Pesanti domande su possibili porcate in arrivo

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porterrockwell
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Pesanti domande su possibili porcate in arrivo

Messaggio da leggere da porterrockwell »

http://www.atlanticoquotidiano.it/quoti ... sentabili/

Ma c’è da salvare il Paese o da testarlo? E testarlo in tutti i sensi, per dire verificarne la tenuta mentale e la pazienza di fronte alle situazioni più paradossali e incongrue. Nessuna promessa mantenuta, una sequela infinita di fallimenti, di smacchi, di figuracce. E ancora il Paese si adegua, ancora aspetta chissà quale miracolo, ancora spera, anche se nessuno saprebbe più dire cosa.

C’è da salvare il Paese o il Pd, questo partito di minoranza, che pochi gradiscono, dove regnano le faide, ma che non intende farsi da parte dopo abbondanti dieci anni di governo e malgoverno abusivo, non consacrato dal voto popolare?
C’è da salvare il Paese o il mutuo degli scappati di casa per riparare nelle due Camere, a cominciare da questi grillini incredibili, indecenti, rotti ad ogni tradimento, coerenti solo nell’utilitarismo più sbracato e svergognato?
C’è da salvare il Paese o l’ego a mongolfiera di Renzi, le sue trame da piccolo chimico, le sue ambizioni estreme, dalla segreteria Nato ai servizi segreti, dal bisogno politicamente patologico di stare al centro dell’attenzione all’altro, non meno insano, di dimostrare che lui è il jolly, sempre e comunque e può affondare chiunque gli vada sulle balle?

C’è da salvare il Paese o la carriera del supermanager dei superflop Arcuri, uno che sotto qualunque cielo sarebbe stato rimosso senza perdere un minuto e invece gli vogliono dare un ministero dopo lo sfacelo della gestione manageriale dell’emergenza pandemica?
C’è da salvare il Paese o Maria Elena Boschi, per la quale un ministero deve essere previsto, in modo fatale, inevitabile, indiscutibile, con la forza del destino, chissà poi perché?
C’è da salvare il Paese o garantire il futuro a figurine improbabili di un presepe grottesco, le Bellanova come le Azzolina, i Di Maio come i Di Battista, un altro che magari fa il guerrigliero fino a che non gli propongono un ministero?
C’è da salvare il Paese o qualche testata servile, in caduta libera e con lo spettro del crollo se il regime organico, più che amico, dovesse evaporare?



C’è da salvare il Paese o garantire il raddoppio a Mattarella, del quale sempre più si fatica a comprendere le decisioni o una assenza di decisioni che scivola pericolosamente verso la complicità per il governo più disastroso della storia democratica occidentale, che tuttavia si pretende continui a dispetto dei santi?
C’è da salvare il Paese o impedire di andare al potere “alle destre”, come ripete il democratico segretario postcomunista Zingaretti, col plurale che rafforza il disprezzo razziale?
C’è da salvare il Paese o la pletora di intellettuali organici, commentatori di servizio, pagliacci e parassiti che gravitano intorno alla sinistra delle pubbliche sovvenzioni, della lottizzazione culturale, del controllo gramsciano sull’editoria e la scuola, sulla burocrazia e sulla Rai propaganistica, insomma il sistema come lo abbiamo sempre subito?

C’è da salvare il Paese o una magistratura corrosa più che corrotta, al punto che neppure le incredibili confessioni, tardive, pelose, di Palamara scompongono più nessuno a cominciare dal vertice, il capo dello Stato che non dice e non fa niente, che fa finta di niente?
C’è da salvare il Paese o gli affari, spesso c’è da temere opachi, intorno alle mascherine, ai tamponi, ai vaccini, ai banchi a rotelle, a qualsiasi cosa si muova nello sfascio generale?
C’è da salvare il Paese o da modificarlo come predicano i compagni di prebende ossia renderlo più equo, più solidale, in una parola: più socialista, obiettivo retrologico che si può ottenere solo al prezzo dello sterminio della classe media, dell’iniziativa privata, del tessuto imprenditoriale, il che sta puntualmente avvenendo?

C’è da salvare il Paese o una Unione europea palesemente inadeguata su tutto e su ogni questione, ultima puntata i vaccini, la Ue ricettacolo di trombati, di riciclati e di nullità, se uno non vale niente un posto a Bruxelles è garantito?
C’è da salvare il Paese o da condannarlo fino a che non vorrà la cosca delirante dei virologi i cui sfondoni non si contano, così come non si contano le pretese demenziali (“lockdown duro e totale a tempo indeterminato”) e capisci che trattasi di gente con seri problemi che il circo mediatico ha criminalmente sguinzagliato?

