Liberalizzazione droghe leggere

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Ovidio
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Re: Liberalizzazione droghe leggere

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Studente ha scritto: 9 nov 2020, 14:21
RedWine ha scritto: 9 nov 2020, 14:14 l'alcol in grandi quantità ti distrugge il fegato. gli alcolisti muoiono di cirrosi epatica. NON di cancro. o almeno non piu delle altre persone.
mentre i tabagisti muoiono di cancro e/o di malattie respiratorie MOLTO di piu delle altre persone.
se bevi brodo/the/tisane al di sopra degli 80° forse il tuo problema non è il tumore ma le ustioni.
la luce solare è essenziale per la sintesi della vitamina D, e non mi risulta che pescatori contadini montanari tradizionalmente sottoposti fin dalla nascita a dosi massicce di irradiazione solare siano particolarmente sensibili al tumore. cosa ben diversa da un impiegato che trascorre tutto l'anno in ufficio e in agosto per 15 giorni si mette ad arrostirsi al sole. in quest'ultimo caso direi che ottiene lo stesso effetto di chi beve le bevande di cui sopra, ustionarsi e potenzialmente provocare un tumore.

non ti fidare troppo dei "fatti scientifici", molto piu spesso di quanto si creda sono farlocchi e vogliono dimostrare quello che i ricercatori sono pagati per dimostrare.
Ti risulta male, stai facendo del "selection bias" in scienza. Le bevande calde provocano cancro all esofago perché le pitelio é delicato e la continua infiammazione in alcuni degenera in cancro.
Una bassa dose di alcol aumenta il rischio di cancro al busdelcul, al colon, esofago, gola, fegato, etc.
Una parte degli alcolisto muore di cirrosi, un altra parte muore di altri tipi di malattie degenerative.
giusto per curiosità: che tipo di formazione culturale hai? Non lo chedo per il (purtroppo abusato) "se nn sai di X o Y non scriverne" (non siamo su una rivista scientifica peer reviewed, ma in un forum dove s scambiano idee ed opinioni) e lo chiedo solo per capire che tipo di linguaggio tenere per farmi capire meglio ;)
P.S. Qui in studio accanto a me c é una professionista che é specializzata nel calcolare il maggio rischio di una malattia X o Y a partire da cosa "assumi" volontariamente (alimenti, beande) e involontariamente (inquinamento dell aria etc)
Tene rem, verba secuntur! Penso che le idee chiare non abbiano bisogno di linguaggi complicati per esere spiegate. Più resti terra terra, meglio è! Terra terra ma ... logico!
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RedWine
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Re: Liberalizzazione droghe leggere

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Studente ha scritto: 9 nov 2020, 14:21
Ti risulta male, stai facendo del "selection bias" in scienza. Le bevande calde provocano cancro all esofago perché le pitelio é delicato e la continua infiammazione in alcuni degenera in cancro.
Una bassa dose di alcol aumenta il rischio di cancro al busdelcul, al colon, esofago, gola, fegato, etc.
Una parte degli alcolisto muore di cirrosi, un altra parte muore di altri tipi di malattie degenerative.
per prima cosa, nessuno vive per sempre e di qualcosa bisognerà pur morire,
stabilito quanto sopra non mi attira ne una morte prematura, ne una vita da vegano per campare qualche misero anno in piu magari in condizioni di demenza senile. quindi con gli antichi romani "In medio stat virtus"
Studente ha scritto: 9 nov 2020, 14:21 giusto per curiosità: che tipo di formazione culturale hai? Non lo chedo per il (purtroppo abusato) "se nn sai di X o Y non scriverne" (non siamo su una rivista scientifica peer reviewed, ma in un forum dove s scambiano idee ed opinioni) e lo chiedo solo per capire che tipo di linguaggio tenere per farmi capire meglio ;)
P.S. Qui in studio accanto a me c é una professionista che é specializzata nel calcolare il maggio rischio di una malattia X o Y a partire da cosa "assumi" volontariamente (alimenti, beande) e involontariamente (inquinamento dell aria etc)
di solito alle domande personali rispondo male. se volessi mettere in piazza gli affari miei frequenterei facebook.
tuttavia ti risponderò in maniera indiretta con una frase di Édouard Herriot
"la cultura è tutto ciò che resta quando si è dimenticato tutto"
e la cultura, non l'apprendi a scuola, o almeno non nelle nostre scuole, magari era vero nelle scuole superiori dell'ottocento. nelle nostre scuole diventi uno specialista, magari ottimo, ma fortemente settoriale. la cultura, che non è il sapere specialistico, devi fartela da te.
e a questo punto io divido le persone in due gruppi, chi finito gli studi e arrivato (diciamo) ai 60 ha letto piu di 1000 libri, e chi meno di dieci.
avrai capito che non ho studi "certificati" di cui possa vantarmi (anche se sospetto che molti super laureati anonimi lo siano come il famoso giornalista Giannini), ma ho letto qualche libro... qualche TANTI libri.
chiaramente se sei giovane sei nella fase di "lavori in corso" con tante certezze e pochi dubbi, poi si cambia.
"Non avrete nulla e sarete felici". e se non fossi felice? "non ti preoccupare, ti cureremo"
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Re: Liberalizzazione droghe leggere

