E satavolta l'appoggio a Heyoka...

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carletto3
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E satavolta l'appoggio a Heyoka...

Messaggio da leggere da carletto3 »

Heyoka stavolta,per una volta sono d'accordo con te....una pero' eh...?Non ti montare la testa.
Qualcuno di Lorsignori qua presente mi dovrebbe spiegare perche' dovremmo essere 65 milioni di abitanti invece di un 40 milioni o 30.
Togliendo di torno le menate della posizione mondiale tra le potenze economiche (essere la 10 o 15 perchè dovrebbe essere un male?),qualcuno piu' strutturato di me sull'argomento vorrebbe delucidarmi sull'argomento?Ma abbiamo proprio bisogno di essere 65 milioni?
Nel 1861 eravamo 23 milioni nel 1954 eravamo 44 milioni nel 2017 60 milioni.
Nella meta' dell'800 l'Italia ebbe uno sviluppo notevole e lo stesso a meta' del 900 e adesso siamo quasi fermi a 65 milioni senza crescita degna di nota...-anzi...Qualcosa non quadra....
Nella meta' dell'800 la natalita' era quasi pari alla mortalita' 40 % la natalita' e il 33 % di mortalita' per 1000 abitanti.
"Nel decennio 1861-1870 oltre un terzo della popolazione ha meno di 15 anni, ma la mortalità infantile rappresenta poco meno della metà dei decessi totali e quasi quattro bambini su dieci non raggiungono il quinto anno di vita.
L’Italia era un paese rurale: nel 1861 oltre i due terzi della popolazione (il 67,8%) risiedeva in centri con meno di 10 mila abitanti."
https://istat.atavist.com/pubblicazioni ... -in-italia
Siamo poi tanto sicuri che se non ci fosse stata una crescita demografica come si è verificata oggi staremmo peggio?Io non ne sono sicuro.....
Bisogno di produrre di piu', lavorare di piu' per cosa e per chi?Svilupparsi sembra la parola d' ordine ma nessuno mai si chiede se questo sviluppo debba essere in qualita' o in quantita'.....il che fa la sua porca differenza!!!!!
Citando il mi' nonno che a sua volta citava Trilussa:la vita è come una scaletta da pollaio,corta e piena di merda.
Postulato : e complicarsela è da perfetti imbecilli.
PS:qualche dato ve l'ho fornito ....aspetto delucidazioni in merito.
La realta' è solo un'allucinazione dovuta a carenza di alcol (...un saggio)
"Gli è tutto sbagliato....gli è tutto da rifa'"
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albatros
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Re: E satavolta l'appoggio a Heyoka...

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Per il momento il problema esiste solo per l'INPS che fra poco non riuscirà più a pagare le pensioni perché stiamo diventando un paese di vecchi. Uno dice ecchissenefrega. Ho un numerosissimo gruppo di amici, in quanto faccio parte di un'associazione di volontariato laica. Ebbene, la maggior parte di loro sono sposati, eppure chi ha avuto un figlio solo si può dire che abbia creato una famiglia numerosa. Molti, come me, di figli non ne hanno generato nessuno. E' evidente che di questo passo si va verso l'estinzione degli italiani veri e propri. Io dico un'altra volta chissenefrega, tanto non ci sarò in questa nuova Italia cino-araba...
Ci saranno sempre degli Eschimesi pronti a dettar norme su come devono comportarsi gli abitanti del Congo durante la calura.
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Valerio
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Re: E satavolta l'appoggio a Heyoka...

Messaggio da leggere da Valerio »

carletto3 ha scritto: 23 nov 2020, 13:18 Heyoka stavolta,per una volta sono d'accordo con te....una pero' eh...?Non ti montare la testa.
Qualcuno di Lorsignori qua presente mi dovrebbe spiegare perche' dovremmo essere 65 milioni di abitanti invece di un 40 milioni o 30.
Togliendo di torno le menate della posizione mondiale tra le potenze economiche (essere la 10 o 15 perchè dovrebbe essere un male?),qualcuno piu' strutturato di me sull'argomento vorrebbe delucidarmi sull'argomento?Ma abbiamo proprio bisogno di essere 65 milioni?
Nel 1861 eravamo 23 milioni nel 1954 eravamo 44 milioni nel 2017 60 milioni.
Nella meta' dell'800 l'Italia ebbe uno sviluppo notevole e lo stesso a meta' del 900 e adesso siamo quasi fermi a 65 milioni senza crescita degna di nota...-anzi...Qualcosa non quadra....
Nella meta' dell'800 la natalita' era quasi pari alla mortalita' 40 % la natalita' e il 33 % di mortalita' per 1000 abitanti.
"Nel decennio 1861-1870 oltre un terzo della popolazione ha meno di 15 anni, ma la mortalità infantile rappresenta poco meno della metà dei decessi totali e quasi quattro bambini su dieci non raggiungono il quinto anno di vita.
L’Italia era un paese rurale: nel 1861 oltre i due terzi della popolazione (il 67,8%) risiedeva in centri con meno di 10 mila abitanti."
https://istat.atavist.com/pubblicazioni ... -in-italia
Siamo poi tanto sicuri che se non ci fosse stata una crescita demografica come si è verificata oggi staremmo peggio?Io non ne sono sicuro.....
Bisogno di produrre di piu', lavorare di piu' per cosa e per chi?Svilupparsi sembra la parola d' ordine ma nessuno mai si chiede se questo sviluppo debba essere in qualita' o in quantita'.....il che fa la sua porca differenza!!!!!
Citando il mi' nonno che a sua volta citava Trilussa:la vita è come una scaletta da pollaio,corta e piena di merda.
Postulato : e complicarsela è da perfetti imbecilli.
PS:qualche dato ve l'ho fornito ....aspetto delucidazioni in merito.
Oh mamma, ma da te proprio non me l'aspettavo!

Si tratta di proporzioni fra la forza produttiva e la disponibilità di beni e servizi per l'intera popolazione.

Poiché la popolazione "naturalmente" invecchia e diviene improduttiva, occorre mantenere un adeguato ricambio da parte delle nuove generazioni.

Per uscire dal circolo vizioso di dover aumentare il numero delle nascite per mantenere questo rapporto, ci sono 2 scelte.