C’è da salvare il Paese o consegnarlo alla Cina che peraltro lo sta già comperando pezzo a pezzo, giorno per giorno, senza che nessuno trovi niente da dire?
C’è da salvare il Paese o apparecchiarne la fine, per quelle misteriose, maligne congiunzioni che mettono gli ominicchi sbagliati nei posti sbagliati nel momento sbagliato, tutti insieme, senza la possibilità di metterci una pezza, senza più la forza di sottrarsi al vortice che risucchia?
SCORRA COME ACQUA IL DIRITTO E LA GIUSTIZIA COME UN TORRENTE PERENNE. AMOS 5,24
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heyoka
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Re: Pesanti domande su possibili porcate in arrivo

Messaggio da leggere da heyoka »

Una bella sfilza di domande, caro Port.
Complimenti. Mi permetto di aggiungere questa:
Secondo te, quanto sono affidabili, sincere e non sottoposte a CENSURE internazionali, le eventuali risposte che riceveremo dai nostri media, che come ben sai sono tutti LIBERI e fortemente interessati al BENE del paese. Che poi quello che si intende per paese ha molte declinazioni, almeno a mio parere di modesto heyoka.
La vita è come un ponte, puoi attraversarla ma non costruirci una casa sopra.
(Proverbio dei Sioux)
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Re: Pesanti domande su possibili porcate in arrivo

Messaggio da leggere da heyoka »

Una bella sfilza di domande, caro Port.
Complimenti. Mi permetto di aggiungere questa:
Secondo te, quanto sono affidabili, sincere e non sottoposte a CENSURE internazionali, le eventuali risposte che riceveremo dai nostri media e dai nostri politici, che come ben sai sono tutti LIBERI e fortemente interessati al BENE del paese. Che poi quello che si intende per paese ha molte declinazioni, almeno a mio parere di modesto heyoka.
Una personale riserva la faccio su quanto ho sentito da Salvini.
Pare che si sia dimenticato di mettere come temi su cui attenzionare Draghi nel campo della lotta alla immigrazione clandestina ed ancor più nel campo della Autonomia.
Per il resto, BENE ha fatto Salvini a mettere dei paletti chiari su quello che sarà il programma di Draghi, per poter ottenere una eventuale fiducia ( spero a tempo) al governo Draghi.
Detto questo meglio Draghi che Conte. Ma meglio ancora elezioni SUBITO.
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serge
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Re: Pesanti domande su possibili porcate in arrivo

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heyoka ha scritto: 3 feb 2021, 13:22 Una bella sfilza di domande, caro Port.
Complimenti. Mi permetto di aggiungere questa:
Secondo te, quanto sono affidabili, sincere e non sottoposte a CENSURE internazionali, le eventuali risposte che riceveremo dai nostri media e dai nostri politici, che come ben sai sono tutti LIBERI e fortemente interessati al BENE del paese. Che poi quello che si intende per paese ha molte declinazioni, almeno a mio parere di modesto heyoka.
Una personale riserva la faccio su quanto ho sentito da Salvini.
Pare che si sia dimenticato di mettere come temi su cui attenzionare Draghi nel campo della lotta alla immigrazione clandestina ed ancor più nel campo della Autonomia.
Per il resto, BENE ha fatto Salvini a mettere dei paletti chiari su quello che sarà il programma di Draghi, per poter ottenere una eventuale fiducia ( spero a tempo) al governo Draghi.
Detto questo meglio Draghi che Conte. Ma meglio ancora elezioni SUBITO.
(sic)
Concordo e ti chiedo: da cittadino della Serenissima,(sic),ti rechi al voto per eleggere un Parlamento straniero,vale a dire quello italiano?
Mandi
“Bisogna che gli uomini, per meritare la tolleranza, comincino col non essere fanatici.”
(Voltaire)
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Salvo
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Re: Pesanti domande su possibili porcate in arrivo

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Be', cosa c'è di strano? anche i sudtirolesi votano per lo Stato italiano (del quale non gliene frega una beata mazza, eccetto i quattrini).
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heyoka
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Re: Pesanti domande su possibili porcate in arrivo