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@redwine "perché passare una vita da malati per morire sani" e su questo non ci piove, ma faciamo però scelte consapevoli
Cultura: io scrivo studente perché studio da una ita intera, ma sono un vegliardo oramai, sono nella parabola discendente della vita, non darmidel giovne che mi offendo, non capisco l abitudine italiana di chiamare ragazzo anche un 30enne... Dopo i 20 anni non sei piú ragazzo
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Re: Liberalizzazione droghe leggere

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Studente ha scritto: 9 nov 2020, 15:34 @redwine "perché passare una vita da malati per morire sani" e su questo non ci piove, ma faciamo però scelte consapevoli
Cultura: io scrivo studente perché studio da una ita intera, ma sono un vegliardo oramai, sono nella parabola discendente della vita, non darmidel giovne che mi offendo, non capisco l abitudine italiana di chiamare ragazzo anche un 30enne... Dopo i 20 anni non sei piú ragazzo
se non "quoti" ovvero non premi il pulsante con le virgolette "rispondi citando" non vedo che mi hai risposto, oggi è una giornata un po particolare sono davanti al pc da ore, ma di solito do solo una rapida occhiata magari la sera tardi, quindi se non vedo il segnale di notifica non so se qualcuno mi ha risposto.
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Re: Liberalizzazione droghe leggere

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Valerio ha scritto: 9 nov 2020, 13:09 Io sono per aumentare le pene per chiunque usi le droghe o ne faccia un traffico.

Per gli spacciatori 25 anni. Per i drogati TSO. Ergastolo per i trafficanti o i produttori ed importatori. Smiling
Pienamente d'accordo.
La droga, qualunque sia, è un inutile elemento che provoca danni, per sé e per gli altri.
Anche la pseudo-distinzione fra droghe leggere e droghe pesanti è una stupidaggine. Una droga è una droga, punto.
Che poi talune abbiano effetti minori di altre o siano considerate il precursore verso il consumo di altre più forti è altra questione.

Ovviamente, altro discorso per i principi attivi utilizzati in medicina. Si conoscono da moltissimo tempo gli effetti utili per la salute (ad esempio il trattamento del dolore, ma non solo) di numerosi prodotti fitoterapici.
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Re: Liberalizzazione droghe leggere

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Valerio ha scritto: 9 nov 2020, 13:28 L'alcol è, notoriamente, la droga più pericolosa che esista. Provoca danni biologici assolutamente visibili, psichici (assuefazione) ed è la via per nuove droghe.
In generale credo che, seppur non considerata perché ufficialmente non lo è, sia lo zucchero la droga peggiore che vi sia.
Crea assuefazione, alla lunga, oltre ad un'infinita schiera di malattie (da quelle più "banali", sino al cancro). Ma non è considerata droga ed è praticamente ovunque, soprattutto negli alimenti dedicati ai più giovani. Che saranno futuri adulti malati...
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Re: Liberalizzazione droghe leggere

Messaggio da leggere da Sayon »

Studente ha scritto: 9 nov 2020, 12:55 Non ho trovato un topic specifico ma forse è solo perhcé sono novo sul forum e non sono stato in gradi di cercare bene.