O si ammazzano i vecchi (improduttivi) o si rendono più produttivi i giovani con il soccorso di una costante evoluzione tecnologica.

Un esempio? Un tempo, quando la terra veniva lavorata a forza di braccia ed attrezzi limitati, la popolazione contadina era molto più numerosa di oggi, con le attuale macchine ad alto grado di produttività.

Stesso discorso per i robots nelle fabbriche. Naturalmente va anche cambiata la struttura sociale per adeguarlo alle nuove realtà produttive.
Sovranità al Cittadino.
Non abbiamo un pianeta B
In onore dei pennuti heyokani: Non ereditiamo la terra dai nostri antenati, la prendiamo in prestito dai nostri figli.
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Alfa
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Re: E satavolta l'appoggio a Heyoka...

Messaggio da leggere da Alfa »

carletto3 ha scritto: 23 nov 2020, 13:18 Heyoka stavolta,per una volta sono d'accordo con te....una pero' eh...?Non ti montare la testa.
Qualcuno di Lorsignori qua presente mi dovrebbe spiegare perche' dovremmo essere 65 milioni di abitanti invece di un 40 milioni o 30.
Togliendo di torno le menate della posizione mondiale tra le potenze economiche (essere la 10 o 15 perchè dovrebbe essere un male?),qualcuno piu' strutturato di me sull'argomento vorrebbe delucidarmi sull'argomento?Ma abbiamo proprio bisogno di essere 65 milioni?
Nel 1861 eravamo 23 milioni nel 1954 eravamo 44 milioni nel 2017 60 milioni.
Nella meta' dell'800 l'Italia ebbe uno sviluppo notevole e lo stesso a meta' del 900 e adesso siamo quasi fermi a 65 milioni senza crescita degna di nota...-anzi...Qualcosa non quadra....
Nella meta' dell'800 la natalita' era quasi pari alla mortalita' 40 % la natalita' e il 33 % di mortalita' per 1000 abitanti.
"Nel decennio 1861-1870 oltre un terzo della popolazione ha meno di 15 anni, ma la mortalità infantile rappresenta poco meno della metà dei decessi totali e quasi quattro bambini su dieci non raggiungono il quinto anno di vita.
L’Italia era un paese rurale: nel 1861 oltre i due terzi della popolazione (il 67,8%) risiedeva in centri con meno di 10 mila abitanti."
https://istat.atavist.com/pubblicazioni ... -in-italia
Siamo poi tanto sicuri che se non ci fosse stata una crescita demografica come si è verificata oggi staremmo peggio?Io non ne sono sicuro.....
Bisogno di produrre di piu', lavorare di piu' per cosa e per chi?Svilupparsi sembra la parola d' ordine ma nessuno mai si chiede se questo sviluppo debba essere in qualita' o in quantita'.....il che fa la sua porca differenza!!!!!
Citando il mi' nonno che a sua volta citava Trilussa:la vita è come una scaletta da pollaio,corta e piena di merda.
Postulato : e complicarsela è da perfetti imbecilli.
PS:qualche dato ve l'ho fornito ....aspetto delucidazioni in merito.
Con quele diritto le mezzeseghe quali siamo oggi, per sopravvivere non avendo altre capacità per farlo, dovrebbero far morire, o meglio sperare nella morte di quei veri uomini partorienti mezzeseghe, perchè ormai vecchi? Bello, un paese di mezzeseghe e clandestini, non c'è che dire, un vero avvenire.
I conteggi non servono a un cazzo, vorresti fare la sanguisuga con chi ci ha messo la pappa in bocca, con chi ci ha lasciato una Patria libera e democratica pagandola col proprio sangue?! Dovremmo ammazzare loro e magari continuare a salvare e accogliere a braccia aperte chi entra in questa terra, nata per il sangue e sudore dei nostri vecchi, senza diritto e con la pretesa di essere mantenuto per la vita?
Ti sei o vi siete bevuti il cervello, meglio curare e far vivere un nostro vecchio che salvare in mare centomila vagabondi clandestini. Quelli risorse non lo diventeranno mai, ma saranno solo il nostro tumore in eterno.
Sciacquatevi la bocca quando parlate dei nostri vecchi, se solo avessimo la decima parte delle loro palle non ci ritroveremo a sperare nella loro morte e oggi saremo dei signori in ogni senso. Mi fate pena e schifo.
...Qualcosa non quadra....

È il vostro cervello che non quadra!

Una cosa la chiedo anch'io:
"come mai una volta esistevano solo uomini con le palle e oggi sono stati sostituiti dai manfruiti"?
Sono tutt'orecchie!
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carletto3
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Re: E satavolta l'appoggio a Heyoka...

