Sara ha scritto: ↑20 feb 2021, 10:27
@ Redvine: quale determinante chiaro tradimento imputi quindi a Salvini?
"Tradimento"... Non userei un termine così melodrammatico: gli elettori non sono, a mio parere, assimilabili all'amato/a!
Mi sembrava di aver risposto, nel senso che la Lega, di cui è segretario, ha modificato così profondamente il suo orientamento da essere ormai tutt'altro, a partire dal simbolo. Se gradisci un discorso più dettagliato, basta un minimo di ricerca in rete.
https://www.linkiesta.it/2018/03/tutte- ... operto-it/
L’irriverente secessionista che ha scoperto il patriottismo. L’eurodeputato che insultava i napoletani e oggi cerca i voti al Sud. L’ex comunista padano che strizza l’occhio all’estrema destra. Passato con disinvoltura dalla felpa alla cravatta (...) Una giravolta lunga venticinque anni. La carriera politica di Matteo Salvini è una continua, ambigua, contraddizione. È il destino un po’ tortuoso del giovane militante benvoluto dalla vecchia guardia leghista che ha finito per rottamare il partito. L’irriverente secessionista che ha scoperto il nazionalismo. Il consigliere comunale che si rifiutava di stringere la mano al presidente della Repubblica e oggi cerca i voti del Mezzogiorno. Un politico in continua evoluzione, insomma. Una svolta dopo l’altra. È il grande limite e al tempo stesso il principale punto di forza del segretario leghista. L’ex capolista dei comunisti padani che strizza l’occhio all’estrema destra, passato con disinvoltura dalla felpa alla cravatta. Una volta gli avversari erano i meridionali? Ora sono gli immigrati clandestini. Prima se la prendeva con Roma Ladrona, adesso con Bruxelles.
E ho trovato, ne sarai lieto, addirittura una tesi di laurea su Salvini, discussa presso la paludata LUISS. Ho dato una scorsa all'indice, il termine "svolta" è ricorrente.
http://tesi.luiss.it/23897/1/631712_RENDINA_ROBERTO.pdf
Pratico la vela: una buona tattica consente di arrivare prima degli altri all'ultima boa, non di spostarla o sostituirla!
sulla tesi ci sarebbe molto da discutere, ma forse è colpa della sintesi, per valutare un partito fenomeno come quello della lega ci sarebbe bisogno di un'analisi interdisciplinare che in una tesina di laurea non puo fare, in quanto all'articolo sull'inkiesta non dubito che in rete ne troverai moltissimi simili, per valutare la lega non bisogna mai dimenticare il ruolo degli ottimamente remunerati odiatori/calunniatori presenti in modo massiccio nel mainstream e (purtroppo) nella magistratura, che vedono nella lega un nemico da abbattere e una minaccia ai loro interessi
nei due articoli citati tesi di laurea e linkiesta ho selezionato tre frasi virgolettate, quindi si spera originali
(ma in italia con i giornalisti che abbiamo non è certo)
a proposito di Salvini "comunista"
Tra le liste che parteciperanno a queste “elezioni†èpresente anche quella dei “Comunisti Padaniâ€, l’ala più di sinistra del partito lombardo,il cui capolista èMatteo Salvini,ormai sempre più inserito all’interno della vita del partito13. Ripensando aquegli anni, ricorda:
«
Quando mi danno del fascista,rido due volte. Venni individuato io daRoberto Maroni come possibile comunista della Lega,perché ero considerato quello più vicino a certi temi, anche visivamente. Il punto è che la Lega veniva votata da tutti: gente di destra, di sinistra, atei e cattolici. Bisognava organizzarsi di conseguenza».[M. Pucciarelli, 2016, p.24
ancora nel 2008, Salvini non rinnegava i suoi trascorsi. «
Io non ho cambiato le mie idee – spiegava durante il raduno di Venezia di quell’anno – Perché c’è ancora bisogno di una sinistra seria in Italia. E faremo campagna elettorale su temi di sinistra che la sinistra ha abbandonato».
se difendere la manifattura, i lavoratori, e le classi lavoratrici in generale è essere comunisti, allora anch'io sono comunista, ma forse essere comunista vuole dire qualcos'altro. ma è chiaro che agli odiatori/calunniatori questo particolare sfugge.
e la lega ha forse in qualsiasi fase rinunciato a questo sua prerogativa? pur rimanendo sempre un partito moderatamente liberale
È noto che lei non apprezzi questo modello di Europa. Quale dovrebbe essere il modello verso cui quest’Unione dovrebbe tendere per migliorarsi?
"
Io penso che oggi l’Europa non dovrebbe pretendere di essere più di quello che è: un tavolo permanente di negoziati che ogni partecipante ha interesse a presidiare. Finché si limita a questo genere di funzione è anche capace di favorire soluzioni alle controversie tra i suoi Paesi membri. Quando invece pretende di dettare regole standard, peraltro tramite modelli di governance assolutamente non democratici, ecco che l’Europa da sogno diventa l’incubo che abbiamo vissuto in questi anni."
rivendicare pur in modi diversi la democrazia, il federalismo, l'autogestione, sia sul piano economico che culturale è sempre stato una delle caratteristiche della lega. che si muovesse su un piano locale nazionale o continentale.
dove sono i cambiamenti sostanziali di cui parli?