Per togliere il sonno a Sayon

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porterrockwell
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Per togliere il sonno a Sayon

Messaggio da leggere da porterrockwell »

C’è una notizia veramente importante per l’evoluzione della contestazione rispetto ai brogli che si sono verificati negli Stati Uniti e che sono stati contestati da centinaia di testimoni.

Lo stato del Texas ha presentato un ricorso direttamente alla Corte Suprema degli Stati Uniti nella notte di lunedì prima di mezzanotte mettendo in discussione le procedure elettorali in Georgia, Michigan, Pennsylvania e Wisconsin.

Questo è un evento che ha un’importanza fondamentale.

Nei media mainstream di oggi compariva che tutto è ormai finito per Trump e che le elezioni sono terminate.
Secondo la legge degli Stati Uniti, se uno ritiene che le procedure elettorali non siano state eseguite nel modo corretto, ha tempo fino al giorno 8 di dicembre per presentare un ricorso.

In Corte Suprema c’è già un ricorso che è nelle mani del giudice Samuel Alito che riguarda in particolare la Pennsylvania.

Gli altri processi in corso che si stanno tenendo nei vari stati non sono ancora arrivati fino alla Corte Suprema.

Quindi i media mainstream hanno subito affermato che è finita perché, per gli altri stati diversi dalla Pennsylvania, nulla era arrivato in Corte Suprema per l’8 di dicembre.

Un processo, per arrivare in Corte Suprema, deve fare tutti i vari gradi di giudizio.

La maggior parte dei processi che sono partiti nei vari Stati non sono progrediti nei vari gradi abbastanza velocemente.

I processi che arriveranno in Corte Suprema non riguarderanno unicamente le procedure elettorali ma anche le frodi.

Per le frodi la data dell’8 dicembre non è una scadenza tassativa e pressante, ma per le procedure elettorali (non le frodi che hanno una strada diversa) la scadenza era tassativa il giorno 8 dicembre.

Nella notte del 7 poco prima di mezzanotte, il Texas ha presentato direttamente il ricorso alla Corte Suprema degli Stati Uniti.

Il Texas può ricorrere direttamente alla Corte Suprema perché è uno Stato.

Se uno Stato ha qualcosa da recriminare, non va dai Giudici dello Stato stesso, ma può ricorrere direttamente in Corte Suprema.

Il Texas dipende dal Giudice Samuel Alito che pochi giorni fa ha ordinato al Michigan che eventuali ricorsi relativamente alle regolarità procedurali devono essere presentati entro le ore 12:00 del giorno 8 dicembre.

Il ricorso è arrivato alla mezzanotte del giorno precedente, 12 ore prima della scadenza data dal Giudice alla Pennsylvania.

La mossa del Texas è geniale, perché è uno Stato che denuncia altri Stati.

Il Texas denuncia Georgia, Michigan, Pennsylvania e Wisconsin per aver violato le loro stesse leggi elettorali.

Sostiene che tali Stati, approfittando della pandemia, hanno modificato le procedure elettorali per iniziativa o del governatore o della Corte Suprema locale.

Quindi tali procedure sono state modificate dal potere giudiziario e dal potere esecutivo senza consultare il Parlamento che è l’unico depositario di questo potere.

All’interno dello Stato, senza consultare il Parlamento, sono stati applicati due pesi e due misure.

In alcune contee sono state messe misure restrittive e in altre, dove servivano voti, sono state tenute le maglie dei controlli molto larghe.

Quindi questa è una violazione della loro stessa legge e ciò significa, cosa molto più grave, che non è stata rispettata nemmeno la Costituzione federale.

Questi Stati quindi non solo hanno compromesso il loro voto, ma anche quello degli altri Stati.

Secondo la costituzione della Pennsylvania che è lo Stato più antico degli USA, per cambiare la legge elettorale, è necessario un provvedimento votato dal parlamento.

Tale provvedimento deve essere pubblicato in modo che tutti i cittadini ne vengano a conoscenza, e in seguito deve essere indetto un referendum popolare.

Causa la pandemia di coronavirus, è stato emesso un provvedimento dall’esecutivo che ha completamente stravolto la legge elettorale.

In chiave umoristica, potremmo dire che, causa la pandemia, hanno cambiato la legge elettorale con un DPCM.

Il ricorso del Texas tira in ballo direttamente quattro stati Georgia, Michigan, Pennsylvania e Wisconsin.

A Trump bastano tre di questi Stati per vincere.

il Ricorso del Texas chiede quindi che in questi quattro stati venga fatto quanto previsto dalla costituzione.

La costituzione prevede che, in una situazione come questa, i grandi elettori che eleggeranno il Presidente degli Stati Uniti vengano nominati direttamente dal Parlamento.

In questo caso, per i giochi dei voti parlamentari, vincerebbe nettamente Trump.

Un altro caso potrebbe essere che la Corte Suprema annulli tutto e ordini di rifare la votazione.

Quindi questo del Texas è stato un colpo magistrale che ha di fatto eliminato completamente il problema delle accuse di brogli che avrebbero portato ad allungarsi il processo.

Il ricorso del Texas non contesta i brogli, afferma che gli Stati hanno fatto le procedure elettorali in accordo con la Costituzione Federale che dà le direttive.

La costituzione federale afferma che le procedure elettorali dei singoli stati vanno stabilite dai Parlamenti dei singoli Stati.