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Alfa ha scritto: 23 nov 2020, 18:13
carletto3 ha scritto: 23 nov 2020, 13:18 Heyoka stavolta,per una volta sono d'accordo con te....una pero' eh...?Non ti montare la testa.
Qualcuno di Lorsignori qua presente mi dovrebbe spiegare perche' dovremmo essere 65 milioni di abitanti invece di un 40 milioni o 30.
Togliendo di torno le menate della posizione mondiale tra le potenze economiche (essere la 10 o 15 perchè dovrebbe essere un male?),qualcuno piu' strutturato di me sull'argomento vorrebbe delucidarmi sull'argomento?Ma abbiamo proprio bisogno di essere 65 milioni?
Nel 1861 eravamo 23 milioni nel 1954 eravamo 44 milioni nel 2017 60 milioni.
Nella meta' dell'800 l'Italia ebbe uno sviluppo notevole e lo stesso a meta' del 900 e adesso siamo quasi fermi a 65 milioni senza crescita degna di nota...-anzi...Qualcosa non quadra....
Nella meta' dell'800 la natalita' era quasi pari alla mortalita' 40 % la natalita' e il 33 % di mortalita' per 1000 abitanti.
"Nel decennio 1861-1870 oltre un terzo della popolazione ha meno di 15 anni, ma la mortalità infantile rappresenta poco meno della metà dei decessi totali e quasi quattro bambini su dieci non raggiungono il quinto anno di vita.
L’Italia era un paese rurale: nel 1861 oltre i due terzi della popolazione (il 67,8%) risiedeva in centri con meno di 10 mila abitanti."
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Siamo poi tanto sicuri che se non ci fosse stata una crescita demografica come si è verificata oggi staremmo peggio?Io non ne sono sicuro.....
Bisogno di produrre di piu', lavorare di piu' per cosa e per chi?Svilupparsi sembra la parola d' ordine ma nessuno mai si chiede se questo sviluppo debba essere in qualita' o in quantita'.....il che fa la sua porca differenza!!!!!
Citando il mi' nonno che a sua volta citava Trilussa:la vita è come una scaletta da pollaio,corta e piena di merda.
Postulato : e complicarsela è da perfetti imbecilli.
PS:qualche dato ve l'ho fornito ....aspetto delucidazioni in merito.
Con quele diritto le mezzeseghe quali siamo oggi, per sopravvivere non avendo altre capacità per farlo, dovrebbero far morire, o meglio sperare nella morte di quei veri uomini partorienti mezzeseghe, perchè ormai vecchi? Bello, un paese di mezzeseghe e clandestini, non c'è che dire, un vero avvenire.
I conteggi non servono a un cazzo, vorresti fare la sanguisuga con chi ci ha messo la pappa in bocca, con chi ci ha lasciato una Patria libera e democratica pagandola col proprio sangue?! Dovremmo ammazzare loro e magari continuare a salvare e accogliere a braccia aperte chi entra in questa terra, nata per il sangue e sudore dei nostri vecchi, senza diritto e con la pretesa di essere mantenuto per la vita?
Ti sei o vi siete bevuti il cervello, meglio curare e far vivere un nostro vecchio che salvare in mare centomila vagabondi clandestini. Quelli risorse non lo diventeranno mai, ma saranno solo il nostro tumore in eterno.
Sciacquatevi la bocca quando parlate dei nostri vecchi, se solo avessimo la decima parte delle loro palle non ci ritroveremo a sperare nella loro morte e oggi saremo dei signori in ogni senso. Mi fate pena e schifo.
...Qualcosa non quadra....

È il vostro cervello che non quadra!

Una cosa la chiedo anch'io:
"come mai una volta esistevano solo uomini con le palle e oggi sono stati sostituiti dai manfruiti"?
Sono tutt'orecchie!
Alfa...che mi fai,ti sei Sayonizzato?Come al solito parti in tromba...ma ti pare che il Carletto voglia far morire i vecchi,con il suo adorato nonnino,quando considera i vecchietti i pilastri di ogni societa'?
Sto solo facendo una disamina sulla qualita' della vita...sulla qualita' non sulla quantita'....io adorerei le vecchie famiglie numerose con i nonni che tengano sulle ginocchia i nipotini e che potessero trasmettere i valori e la sapienza che hanno accumulato nei loro numerosi anni........una vita piu' tranquilla,meno agitata e meno informatizzata.....dove tutto sia a misura d'uomo e non dell' uomo a misura del prodotto.Una decrescita felice insomma...e non necessariamente devono essere i vecchi a pagarla....via gli smart, i social,meno tv,meno auto,meno monopattini bici elettriche e quelle seghe di abiti firmati e le scarpe di gomma del cazzo...un ritorno ai vecchi valori di una vita piu' naturale e meno schizofrenica....
Non mi capisci...non mi capisci....
Ahime'.....
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carletto3
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Re: E satavolta l'appoggio a Heyoka...

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Valerio ha scritto: 23 nov 2020, 18:00
carletto3 ha scritto: 23 nov 2020, 13:18 Heyoka stavolta,per una volta sono d'accordo con te....una pero' eh...?Non ti montare la testa.
Qualcuno di Lorsignori qua presente mi dovrebbe spiegare perche' dovremmo essere 65 milioni di abitanti invece di un 40 milioni o 30.
Togliendo di torno le menate della posizione mondiale tra le potenze economiche (essere la 10 o 15 perchè dovrebbe essere un male?),qualcuno piu' strutturato di me sull'argomento vorrebbe delucidarmi sull'argomento?Ma abbiamo proprio bisogno di essere 65 milioni?
Nel 1861 eravamo 23 milioni nel 1954 eravamo 44 milioni nel 2017 60 milioni.
Nella meta' dell'800 l'Italia ebbe uno sviluppo notevole e lo stesso a meta' del 900 e adesso siamo quasi fermi a 65 milioni senza crescita degna di nota...-anzi...Qualcosa non quadra....
Nella meta' dell'800 la natalita' era quasi pari alla mortalita' 40 % la natalita' e il 33 % di mortalita' per 1000 abitanti.
"Nel decennio 1861-1870 oltre un terzo della popolazione ha meno di 15 anni, ma la mortalità infantile rappresenta poco meno della metà dei decessi totali e quasi quattro bambini su dieci non raggiungono il quinto anno di vita.
L’Italia era un paese rurale: nel 1861 oltre i due terzi della popolazione (il 67,8%) risiedeva in centri con meno di 10 mila abitanti."
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Siamo poi tanto sicuri che se non ci fosse stata una crescita demografica come si è verificata oggi staremmo peggio?Io non ne sono sicuro.....
Bisogno di produrre di piu', lavorare di piu' per cosa e per chi?Svilupparsi sembra la parola d' ordine ma nessuno mai si chiede se questo sviluppo debba essere in qualita' o in quantita'.....il che fa la sua porca differenza!!!!!
Citando il mi' nonno che a sua volta citava Trilussa:la vita è come una scaletta da pollaio,corta e piena di merda.
Postulato : e complicarsela è da perfetti imbecilli.
PS:qualche dato ve l'ho fornito ....aspetto delucidazioni in merito.
Oh mamma, ma da te proprio non me l'aspettavo!

Si tratta di proporzioni fra la forza produttiva e la disponibilità di beni e servizi per l'intera popolazione.

Poiché la popolazione "naturalmente" invecchia e diviene improduttiva, occorre mantenere un adeguato ricambio da parte delle nuove generazioni.

Per uscire dal circolo vizioso di dover aumentare il numero delle nascite per mantenere questo rapporto, ci sono 2 scelte.

O si ammazzano i vecchi (improduttivi) o si rendono più produttivi i giovani con il soccorso di una costante evoluzione tecnologica.

Un esempio? Un tempo, quando la terra veniva lavorata a forza di braccia ed attrezzi limitati, la popolazione contadina era molto più numerosa di oggi, con le attuale macchine ad alto grado di produttività.