Volevo discutere in questo topic se siete a favore ad una depenalizzazione completa delledroghe leggere (canapa "very" e non quela light) tipo all´olandese.
Gli Olandesi in buona sostanza dicono: 1 h di costo di un giudice é alt, stesso per polizia e penitenziario, per cui il bilancio tra costo della repressione e costo della diffusione della droga leggera é é negativo, la prepressione costa troppo, quindi meglio liberalizzare cosi si crea anche turismo legato al consumo di droga leggera e il saldo per lo stato è positivo.
Voi che ne pensate? Potrebbe essere una via per rimpinguare le casse dello stato ed aumentare il turismo?
Non userei mai l' Olanda come "esempio". Non lo e' quasi mai,perche' gli manca una buona dose di umanita' che invece in Italia, per fortuna, abbonda. Sulla depenalizzazione io ho ancora le idee confuse fra etica e pratica.
Dal lato pratico converrebbe depenalizzare, perche' la marijuana e' una droga come o meglio del tabacco o alccol (che nelle regione nordiche e' un arma letale). Dal lato etico, io DISPREZZO ognbi vizio che considero inutile. Si puo' bere senza ubruacars funare 1-2 sigarette di tabacco o mariujuana se si potesse faresenza assuefarsi, bere 2 tazze di caffe' invece di 5, mangiare moderatemente invece di abbuffarsi, ma questo NON AVVIENE per la debolezza di carattere di chi ha vizi. E quindi favorendo vizietti come sigarette e (al Nord Europa) alcool significa semplicemente aumentare a dismisura i drogadditti e alcoolizzati di molti Paesi. E allora io farei questo: droghe leggere, pene leggere tipo multe MOLTO salate, droghe pesanti: carcere a vita per spacciatori , espulsione per neo=spacciatori, obbligo di sanatorio per drogati .
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Re: Liberalizzazione droghe leggere

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Sayon ha scritto: 9 nov 2020, 17:08
Non userei mai l' Olanda come "esempio". Non lo e' quasi mai,perche' gli manca una buona dose di umanita' che invece in Italia, per fortuna, abbonda. Sulla depenalizzazione io ho ancora le idee confuse fra etica e pratica.
Dal lato pratico converrebbe depenalizzare, perche' la marijuana e' una droga come o meglio del tabacco o alccol (che nelle regione nordiche e' un arma letale). Dal lato etico, io DISPREZZO ognbi vizio che considero inutile. Si puo' bere senza ubruacars funare 1-2 sigarette di tabacco o mariujuana se si potesse faresenza assuefarsi, bere 2 tazze di caffe' invece di 5, mangiare moderatemente invece di abbuffarsi, ma questo NON AVVIENE per la debolezza di carattere di chi ha vizi. E quindi favorendo vizietti come sigarette e (al Nord Europa) alcool significa semplicemente aumentare a dismisura i drogadditti e alcoolizzati di molti Paesi. E allora io farei questo: droghe leggere, pene leggere tipo multe MOLTO salate, droghe pesanti: carcere a vita per spacciatori , espulsione per neo=spacciatori, obbligo di sanatorio per drogati .
BEh, gli olandesi ci danno le piste su un sacco di cose, da noi lo stato sul lavoro ti complica le cose, li le semplifica, qui la gente sia sul lavoro che nela vita si complica le cose da soli, li invece si tende e risolvere i problemi anziché crearli...
Comuqneu tornando al tema: io son a favore di liberalizzazione proprio per un discorso costi/benefici, i costi della repressione superano i benefici.
Sul discorso che una cosa sia un vizio o meno e che un consumatore sia una persona "debole di carattere" le evidenze neurologiche ci indicano il contrario, cioé che sono dal punto di vista neuroogico predisxposte per quele "dipendenze". C é gente dipendente dal sesso, dal gioco, dall alcol, dalla pigrizia, dal fare una scoperta o uno sport estremo etc, ma il meccanismo di base é sempre lo stesso a livello neurologico, il rilascio di endorfine...
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Re: Liberalizzazione droghe leggere

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Shamash ha scritto: 9 nov 2020, 16:38
In generale credo che, seppur non considerata perché ufficialmente non lo è, sia lo zucchero la droga peggiore che vi sia.
Crea assuefazione, alla lunga, oltre ad un'infinita schiera di malattie (da quelle più "banali", sino al cancro). Ma non è considerata droga ed è praticamente ovunque, soprattutto negli alimenti dedicati ai più giovani. Che saranno futuri adulti malati...
Si lo zucchero È proprio una droga e la dipendena dallo zucchero é hard wired nel nostro cervello dalla nostra evoluzione e dal fatto he il cervello ne consuma tantissimo
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Re: Liberalizzazione droghe leggere

