Ma l'ateismo è di destra o di sinistra?
- carletto3
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Ma l'ateismo è di destra o di sinistra?
Maremma diavola,mi son sempre posto questa domanda.......
La realta' è solo un'allucinazione dovuta a carenza di alcol (...un saggio)
"Gli è tutto sbagliato....gli è tutto da rifa'"
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Per quanto riguarda il dichiararsi più o meno atei, non mi pare che Gesù facesse delle distinzioni. Ricordo che un giorno disse che si salverà NON chi dice Signore, Signore ma CHI fa le opere del Padre. Capire poi quali sono queste opere del Padre mi affiderei più volentieri a Ratzinger che a Bergoglio per avere un pò di luce. Di questo paponzolo che addirittura CORREGGE le parole del Padre Nostro che ci ha insegnato Gesù, mi fido come di quelli che fanno il gioco delle Tre Carte.
E in altro discorso disse che quando sarebbe tornato avrebbe separato i Giusti dai Malvagi mettendo i primi a Destra e i secondi a Sinistra.
E per i secondi si sarebbero aperte le porte dell' INFERNO.
Credo che Gesù abbia voluto esagerare un pò, come facevano le mamma di una volta con i loro figli un pò scemotti,
ma io fossi un Sinistro ( specie di Potere religioso) ....
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Re: Ma l'ateismo è di destra o di sinistra?
Non so se la mia è la risposta alla tua domanda, ma una volta Gesù disse che Lui sarebbe salito alla DESTRA del Padre.
Per quanto riguarda il dichiararsi più o meno atei, non mi pare che Gesù facesse delle distinzioni. Ricordo che un giorno disse che si salverà NON chi dice Signore, Signore ma CHI fa le opere del Padre. Capire poi quali sono queste opere del Padre mi affiderei più volentieri a Ratzinger che a Bergoglio per avere un pò di luce. Di questo paponzolo che addirittura CORREGGE le parole del Padre Nostro che ci ha insegnato Gesù, mi fido come di quelli che fanno il gioco delle Tre Carte.
E in altro discorso disse che quando sarebbe tornato avrebbe separato i Giusti dai Malvagi mettendo i primi a Destra e i secondi a Sinistra.
E per i secondi si sarebbero aperte le porte dell' INFERNO.
Credo che Gesù abbia voluto esagerare un pò, come facevano le mamma di una volta con i loro figli un pò scemotti,
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Re: Ma l'ateismo è di destra o di sinistra?
Penso nè di destra nè di sinistra, perché da entrambe le parti vi sono persone che ragionano con la propria testa.
Questo non vuol dire che sono ateo, al contrario, aspetto di entrare in discussione con persone che negano la trascendenza.
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Re: Ma l'ateismo è di destra o di sinistra?
Bellissima domanda.
Non basterebbe un libro per trattarla a fondo, ma permette infiniti sbocchi di discussione.
Per quanto concerne l'ateismo, bisogna dire che al di là di pensatori di epoche passate, certamente influenti e di spicco (ad esempio La Mettrie, Diderot o Meslier, per non tornare troppo indietro nel tempo) un punto di svolta lo abbiamo con Darwin che pone una pietra miliare sull'argomento: l'origine delle specie. In tal senso vi sono evidenze scientifiche che confutano il Creato, da parte di una qualsivoglia entità superiore.
Nell'Ottocento fioriscono anche numerose teorie, tutte più o meno legate al periodo stesso e alla sua inevitabile influenza (la Rivoluzione Industriale), con pensatori vicini alla sinistra (Marx, Engels e Feuerbach) ma anche a destra (Nietzsche, Schmidt e sotto molti aspetti Schopenhauer), che in modi differenti negano o comunque criticano l'esistenza di un Dio. Arriviamo poi al Novecento, con Freud che addirittura ne fornisce una spiegazione medica, ossia secondo lui la religione è una creazione dell'uomo per soddisfare un proprio bisogno, una necessità di protezione del proprio equilibrio psichico e così evitare un "sovraccarico" di tensioni che possono portare alla nevrosi. Si crea quindi una rappresentazione falsa della realtà, proprio per tutelare la propria psiche.
Di norma, quindi, le varie scuole di pensiero si sono susseguite per cercare di confutarne l'esistenza, basandosi in generale sull'assunto che ciò limiti le capacità umane o sia comunque qualcosa di estraneo all'uomo che in ultima analisi lo governa, magari a sua insaputa.