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Salvo ha scritto: 5 feb 2021, 17:00 Be', cosa c'è di strano? anche i sudtirolesi votano per lo Stato italiano (del quale non gliene frega una beata mazza, eccetto i quattrini).
Ti dirò che il SudTirol, GIUSTAMENTE si trattiene tutti i quattrini e con essi il costo della Sovranità che lo Stato italiano ha loro dato in concessione. Se ti capita di andare in SudTirol, ma anche nel Trentino, toccherai con mano come da quelle parti TUTTO funzioni molto meglio.
Non sarebbe lo stesso se lo stato centralista ci mettesse il becco. Logico che vadano anche loro a votare per il Parlamento Italiano, come De Gasperi andava a votare per il Parlamento Austriaco quando il Trentino era territorio Austriaco.
De Gasperi è stato pure eletto nel Parlamento di Vienna, pur essendo italiano.
Da questa esperienza rimane il suo poco pubblicizzato pensiero:
Quando entro nel parlamento italiano mi sembra di entrare in un circo!
Stiamo parlando dell' UNICO politico "italiano" degli ultimi 73 anni, che possiamo definire STATISTA!!!!

Un saluto anche a Serge, in quanto, con questo post, credo di aver dato risposta.
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Ovidio
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Re: Pesanti domande su possibili porcate in arrivo

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porterrockwell ha scritto: 3 feb 2021, 13:00 http://www.atlanticoquotidiano.it/quoti ... sentabili/

Ma c’è da salvare il Paese o da testarlo? E testarlo in tutti i sensi, per dire verificarne la tenuta mentale e la pazienza di fronte alle situazioni più paradossali e incongrue. Nessuna promessa mantenuta, una sequela infinita di fallimenti, di smacchi, di figuracce. E ancora il Paese si adegua, ancora aspetta chissà quale miracolo, ancora spera, anche se nessuno saprebbe più dire cosa.

C’è da salvare il Paese o il Pd, questo partito di minoranza, che pochi gradiscono, dove regnano le faide, ma che non intende farsi da parte dopo abbondanti dieci anni di governo e malgoverno abusivo, non consacrato dal voto popolare?
C’è da salvare il Paese o il mutuo degli scappati di casa per riparare nelle due Camere, a cominciare da questi grillini incredibili, indecenti, rotti ad ogni tradimento, coerenti solo nell’utilitarismo più sbracato e svergognato?
C’è da salvare il Paese o l’ego a mongolfiera di Renzi, le sue trame da piccolo chimico, le sue ambizioni estreme, dalla segreteria Nato ai servizi segreti, dal bisogno politicamente patologico di stare al centro dell’attenzione all’altro, non meno insano, di dimostrare che lui è il jolly, sempre e comunque e può affondare chiunque gli vada sulle balle?

C’è da salvare il Paese o la carriera del supermanager dei superflop Arcuri, uno che sotto qualunque cielo sarebbe stato rimosso senza perdere un minuto e invece gli vogliono dare un ministero dopo lo sfacelo della gestione manageriale dell’emergenza pandemica?
C’è da salvare il Paese o Maria Elena Boschi, per la quale un ministero deve essere previsto, in modo fatale, inevitabile, indiscutibile, con la forza del destino, chissà poi perché?
C’è da salvare il Paese o garantire il futuro a figurine improbabili di un presepe grottesco, le Bellanova come le Azzolina, i Di Maio come i Di Battista, un altro che magari fa il guerrigliero fino a che non gli propongono un ministero?
C’è da salvare il Paese o qualche testata servile, in caduta libera e con lo spettro del crollo se il regime organico, più che amico, dovesse evaporare?



C’è da salvare il Paese o garantire il raddoppio a Mattarella, del quale sempre più si fatica a comprendere le decisioni o una assenza di decisioni che scivola pericolosamente verso la complicità per il governo più disastroso della storia democratica occidentale, che tuttavia si pretende continui a dispetto dei santi?
C’è da salvare il Paese o impedire di andare al potere “alle destre”, come ripete il democratico segretario postcomunista Zingaretti, col plurale che rafforza il disprezzo razziale?
C’è da salvare il Paese o la pletora di intellettuali organici, commentatori di servizio, pagliacci e parassiti che gravitano intorno alla sinistra delle pubbliche sovvenzioni, della lottizzazione culturale, del controllo gramsciano sull’editoria e la scuola, sulla burocrazia e sulla Rai propaganistica, insomma il sistema come lo abbiamo sempre subito?

