Ginger ha scritto: ↑11 mar 2021, 22:58
Si è vero quella comunista è una grande ideologia. Quanto all'analisi la tradizione Comunista è grandiosa da Marx a Gramsci. Però i rapporti di produzione si sono evoluti davvero tantissimo.
Ci sarebbero da sviluppare analisi serie su una serie di aspetti urgenti...l'impatto economico e sociale del digitale, le modalità di formazione del consenso nella società del web, la nascita di nuovi mercati, ecc.
L'attuale PC devo dire che lo conosco poco come partito. Ho cari amici che sono nel PC o comunque lo sostengono, tutte persone serie.
Però su molte posizioni troppo dogmatici...si incavolano subito se si cerca di certi esaminare questioni come EU, impresa ecc. in modo imparziale. Cioè cercando di ragionare su eventuali pro e contro...non tollerano che di valutino possibili pro di tutto quello che non gli piace.
Lo stesso fanno quelli di sponda opposta...se parli con i gruppi di destra fanno i pazzi se anche solo nomini reddito di cittadinanza, tassazione progressiva, regolamentazione di contratti ecc.
Io su certe questioni certezze non ne ho...ma senz'altro nutro molto rispetto per il comunismo e per i comunisti seri. Così come per i liberali progressisti seri...non certo con i neocon e i liberisti.
In realtà a mio parere i rapporti di produzione non si sono affatto evoluti, rimanendo alla contraddizione capitale-lavoro con conseguente produzione di plusvalore, a beneficio del capitale.
Quello che è cambiato è la composizione di classe dei salariati. Se fino agli anni '60-'70 la classe era composta dal cosiddetto operaio massa, dagli anni '80-'90 in poi, con la chiusura delle grandi unità produttive, tradizionale luogo di aggregazione del proletariato, la classe si è frammentata e disperata nei mille rivoli del lavoro parcellizzato ma soprattutto terziarizzato.
Allo stato attuale, forse uno dei settori più combattivi è quello della logistica distributiva, nel quale lavoro io.
Purtroppo anche qui non si assiste mai a lotte di massa, quanto piuttosto a vertenze, anche dure, tra il singolo terzista, che oramai nel settore gli addetti sono solo più alle dipendenze di terzi, e i suoi operai. Lotte che spesso sono vincenti se ben organizzate, perchè il sommo terrore del terzista è quello di perdere l'appalto (al ribasso).
Ovviamente poi in base alle tue considerazioni, sarebbe da rivedere molta parte dell'analisi di fase storica, a partire dal fatto che la riproduzione del capitale ormai si basa soprattutto sulla speculazione di borsa, ovvero su denaro che genera altro denaro, e sul debito, dacchè gli Stati per finanziarsi devono emettere titoli come fossero volgari SpA…
E tornando all'argomento "partiti politici", io allo stato attuale, a parte il PC, e per assurdo pure CPI, li reputi tutti, a parte sfumature "di colore", che altro non sono che "sovrastruttura", null'altro che portavoci, appunto con diverse sfumature, delle istanze del peggior liberismo.
Lancio una provocazione: se ti leggi il programma, dal punto di vista delle proposte economiche, che io un partito lo giudico da questo, Casa Pound è più a sinistra del PD… ;)