane dalla nazione dominante
culturali gli abitanti hanno cultura molto differente e non assimilabile
economiche c'è una dipendenza economica a senso unico e sempre a favore del paese coloniale, sia nel prendere che nel dare
sociali gli abitanti sono considerati inferiori

se queste caratteristiche non ci sono non si puo parlare di colonialismo (come si intende oggi) ad esempio non si puo paragonare l'india con l'australia, anche se entrambe nello stesso periodo erano sottoposte alla corona inglese.

Informati meglio. Ad esempio in Algeria i popoli originari (in particolare i Cabili) sono la maggioranza e combatterono i francesi fino alla vittoria, ma poi gli arabi arrivarono con armati da Marocco e Tunisia e presero il potere. Ci sono state rivolte anche nel 2002. Hanno lingua completamente diversa dall arabo, così la cultura. È la dominazione araba sui popoli magrebini, poi chiamala come vuoi.
Come i romani se ne tornarono a casa, così gli arabi dovrebbero rientrare in Arabia ed i turchi in Asia, loro terra originaria e dove vivono i turcofoni. Le mie considerazioni sono poco realistiche, ma in tempi di political correctness mi sembrano invece appropriate.

[RedWine]

Insisto, ma vorrei capire. Perché gli anticolonialisti pensano solo al colonialismo occidentale e non vedono quello arabo nei paesi del nord Africa? C'è qualche differenza?

non lo vedono perchè non esiste. nei paesi del nord africa sono arabi, essere arabi non è una questione di sangue ma di cultura, forse c'era una differenza di sangue oltre mille anni fa al tempo della conquista, ma non oggi.
oltre tutto il colonialismo è una cosa diversa dall'occupazione politica militare, l'impero ottomano (i turchi) occupavano (prima del 1918) la quasi totalità dei paesi arabi, ma non erano una potenza coloniale, come non lo era l'Austria quando nello stesso periodo occupava il Friuli, la Dalmazia, e prima ancora Veneto e Lombardia.
il colonialismo ha caratteristiche differenti,

geografiche le terre sono lontane dalla nazione dominante
culturali gli abitanti hanno cultura molto differente e non assimilabile
economiche c'è una dipendenza economica a senso unico e sempre a favore del paese coloniale, sia nel prendere che nel dare
sociali gli abitanti sono considerati inferiori

se queste caratteristiche non ci sono non si puo parlare di colonialismo (come si intende oggi) ad esempio non si puo paragonare l'india con l'australia, anche se entrambe nello stesso periodo erano sottoposte alla corona inglese.

Informati meglio. Ad esempio in Algeria i popoli originari (in particolare i Cabili) sono la maggioranza e combatterono i francesi fino alla vittoria, ma poi gli arabi arrivarono con armati da Marocco e Tunisia e presero il potere. Ci sono state rivolte anche nel 2002. Hanno lingua completamente diversa dall arabo, così la cultura. È la dominazione araba sui popoli magrebini, poi chiamala come vuoi.
Come i romani se ne tornarono a casa, così gli arabi dovrebbero rientrare in Arabia ed i turchi in Asia, loro terra originaria e dove vivono i turcofoni. Le mie considerazioni sono poco realistiche, ma in tempi di political correctness mi sembrano invece appropriate.

sono la maggioranza solo nella propria regione, come i baschi in spagna, e come i baschi vorrebbero l'indipendenza.
non ha nessun senso dire che gli arabi dovrebbero tornare in arabia, come non lo avrebbe dire che i longobardi dovrebbero tornare in germania.

[Vento]

non lo vedono perchè non esiste. nei paesi del nord africa sono arabi, essere arabi non è una questione di sangue ma di cultura, forse c'era una differenza di sangue oltre mille anni fa al tempo della conquista, ma non oggi.
oltre tutto il colonialismo è una cosa diversa dall'occupazione politica militare, l'impero ottomano (i turchi) occupavano (prima del 1918) la quasi totalità dei paesi arabi, ma non erano una potenza coloniale, come non lo era l'Austria quando nello stesso periodo occupava il Friuli, la Dalmazia, e prima ancora Veneto e Lombardia.
il colonialismo ha caratteristiche differenti,

geografiche le terre sono lontane dalla nazione dominante
culturali gli abitanti hanno cultura molto differente e non assimilabile
economiche c'è una dipendenza economica a senso unico e sempre a favore del paese coloniale, sia nel prendere che nel dare
sociali gli abitanti sono considerati inferiori

se queste caratteristiche non ci sono non si puo parlare di colonialismo (come si intende oggi) ad esempio non si puo paragonare l'india con l'australia, anche se entrambe nello stesso periodo erano sottoposte alla corona inglese.

Informati meglio. Ad esempio in Algeria i popoli originari (in particolare i Cabili) sono la maggioranza e combatterono i francesi fino alla vittoria, ma poi gli arabi arrivarono con armati da Marocco e Tunisia e presero il potere. Ci sono state rivolte anche nel 2002. Hanno lingua completamente diversa dall arabo, così la cultura. È la dominazione araba sui popoli magrebini, poi chiamala come vuoi.
Come i romani se ne tornarono a casa, così gli arabi dovrebbero rientrare in Arabia ed i turchi in Asia, loro terra originaria e dove vivono i turcofoni. Le mie considerazioni sono poco realistiche, ma in tempi di political correctness mi sembrano invece appropriate.

sono la maggioranza solo nella propria regione, come i baschi in spagna, e come i baschi vorrebbero l'indipendenza.
non ha nessun senso dire che gli arabi dovrebbero tornare in arabia, come non lo avrebbe dire che i longobardi dovrebbero tornare in germania.

