lillyangelucci ha scritto: ↑8 gen 2021, 17:44
IIl mondo ha trovato finalmente il nemico perfetto, il nemico di tutti, il male assoluto.
Non un giornale a difenderlo, non un commentatore, non un partito. Un mondo radioso, democratico, giusto, pulito, ha identificato finalmente la fonte unica del male, il solo lupo di questo gregge pacifico e immacolato. Navigavamo in un oceano di giustizia, libertà, trasparenza, felicità, ricchezza diffusa, finché non è arrivato lui.
Così stanno le cose, se solo apri una radio, una TV, un quotidiano.
Una nenia a senso obbligato, pronta ad alzarsi dal silenzio connivente, non appena qualcosa o qualcuno si azzarda a scalfire l'ordine costituito.
Questa alta e limpida sensibilità democratica, avrei voluto magari riscontrarla anche nei confronti del paese che sta infettando il mondo, in tutti i sensi, che calpesta i diritti umani e che fa sparire chi si permette di criticarne la nomenklatura.
Avrei voluto notare qualche dissenso, di questi immancabili sacerdoti a contratto, su quanto accade ad esempio ad Hong Kong da tempo, ma niente mi pare di avere avvertito, se non il silenzio più complice.
Bravi a condannare la violenza, solo quando scomoda i loro santuari, e a ignorarla quando parte dal fucile dell'amico.
Come quando il loro mitico presidente abbronzato, premiato anche dal Nobel per la pace, maciullo' migliaia di bimbi siriani in una sola mattina, o come quando, un leader straniero come Gheddafi, fu attaccato e fatto a polpette, per spartirsi la Libia e gettarla nel caos più sanguinario, o come quando, certe presunte armi di distruzione di massa, ancora le stiamo cercando senza trovarle.
La violenza è giustificata e approvata solo quando lo decidono loro.
Va bene per le mitiche primavere arabe o per le intemperanze dei BLM, ma è da condannare, ad esempio, quando un governo loro alleato, ti porta alla fame e alla disperazione.
Loro hanno il metro di tutto: il bene, il male, ciò che è giusto e ciò che non lo è.
Protestare per i propri diritti calpestati non è consentito, ma tacere innanzi al genocidio dei bambini greci di qualche anno fa, sotto l'egida della loro meravigliosa UE, è per loro onorevole.
La guerra è bella e giusta quando lo impongono loro, come nella mattanza civile italiana degli anni 40, ma da deplorare quando sul trono ci sono gli amici.
Bravi a strillare contro i presunti dissidi matrimoniali di un presidente, ma a non scomporsi di fronte ai casi Epstein e Lolita Express, con i suoi "illustrissimi" attori famosi.
Le dittature e le violazioni democratiche le decidono solo costoro, poi, di fronte al dato ufficiale che il 90% delle ricchezze mondiali è in mano all'1%, tacciono vergognosamente.
Un governo che mai volesse dare libertà e sovranità ai suoi figli, è un governo da contrastare, ma un esecutivo che regala 6,5 miliardi ad una multinazionale, che secreta i verbali sul covid, che allunga il segreto di stato sulle stragi, è da sostenere e difendere.
Un leader che desse voce al popolo e ai suoi diritti è da abbattere, ma uno che ti vende agli usurai, alle banche e alla finanza, diventa un padre della patria da incensare anche post mortem.
Uno che difendesse la famiglia naturale e le leggi eterne sarebbe un avanzo medievale, ma uno che vi assicura aborto, manipolazione della vita, cambio di sesso e droga libera, diventa un mito da celebrare.
Ecco perché non si può più tornare indietro, ne ricomporre alcunché.
Non se ne può più, non ce la si fa' più.
Al di la di tutto si tratta dello scontro definitivo tra due mondi incompatibili e opposti.
La libertà contro la tirannide, la verità contro la menzogna, la vita contro la morte.
Io non so quanto può nascere dagli avvenimenti di ieri e cosa potrà succedere.
So che il conflitto, come predetto fin dalla notte dei tempi, è ormai inevitabile