Stesso discorso per i robots nelle fabbriche. Naturalmente va anche cambiata la struttura sociale per adeguarlo alle nuove realtà produttive.
E' proprio questo il problema Valerio....è solo un problema di tenore di vita....ma mi dici perche' non si riesce piu' a trovare chi ti aggiusta un oggetto,magari anche costoso,e che ti suggerisce che è meglio comprarlo nuovo perche' la riparazione costerebbe come il nuovo?Una volta le scarpe di cuoio si risuolavano all'infinito...oggi le getti non potendo riparare le Nike di plasticaccia...,i jeans vanno cambiati,come le auto che vanno cambiate ogni tre anni,tutte di plastica irriparabili,cellulari che ti rimbambiscono con i social di cacca,le cucine vanno cambiate perche' non trovi chi ti cambia i gangheri degli sportelli,i vecchi mestieri ormai sono scomparsi ...è una societa' dell'usa e getta...e non è detto che l'usato sia da gettare.i giardini vengono cementificati o piastrellati perche' non trovi piu' un giardiniere e se lo trovi ti costa piu' dell'oro....Tutto deve essere un consumismo sfrenato,dove il vecchiarello che sapeva lavorare oggi è sulle panchine a dare il pane ai piccioni....è una societa' di merda questa...Mio suocero 65enne che in pensione faceva l'orto ha deciso di abbandonarlo perche' alla COOP trova le stesse cose e fatica di meno....
Non sto discutendo di diminuire la popolazione dei vegliardi per avere piu' spazio per tutti ma di diminuire le nascite necessarie per le "necessita' inutili" (che bell'ossimoro) e ritornare alle vecchie usanze e a una vita piu' umana meno consumistica e meno robotica.
La realta' è solo un'allucinazione dovuta a carenza di alcol (...un saggio)
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Re: E satavolta l'appoggio a Heyoka...

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albatros ha scritto: 23 nov 2020, 15:13 Per il momento il problema esiste solo per l'INPS che fra poco non riuscirà più a pagare le pensioni perché stiamo diventando un paese di vecchi. Uno dice ecchissenefrega. Ho un numerosissimo gruppo di amici, in quanto faccio parte di un'associazione di volontariato laica. Ebbene, la maggior parte di loro sono sposati, eppure chi ha avuto un figlio solo si può dire che abbia creato una famiglia numerosa. Molti, come me, di figli non ne hanno generato nessuno. E' evidente che di questo passo si va verso l'estinzione degli italiani veri e propri. Io dico un'altra volta chissenefrega, tanto non ci sarò in questa nuova Italia cino-araba...
Vedi ...questo è il risultato di una societa' invivibile e stressata...
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Re: E satavolta l'appoggio a Heyoka...

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carletto3 ha scritto: 23 nov 2020, 20:25
Valerio ha scritto: 23 nov 2020, 18:00
carletto3 ha scritto: 23 nov 2020, 13:18 Heyoka stavolta,per una volta sono d'accordo con te....una pero' eh...?Non ti montare la testa.
Qualcuno di Lorsignori qua presente mi dovrebbe spiegare perche' dovremmo essere 65 milioni di abitanti invece di un 40 milioni o 30.
Togliendo di torno le menate della posizione mondiale tra le potenze economiche (essere la 10 o 15 perchè dovrebbe essere un male?),qualcuno piu' strutturato di me sull'argomento vorrebbe delucidarmi sull'argomento?Ma abbiamo proprio bisogno di essere 65 milioni?
Nel 1861 eravamo 23 milioni nel 1954 eravamo 44 milioni nel 2017 60 milioni.
Nella meta' dell'800 l'Italia ebbe uno sviluppo notevole e lo stesso a meta' del 900 e adesso siamo quasi fermi a 65 milioni senza crescita degna di nota...-anzi...Qualcosa non quadra....
Nella meta' dell'800 la natalita' era quasi pari alla mortalita' 40 % la natalita' e il 33 % di mortalita' per 1000 abitanti.
"Nel decennio 1861-1870 oltre un terzo della popolazione ha meno di 15 anni, ma la mortalità infantile rappresenta poco meno della metà dei decessi totali e quasi quattro bambini su dieci non raggiungono il quinto anno di vita.
L’Italia era un paese rurale: nel 1861 oltre i due terzi della popolazione (il 67,8%) risiedeva in centri con meno di 10 mila abitanti."
https://istat.atavist.com/pubblicazioni ... -in-italia
Siamo poi tanto sicuri che se non ci fosse stata una crescita demografica come si è verificata oggi staremmo peggio?Io non ne sono sicuro.....
Bisogno di produrre di piu', lavorare di piu' per cosa e per chi?Svilupparsi sembra la parola d' ordine ma nessuno mai si chiede se questo sviluppo debba essere in qualita' o in quantita'.....il che fa la sua porca differenza!!!!!
Citando il mi' nonno che a sua volta citava Trilussa:la vita è come una scaletta da pollaio,corta e piena di merda.
Postulato : e complicarsela è da perfetti imbecilli.
PS:qualche dato ve l'ho fornito ....aspetto delucidazioni in merito.
Oh mamma, ma da te proprio non me l'aspettavo!

Si tratta di proporzioni fra la forza produttiva e la disponibilità di beni e servizi per l'intera popolazione.

Poiché la popolazione "naturalmente" invecchia e diviene improduttiva, occorre mantenere un adeguato ricambio da parte delle nuove generazioni.

Per uscire dal circolo vizioso di dover aumentare il numero delle nascite per mantenere questo rapporto, ci sono 2 scelte.

O si ammazzano i vecchi (improduttivi) o si rendono più produttivi i giovani con il soccorso di una costante evoluzione tecnologica.

Un esempio? Un tempo, quando la terra veniva lavorata a forza di braccia ed attrezzi limitati, la popolazione contadina era molto più numerosa di oggi, con le attuale macchine ad alto grado di produttività.