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Studente ha scritto: 9 nov 2020, 17:17 Sul discorso che una cosa sia un vizio o meno e che un consumatore sia una persona "debole di carattere" le evidenze neurologiche ci indicano il contrario, cioé che sono dal punto di vista neuroogico predisxposte per quele "dipendenze". C é gente dipendente dal sesso, dal gioco, dall alcol, dalla pigrizia, dal fare una scoperta o uno sport estremo etc, ma il meccanismo di base é sempre lo stesso a livello neurologico, il rilascio di endorfine...
Sì, in generale è corretto, seppur avvenga come conseguenza del rapporto fra dopamina e motivazione o, se vogliamo, fra essa e la dipendenza.
Tutte le droghe, anche le più leggere, agiscono a più livelli sui sistemi noradrenergico, dopaminergico e serotoninergico. In pratica, agendo sul sistema nervoso centrale, interferiscono con la normale trasmissione sinaptica chimica.
Le droghe agiscono anche su differenti neurotrasmettitori cerebrali, creando appunto effetti psicoattivi diversi. Ad esempio l'eroina sul sistema degli oppiacei, la nicotina sul sistema colinergico e la cocaina sui sistemi dopaminergico e noradrenergico. Tutti hanno in comune il fatto di creare dipendenza. Oltre a ciò si sa che il sito chiave d'azione è l'area tegmentale ventrale (VTA, per nicotina ed eroina), mentre per la cocaina è interessato il nucleo accumbens. I bersagli sono, generalmente e comunemente, gli assoni dopaminergici, che raggiungono il prosencefalo.
In sintesi, queste droghe stimolano il rilascio della dopamina (eroina e nicotina) o l'attività della dopamina (cocaina). Perché creano assuefazione? Perché il sistema sovrastimolato a livello cronico porta ad una risposta omeostatica: il sistema dopaminergico va incontro a una sottoregolazione.
Quindi non mi riferirei a "debolezza di carattere", perché si è visto anche nella somministrazione ai ratti che la ricerca degli effetti prodotti da queste sostanze è diffuso.
Poi, in quanto esseri dotati di raziocinio, sta a noi scegliere e decidere con cosa soddisfare il nostro cervello... :)
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A me invece piacerebbe che prima di far votare una qualsiasi legge, i sig. Parlamentari e Senatori fossero sottoposti TUTTI quanti ai vari test antidroga. Credo infatti che ... chi vota per il reddito di cittadinanza, bonus monopattini, bancopattini, bonus vacanze in un periodo di semi-pandemia e dopo richiude ogni attività commerciale e infine votare la fiducia a un Presidente del Consiglio quale è un certo avvocato Conte ... l'uso di droghe di vario tipo, in quelle aule deve essere una consuetudine.
Da persone sobrie non si può essere imbecilli fino a quel punto!
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Re: Liberalizzazione droghe leggere

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Alfa ha scritto: 9 nov 2020, 18:30 A me invece piacerebbe che prima di far votare una qualsiasi legge, i sig. Parlamentari e Senatori fossero sottoposti TUTTI quanti ai vari test antidroga. Credo infatti che ... chi vota per il reddito di cittadinanza, bonus monopattini, bancopattini, bonus vacanze in un periodo di semi-pandemia e dopo richiude ogni attività commerciale e infine votare la fiducia a un Presidente del Consiglio quale è un certo avvocato Conte ... l'uso di droghe di vario tipo, in quelle aule deve essere una consuetudine.
Da persone sobrie non si può essere imbecilli fino a quel punto!
Penso invece che abbiano il gene dell'imbecillità, anzi ... dell'ottusità, che è peggio.
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Re: Liberalizzazione droghe leggere

