Studente ha scritto: ↑7 dic 2020, 11:04
Obsolescenza programmata: per quanto il consumatre possa sentirsi preso in giro, l obsolescenza programmata di un oggetto di casa, automobile o computer é "una bella cosa per la società". La obsolenscenza programmata é stata inventata negli US come reazione alla crisi del `29, che era basicamente una crisi di superproduzione: si produceva piú d quell oche si consumava e allora venne l idea che anche se un oggetto funziona ancora meglio sostotuirlo con uno nuovo con un design piú accativante cosi si poteva produrre sempre di piú, poi son venute le obsolescenze programmate piú o meno fraudolente, ma il principio é il solito: se non blocco la circolazione di denaro il sistema tiene e tutti sono felici perché hanno dei soldi in tasca da spendere
Se conosci l'obsolescenza programmata, immagino tu sappia anche della famosa...
Lampadina centenaria
"... La lampadina centenaria (in inglese centennial light) è una lampadina a incandescenza accesa quasi senza interruzioni da 119 anni, nella caserma dei vigili del fuoco di Livermore-Pleasanton,[1] in California. La longevità ne fa la lampadina con la maggior durata al mondo, motivo per cui è menzionata nel Guinness dei primati.[2] Dagli inizi del ventunesimo secolo genera luce con una potenza di 4 W.[3]" (CONTINUA NEL LINK)
Ormai è storia: agli albori dell'elettricità le compagnie elettriche ti fornivano un pacchetto completo, composto di energia ed anche di lampadine, che si erano impegnate a sostituire (senza costi per il cliente) in caso si fulminassero. Quindi il buon Edison aveva tutto l'interesse a costruirne di molte durature. Tanto durature che qualcuna è in funzione da
119 anni ...
Se avessero prodotto il
filamento dentro le lampadine anche soltanto poche frazioni di millimetro più spesso tutte le lampadine sarebbero state praticamente eterne. Modifica che sarebbe stata ininfluente sui costi del prodotto. Stessa cosa con le
calze delle donne: fabbricando il naylon in modo diverso (e a parità di costi) anche questo sarebbe stato un prodotto praticamente eterno. Una lavatrice di 40 anni fa aveva un durata media di
27 anni: oggi sei fortunato se non si spacca niente dopo 7 o 8 anni poi, come al solito, un pezzo abbastanza caro da renderti non conveniente la riparazione te la fa buttare. Penso che anche le auto, con pochi accorgimenti, e con un minimo incremento dei costi di fabbricazione, potrebbero macinare
milioni di km come già riescono a fare i camion...
La società
usa e getta, si chiama tecnicamente così. Nel libro 'Alice nel Paese delle Meraviglie' la protagonista viene invitata ad un pranzo: al termine di ogni portata tutti i piatti e tutti i bicchieri vengono portati via e distrutti, e sostituiti da altri nuovi.
- Ma così i piatti finiranno...? (chiese Alice)
- Non ti impicciare di cose che non ti riguardano (le venne risposto...)
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A volte sono particolarmente luddista, tanto che finisco per accarezzare il sogno di volare in America in mezzo a loro...
Do Amish hold clue to preventing asthma in children?
Sembra che le comunità
Amish siano quasi immuni alle
allergie. Ovvero quelle persone che hanno deciso di fermare il tempo e di vivere la loro vita senza le comodità dei motori a scoppio, senza pesticidi, tutto come il tempo si fosse fermato a due secoli fa. L'articolo ipotizza che questo sia dovuto alla presenza dei fienili e dei letamai vicinissimi alle loro case e che sia l'esporre precocemente e continuativamente i bambini a queste sostanze ad impedire la comparsa di allergie. Altri studi, invece, sostengono che l'alimentazione degli Amish, basata su cibi che non hanno mai visto fertilizzanti, né pesticidi, sia il loro vero segreto. Ah, ho letto anche che hanno pochissimi casi di malattie auto immuni e di figli autistici. E questa cosa sta facendo rumore. Più di quello che fa la lampadina dei pompieri californiani.
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Quando ero ragazzo, avevo un insegnante che era un frate francescano: aveva 4 lauree, oltre a quella di default in teologia. Era di una cultura mostruosa e molto, molto severo. Detestava tutti coloro che mangiavano cibi
biologici perché sosteneva che se questa novità si fosse diffusa e la la maggioranza dei consumatori avessero preteso cibi sani, la resa di un ettaro di terra coltivato sarebbe tornato ad avere una resa di
10 quintali, e non di 70/80 come avviene ora. Già abbiamo milioni di persone che non hanno da mangiare, se questa moda sciagurata si diffondesse, ne morirebbero molti di più. Ragionamento che non faceva, e non fa, una grinza...
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Sere fa ho visto un documentario di Mario Tozzi, presentava una campagna nella zona di Milano in cui si è provato a ricreare l'agricoltura dei tempi dei Romani, ovvero zone in cui si alternavano le coltivazioni a delle zone con dei piccoli fossi e della macchia (boschetti). Il nostro sosteneva che i piccoli specchi d'acqua erano pieni di rane e altri predatori che si mangiavano il grosso degli insetti (quindi poco bisogno di pesticidi) mentre i boschetti che circondavano le zone coltivate impedivano alle piogge di 'slavare' la terra e di portarsi via il terriccio superficiale (il più fertile). E questo non richiede la continua iniezione di fertilizzanti chimici.
Certo, la resa per ettaro era esattamente quella di 100 anni fa, i 10 quintali stimati dal mio professore. Però c'è un però: il grosso delle nostre culture se ne vanno in foraggio per bestiame degli allevamenti intensivi. E' stato stimato che se la sola pianura del
Mississipi e Missouri fosse coltivata a cerali per la sola alimentazione umana questa basterebbe da sola per sfamare tutta la popolazione della Terra. Se un uomo che si alimenta in modo vegetariano ha bisogno di, poniamo,
1 ettaro di terreno per sfamarsi, se questi decide di sfamarsi solo di carne ha bisogno di ben
16 ettari di terreno. Insomma, se mangiassimo con la dieta degli Indiani (quelli poveri, intendo) non avremmo bisogno di fertilizzanti, né di pesticidi, e potremmo ripiantumare i boschetti, con i fossi, i laghetti e i ranocchi... La risposta è...
- Non lo so...