Stesso discorso per i robots nelle fabbriche. Naturalmente va anche cambiata la struttura sociale per adeguarlo alle nuove realtà produttive.
E' proprio questo il problema Valerio....è solo un problema di tenore di vita....ma mi dici perche' non si riesce piu' a trovare chi ti aggiusta un oggetto,magari anche costoso,e che ti suggerisce che è meglio comprarlo nuovo perche' la riparazione costerebbe come il nuovo?Una volta le scarpe di cuoio si risuolavano all'infinito...oggi le getti non potendo riparare le Nike di plasticaccia...,i jeans vanno cambiati,come le auto che vanno cambiate ogni tre anni,tutte di plastica irriparabili,cellulari che ti rimbambiscono con i social di cacca,le cucine vanno cambiate perche' non trovi chi ti cambia i gangheri degli sportelli,i vecchi mestieri ormai sono scomparsi ...è una societa' dell'usa e getta...e non è detto che l'usato sia da gettare.i giardini vengono cementificati o piastrellati perche' non trovi piu' un giardiniere e se lo trovi ti costa piu' dell'oro....Tutto deve essere un consumismo sfrenato,dove il vecchiarello che sapeva lavorare oggi è sulle panchine a dare il pane ai piccioni....è una societa' di merda questa...Mio suocero 65enne che in pensione faceva l'orto ha deciso di abbandonarlo perche' alla COOP trova le stesse cose e fatica di meno....
Non sto discutendo di diminuire la popolazione dei vegliardi per avere piu' spazio per tutti ma di diminuire le nascite necessarie per le "necessita' inutili" (che bell'ossimoro) e ritornare alle vecchie usanze e a una vita piu' umana meno consumistica e meno robotica.
Io di lavoro, come dissi nella presentazione, sono un progettista. E guarda caso, progetto linee di automazione industriali alimentari.
Volenti o nolenti hai due scelte: aumenti la produttività e la tecnologia della tua azienda, diminuendo l'uso del personale non specializzato e cercandolo specializzato (che non vuol dire necessariamente laureato, spesso e volentieri sono sufficienti i corsi post-diploma o di ''aggiornamento'' che le ditte un filo serie fanno fare ai dipendenti), oppure fallire schiacciato dalla concorrenza di chi va avanti.
Una vita meno consumistica (decrescita felice?) é il contrario dell'economia di massa oggi in corso. Ne parlavo giustappunto l'altro giorno con un mio collega davanti ad una tazza di caffè, oggi la Bialetti fallirebbe, una macchina per il caffè (la mia e forse anche vostra amata Moka) che é l'esatto opposto della cultura odierna, a cui cambi la guarnizione e puoi tramandarla per generazione (poesia pura per me).
Approvo questo sistema consumistico che crea rifiuti, crea danno, rende le persone ''viziate'' e pigre? Ovviamente no.
Ma purtroppo non sono ottimista per il futuro. Non vedo quel movimento verso qualcosa di piú duraturo anzi, pensate solo ai cellulari, che a volerli far durare durano 4-5 anni e poi manco riesci a telefonarci (e qua sono già uno di quelli che li fa durare di piú temo). Guardiamo ai mobili del grande commercio (mi viene in mente Ikea, ma solo per nomea famosa e per averne uno in casa), fatti per durare poco, materiali poco nobili, qualità che insomma, continuo a preferire il mobiliere. Ma costano poco e puoi rifarti la cucina ogni 4 anni.
Chiudo che sto diventando prolisso, e non voglio certo fermare la camera dei deputati per qualche giorno dato che non ne ho la capacità oratoria, che purtroppo il futuro che ci attende é sempre piú portato verso questo sistema consumistico, a meno di grandi cambiamenti derivanti da grandi crisi. Sperando di aver chiarito il mio pensiero, anche se temo di non esserci riuscito.
Poshibel 'na cavra de het quintai. [Moreschi]
"Mi fregate di poco, ho settantotto anni" [E. De Bono]
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Alfa
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Re: E satavolta l'appoggio a Heyoka...

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carletto3 ha scritto: 23 nov 2020, 20:04
Alfa ha scritto: 23 nov 2020, 18:13
carletto3 ha scritto: 23 nov 2020, 13:18 Heyoka stavolta,per una volta sono d'accordo con te....una pero' eh...?Non ti montare la testa.
Qualcuno di Lorsignori qua presente mi dovrebbe spiegare perche' dovremmo essere 65 milioni di abitanti invece di un 40 milioni o 30.
Togliendo di torno le menate della posizione mondiale tra le potenze economiche (essere la 10 o 15 perchè dovrebbe essere un male?),qualcuno piu' strutturato di me sull'argomento vorrebbe delucidarmi sull'argomento?Ma abbiamo proprio bisogno di essere 65 milioni?
Nel 1861 eravamo 23 milioni nel 1954 eravamo 44 milioni nel 2017 60 milioni.
Nella meta' dell'800 l'Italia ebbe uno sviluppo notevole e lo stesso a meta' del 900 e adesso siamo quasi fermi a 65 milioni senza crescita degna di nota...-anzi...Qualcosa non quadra....
Nella meta' dell'800 la natalita' era quasi pari alla mortalita' 40 % la natalita' e il 33 % di mortalita' per 1000 abitanti.
"Nel decennio 1861-1870 oltre un terzo della popolazione ha meno di 15 anni, ma la mortalità infantile rappresenta poco meno della metà dei decessi totali e quasi quattro bambini su dieci non raggiungono il quinto anno di vita.
L’Italia era un paese rurale: nel 1861 oltre i due terzi della popolazione (il 67,8%) risiedeva in centri con meno di 10 mila abitanti."
https://istat.atavist.com/pubblicazioni ... -in-italia
Siamo poi tanto sicuri che se non ci fosse stata una crescita demografica come si è verificata oggi staremmo peggio?Io non ne sono sicuro.....
Bisogno di produrre di piu', lavorare di piu' per cosa e per chi?Svilupparsi sembra la parola d' ordine ma nessuno mai si chiede se questo sviluppo debba essere in qualita' o in quantita'.....il che fa la sua porca differenza!!!!!
Citando il mi' nonno che a sua volta citava Trilussa:la vita è come una scaletta da pollaio,corta e piena di merda.
Postulato : e complicarsela è da perfetti imbecilli.
PS:qualche dato ve l'ho fornito ....aspetto delucidazioni in merito.
Con quele diritto le mezzeseghe quali siamo oggi, per sopravvivere non avendo altre capacità per farlo, dovrebbero far morire, o meglio sperare nella morte di quei veri uomini partorienti mezzeseghe, perchè ormai vecchi? Bello, un paese di mezzeseghe e clandestini, non c'è che dire, un vero avvenire.
I conteggi non servono a un cazzo, vorresti fare la sanguisuga con chi ci ha messo la pappa in bocca, con chi ci ha lasciato una Patria libera e democratica pagandola col proprio sangue?! Dovremmo ammazzare loro e magari continuare a salvare e accogliere a braccia aperte chi entra in questa terra, nata per il sangue e sudore dei nostri vecchi, senza diritto e con la pretesa di essere mantenuto per la vita?
Ti sei o vi siete bevuti il cervello, meglio curare e far vivere un nostro vecchio che salvare in mare centomila vagabondi clandestini. Quelli risorse non lo diventeranno mai, ma saranno solo il nostro tumore in eterno.
Sciacquatevi la bocca quando parlate dei nostri vecchi, se solo avessimo la decima parte delle loro palle non ci ritroveremo a sperare nella loro morte e oggi saremo dei signori in ogni senso. Mi fate pena e schifo.
...Qualcosa non quadra....