A sostegno di tutto ciò vi è l'assenza di evidenze, della dimostrazione che vi via un'entità superiore. Certo, direte, il credente non ha bisogno di prove per credere, ma tant'è...
In secondo luogo bisogna tenere presente che nel mondo vi sono migliaia di religioni, come del resto vi sono migliaia di lingue differenti.
Ci sono così tante divinità? Anche perché ognuno crede fermamente che il proprio Dio sia l'unico vero. Chi ha ragione? Chi ha torto?
Non basterebbe un libro per trattarla a fondo, ma permette infiniti sbocchi di discussione.
Questa è stupenda, una chicca da encomio.
Giusto, infatti durante la storia si sono susseguiti numerosi pensatori (vicini ad entrambe le correnti) che hanno cercato di sostenere o negare l'una o l'altra posizione.
Eccone uno! Oddio, non nego la trascendenza, ma da agnostico fatico moltissimo a trovarne la sua sostenibilità.
Per quanto concerne l'ateismo, bisogna dire che al di là di pensatori di epoche passate, certamente influenti e di spicco (ad esempio La Mettrie, Diderot o Meslier, per non tornare troppo indietro nel tempo) un punto di svolta lo abbiamo con Darwin che pone una pietra miliare sull'argomento: l'origine delle specie. In tal senso vi sono evidenze scientifiche che confutano il Creato, da parte di una qualsivoglia entità superiore.
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Di norma, quindi, le varie scuole di pensiero si sono susseguite per cercare di confutarne l'esistenza, basandosi in generale sull'assunto che ciò limiti le capacità umane o sia comunque qualcosa di estraneo all'uomo che in ultima analisi lo governa, magari a sua insaputa.
A sostegno di tutto ciò vi è l'assenza di evidenze, della dimostrazione che vi via un'entità superiore. Certo, direte, il credente non ha bisogno di prove per credere, ma tant'è...
In secondo luogo bisogna tenere presente che nel mondo vi sono migliaia di religioni, come del resto vi sono migliaia di lingue differenti.
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Re: Ma l'ateismo è di destra o di sinistra?
L‘agnostico non prende posizione, quindi combattere contro di lui è come combattere contro i mulini a vento, anzi no, solo contro il vento: colpisci e colpisci, ma colpisci solo aria!Shamash ha scritto: ↑8 ott 2020, 20:43 Bellissima domanda.
Non basterebbe un libro per trattarla a fondo, ma permette infiniti sbocchi di discussione.Questa è stupenda, una chicca da encomio.Giusto, infatti durante la storia si sono susseguiti numerosi pensatori (vicini ad entrambe le correnti) che hanno cercato di sostenere o negare l'una o l'altra posizione.Eccone uno! Oddio, non nego la trascendenza, ma da agnostico fatico moltissimo a trovarne la sua sostenibilità.
Per quanto concerne l'ateismo, bisogna dire che al di là di pensatori di epoche passate, certamente influenti e di spicco (ad esempio La Mettrie, Diderot o Meslier, per non tornare troppo indietro nel tempo) un punto di svolta lo abbiamo con Darwin che pone una pietra miliare sull'argomento: l'origine delle specie. In tal senso vi sono evidenze scientifiche che confutano il Creato, da parte di una qualsivoglia entità superiore.
Nell'Ottocento fioriscono anche numerose teorie, tutte più o meno legate al periodo stesso e alla sua inevitabile influenza (la Rivoluzione Industriale), con pensatori vicini alla sinistra (Marx, Engels e Feuerbach) ma anche a destra (Nietzsche, Schmidt e sotto molti aspetti Schopenhauer), che in modi differenti negano o comunque criticano l'esistenza di un Dio. Arriviamo poi al Novecento, con Freud che addirittura ne fornisce una spiegazione medica, ossia secondo lui la religione è una creazione dell'uomo per soddisfare un proprio bisogno, una necessità di protezione del proprio equilibrio psichico e così evitare un "sovraccarico" di tensioni che possono portare alla nevrosi. Si crea quindi una rappresentazione falsa della realtà, proprio per tutelare la propria psiche.
Di norma, quindi, le varie scuole di pensiero si sono susseguite per cercare di confutarne l'esistenza, basandosi in generale sull'assunto che ciò limiti le capacità umane o sia comunque qualcosa di estraneo all'uomo che in ultima analisi lo governa, magari a sua insaputa.
