Il trentesimo anniversario della legge Antitrust
Inviato: 11 ott 2020, 17:13
Ieri è ricorso il trentennale della legge 287, la legge Antitrust, che fu approvata dal Parlamento italiano appunto il 10 ottobre 1990 e che-come ricorda Giovanni Pons in un bell'articolo apparso su "Affari e Finanza", allegato a La Repubblica di lunedì scorso-fu il frutto di tre anni di accesa discussione tra il disegno di legge di iniziativa del senatore Guido Rossi e il disegno di legge promosso dall'onorevole Adolfo Battaglia, allora ministro dell'Industria del governo Andreotti. Il dibattito parlamentare dell'epoca permise di trovare un punto di incontro tra le diverse visioni dei due progetti di legge: quella più "liberista" di Battaglia, che vedeva la normativa sulla concorrenza come lo strumento di un processo di liberalizzazione dell'economia, a quel tempo soffocata dall'intervento pubblico; e quella più "socialista" di Rossi, che insisteva invece sulla necessità di una legge in grado di limitare la concentrazione del potere economico e, attraverso di essa, un modo per disciplinare interessi finanziari e industriali. Ne nacque una legge fortemente integrata con la disciplina europea-già prevista dal Trattato di Roma del 1957, mentre lo Sherman Anti Trust Act americano risale al 1890-ma con una sua autonomia di pensiero, frutto appunto di spinte diverse che riflettevano l'evoluzione dell'economia e della finanza. Gli eventi successivi al 1990 confermarono la potenza innovatrice di quella legge: il governo Amato sancì la trasformazione degli enti pubblici in Spa, provvedimento che calò i principali colossi pubblici dell'epoca, Iri, Eni, Ina, Enel, le banche di interesse nazionale, nell'arena della concorrenza privata, dove non potranno più attingere all'aiuto di Stato. Fu il primo passo verso la grande stagione delle privatizzazioni degli anni 90, incluse le infrastrutture monopolistiche di Telecom e Autostrade (di cui oggi si discute molto).