Dietro questi enormi interessi, che in teoria dovrebbero portare a una concorrenza feroce tra le diverse industrie del farmaco, ci sono più o meno gli stessi soggetti. Basta dare un occhio ai principali azionisti di Pfizer, Astrazeneca, Johnson e Johnson, e infine Moderna, per rendersi conto che sono a volte sempre gli stessi.
In partcolare il gruppo finanziario statunitense di investimenti Vanguard, guidato da Mortimer Buckley, è' il principale azionista di Pfizer e di Johnson e Johnson, ma è anche il quarto principale azionista di Moderna e Astrazeneca.
La stessa cosa vale per Black Rock, altro gigantesco fondo di investimenti statunitense, guidato da Laurence Fink, che è tra i principali azionisti di tutte le quattro principali case farmaceutiche. In poche parole, questi giganteschi fondi di investimento statunitensi hanno soppiantato le grandi banche nel controlllare le principali aziende del pianeta, anche concorrenti tra loro. Aziende che conorrono per strapparsi quote di mercato, ma i cui veri propietari sono alla fine sempre gli stessi. E' un monopolismo mascherato, ma alla fine è un monopolismo.
Per cui il capitalismo finanziario oggi non è più prevalmente bancario, come era fino alla crisi del 2008, ma è dominato da a questi giganteschi e incontrollabili fondi di investimento, padroni di mezzo mondo, E' il potere del denaro che grazie alla tecnica (internet prima di tutto) domina ormai sull'intero orbe terraqueo, e domina alla fine anche l'informazione e la politica. E ci impone tutto quello che vuole.
Tra l'altro Black Rock è anche tra i principali azionisti dell'ultra vaxxinista Corriere della Sera. Ma naturalmente, in questo caso, nessuno griderà all'osceno conflitto di interessi.