A sostegno di tutto ciò vi è l'assenza di evidenze, della dimostrazione che vi via un'entità superiore. Certo, direte, il credente non ha bisogno di prove per credere, ma tant'è...
In secondo luogo bisogna tenere presente che nel mondo vi sono migliaia di religioni, come del resto vi sono migliaia di lingue differenti.
Ci sono così tante divinità? Anche perché ognuno crede fermamente che il proprio Dio sia l'unico vero. Chi ha ragione? Chi ha torto?
Attenzione. Non paragono l‘agnostico all‘aria, anzi, l‘apprezzo molto. Ma contro di lui si colpisce a vuoto, evita i colpi.
Per il momento rinvio la tenzone.
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Re: Ma l'ateismo è di destra o di sinistra?
Ma sai, tale concezione applicata alla religione permette di mettersi nei panni di entrambe le posizioni (credenti / atei), senza tuttavia schierarsi con l'una o l'altra. Anche perché qui si è in un terreno di totale competenza della fede, che trascende qualsiasi elemento razionale (leggasi scientifico). E non potrebbe essere altrimenti, visto che l'una è appannaggio di Dio, che va oltre le capacità umane, l'altra squisitamente umana.
Chi ha "ragione"? Per me nessuno. Da un lato si chiede di credere a qualcosa che non può essere dimostrabile, dall'altro si vorrebbe negare con assoluta certezza qualcosa senza disporre delle prove ed elementi "schiaccianti".
Per restare in topic, quindi, alla luce di quanto espresso dai numerosi pensatori che si sono spesi sull'argomento in almeno duemila anni, l'ateismo può essere considerato di destra o di sinistra secondo gli elementi che vengono assunti a sostegno di una o dell'altra tesi, anche e sopratutto in rapporto al periodo storico e cultura d'appartenenza.
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Re: Ma l'ateismo è di destra o di sinistra?
Ti dò ragione. È per questo che da sempre sostengo che anche l‘ateo è un credente: crede in una cosa che non si può dimostrare, che Dio non esiste, esattamente come il credente, a sua volta, crede ugualmente in una cosa che non si può dimostrare: l’esistenza di Dio.Shamash ha scritto: ↑9 ott 2020, 1:03Ma sai, tale concezione applicata alla religione permette di mettersi nei panni di entrambe le posizioni (credenti / atei), senza tuttavia schierarsi con l'una o l'altra. Anche perché qui si è in un terreno di totale competenza della fede, che trascende qualsiasi elemento razionale (leggasi scientifico). E non potrebbe essere altrimenti, visto che l'una è appannaggio di Dio, che va oltre le capacità umane, l'altra squisitamente umana.
Chi ha "ragione"? Per me nessuno. Da un lato si chiede di credere a qualcosa che non può essere dimostrabile, dall'altro si vorrebbe negare con assoluta certezza qualcosa senza disporre delle prove ed elementi "schiaccianti".
Per restare in topic, quindi, alla luce di quanto espresso dai numerosi pensatori che si sono spesi sull'argomento in almeno duemila anni, l'ateismo può essere considerato di destra o di sinistra secondo gli elementi che vengono assunti a sostegno di una o dell'altra tesi, anche e sopratutto in rapporto al periodo storico e cultura d'appartenenza.
Da parte mia sono un credente per tre ragioni:
1. la limitatezza dell‘uomo
2. ogni effetto ha una causa
3. l‘autocoscienza
Tutte cose che posso aprire al dibattito, anche se questo lascerà i fronti invariati, com’è giusto.
Ma almeno dopo vi sarà più comprensione e rispetto per le varie opinioni.
Sarebbe bello farlo anche in politica.
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Re: Ma l'ateismo è di destra o di sinistra?
Vi siete mai chiesti se in Italia la sinistra sia la destra o la destra sia la sinistra?
Mettere in mezzo il Padre Eterno a un casino come il nostro è peccato mortale.
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Re: Ma l'ateismo è di destra o di sinistra?
La discussione diventa sempre più interessante!Ovidio ha scritto: ↑9 ott 2020, 12:02 Ti dò ragione. È per questo che da sempre sostengo che anche l‘ateo è un credente: crede in una cosa che non si può dimostrare, che Dio non esiste, esattamente come il credente, a sua volta, crede ugualmente in una cosa che non si può dimostrare: l’esistenza di Dio.
