heyoka ha scritto: 18 feb 2021, 13:55
Quotone e rilancio!
E così coinvolgiamo il nostro
Inquisitore Holubice con questa MIA parabola:
Un industriale che aveva alle sue dipendenze, 200 dipendenti, per mancanza di commesse si trovava nella condizione di dover FALLIRE e questo significava mettere in strada senza stipendio 200 famiglie. In quel tempo la crisi era devastante e nessuno dei 200 dipendenti avrebbe potuto trovare altri lavori. Con la morte nel cuore, pensando soprattutto alla fine dei suoi dipendenti, stava portando i libri in tribunale, quando lo avvicinò uno che si offriva di darGli commesse per DUE anni. Solo che doveva accettare di pagarGLI un 10% del fatturato, AL NERO. Deontologicamente cosa doveva fare quel Buon Imprenditore, per NON essere denunciato per Evasione fiscale e poi avere un Holubice che si scatenava su questo forum come un travaglio?
Inquisitore un par di ...
Tra il serio ed il faceto, usiamo la maièutica: ricorda Crazy Horse, la risposta è dentro di te... E però, nel tuo caso, è
sbagliata...
Mario e Luigi vanno in macchina, guida Luigi. Ad un certo punto l'auto arriva ad un grosso incrocio con il semaforo fisso sul rosso e passano diretti sparati. Mario dice:
- Cristo d'un %io, ma sei matto...?!? Ma se passava qualcuno ci prendeva in pieno e c'ammazzava...
- Tranquillo Mario, mi fratello ci passa sempre e ci fa sempre: non gli è mai successo niente.
Fanno altri 4 km, l'auto si avvicina ad un altro incrocio con il rosso e... wham...! la macchina passa sparata, senza neanche rallentare
- Cazzo di Budda - Dice Mario - Ma allora ci fai a posta?!? Quell'auto là per poco ci porta via il cofano e c'ammazza...!?!
- Tranquillo Mario, guardo che io ho mio fratello che ci passa sempre così, e non gli è mai successo niente...
- Sarà pur vero che a tuo non gli è successo niente ma, se rifai un'altra ca$$ata del genere, io scendo giù e vado a piedi
Fanno altri 5 km e si stanno avvicinando ad un altro incrocio, sempre con il semaforo, ma questa volta è verde. Quando la macchina è a pochi metri dall'incrocio, Luigi inchioda i freni, e si ferma di colpo
- Ma che ca$$o fai...? Ma allora sei proprio scemo? Mi inchiodi quando il semaforo è verde...!?!
- Eh sì... Metti che passa mio fratello...?
Ed ora dimmi, ditemi: quante volte, mentre precorrevate una strada extraurbana in cui vi era un cartello con su scritto un limite di velocità di 70 km orari, vi siete visti lampeggiare da quello che stava dietro, oppure continuamente sorpassati (praticamente) da tutti quanti, notando un labiale di chi vi sorpassava che vi mandava a fare in €u/o...? Ecco, noi siamo arrivati (un po' in tutti i campi) ad una situazione in cui l'infrazione (o l'illegalità) sono la regola. Nè più, nè meno, come dentro l'auto di Luigi. E il rispettare le regole, in un contensto ed un sistema in cui (nei fatti) nessuno di fa alcunchè quando le violi, fa di te una specie di
stupido insensato.
Tornando al tuo imprenditore, ci sarà una ragione perché, sotto altri cieli, tutti i contribuenti sono molto più corretti nel compilare le loro dichiarazioni dei redditi? Forse perché in quei Ministeri delle Finanze davvero
incrociano i dati a disposizione (che sono tantissimi) e davvero si
in€hiappettano subito chi (oggi giorno con pochissima fatica) sta iniziando sul nascere a buttarla in €u/o alla collettività tutta, e agli altri suoi colleghi imprenditori in particolare?
Pagare delle imposte, anche alte, in un contesto in cui tutti sono davvero costretti a farlo, non è un problema: perché le tasse divengono uno degli 'n'
costi ineludibili (al pari dell'eletticità e delle materie prime) che finiscono per determinare il prezzo finale praticato al consumatore. E' il consumatore, in un sistema si fatto, che si sobbarca in ultima analisi tutti i costi. Il problema nasce quando, magari, io e l'imprenditore Leno i balzelli li paghiamo, mentre tu tieni (quasi) tutto a nero, fai una fattura sì, e nove no, e pratichi dei prezzi al ribasso che, in brevissimo tempo, ci mettono fuori mercato. Ed il risultato è che anche quelli che vorrebbero fare le cose come %io comanda, o sono costretti a lavorare
nel torbido, oppure
chiudono.
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Ti faccio un esempio di vita vissuta, che si capisce bene. Un signore che conosco, un ristoratore della zona, negli anni Settanta decise di aprire un ristorante nella Repubblica Federale Tedesca. Prima ne aprì uno, poi un secondo, poi un terzo, fino al punto che ne aveva ben
dieci. Quando poteva, faceva un salto qui in Cialtronia, ed aveva, come dire... un grosso potere d'acquisto. Senonché un bel giorno la
Brigaten Finanziarien Polizei (la Guardia di Finanza Tedesca) fece capolino, all'unisono, in tutti i suoi ristoranti, trovando gente che lavorava a
nero, merce nelle
dispense in quantità assolutamente
non conformi alle fatture degli acquisti degli ultimi mesi, e tanto altro. Per farla breve, appena terminato il controllo
9 ristoranti su 10 del mio conoscente erano passati all'istante nella disponibilità della Repubblica Federale Tedesca. Al nostro venne dato un termine di poche settimante per pagare la multa monstre che gli venne comminata, multa che non pagò, al che un tribunale locale, dopo aver fatto amministrare i ristoranti ad un curatore pro tempore, in un asta istantanea vendette i 9 locali ad altri imprenditori (che parlavano un ottimo tedesco, privo di accenti).
Un sistema, diremmo noi, draconiano. Ma è un sistema che fin qui, a quanto sembra,
non ha danneggiato l'economia tedesca, tutt'altro. Ha danneggiato solo il mio conoscente, che infatti se ne è tornato con le pive nel sacco al di sotto del Brennero. Là dove sarebbe sempre dovuto rimanere... Nel Paese dei Cachi...
P.S.
Vi ho raccontato del mio carissimo amico del bar che trattava con il nostro vice Ministro delle Finanze?