È il vostro cervello che non quadra!

Una cosa la chiedo anch'io:
"come mai una volta esistevano solo uomini con le palle e oggi sono stati sostituiti dai manfruiti"?
Sono tutt'orecchie!
Alfa...che mi fai,ti sei Sayonizzato?Come al solito parti in tromba...ma ti pare che il Carletto voglia far morire i vecchi,con il suo adorato nonnino,quando considera i vecchietti i pilastri di ogni societa'?
Sto solo facendo una disamina sulla qualita' della vita...sulla qualita' non sulla quantita'....io adorerei le vecchie famiglie numerose con i nonni che tengano sulle ginocchia i nipotini e che potessero trasmettere i valori e la sapienza che hanno accumulato nei loro numerosi anni........una vita piu' tranquilla,meno agitata e meno informatizzata.....dove tutto sia a misura d'uomo e non dell' uomo a misura del prodotto.Una decrescita felice insomma...e non necessariamente devono essere i vecchi a pagarla....via gli smart, i social,meno tv,meno auto,meno monopattini bici elettriche e quelle seghe di abiti firmati e le scarpe di gomma del cazzo...un ritorno ai vecchi valori di una vita piu' naturale e meno schizofrenica....
Non mi capisci...non mi capisci....
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Re: E satavolta l'appoggio a Heyoka...

Messaggio da leggere da Sayon »

carletto3 ha scritto: 23 nov 2020, 13:18 Heyoka stavolta,per una volta sono d'accordo con te....una pero' eh...?Non ti montare la testa.
Qualcuno di Lorsignori qua presente mi dovrebbe spiegare perche' dovremmo essere 65 milioni di abitanti invece di un 40 milioni o 30.
Togliendo di torno le menate della posizione mondiale tra le potenze economiche (essere la 10 o 15 perchè dovrebbe essere un male?),qualcuno piu' strutturato di me sull'argomento vorrebbe delucidarmi sull'argomento?Ma abbiamo proprio bisogno di essere 65 milioni?
Nel 1861 eravamo 23 milioni nel 1954 eravamo 44 milioni nel 2017 60 milioni.
Nella meta' dell'800 l'Italia ebbe uno sviluppo notevole e lo stesso a meta' del 900 e adesso siamo quasi fermi a 65 milioni senza crescita degna di nota...-anzi...Qualcosa non quadra....
Nella meta' dell'800 la natalita' era quasi pari alla mortalita' 40 % la natalita' e il 33 % di mortalita' per 1000 abitanti.
"Nel decennio 1861-1870 oltre un terzo della popolazione ha meno di 15 anni, ma la mortalità infantile rappresenta poco meno della metà dei decessi totali e quasi quattro bambini su dieci non raggiungono il quinto anno di vita.
L’Italia era un paese rurale: nel 1861 oltre i due terzi della popolazione (il 67,8%) risiedeva in centri con meno di 10 mila abitanti."
https://istat.atavist.com/pubblicazioni ... -in-italia
Siamo poi tanto sicuri che se non ci fosse stata una crescita demografica come si è verificata oggi staremmo peggio?Io non ne sono sicuro.....
Bisogno di produrre di piu', lavorare di piu' per cosa e per chi?Svilupparsi sembra la parola d' ordine ma nessuno mai si chiede se questo sviluppo debba essere in qualita' o in quantita'.....il che fa la sua porca differenza!!!!!
Citando il mi' nonno che a sua volta citava Trilussa:la vita è come una scaletta da pollaio,corta e piena di merda.
Postulato : e complicarsela è da perfetti imbecilli.
PS:qualche dato ve l'ho fornito ....aspetto delucidazioni in merito.
Avevo gia' risposto a questo, ma non vedo il mio messaggio e quindi ci ritorno sopra.
Il tuo iscorso caro Carletto. e' giusto ma e' lo stesso che faceva Carlettus all' epoca dei Romani, e che fanno tutti i VECCHI i questo mondo. C'erano quelli che rimpiangevano la penna d'oca per scrivere, il cavallo per viaggiare, il gioco dell' Oca e cosi via. Avevano tutti ragione ma anche tutti torto perche' il mondo cammina, e in realta' diventa sempre migliore anche se meno adatto alla generazione che sta scomparendo. Non vi preocupate troppo del "mondo": in realta' Paesi sovraffollati come l" India che negli anni 60 sembravano destinati a morire per mancanza i cibo, sono divenuti esportatori di riso negli ani 2000 . Sono aumentati anche i Parchi naturali e le zone protette, e quando saremo "troppi" sicuramente esistera' la tecnologia per trasferirsi in altri pianeti. O sara' Dio a decidere che l' avventura terrestre deve finire. "Crescete e moltiplicatevi' e' valido ancora oggi: io il mio overe l'ho fatto. 5 figli e (per ora) 9 nipoti tutti bravi, buoni e studiosi. Se i figli non li facciamo, ci occuperanno e domineranno. Mi viene a mente quello che passo' nell' Isola di Pasqua: era un Paradiso terrestre, uno scoglio nel Pacifico pieno i palme, i frutti, di pesci. C'erano solo due tribu diverse solo per le orecchie. Piu lunghe uno, Piu corte l'altro. Orecchie lunghe, piu attrezzati, dominavano orecchie corte, ma facevano pochi figli. E allora orecchie corte li ammazzarono tutti.
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Re: E satavolta l'appoggio a Heyoka...