Questi quattro stati hanno modificato le procedure senza passare al vaglio dei Parlamenti e hanno quindi commesso una violazione della costituzione federale.

Il ricorso del Texas va in direzione di una clausola detta equal Protection clause.

Tale clausola prevede che si debba garantire il diritto uguale a tutti i cittadini della Federazione degli Stati Uniti, in particolare afferma che tutti devono avere protezione e garanzia identica sui propri voti.

Il ricorso afferma che questi quattro stati hanno violato i diritti dei loro stessi cittadini per avere modificato le procedure elettorali senza sentire i rappresentanti eletti dai cittadini stessi.

Inoltre, afferma che alcuni funzionari pubblici hanno utilizzato la scusa della pandemia per ignorare le leggi di ciascuno Stato che determinano come gestire i voti per corrispondenza.

Gli Stati menzionati nel ricorso hanno letteralmente sommerso le rispettive popolazioni con milioni di schede elettorali per posta e delle relative richieste di invio apertamente violando le regole previste nelle leggi.

Quindi, a differenza di ciò che affermano i media che hanno già nominato Presidente Joe Biden, nulla è deciso e Biden non è per nulla Presidente eletto.

Tutto è in mano alla Corte Suprema e tale corte è composta da giudici di due correnti di pensiero :

I “Costituzionalisti” che continuano la linea di pensiero di Antonin Scalia e che interpretano la costituzione alla lettera sostenendo che la costituzione non va interpretata ma va solo applicata.

I “Progressisti” che hanno un metodo più “interpretativo” spesso sostenendo che la Costituzione si deve adeguare ai tempi che cambiano.

Samuel Alito è un costituzionalista e dovrà coinvolgere il Giudice Brett Kavanaugh che è uno dei giudici nominati da Trump ed è responsabile del sesto circuito ed è pure lui costituzionalista.

Inoltre, saranno coinvolti Amy Coney Barrett, pure lei costituzionalista ed appena nominata da Trump con grandi polemiche.

La Barrett è responsabile settimo circuito da cui dipende il Wisconsin.

Infine, abbiamo Clarence Thomas responsabile dell’undicesimo circuito da cui dipende la Georgia.

Per inciso, Clarence Thomas venne attaccato pesantemente a livello personale da Joe Biden durante la l’udienza di conferma della sua nomina a giudice della Corte Suprema.

Joe Biden era il presidente della commissione senatoriale che doveva autorizzare la nomina di Clarence Thomas.

Joe Biden attaccò pesantemente Clarence Thomas con accuse di abusi sessuali che poi si sono dimostrate completamente fasulle e infondate.

Per finire questo atto del Texas rimette tutto in gioco.

Nonostante questo, i media continuano nella narrazione di Biden presidente eletto e che Trump non è riuscito a mettere insieme abbastanza prove per contestare l’elezione entro l’8 dicembre.

Quindi tutto finito.

E invece no perché il Texas, con un solo colpo solo, ha attaccato la regolarità delle procedure elettorali di quattro Stati con ricorso diretto alla Corte Suprema.

Ora gli stati che si sono uniti al Texas sono diventati 17 ed è tutto in mano alla Corte Suprema che può anche annullare le elezioni.
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Sayon
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Re: Per togliere il sonno a Sayon

Messaggio da leggere da Sayon »

Non mi togli alcun onno. Trump e' e resta un farabutto. Ogni cosa che fa la fa per riitardare l' elezione di Biden. A questo punto e' un elemento che merita solo di essere espulso a pedate dalla Casa Bianca. E' vergognoso quello che fa: scrive ai governatori repubblicani di fare casini, di contestare, di protestare. E' un elemento DISGUSTOSO che sta cercando di provocare qualcosa di grosso SOLO PER NON AMMETTERE CHE HA PERSO. Questo io l'ho visto fare a qualche ragazzino di 4-5 anni , viziato dalla mamma, ma in uo uono adulto , presdiente di una nazione, e' una cosa da pazzi. Non serve a nulla comunque . Quello che sta facendo lo fa anche perche spera di confondere le acque per il 2024. Ma spero che i Republicani capiacano che questo e' un uomo da scaricare neklla prima fogna , e presentare altro candidato piu' civile.
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Ovidio
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Re: Per togliere il sonno a Sayon

Messaggio da leggere da Ovidio »

In ogni caso la mossa del giudice costituzionale del Texas temo che apri la via in modo definitivo al rinnovo della presidenza di Trump!

E questo con argomentazioni giuridiche ineccepibili che condannarebbero i democratici anche agli occhi dei loro sostenitori.
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porterrockwell
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Re: Per togliere il sonno a Sayon

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Ovidio ha scritto: 10 dic 2020, 19:29 In ogni caso la mossa del giudice costituzionale del Texas temo che apri la via in modo definitivo al rinnovo della presidenza di Trump!

E questo con argomentazioni giuridiche ineccepibili che condannarebbero i democratici anche agli occhi dei loro sostenitori.
Ed anche agli occhi di tutto quel mondo che vede nella democrazia USA il perno del concetto di democrazia parlamentare. Sayon si imbufalisce, ma io insisto a dire che un Biden presidente eletto con espedienti da legulei e soprattutto con una maggioranza di voto postale che in nessunn paese d'Europa sarebbe accettato è un PRESIDENTE DI CARTONE.
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