C’è da salvare il Paese o una magistratura corrosa più che corrotta, al punto che neppure le incredibili confessioni, tardive, pelose, di Palamara scompongono più nessuno a cominciare dal vertice, il capo dello Stato che non dice e non fa niente, che fa finta di niente?
C’è da salvare il Paese o gli affari, spesso c’è da temere opachi, intorno alle mascherine, ai tamponi, ai vaccini, ai banchi a rotelle, a qualsiasi cosa si muova nello sfascio generale?
C’è da salvare il Paese o da modificarlo come predicano i compagni di prebende ossia renderlo più equo, più solidale, in una parola: più socialista, obiettivo retrologico che si può ottenere solo al prezzo dello sterminio della classe media, dell’iniziativa privata, del tessuto imprenditoriale, il che sta puntualmente avvenendo?

C’è da salvare il Paese o una Unione europea palesemente inadeguata su tutto e su ogni questione, ultima puntata i vaccini, la Ue ricettacolo di trombati, di riciclati e di nullità, se uno non vale niente un posto a Bruxelles è garantito?
C’è da salvare il Paese o da condannarlo fino a che non vorrà la cosca delirante dei virologi i cui sfondoni non si contano, così come non si contano le pretese demenziali (“lockdown duro e totale a tempo indeterminato”) e capisci che trattasi di gente con seri problemi che il circo mediatico ha criminalmente sguinzagliato?

C’è da salvare il Paese o consegnarlo alla Cina che peraltro lo sta già comperando pezzo a pezzo, giorno per giorno, senza che nessuno trovi niente da dire?
C’è da salvare il Paese o apparecchiarne la fine, per quelle misteriose, maligne congiunzioni che mettono gli ominicchi sbagliati nei posti sbagliati nel momento sbagliato, tutti insieme, senza la possibilità di metterci una pezza, senza più la forza di sottrarsi al vortice che risucchia?
Ottimo testo. Ma ... te lo pubblicherà il corriere della sera?
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porterrockwell
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Re: Pesanti domande su possibili porcate in arrivo

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Ovidio ha scritto: 5 feb 2021, 18:07
porterrockwell ha scritto: 3 feb 2021, 13:00 http://www.atlanticoquotidiano.it/quoti ... sentabili/

Ma c’è da salvare il Paese o da testarlo? E testarlo in tutti i sensi, per dire verificarne la tenuta mentale e la pazienza di fronte alle situazioni più paradossali e incongrue. Nessuna promessa mantenuta, una sequela infinita di fallimenti, di smacchi, di figuracce. E ancora il Paese si adegua, ancora aspetta chissà quale miracolo, ancora spera, anche se nessuno saprebbe più dire cosa.

C’è da salvare il Paese o il Pd, questo partito di minoranza, che pochi gradiscono, dove regnano le faide, ma che non intende farsi da parte dopo abbondanti dieci anni di governo e malgoverno abusivo, non consacrato dal voto popolare?
C’è da salvare il Paese o il mutuo degli scappati di casa per riparare nelle due Camere, a cominciare da questi grillini incredibili, indecenti, rotti ad ogni tradimento, coerenti solo nell’utilitarismo più sbracato e svergognato?
C’è da salvare il Paese o l’ego a mongolfiera di Renzi, le sue trame da piccolo chimico, le sue ambizioni estreme, dalla segreteria Nato ai servizi segreti, dal bisogno politicamente patologico di stare al centro dell’attenzione all’altro, non meno insano, di dimostrare che lui è il jolly, sempre e comunque e può affondare chiunque gli vada sulle balle?

C’è da salvare il Paese o la carriera del supermanager dei superflop Arcuri, uno che sotto qualunque cielo sarebbe stato rimosso senza perdere un minuto e invece gli vogliono dare un ministero dopo lo sfacelo della gestione manageriale dell’emergenza pandemica?
C’è da salvare il Paese o Maria Elena Boschi, per la quale un ministero deve essere previsto, in modo fatale, inevitabile, indiscutibile, con la forza del destino, chissà poi perché?
C’è da salvare il Paese o garantire il futuro a figurine improbabili di un presepe grottesco, le Bellanova come le Azzolina, i Di Maio come i Di Battista, un altro che magari fa il guerrigliero fino a che non gli propongono un ministero?
C’è da salvare il Paese o qualche testata servile, in caduta libera e con lo spettro del crollo se il regime organico, più che amico, dovesse evaporare?