“La maggior parte della popolazione algerina è composta da una base etnica berbera.
Dopo battaglie politiche anni fa il berbero è stato riconosciuto come lingua ufficiale, oltre all’arabo."
(Wiki)
La pretesa della minoranza araba di egemonizzare il potere è scorretta e difficilmente sostenibile. Il paragone coi baschi non ha senso, anzi è vero esattamente il contrario. Sarebbe come se i baschi pretendessero di egemonizzare e governare la Spagna. Possono farlo solo perché hanno potere in tutto il nord Africa e nel Medio Oriente.
Quindi si tratta di una dominazione simile a quella romana (che hanno sostituito), a quella francese o a quella inglese altrove. Un impero, una colonizzazione, una dominazione con la forza. La religione islamica, bandiera dell'impero arabo, è rimasta, ma non c’è stata vera assimilazione dei berberi, arabizzazione, e la situazione linguistica lo dimostra.
Sono situazioni malsane, che danno luogo a tensioni e problemi, come vediamo in MO. Forse non avverrà nel Nord Africa per la differenza di forze, ma oggi che il politically correct mette in discussione anche il passato, questa sarebbe una questione da rivedere.

[albatros]

Io sono di quelli (di destra) che dicono : "Aiutiamoli là dove si trovano". Ma aiutiamoli non a parole. Gurnah è un privilegiato che non rispecchierà di sicuro il popolo che rappresenta. Il colonialismo è fra i peggiori crimini di cui si sia macchiata l'umanità, non inferiore a nazismo e comunismo. In questo la deprecatissima Italia fascista si mostrò meno feroce di stati "democratici" come Francia, Belgio ed Inghilterra.

Insisto, ma vorrei capire. Perché gli anticolonialisti pensano solo al colonialismo occidentale e non vedono quello arabo nei paesi del nord Africa? C'è qualche differenza?

Non so, non ho seguito questa polemica sugli anticolonialisti. Il colonialismo odierno è soprattutto colonialismo economico, sfruttamento ad esempio (attuato dai francesi in Africa) tramite la moneta loro imposta, il CFA. I più avveduti studiosi di politica africani (panafricanismo) sanno bene che la politica dell'emigrazione ad oltranza fa parte di un piano ben congegnato dall'Occidente per rendere più facilmente sfruttabili le risorse africane. Come è risaputo, nel gioco c'è anche la Cina, che addirittura ha fatto costruire vere e proprie città fantasma che saranno abitate da enormi masse di lavoratori cinesi. Da quelle parti hanno da gestire un miliardo e mezzo di abitanti... https://www.conoscenzealconfine.it/perc ... in-africa/
Il colonialismo è sfruttamento bestiale, non vedo cosa cambi se attuato da arabi, da occidentali o da cinesi. Va combattuto allo stesso modo.

[Vento]

Caro Albatros, nonostante la mia simpatia questa non te la posso lasciar passare:

"I più avveduti studiosi di politica africani (panafricanismo) sanno bene che la politica dell'emigrazione ad oltranza fa parte di un piano ben congegnato dall'Occidente per rendere più facilmente sfruttabili le risorse africane."

Cosa intendi? Io vedo un'invasione che travolgerà l'Europa, che non si difende per i suoi sciocchi sensi di colpa. Quale piano diabolico di sfruttamento sarebbe?
Perdonami ma la confusione favorisce il nemico. Queste sono le idee velenose della sinistra, che inventa colpe per indebolirci.
E anche la Cina cosa fa di male? Fa affari in Africa e allora? Colonialismo anche questo? Non potrebbe essere anche utile agli africani, insegnargli a fare cose, a costruire infrastrutture, ecc.?
Possibile che tutte le interazioni pacifiche fra popoli siano a fin di male?

[Leno Lazzari]

Lo scrittore tanzaniano Abdulrazak Gurnah ha vinto il premio Nobel per la Letteratura 2021. Gurnah nato a Zanzibar nel 1948 ed è autore di dieci romanzi in quarant’anni di carriera, tra cui Paradise (1994) Sulle rive del mare (2002) e Il disertore (2005), unico titolo tradotto in italiano per Garzanti. L’Accademia svedese ha premiato Gurnah per la “sua intransigente capacità di penetrare con pietà e senza compromessi negli effetti del colonialismo e nel destino dei rifugiati, nel divario tra culture e continenti”. Gurnah giunse in Gran Bretagna da studente nel 1968, poi lì vi rimase laureandosi, e da diverso tempo insegna Letteratura all’Università del Kent.

Ora vorrei che Gurnah scrivesse un romanzo di fantascienza e , immaginando che in Tanzania nei secoli scorsi non fossero mai arrivati europei e arabi, descrivesse il tipo di vita felice ed intransigente che lui farebbe ed in quale università insegnerebbe.

Bravo. Sugli arabi magari avrei dei dubbi. Tra l altro gli arabi continuano ancora oggi la pratica del colonialismo, senza che nessuno se ne accorga, meno che mai gli anticolonialisti. Sono diventati trasparenti evidentemente. Eppure in tutti i paesi mediterranei, un tempo dominati da greci e poi romani, gli arabi sono al potere, pur essendo minoranze, e reprimono con violenza le aspirazioni dei popoli berberi originari. Quando capiremo che quelli che ci fanno lezioni morali ci vogliono semplicemente eliminare?

Gli arabi ? Pane a pezzetti, o quisquilie se li confronti ai
cinesi e quello che stanno facendo in Africa.