Messaggio da leggere da serge »

Alfa ha scritto: 23 nov 2020, 18:13
carletto3 ha scritto: 23 nov 2020, 13:18 Heyoka stavolta,per una volta sono d'accordo con te....una pero' eh...?Non ti montare la testa.
Qualcuno di Lorsignori qua presente mi dovrebbe spiegare perche' dovremmo essere 65 milioni di abitanti invece di un 40 milioni o 30.
Togliendo di torno le menate della posizione mondiale tra le potenze economiche (essere la 10 o 15 perchè dovrebbe essere un male?),qualcuno piu' strutturato di me sull'argomento vorrebbe delucidarmi sull'argomento?Ma abbiamo proprio bisogno di essere 65 milioni?
Nel 1861 eravamo 23 milioni nel 1954 eravamo 44 milioni nel 2017 60 milioni.
Nella meta' dell'800 l'Italia ebbe uno sviluppo notevole e lo stesso a meta' del 900 e adesso siamo quasi fermi a 65 milioni senza crescita degna di nota...-anzi...Qualcosa non quadra....
Nella meta' dell'800 la natalita' era quasi pari alla mortalita' 40 % la natalita' e il 33 % di mortalita' per 1000 abitanti.
"Nel decennio 1861-1870 oltre un terzo della popolazione ha meno di 15 anni, ma la mortalità infantile rappresenta poco meno della metà dei decessi totali e quasi quattro bambini su dieci non raggiungono il quinto anno di vita.
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Bisogno di produrre di piu', lavorare di piu' per cosa e per chi?Svilupparsi sembra la parola d' ordine ma nessuno mai si chiede se questo sviluppo debba essere in qualita' o in quantita'.....il che fa la sua porca differenza!!!!!
Citando il mi' nonno che a sua volta citava Trilussa:la vita è come una scaletta da pollaio,corta e piena di merda.
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PS:qualche dato ve l'ho fornito ....aspetto delucidazioni in merito.
Con quele diritto le mezzeseghe quali siamo oggi, per sopravvivere non avendo altre capacità per farlo, dovrebbero far morire, o meglio sperare nella morte di quei veri uomini partorienti mezzeseghe, perchè ormai vecchi? Bello, un paese di mezzeseghe e clandestini, non c'è che dire, un vero avvenire.
I conteggi non servono a un cazzo, vorresti fare la sanguisuga con chi ci ha messo la pappa in bocca, con chi ci ha lasciato una Patria libera e democratica pagandola col proprio sangue?! Dovremmo ammazzare loro e magari continuare a salvare e accogliere a braccia aperte chi entra in questa terra, nata per il sangue e sudore dei nostri vecchi, senza diritto e con la pretesa di essere mantenuto per la vita?
Ti sei o vi siete bevuti il cervello, meglio curare e far vivere un nostro vecchio che salvare in mare centomila vagabondi clandestini. Quelli risorse non lo diventeranno mai, ma saranno solo il nostro tumore in eterno.
Sciacquatevi la bocca quando parlate dei nostri vecchi, se solo avessimo la decima parte delle loro palle non ci ritroveremo a sperare nella loro morte e oggi saremo dei signori in ogni senso. Mi fate pena e schifo.
...Qualcosa non quadra....

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Re: E satavolta l'appoggio a Heyoka...

Messaggio da leggere da serge »

carletto3 ha scritto: 23 nov 2020, 20:04
Alfa ha scritto: 23 nov 2020, 18:13
carletto3 ha scritto: 23 nov 2020, 13:18 Heyoka stavolta,per una volta sono d'accordo con te....una pero' eh...?Non ti montare la testa.
Qualcuno di Lorsignori qua presente mi dovrebbe spiegare perche' dovremmo essere 65 milioni di abitanti invece di un 40 milioni o 30.
Togliendo di torno le menate della posizione mondiale tra le potenze economiche (essere la 10 o 15 perchè dovrebbe essere un male?),qualcuno piu' strutturato di me sull'argomento vorrebbe delucidarmi sull'argomento?Ma abbiamo proprio bisogno di essere 65 milioni?
Nel 1861 eravamo 23 milioni nel 1954 eravamo 44 milioni nel 2017 60 milioni.
Nella meta' dell'800 l'Italia ebbe uno sviluppo notevole e lo stesso a meta' del 900 e adesso siamo quasi fermi a 65 milioni senza crescita degna di nota...-anzi...Qualcosa non quadra....
Nella meta' dell'800 la natalita' era quasi pari alla mortalita' 40 % la natalita' e il 33 % di mortalita' per 1000 abitanti.
"Nel decennio 1861-1870 oltre un terzo della popolazione ha meno di 15 anni, ma la mortalità infantile rappresenta poco meno della metà dei decessi totali e quasi quattro bambini su dieci non raggiungono il quinto anno di vita.
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PS:qualche dato ve l'ho fornito ....aspetto delucidazioni in merito.
Con quele diritto le mezzeseghe quali siamo oggi, per sopravvivere non avendo altre capacità per farlo, dovrebbero far morire, o meglio sperare nella morte di quei veri uomini partorienti mezzeseghe, perchè ormai vecchi? Bello, un paese di mezzeseghe e clandestini, non c'è che dire, un vero avvenire.
I conteggi non servono a un cazzo, vorresti fare la sanguisuga con chi ci ha messo la pappa in bocca, con chi ci ha lasciato una Patria libera e democratica pagandola col proprio sangue?! Dovremmo ammazzare loro e magari continuare a salvare e accogliere a braccia aperte chi entra in questa terra, nata per il sangue e sudore dei nostri vecchi, senza diritto e con la pretesa di essere mantenuto per la vita?
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Una cosa la chiedo anch'io:
"come mai una volta esistevano solo uomini con le palle e oggi sono stati sostituiti dai manfruiti"?
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Sto solo facendo una disamina sulla qualita' della vita...sulla qualita' non sulla quantita'....io adorerei le vecchie famiglie numerose con i nonni che tengano sulle ginocchia i nipotini e che potessero trasmettere i valori e la sapienza che hanno accumulato nei loro numerosi anni........una vita piu' tranquilla,meno agitata e meno informatizzata.....dove tutto sia a misura d'uomo e non dell' uomo a misura del prodotto.Una decrescita felice insomma...e non necessariamente devono essere i vecchi a pagarla....via gli smart, i social,meno tv,meno auto,meno monopattini bici elettriche e quelle seghe di abiti firmati e le scarpe di gomma del cazzo...un ritorno ai vecchi valori di una vita piu' naturale e meno schizofrenica....
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Credo invece che l'amico Alfa ti abbia del tutto capito e ha fatto benissimo a scagliarsi contro chi,con una mente distorta,continuamente anche nel forum (il riferimento a un amico ciclista è voluto) ci propina tutta una serie di cretinate sul corona virus.......Chiedo scusa,ma la tua retromarcia (!)non cancella le cazzate espresse in precedenza........
FuckYou
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Re: E satavolta l'appoggio a Heyoka...