C’è da salvare il Paese o garantire il raddoppio a Mattarella, del quale sempre più si fatica a comprendere le decisioni o una assenza di decisioni che scivola pericolosamente verso la complicità per il governo più disastroso della storia democratica occidentale, che tuttavia si pretende continui a dispetto dei santi?
C’è da salvare il Paese o impedire di andare al potere “alle destre”, come ripete il democratico segretario postcomunista Zingaretti, col plurale che rafforza il disprezzo razziale?
C’è da salvare il Paese o la pletora di intellettuali organici, commentatori di servizio, pagliacci e parassiti che gravitano intorno alla sinistra delle pubbliche sovvenzioni, della lottizzazione culturale, del controllo gramsciano sull’editoria e la scuola, sulla burocrazia e sulla Rai propaganistica, insomma il sistema come lo abbiamo sempre subito?

C’è da salvare il Paese o una magistratura corrosa più che corrotta, al punto che neppure le incredibili confessioni, tardive, pelose, di Palamara scompongono più nessuno a cominciare dal vertice, il capo dello Stato che non dice e non fa niente, che fa finta di niente?
C’è da salvare il Paese o gli affari, spesso c’è da temere opachi, intorno alle mascherine, ai tamponi, ai vaccini, ai banchi a rotelle, a qualsiasi cosa si muova nello sfascio generale?
C’è da salvare il Paese o da modificarlo come predicano i compagni di prebende ossia renderlo più equo, più solidale, in una parola: più socialista, obiettivo retrologico che si può ottenere solo al prezzo dello sterminio della classe media, dell’iniziativa privata, del tessuto imprenditoriale, il che sta puntualmente avvenendo?

C’è da salvare il Paese o una Unione europea palesemente inadeguata su tutto e su ogni questione, ultima puntata i vaccini, la Ue ricettacolo di trombati, di riciclati e di nullità, se uno non vale niente un posto a Bruxelles è garantito?
C’è da salvare il Paese o da condannarlo fino a che non vorrà la cosca delirante dei virologi i cui sfondoni non si contano, così come non si contano le pretese demenziali (“lockdown duro e totale a tempo indeterminato”) e capisci che trattasi di gente con seri problemi che il circo mediatico ha criminalmente sguinzagliato?

C’è da salvare il Paese o consegnarlo alla Cina che peraltro lo sta già comperando pezzo a pezzo, giorno per giorno, senza che nessuno trovi niente da dire?
C’è da salvare il Paese o apparecchiarne la fine, per quelle misteriose, maligne congiunzioni che mettono gli ominicchi sbagliati nei posti sbagliati nel momento sbagliato, tutti insieme, senza la possibilità di metterci una pezza, senza più la forza di sottrarsi al vortice che risucchia?
Ottimo testo. Ma ... te lo pubblicherà il corriere della sera?
Fino a qualche anno fa tutti i giornali facenti capo ai partiti o gruppi parlamentari di opposizione l'avrebbero pubblicato perchè facenti capo a finanziatori non in linea con il governo. Oggi il cosiddetto "mainstream" dell'informazione langue economicamente e si regge su elargizioni del capitalismo hightech internazionale omogeneamente schierato dalla stessa parte sui grandi temi socio-politici: il riscaldamento della terra, l'emigrazione incontrollata, la revisione storica guidata da temi anti razzisti ma basati solo sul "suprematismo bianco" (guai a parlare del secolare razzismo arabo nei confronti dei neri), tutto l'arcobaleno gender.
Chi argomenta contro è razzista, istigatore alla violenza, "complottista", quindi tutti si adeguano per la pagnotta da mangiare ma anche per quella di carriera e politica. Tra poco tempo per la propria incolumità. Tra non molto avremo una riedizione del "marranos", gli ebrei convertiti spagnoli alla cui conversione l'inquisizione non credeva e li trattò come i coraggiosi che non avevano abiurato la fede dei loro padri ( il sovranismo ebreo come prima o poi qualche pseudo-storico allineato la definirà)
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CaneSciolto
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Re: Pesanti domande su possibili porcate in arrivo

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Draghi, se dovesse rimanere, sarà la fine...Il mio cane già si preoccupa per la sua cuccia, ha già percepito puzza di IMU sulla sua dimora puzzolente!
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