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Shamash ha scritto: 9 nov 2020, 17:39
Studente ha scritto: 9 nov 2020, 17:17 Sul discorso che una cosa sia un vizio o meno e che un consumatore sia una persona "debole di carattere" le evidenze neurologiche ci indicano il contrario, cioé che sono dal punto di vista neuroogico predisxposte per quele "dipendenze". C é gente dipendente dal sesso, dal gioco, dall alcol, dalla pigrizia, dal fare una scoperta o uno sport estremo etc, ma il meccanismo di base é sempre lo stesso a livello neurologico, il rilascio di endorfine...
Sì, in generale è corretto, seppur avvenga come conseguenza del rapporto fra dopamina e motivazione o, se vogliamo, fra essa e la dipendenza.
Tutte le droghe, anche le più leggere, agiscono a più livelli sui sistemi noradrenergico, dopaminergico e serotoninergico. In pratica, agendo sul sistema nervoso centrale, interferiscono con la normale trasmissione sinaptica chimica.
Le droghe agiscono anche su differenti neurotrasmettitori cerebrali, creando appunto effetti psicoattivi diversi. Ad esempio l'eroina sul sistema degli oppiacei, la nicotina sul sistema colinergico e la cocaina sui sistemi dopaminergico e noradrenergico. Tutti hanno in comune il fatto di creare dipendenza. Oltre a ciò si sa che il sito chiave d'azione è l'area tegmentale ventrale (VTA, per nicotina ed eroina), mentre per la cocaina è interessato il nucleo accumbens. I bersagli sono, generalmente e comunemente, gli assoni dopaminergici, che raggiungono il prosencefalo.
In sintesi, queste droghe stimolano il rilascio della dopamina (eroina e nicotina) o l'attività della dopamina (cocaina). Perché creano assuefazione? Perché il sistema sovrastimolato a livello cronico porta ad una risposta omeostatica: il sistema dopaminergico va incontro a una sottoregolazione.
Quindi non mi riferirei a "debolezza di carattere", perché si è visto anche nella somministrazione ai ratti che la ricerca degli effetti prodotti da queste sostanze è diffuso.
Poi, in quanto esseri dotati di raziocinio, sta a noi scegliere e decidere con cosa soddisfare il nostro cervello... :)
Quella di ridurre ogni vizio a delle patologie particolari dell' individuo e' proprio il sistema usato per giustificare ogni comportamento anormale, anomalo, errato delle persone. Nessuno e' piu' responsabie di alcunche'. Assurdo definirlo "debole di carattere" come ho fatto io. E allora, essendo tutti innocenti, poveracci che si drogano, si ubriacano , o si azzuccheranno per colpa di malattie, si va a creare una societa' di finti malati incapaci di dire no a quello che e' evidentemente un VIZIO. Le conseguenze di queste "innocentizzazioni" sara' solo un aumento delle persone che consumeranno droghe, alcool, sigarette e pasticcini ma anche uno spreco delle nostre risorse per farli curare quando sara' gia' troppo tardi per loro.
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Re: Liberalizzazione droghe leggere

Messaggio da leggere da Shamash »

Sayon ha scritto: 9 nov 2020, 19:24 Quella di ridurre ogni vizio a delle patologie particolari dell' individuo e' proprio il sistema usato per giustificare ogni comportamento anormale, anomalo, errato delle persone. Nessuno e' piu' responsabie di alcunche'. Assurdo definirlo "debole di carattere" come ho fatto io. E allora, essendo tutti innocenti, poveracci che si drogano, si ubriacano , o si azzuccheranno per colpa di malattie, si va a creare una societa' di finti malati incapaci di dire no a quello che e' evidentemente un VIZIO. Le conseguenze di queste "innocentizzazioni" sara' solo un aumento delle persone che consumeranno droghe, alcool, sigarette e pasticcini ma anche uno spreco delle nostre risorse per farli curare quando sara' gia' troppo tardi per loro.
Non ho detto questo. Ho semplicemente descritto ciò che avviene nel cervello, assumendo droghe e dunque arrecando assuefazione.
Ciò non significa che chi si droga sia giustificato, perché poi avvengono tali specifiche reazioni. Piuttosto, per il nostro organismo è piuttosto "facile" cercare soddisfazione (si associano spesso i precursori della motivazione agli elementi chimici elencati, perché la inducono o quantomeno la "spingono"). Insomma, è facile cadere in tali tentazioni (non solo la cocaina, può essere una torta di cioccolato o un pacchetto di sigarette) perché la reazione fisiologica che ne consegue è di appagamento. La capacità dell'essere umano risiede dunque nella scelta di cosa preferire per tale soddisfazione.

Personalmente preferisco approfondire e studiare un nuovo libro, andare ad un concerto di musica classica o fare un viaggio, così come visitare un museo. Ma, non siamo tutti uguali, dunque non giudico chi fa scelte differenti dalle mie, anche quelle distruttive o autolesioniste come appunto il drogarsi.
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Re: Liberalizzazione droghe leggere

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Esato, io sono drogato di "input" ma non biasimo chi si "droga" con altro. Quello che volevo dire È che non é facile dire "prendo un drugà, lo chiudo in una stanza senza droghe per 1 mese e poi esce che non È piú dipendente". E´molto piú complicato di così, era quello il senso che cercavo di dare...

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