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carletto3 ha scritto: 23 nov 2020, 20:25
Valerio ha scritto: 23 nov 2020, 18:00
carletto3 ha scritto: 23 nov 2020, 13:18 Heyoka stavolta,per una volta sono d'accordo con te....una pero' eh...?Non ti montare la testa.
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Togliendo di torno le menate della posizione mondiale tra le potenze economiche (essere la 10 o 15 perchè dovrebbe essere un male?),qualcuno piu' strutturato di me sull'argomento vorrebbe delucidarmi sull'argomento?Ma abbiamo proprio bisogno di essere 65 milioni?
Nel 1861 eravamo 23 milioni nel 1954 eravamo 44 milioni nel 2017 60 milioni.
Nella meta' dell'800 l'Italia ebbe uno sviluppo notevole e lo stesso a meta' del 900 e adesso siamo quasi fermi a 65 milioni senza crescita degna di nota...-anzi...Qualcosa non quadra....
Nella meta' dell'800 la natalita' era quasi pari alla mortalita' 40 % la natalita' e il 33 % di mortalita' per 1000 abitanti.
"Nel decennio 1861-1870 oltre un terzo della popolazione ha meno di 15 anni, ma la mortalità infantile rappresenta poco meno della metà dei decessi totali e quasi quattro bambini su dieci non raggiungono il quinto anno di vita.
L’Italia era un paese rurale: nel 1861 oltre i due terzi della popolazione (il 67,8%) risiedeva in centri con meno di 10 mila abitanti."
https://istat.atavist.com/pubblicazioni ... -in-italia
Siamo poi tanto sicuri che se non ci fosse stata una crescita demografica come si è verificata oggi staremmo peggio?Io non ne sono sicuro.....
Bisogno di produrre di piu', lavorare di piu' per cosa e per chi?Svilupparsi sembra la parola d' ordine ma nessuno mai si chiede se questo sviluppo debba essere in qualita' o in quantita'.....il che fa la sua porca differenza!!!!!
Citando il mi' nonno che a sua volta citava Trilussa:la vita è come una scaletta da pollaio,corta e piena di merda.
Postulato : e complicarsela è da perfetti imbecilli.
PS:qualche dato ve l'ho fornito ....aspetto delucidazioni in merito.
Oh mamma, ma da te proprio non me l'aspettavo!

Si tratta di proporzioni fra la forza produttiva e la disponibilità di beni e servizi per l'intera popolazione.

Poiché la popolazione "naturalmente" invecchia e diviene improduttiva, occorre mantenere un adeguato ricambio da parte delle nuove generazioni.

Per uscire dal circolo vizioso di dover aumentare il numero delle nascite per mantenere questo rapporto, ci sono 2 scelte.

O si ammazzano i vecchi (improduttivi) o si rendono più produttivi i giovani con il soccorso di una costante evoluzione tecnologica.

Un esempio? Un tempo, quando la terra veniva lavorata a forza di braccia ed attrezzi limitati, la popolazione contadina era molto più numerosa di oggi, con le attuale macchine ad alto grado di produttività.

Stesso discorso per i robots nelle fabbriche. Naturalmente va anche cambiata la struttura sociale per adeguarlo alle nuove realtà produttive.
E' proprio questo il problema Valerio....è solo un problema di tenore di vita....ma mi dici perche' non si riesce piu' a trovare chi ti aggiusta un oggetto,magari anche costoso,e che ti suggerisce che è meglio comprarlo nuovo perche' la riparazione costerebbe come il nuovo?Una volta le scarpe di cuoio si risuolavano all'infinito...oggi le getti non potendo riparare le Nike di plasticaccia...,i jeans vanno cambiati,come le auto che vanno cambiate ogni tre anni,tutte di plastica irriparabili,cellulari che ti rimbambiscono con i social di cacca,le cucine vanno cambiate perche' non trovi chi ti cambia i gangheri degli sportelli,i vecchi mestieri ormai sono scomparsi ...è una societa' dell'usa e getta...e non è detto che l'usato sia da gettare.i giardini vengono cementificati o piastrellati perche' non trovi piu' un giardiniere e se lo trovi ti costa piu' dell'oro....Tutto deve essere un consumismo sfrenato,dove il vecchiarello che sapeva lavorare oggi è sulle panchine a dare il pane ai piccioni....è una societa' di merda questa...Mio suocero 65enne che in pensione faceva l'orto ha deciso di abbandonarlo perche' alla COOP trova le stesse cose e fatica di meno....
Non sto discutendo di diminuire la popolazione dei vegliardi per avere piu' spazio per tutti ma di diminuire le nascite necessarie per le "necessita' inutili" (che bell'ossimoro) e ritornare alle vecchie usanze e a una vita piu' umana meno consumistica e meno robotica.
Tutto giusto,ma allora dobbiamo prendere a martellate in testa chi va in coda per comprare un paio di scarpe -di qualità discutibile?- e chi fa le notti in coda per accaparrarsi all'apertura del venditore l'ultimo modello di telefonino? Quando dico che stiamo ancora troppo bene,mia moglie si incazza........
Bye
P.S. sono preso in giro da parenti e amici perché possiedo ancora un Nokia a conchiglia non so nemmeno più di quanti anni. Però con questo apparecchio ricevo e faccio telefonate e messaggini ,ho la segreteria,giochi,sveglia,ecc..Serve altro? Per le fotografie ho un buon apparecchio digitale, per internet il computer casalingo,mi piace leggere i libri in cartaceo.......... Cacchio,sono proprio vecchio!
Bye
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