Da parte mia sono un credente per tre ragioni:
1. la limitatezza dell‘uomo
2. ogni effetto ha una causa
3. l‘autocoscienza
Tutte cose che posso aprire al dibattito, anche se questo lascerà i fronti invariati, com’è giusto.
Ma almeno dopo vi sarà più comprensione e rispetto per le varie opinioni.
Ciò che hai elencato come fondamenti in qualità di credente possono certamente aprire numerosi spunti, proprio perché affondano le radici in tematiche assai complesse (e affascinanti) che, in ultima analisi, hanno a che vedere con la natura stessa dell'uomo, della vita e dei grandi interrogativi dell'esistenza. Un filosofo c'andrebbe a nozze!
Alla stessa stregua di numerosi altri elementi, tipici e universali in quasi tutte le culture delle varie epoche, come ad esempio la produzione linguistica, la creazione di piramidi (o strutture simili), il culto dei morti e riti d'iniziazione, le religioni non sembrano da meno. Tutti, seppur in modi spesso diversissimi, hanno praticato il culto di qualche divinità. Questo fa capire l'esigenza dell'uomo di rapportarsi a qualcosa di superiore.
Eh, sarebbe splendido, ma qui cadiamo nell'utopia pura.
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Re: Ma l'ateismo è di destra o di sinistra?
Qui però qualcosa mi sfugge. Se il credente si rapporta ed affida ad un Dio, se l'ateo si rapporta ed affida alla non esistenza di un dio, noi agnostici che facciamo? Ci affidiamo a Madre Natura?Shamash ha scritto: ↑9 ott 2020, 20:44La discussione diventa sempre più interessante!Ovidio ha scritto: ↑9 ott 2020, 12:02 Ti dò ragione. È per questo che da sempre sostengo che anche l‘ateo è un credente: crede in una cosa che non si può dimostrare, che Dio non esiste, esattamente come il credente, a sua volta, crede ugualmente in una cosa che non si può dimostrare: l’esistenza di Dio.
Da parte mia sono un credente per tre ragioni:
1. la limitatezza dell‘uomo
2. ogni effetto ha una causa
3. l‘autocoscienza
Tutte cose che posso aprire al dibattito, anche se questo lascerà i fronti invariati, com’è giusto.
Ma almeno dopo vi sarà più comprensione e rispetto per le varie opinioni.
Ciò che hai elencato come fondamenti in qualità di credente possono certamente aprire numerosi spunti, proprio perché affondano le radici in tematiche assai complesse (e affascinanti) che, in ultima analisi, hanno a che vedere con la natura stessa dell'uomo, della vita e dei grandi interrogativi dell'esistenza. Un filosofo c'andrebbe a nozze!
Alla stessa stregua di numerosi altri elementi, tipici e universali in quasi tutte le culture delle varie epoche, come ad esempio la produzione linguistica, la creazione di piramidi (o strutture simili), il culto dei morti e riti d'iniziazione, le religioni non sembrano da meno. Tutti, seppur in modi spesso diversissimi, hanno praticato il culto di qualche divinità. Questo fa capire l'esigenza dell'uomo di rapportarsi a qualcosa di superiore.
SLAVA ROSSIJA!!!
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... e così il gioco a nascondino continua.
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Re: Ma l'ateismo è di destra o di sinistra?
Non vi basta la Coscienza?Qui però qualcosa mi sfugge. Se il credente si rapporta ed affida ad un Dio, se l'ateo si rapporta ed affida alla non esistenza di un dio, noi agnostici che facciamo? Ci affidiamo a Madre Natura?
Va a capire poi, da dove viene...
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Re: Ma l'ateismo è di destra o di sinistra?
Interessante osservazione.
Probabilmente non tutti gli esseri umani sentono l'esigenza di rapportarsi ad un eventuale essere superiore, traendo quindi la propria quiete psichica da altri elementi. A tal proposito ci si può allacciare alla concezione della conoscenza, di cui anche in tal senso numerosi pensatori si sono spesi durante tutte le epoche per delinearne caratteristiche e confini.
Sull'argomento trovo illuminante quanto affermato da Darwin, che pur essendo il "padre" della teoria evoluzionistica, ha avuto una formazione religiosa. Dove non si può avere conoscenza (e tutti gli elementi per giudicare qualcosa), se ne sospende il giudizio, perché si ritiene sbagliato e avventato trarre conclusioni senza averne solide basi.
Anche Popper apporta l’ipotesi della continuità delle forme viventi dal punto di vista cognitivo, in termini evoluzionistici, secondo il quale l’attività fondamentale degli organismi viventi è quella di cercare e immagazzinare "informazioni" sull'ambiente, per adattarsi meglio a esso e dunque sopravvivere. L'essere umano non è da meno e su tale assunto si basa anche il progresso scientifico: una continua ricerca di informazioni, per spiegare il mondo che ci circonda e dunque avere maggiori strumenti per la sopravvivenza.
In neuroscienze si parla di elementi non conoscibili, perché vanno al di là della conoscibilità umana.
Il credente non ha bisogno di ciò per credere, l'ateo lo nega senza basi. Ci si può quindi mettere anche a metà strada senza sfigurare... :)
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Re: Ma l'ateismo è di destra o di sinistra?
È quello che fanno tutti i miei amici agnostici.nerorosso ha scritto: ↑10 ott 2020, 1:33Qui però qualcosa mi sfugge. Se il credente si rapporta ed affida ad un Dio, se l'ateo si rapporta ed affida alla non esistenza di un dio, noi agnostici che facciamo? Ci affidiamo a Madre Natura?Shamash ha scritto: ↑9 ott 2020, 20:44
La discussione diventa sempre più interessante!
Ciò che hai elencato come fondamenti in qualità di credente possono certamente aprire numerosi spunti, proprio perché affondano le radici in tematiche assai complesse (e affascinanti) che, in ultima analisi, hanno a che vedere con la natura stessa dell'uomo, della vita e dei grandi interrogativi dell'esistenza. Un filosofo c'andrebbe a nozze!
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BENEDIZIONE DIVINA necessaria x poter salvare il genere Umano, da un lento SUICIDIO.
Parlo della lotta al Corona, naturalmente.
La Scienza Farmacologica sta distruggendo le difese immunitarie che Madre Natura ci ha donato.
Per parafrasare un motto che affibiamo ai politici posdiamo dire che MADRE NATURA è come uno Statista che volge lo sguardo sul lungo periodo, la Scienza specie Farmacologica è come un politicante che non riesce a guardare al di là del naso.
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Re: Ma l'ateismo è di destra o di sinistra?
Non mi pare proprio. Tutti quelli che credono e si affidano a Madre Natura dovrebbero essere ferocemente contrari che la Scienza, oltretutto mal rappresentata specie in questo periodo da una massa di virologhi ciarlatani, scateni l'INFERNO, x combattere quelli che x un credente in Madre Natura, altro non è che una
BENEDIZIONE DIVINA necessaria x poter salvare il genere Umano, da un lento SUICIDIO.
Parlo della lotta al Corona, naturalmente.
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Per parafrasare un motto che affibiamo ai politici posdiamo dire che MADRE NATURA è come uno Statista che volge lo sguardo sul lungo periodo, la Scienza specie Farmacologica è come un politicante che non riesce a guardare al di là del naso.
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Re: Ma l'ateismo è di destra o di sinistra?
La Lotta al corona la definirei allo stato della protoscienza. Ben lontana dalla fisica e dalla medicina.heyoka ha scritto: ↑10 ott 2020, 16:40Non mi pare proprio. Tutti quelli che credono e si affidano a Madre Natura dovrebbero essere ferocemente contrari che la Scienza, oltretutto mal rappresentata specie in questo periodo da una massa di virologhi ciarlatani, scateni l'INFERNO, x combattere quelli che x un credente in Madre Natura, altro non è che una
BENEDIZIONE DIVINA necessaria x poter salvare il genere Umano, da un lento SUICIDIO.
Parlo della lotta al Corona, naturalmente.
La Scienza Farmacologica sta distruggendo le difese immunitarie che Madre Natura ci ha donato.
Per parafrasare un motto che affibiamo ai politici posdiamo dire che MADRE NATURA è come uno Statista che volge lo sguardo sul lungo periodo, la Scienza specie Farmacologica è come un politicante che non riesce a guardare al di là del naso.
Ma si sa, i livelli di procedere scientifico e di „contaminazione umana“ procedono, dall‘alto in basso, con l‘aumentare della difficoltà (e per questo nate dopo):
- matematica
- fisica
- chimica
- biologia
- medicina
- psichiatria
Quindi, attenzione a criticare la scienza. Non facciamo di tutta l’erba un fascio, e siamo tolleranti verso le scienze nate dopo.
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